[Leave politix autta mah entertainment] Ma Spotify fa bene agli artisti?

Azz ora sì che musica ingaggia

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e no 'sta discussione stufa in 2 secondi eccetto void e oath e altri 4 di noi… il vero split era : Cremonini si no? niente non sapete valorizzare musica :nono:

ah me sembra che invece tu vuoi un modello dove il consumatore paga cmq 20 euro al mese ma sti soldi prima di arrivare al musicista passano per un imbuto che li moltiplica cosi’ che alla fine i tuoi 20 euro vanno a pagare migliaia di musicisti, tutti 20 euro

ma guarda io credo fosse palese dai miei post ma evidentemente non lo è (almeno per te. sono abbastanza certo che per altri la mia posizione fosse chiara): il modello da 20€ al mese non è sostenibile. punto.
io voglio esattamente il contrario

per altro che il modello da 20€ al mese non sia sostenibile lo stanno dimostrando tutti gli aumenti di prezzo dei servizi di streaming, nonostante non diano un euro in piu agli artisti.

meglio un modello dove con 20€ al mese compri UN DISCO a cui tieni davvero (12 dischi all’anno. fai 10 con 25€) e dai soldi all’artista da uno da 20€ al mese dove ci guadagnano solo Major e spotify :dunno:

nonchè il cazzo di video di Benn Jordan dal titolo chiaro “why spotify will fail” che sono sicuro che non hai visto

cioe’?

vorresti che spotify costasse 50? 60? 100 al mese?

e il tier free come fai? una pubblicita’ ogni 12 secondi come youtube?

oppure vuoi il ritorno al cd da 20 euro?
sai che non ho capito

Entro rapidamente e poi esco di nuovo:

Il thread (lo split ma vabbè uguale) è partito dalla notizia che Spotify adesso a chi non fa un numero minimo di ascolti verserà ZERO soldi. Ma zero zero, non una cifra minuscola ma proporzionale agli ascolti. Zero. Quindi buona parte dell’ambito indie che quegli ascolti non li fa si vedrà troncare il reddito da Spotify, che magari non era chissà che cifra ma che non fa mai male.

Per dire, cambiando campo, io sono una scrittrice di libri che pubblica indie, e guadagno qualche centone al mese dalla scrittura. Non va a sostituire il mio lavoro d’ufficio, ma qualche centone in più al mese non mi dispiace eh. Se prendessi zero col cazzo che pubblicherei la mia arte su un sito a pagamento, la darei via gratuitamente piuttosto.

E adesso mi eietto dalla discussione :asd:

l’ho scritto

ma lo vedi che non è sostenibile piu per nessuno?
te lo sto dicendo da vari reply
ho il dubbio che non mi leggi :asd:

Rotfl ecco, perfetto

La mia take su Spotify la sapete: è merda

hey, ti pagano in visibilità :v

questo?

ci sta pure che a te piaccia questo modello e guarda un po’ lo puoi fare comunque (le band vendono comunque vinili e cd, oltre a stare su spotify)

ma il mercato ha deciso che no, la gente non e’ disposta a pagare 20 euro per un cd, e aveva smesso di farlo prima di spotify

NO NON LO PUOI FARE COMUNQUE SE C’É SPOTIFY
te lo sto spiegando da ore :wall:

santa la madonna

non è un cazzo vero manco questo :cry:

ma perché dobbiamo per forza trattare la musica (o qualsiasi cosa di artistico) come un qualcosa da vendere per forza al chilo?

Non è possibile immaginare(almeno provarci per chi è del settore) un modello dove: a) l’utente che vuole ascoltare quello che gli interessa (quindi non tutto) non spenda l’intero stipendio b) Evitare un’eccesso di produzione musicale solo perché più roba butti sul tavolo più vendi c) Che gli aritsti che fanno una produzione vengano ripagati il giusto per lo sforzo che hanno fatto.

A me per esempio se Apple music mi dicesse: Da domani paghi per categorie, non darebbe fastidio, tipo già escludendo Trap e cose varie i soldi che darei sarebbero distribuiti meglio agli artisti che ascolto.

ma come non puoi farlo diocaro, non puoi entrare in un negozio e comprare un disco se ti va di dare i soldi alla band perche’ pensi che si meritino i tuoi 20 euro?

io te l’ho appena detto che a ogni nuova roba che spari ho già risposto in topic eh

Si ma mica penserai che i 20 euro andavano all’artista :asd: è come pensare che i 18 euro di un libro di copertina vadano per la maggior parte allo scrittore :asd:

Anche li il problema mica erano gli artisti forse erano le major che volevano spremere sempre di più l’utente?

per altro che tenero oath che parla ancora dei negozi di dischi :puccioso: :asd:

c’hai il negozio di vinili piu’ grosso del mondo a 2 click di distanza void, si chiama amazon

questo era vero 20 anni fa, ed e’ vero oggi

ma 20 anni fa in negozio senza casa discografica non ci arrivavi, oggi su spotify si