[Leave politix autta mah entertainment] Ma Spotify fa bene agli artisti?

De facto si :asdpunk:

Cmq sento un eco dei bootlickers che 20 anni fa dicevano " è giusto pagare un cd 30 euro! I costi! Nessuno pensa ai costi!

Boh, ammetto che lo conosco solo per le hit dell’epoca d’oro e per qualche singolo uscito più di recente (logico etc), quindi artisticamente non lo conosco molto e mi sta sul cazzo per l’uscita sulla filippina per cui sono biased :asd:

Comunque raga magari splittate altrove che il discorso sta prendendo una sua piega :asd:
E magari poll annesso visto che va di moda

Vedi? Se ne spendevi 30 il flame non lo vincevi
Proof my points :asd:

Questo è un post che merita il farrentina seal of approval, quindi:

Praticamente conferma quello che dicva Benn Jordan (non è un coglione a caso preso su youtube, è uno che ha lasciato la sua impronta nella “storia” dell’attivismo in campo musicale) nel video di Void.

Il discorso è banalissima matematica, quindi è veramente difficilissimo non riuscire ad arrivarci.
Se il grosso degli introiti oggi disponibili per un musicista sono nello streaming e lo streaming distribuisce pochissimi soldi rispetto i diversi metodi attraverso i quali prima un’arista poteva campare, qual’è il risultato? Musicisti incredibilmente più poveri.

Ma chiariamo @Oath
Il flame non te lo prendi per i post in cui dici che con quei numeri non vi sono soldi da distribuire (è fottutamente oggettivo. Figurati se ti contraddico)

Ma perché alla fine dici esplicitamente che per un vantaggio tuo come consumatore del musicista non te ne fotte un cazzo

Che poi mi chiedo che sostenibilità vedi in questo tuo modello di consumatore per altro, il giorno che non ci sarà nessuno che fa musica se non solo commercialissima

quindi fondamentalmente siamo arrivati alla stessa conclusione - ci sono pochi soldi che vengono distribuiti tra tante persone

quindi la tua soluzione e’ vietare lo streaming e ritornare ad una situazione in cui la gente paga 20 euro per un cd cosi’ aumentano i soldi da distribuire

per me e’ una soluzione del cazzo, tutto qui :dunno:

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Si ma è chiaro che a te non fotte assolutamente nulla degli artisti

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viene prodotta ogni anno piu’ musica di quella prodotta l’anno prima, vai tranquo

puo’ esse che i musicisti fanno i soldi con i live, merchandising etc etc

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Io ho chiacchierato con dei musicisti americani molto disponibili e anche non esattamente piccoli (una è flock of dimes, che magari conosci perché da qualche anno è entrata a pieno titolo nei Bon Iver)

Jess si sta chiedendo in sto ultimo anno se può permettersi di continuare a fare la musicista, fuori da progetti da stadi come quello di bon iver.
Perchè tra Spotify e la Ticketmaster Americana non le rimane in tasca nulla di nulla

Ora sta provando una tournée disintermdiata, in cui ha chiesto a piccole venue ma pure palestre di scuole etc di proporsi per vedere se riesce a campare senza nessuno di mezzo. Ed è una con quattro progetti attivi di cui uno da solista. E ti dice chiaro che quando ha iniziato neanche 15 anni fa NON era così

A una certa che modello di musica può rimanere ? Quello di chi lo fa o per passione e nella vita ha soldi, o come secondo progetto nella sua cameretta o quello di chi riempie gli stadi. Fine
Ah e poi ovviamente la musica fatta da AI

A meno che non mettiamo un reddito di cittadinanza per i musicisti :sbav:

Ps Adam Neely ha fatto un video dove fa vedere che nella sua tournée ci ha praticamente rimesso

PPS Benn Jordan non so se hai visto ma è appena passato a no profit. Grande Benn!

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Neanche a fare apposta ti ho appena risposto nel reply qua sopra

questa è una forzatura obbligata dal mercato dello streaming non vuol dire che sia musica decente, anche questo è un discorso che è stato largamente affrontato e guardacaso chi spinge verso sto modello, il CEO di spotify

già discusso tra l’altro qui dentro all’epoca

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guarda che cmq mica ti obbligano ad andare su spotify

se sei gli sburroecago che puo’ contare su una platea di intenditori tipo te, sai che hai gente che ti darebbe volentieri 50 euro per un cd, evita spotify e campa con i cd

invece se sei boh il gruppo sottocasa che cerca un po’ di visibilita’ magari lo sai prima di prendere lo strumento in mano che non ci farai una lira perche’ la gente cmq si vede i tuoi video su revanced per skippare gli ads (<— avevo promesso che l’avrei tirato fuori sto discorso :asd: )

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yet you live in a society

“guarda che se critichi il mercato del lavoro mica qualcuno ti obbliga a lavorare”. E come dovrebbero campare sti artisti dimmerda se levi il 75% dei centesimi ceh guadagnano sulle uniche piattaforma che nel tuo look at this graph distribuiscono soldi nella musica?

coff newpipe coff :look:

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Sei più intelligente di così da sapere che l’alternativa non ti do un cazzo, per altro senza il senso di colpa e la sbatta della pirateria (e anzi nella convinzione che streammando gli fai un piacere), a sposta un sacco di gente a non dare quei soldi

Anche su questo ci sono vari modelli di microeconomia che te lo dicono eh

È la famosa fascia degli “indecisi”

ovviamente questa sarebbe la soluzione giusta

Oath invece sotto sotto propone il modello 700esco in cui a fare arte e musica erano quelli coi soldi (visto che l’altra parte del midello 700esco, ovvero i patroni, non esistono più)

Ps oh ma te l’ho già spiegato che per esempio nel mercato principale, ovvero quello americano, anche sta roba non funziona più. Ci sono almeno tre post a riguardo in sta discussione :no:

Azz ora sì che musica ingaggia

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