Se lo dice un altro magari @Oath ci crede
https://www.instagram.com/p/C4Ft6RAKNcB/?img_index=6
https://www.instagram.com/p/C4C5NxSuIiv/?img_index=1
Se lo dice un altro magari @Oath ci crede
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Embe’ si ora che uno con un net worth di 8milioni mi dice che sta con le pezze al culo perché i miei 15 euro al mese a Spotify non sono abbastanza effettivamente che ti devo dire
vabè ormai è scontato che spotify etc verranno floodati da pattume artificiale che potrà prendere come puro godimento giusto qualcuno sul thread apple. Tra l’altro ho sentito di turbo licenziamenti e chiusure di contratto anceh tra gli attori che registrano gli audiobook
Siamo ai link random?
tutto meraviglioso, ora facciamo l’esercizio sulla realtà:
ragazzo ascolta tutti gli album di maxpezzali scaricati da torrent 120 volte, max non becca 1 euro
fine della storia
perchè questo è il mondo pre-streaming, forse ve lo siete dimenticati
che poi le piattaforme non paghino abbastanza siamo tutti d’accordo, ma la realtà è diversa da quello che descrivete
Prot
Oggi forse.
Che la pirateria è stata quasi del tutto cancellata dallo streaming.
Vivete con i paraocchi.
Gli articoli sono del 2009.
Spotify ha aperto nel 2010.
Netflix ha cominciato a fare streaming sempre nel 2010.
Qui c’è un articolo del 2006 che dice la stessa cosa:
Prot.
puntate il dito verso la persona sbagliata. certo, sp0t1f1 ha le sue colpe ma la grossa fetta delle revenues le prendono le labels, i publishers, e tutti i middleman della minchia
ma piu’ che altro gli articoli sono un grazie al cazzo enorme, ovviamente chi fa la fatica di scaricarsi qualcosa e’ tipicamente una persona piu’ interessata alla musica rispetto al resto quindi mi pare ovvio che sia piu’ disposta a pagare quando il prezzo e’ congruo al valore
insomma il fatto che chi scarica c’ha anche l’abbonamento a netflix nel 91% dei casi contro l’86% della popolazione generale non significa che e’ la pirateria in se a spingerti a comprare di piu’ come sembrano suggerire i titoli
pero’ i middleman della minchia (e i loro investimenti) sono quelli che ti trasformano da un void che suona in cantina a un james blake che suona negli stadi eh
a me fa ridere che ‘la ggente non paga abbastanza per la musica’ quando io pago 30 sterle al mese tra spotify e youtube (senza pezzentarli come fanno in molti) e mi devo pure sentire i piagnistei di uno con la lamborghini che piagnucola perche’ non c’ha fatto altri miliardi con la canzone viral su tiktok
Do not make me tap the sign.
e che cosa c’entra spotify, al 90% sono accordi tra musicista e casa discografica, mica gliel’ho detto io a jakie blackie di vendersi l’anima alla warner, poteva fare come gli amici miei che staccano alle 7 dal cantiere e vanno in sala prove a fare musica da mettere su bandcamp.
Here we go again
O per restare in tema, tempo del disco rotto
Oath, solo su una cosa non transigo: siamo su un forum di musica, c’è pieno di musicisti, ex musicisti o gente che ci ha provato, ti prego di parlare di ste cose con tatto.
ah certo assolutamente, ma i margini di guadagno che fanno sono altissimi e non fanno che alimentare questo sistema per cui se non diventi virale non verrai mai preso in considerazione.
il trend è quello, e spotify è il sistema perfetto per generare revenues per rimpinguare le tasche dei discografici.
che poi, non è un sistema equo quello della distribuzione delle revenues dalle piattaforme di streaming, ci son dietro contratti su contratti (e mi fermo perché non posso sbilanciarmi oltre perché potrebbero farmi il culo, ti tocca ahimè accontentarti del “trust me bro” )
e qui ricadiamo sul fatto che ormai quella è un’industria manifatturiera vera e propria, noi continuiamo a pensarla come una cosa meritocratica alimentata dal bisogno del singolo artista di fare arte.
Poi, james blake e tutti gli artisti mainstream che fanno lacrime da coccodrillo potrebbero andare a morire nei gulag se fosse per me
io nel mio piccolo continuo a comprare un gazzilione di dischi per la gioia delle mie tasche e della mia compagna
non paga l’80% degli artisti (quelli che farebbero boh meno di 10 dollari al mese) ma quei soldi vengono dati al rimanente 20% non e’ che scompaiono eh
semplicemente se fai meno di 10c al mese quei soldi non ti arrivano ma vengono ridistribuiti al top 20%
il problema che voi fate finta di non vedere e’ che i soldi per pagare tutti i musicisti (o ex musicisti o gente che ci ha provato) il valore che ognuno si sente intitolato non e’ possibile perche’ non ci sono abbastanza soldi
se tu sei uno che prende 10 euro l’anno da spotify, anche se l’abbonamento costasse 3 volte tanto ci faresti 30 euro l’anno, 50 se spotify fosse una ong e lavorasse gratis e distribuisse il 100%
bravo secondo me e’ questo il punto.
vuoi fare arte? prendi lo strumento e suona.
nessun artista e’ mai stato castrato nell’espressione artistica dalla prospettiva di guadagnare poco dalla propria arte.
se invece lo scopo e’ farti uo stipendio non sei piu’ un artista sei uno che fa il musicista di lavoro e mi dispiace ma hai scelto un lavoro superinflazionato e pieno di concorrenza in cui emerge il 2% di chi ci prova
ma io sono d’accordissimo, ma ricadiamo sempre sulla solita fallacia logica del pensare che basta levare i soldi al top della piramide per far campare quelli sotto
il rapporto tra jakie blakies e void nel mondo della musica sara’ boh di 1 su 1 milione forse.
pure che prendi il net worth di jakie blackie e lo dai a tutti i void del mondo, avrai dato 2 euro a capoccia eh
cioe’ di che stiamo parlando?