[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 2)

Tre stronzi col la residenza a Westmisnster stanno per perdere 42€ in azioni e di conseguenza 54 milioni di poveri dovranno morire di fame.

Vediamo, Stefanos Kasselakis, spero sia solamente un caso di ominimia con lo Stefanos Kasselakis Amministratore Delegato della SwiftBulk, società di navigazione con il quartier generale a New York City ma sede fiscale nelle Isole Marshall guardacaso impegnata a rimodulare il cuore delle proprie attività verso il trasporto di petrolio da, uhm, circa un anno ?

https://www.crunchbase.com/organization/swiftbulk

https://www.tradewindsnews.com/bulkers/swiftbulk-pockets-winnings-on-supramax-in-first-ship-sale/2-1-1225617

Perchè sorgerebbero dubbi, ma attendiamo e valutiamo.

Sono una decina d’anni che la cina sta drogandk l’economia con l’edilizia e la finanza creativa.

Ovvero stanno costruendo città dal nulla, per milioni di persone. Solo che sono deserte, vuote.

Gli edifici sono iscritti a bilancio a valore altissimo, ma non possono essere vendute, perché sono prezzi totalmente irreali. Con anche scene super distopochr tipo: i guardiani che vivono in 5 in una camera in una città vuota perché non si possono permettere gli affitti, che DEVONO essere un tot del valore dell’immobile

Quindi hai queste società ricchissime ma senza un soldo :asdpunk:

Ora la risposta cinese pare consistere nell’obbligare le società sane a comprarsi/fondersi con quelle messe malissimo, ma non sembra bastare: evergrande ha debiti per 300 miliardi di dollari, e una sua controllata, che ne ha 30, è messa cosi male da non poter emettere bond per pagare quelli precedenti.

Sei stanco perche’ e’ tardi o e’ la signora che ti e’ passata davanti in abbigliamento piccante? :asd:

Vabbeh dai, attendiamo domani una disamina piu’ attenta e degna della tua firma ;)

aziende controllate dal CCP chiaramente

riprendo da qui, cosi siamo in topic.

la zona in questione è super complicata e se si inizia a tornare indietro nel tempo, hanno torto tutti e ragione nessuno. Per rimanere a come era la situazione adesso, dopo le guerre e gli eventi degli ultimi anni, rimane il fatto che il NK è ufficialmente riconsciuta da tutta la comunità internazionale tranne pochi come perte dell’Azerbijan, l’Armenia negli anni ci ha installato quello che militarmente poteva per cercare di farlo diventare un suo territorio. Senza l’appoggio russo questa cosa non è più rimasta sostenibile e l’Azerbijan ha deciso di fare la mossa decisiva per rendere definitivo che quel territorio rimanesse loro, l’ha fatto colpendo principalmente installazioni militari, e non ha costretto nessuno ad andarsene, evidentemente chi se ne va ha paura di qualcosa che Potrebbe succedere.

A breve inolotre ci saranno delle trattative, dove immagino, si cercherà di far in modo da parte della comunità internazionale che agli Armeni in territorio Azero sia garantita (almeno sulla carta) una situazione non sfavorevole pur rimanendo nel fatto che quel territorio è e rimane dell’Azerbijan

Se domani la Georgia facesse lo stesso con i territori sotratti ingiustamente, o la Moldavia con la Transnistria non si potrebbe che appoggiarli.

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Almeno fosse cosi facile :asdpunk: la situazione è molto più opaca e strarificata, e onestamente non capisco appieno il legame fra capitalismo privato, stato e partito in Cina, anzi :asdpunk:

Ma ne abbiamo visto un riflesso anche in italia: l’inter di Conte è saltata quando Suning ha dovuto vendere parte del suo store (importantissimo, una piccola amazon) per farsi carico di parte dei debiti di Evergrande, sotto “pressione” del governo cinese.

La sensazione da decenni secondo me è che questa specie di “terza via” Cinese a parte l’essere gravemente viziata da una totale mancanza di democrazia (è così, statece! :asd: ) ha finita per comportarsi come un maldestro cosplaying delle peggiori malefatte del Capitalismo.
Alla fine sembra che l’uomo non trovi altra soluzione nel tentativo di aumentare la ricchezza della propria Nazione se non nell’inaugurare gigantesche operazioni di scam economico.

Non sono granché esperto ma gli armeni sono passati da popolo perseguitato a occupanti da traslocare perché li difendeva Putin o perché compriamo il petrolio azero?

Onestamente paragonare sta roba con la transnistria mi sembra un po’ un volo pindarico ma appunto non è la mia expertise

come già detto la situazione è molto complicata perchè in quella zona c’è una rivalità plurisecolare tra le popolazioni

da un lato agli armeni è stato fatto questo dall’impero ottomano:

il che come dici lo rende sicuramente un popolo perseguitato , ma non li giustifica poi nell’aver iniziato una guerra per un pezzo di territorio non loro secondo almeno 4 risoluzioni onu:

come non si giustifica Israele e la sua politica sui palestinesi perchè c’è stato l’olocausto.

il nagorno karabah come repubblica autonoma o come territorio dello stato armeno non è riconosciuto neanche dalla stessa armenia.

Nel 91 questi si sono voluti fare la loro secessione all’interno di un territorio totalmente interno a quello azero e l’hanno sfangata unicamente perchè ci stava una certa Russia che aveva piacere a mettere un loro contingente militare a presidio di quelle zone che spaccasse e continuasse a controllare lo stesso Azerbaigian

Ora che i russi hanno le unghie spuntate gli azeri si sono ripresi il controllo di un territorio che è sempre stato loro.

Mi sta bene però tanto per ricordarlo, il Nagorno Karabakh non è un territorio conquistato dall’armenia, è un territorio che ha dichiarato la proprioa indipendenza e soprattutto è un erritorio a maggioranza Armena e nemmeno di poco, prima della guerra degli anni novanta erano il 75%, adesso sarà ulteriormente aumentata mi sa visto che dopo la guerra han cacciato gli azeri.

sul fatto che non sia un territorio riconosciuto dall’onu lo capisco, anche Taiwan non è riconosciuta dall’onu e di fatto solo 13 paesi in tutto lo riconoscono come stato, quindi secondo il legalese che ho letto sopra il claim cinese alla riconquista del territorio sarebbe legittimo? Senza stare a citare il kosovo che è un caso recente di autodeterminazione.

Non so io penso che la storia la facciano i popoli, i cittadini di Taiwan vogliono essere taiwanesi non cinesi ed è un loro diritto autodeterminarsi, non ho chiaro perché invece i cittadini armeni di quella regione non abbiano lo stesso diritto e noi dovremmo “assolutamente appoggiare la riconquista azera dei propri confini”

non sto manco dicendo che dobbiamo mandare i tanks a difendere gli armeni per carità, solo mi sembra che gli standards decisionali siano giusto un filo variabili e più legati alla convenienza politica del momento che a dei principi morali di qualche tipo.

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partiamo dal presupposto che “purtroppo” nella politica internazionale questi principi vengono sempre un po’ usati “come serve” dalle potenze di turno locali o mondiali per degli scopi (o una combo di queste due). Il che rende sempre piuttosto opaca la situazione. Anche se solitamente per me chi entra in guerra con un altro, “becouse resons”, generalmente è quello che tra i due ha torto (ed in questo caso, i primi ad iniziare una guerra sono stati gli Armeni).

E’ chiaro come entrambi i principi, autoderminazione da un lato e confini riconosciuti, possano essere usate come “armi” per fare i propri interessi, quindi non è che esiste una regola che vada sempre bene, in generale ogni caso va visto in se, però ecco come principio “superiore” per me chi inizia a menare la mani tra i due ha solitamente torto

a me sembra che il principio dell’autodeterminazione dei popoli si scontri spesso e volentieri con due problemini non da poco:

  1. l’integrità di stati che sono riconosciuti internazionalmente e che non vanno certo ad accettare che un loro territorio di punto in bianco gridi alla secessione
  2. gli interessi esteri di altre potenze in gioco

Sta storia delle minoranze locali (di natura linguistica, religiosa o qualsiasi altro atto che hanno in comune) che devono avere la secessione per avere dignità e autonomia economica la vedo sempre foriera di immensi disastri, che spesso sono innescati da quanto detto al punto 2

Come avevo già detto qualche post indietro, per me la soluzione ottimale è che quel territorio rimanga in mano azera con ampie autonomie locali e zero presenza di forze di peacekeaping interessate unicamente ai loro interessi, nel pieno rispetto ovviamente dei diritti dei singoli cittadini
Allo stato attuale gli armeni che stanno scappando da quella regione non lo fanno perchè sono perseguitati ma perchè temono rimostranze da parte azera dopo 3 decenni di una guerra per procura gestita dai russi e di cui gli armeni erano parte aggredente e non certo parte lesa.

Ma astraendo da questo discorso degli armeni, la penso allo stesso identico modo per altri casi come quello catalano, dove si volevano fare la secessione e lo stato spagnolo secondo loro doveva stare ad assistere inerme e senza intervenire a riguardo.

sì diciamo che i confini degli stati ex-sovietici sono stati in buona parte inventati da Stalin appositamente per avere diciamo così “confusione”. Già avere un pezzo di Azerbaigian separato dal resto del paese è problematico, idem avere un territorio a stragrande maggioranza armena in territorio azero. Vedi anche il tortuoso confine tra Uzbekistan/Kyrgyzstan/Tajikstan, che sono un intreccio di enclave, exclave e etnie separate che anche lì è un calderone in perenne sobbolio che ogni tanto esplode.

Che poi anche dire “ha cominciato l’Armenia” mi pare un filino semplicistico, nel tardo 1991 ci sono state aggressioni e controaggressioni, secessioni, dichiarazioni, interventi russi/sovietici cui non riesco a star dietro manco leggendo su wiki :asd:

Comunque se non mi sono perso pezzi il primo evento armato nella regione è questo Operation Ring - Wikipedia

per gli interessati, valigiablu ha fatto il solito ottimo articolo https://www.valigiablu.it/armenia-azerbaigian-nagorno-karabakh-conflitto/

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Farei comunque presente l’occupazione di alcuni territori di confine comunque parte della superfice nazionale dell’Armenia propria siano già in stato di occupazione delle forze armate azere, perlopiù per ottenere il controllo di alture e crinali utili sia per l’osservazione delle vallate sottostanti sia per il posizionamento di unità di artiglieria per interdire la formazione e dispiegamento di unità della riserva armena, quale che sia però queste aree non sono certo state restituite mi pare, dunque teoricamente tale sovranità sarebbe stata violata ed il precedente già in essere; dunque non mi pare del tutto improbabile l’Azerbaijan possa desiderare e tentare di definire più strettamente il proprio confine tentando poi di reincorporare le vecchie exclave di Voskepar e Barkhudarli al Nord, perché anche se rimane possibile ottenerle comunque con il negoziato in un indeterminato futuro la loro posizione sarebbe importante come elemento di controllo sulla viabilità ed attività economiche armene e quindi rafforzare ulteriormente la loro posizione.

Mi chiedo poi se in futuro Baku potrà essere più determinata nel tentare di riunificare il paese cercando una continuità territoriale, l’Iran sostiene di non essere intenzionato a tollerare la minaccia di una chiusura delle loro opportunità di potersi interfacciare direttamente con il Caucaso ed il Mar Nero, ma alle dichiarazioni seguirebbero azioni concrete ? Perché appetiti di vario genere sono evidente ed esplicitati pure ad alto livello, ed alcuni canali d’informazione legati ai vertici del potere sia in Azerbaijan che in Turchia pare stiano già preparando il terreno per potenziali future operazioni.

Inoltre la Turchia per varie motivazioni potrebbe forse per differenti ragioni, opportunistiche e strategiche di più lungo corso, optare per disarmare l’Armenia in modo da renderla irrilevante in ottica quantomeno militare se la campagna fosse realmente attuata.

Lo riposto

Sicuramene l’Arzebajian si fermerà li.
Non avrà alcun interesse ulteriore nei confronti dell’Armenia :asd:

L’Italia esporta allegramente in Arabia Saudita, Egitto e Turkmenistan, moralmente il problema dubito se lo sia mai posto seriamente nessuno, mal che vada si organizzerà acquisti pilotati attraverso un mediatore, il Qatar sarà sempre disponibile immagino.