[Storie di vita vera] Essere una donna trans

Riesumiamo la categoria confessionale? Riesumiamola và.

Sono una donna trans, ask me anything.

E detto questo, un paio di regole per il thread:

  1. “Anything” vuol dire proprio tutto. Non fatevi problemi a fare qualsiasi domanda vi venga in mente, vi garantisco che qualsiasi cosa possiate tirare fuori, ne ho sentite di peggio.

  2. Mi riservo comunque il diritto di non rispondere a qualsiasi domanda.

  3. Allo stesso modo, mi riservo il diritto di mandarvi affanculo :occhiolino: bonariamente, si intende.

  4. Si, ho parlato con i mod e gli admin prima di aprire questo thread.

  5. In questo thread parlerò solo ed esclusivamente della mia esperienza personale, e più in generale di cose “tecniche” (tipo i vari aspetti del percorso di transizione). Se volete discutere se è giusto che io abbia i diritti civili o meno (se proprio volete, eh), vualà, thread dei diritti civili.

Direi che è tutto. Il confessionale è aperto :smile:

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Pensi che con la transizione sia in qualche modo cambiato anche il tuo interesse verso l’altro/stesso sesso?

So che sono due cose differenti, pero’ a detta di molte persone trans (soprattutto donne, se devo andare per aneddottica) c’e’ in un certo senso una pressione ad essere eterosessuali dopo la transizione, specialmente nelle vecchie generazioni.

Ecco, questa è una domanda parecchio interessante.

Prima della transizione ero al 100% “eterosessuale” (nel senso: provavo interesse solo verso le donne); adesso sono bi / pan, ossia mi interessano sia i maschietti (e le persone non-binarie “mascoline”) che le femminucce (e le persone non-binarie “femminili”).

MA.

Non so dire se questo interesse verso i maschi sia nato con la transizione, oppure se l’avere fatto la transizione mi ha come “sbloccato” qualcosa a livello mentale. Ossia, se prima i maschi non mi interessavano proprio, oppure se l’interesse c’era ma mi rifiutavo a livello interiore di prenderli in considerazione come partner, per via di omofobia interiorizzata, la società che continua a ripeterti in continuo che i maschi non possono andare con i maschi, etc.

Mi sono fatta questa domanda molte volte, e non mi so dare una risposta definitiva.

Vediamo se possa essere in grado di esprimere il concetto chiaramente, il “timbro” vocale del tuo monologo interiore è cambiato durante e dopo la fase di transizione ?

Quanto spesso ti capita di essere feticizzata dai possibili partner, o da persone che conosci e magari si interessano a te? Io ho diverse amiche transgender e mi dicono che per loro è difficilissimo conoscere qualcuno che sia genuinamente interessato a loro e non essere viste solo come un qualcosa di esotico o un fetish da soddisfare.

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Poco wierd come domanda :asd:

E vabbè, provocazione irresistibile :dunnasd:

Rispetto a prima della transizione, avverti l’oPpResSioNe del patriarcato? Ti hanno ridotto lo stipendio per rispettare il wage gap?
Ricordo un tuo post di un po’ di tempo fa dove lamentavi la perdita di massa muscolare e la maggior fatica a tirar su le borse della spesa. Altri particolari che hai notato nella vita di tutti i giorni?

More importantly: sei felice? (<-- questa la puoi saltare se la ritieni troppo personale)

Ha chiesto lei di essere creativi nelle domande, la plasticità dell’identità è argomento di grande fascino dopotutto. Pensi sia eccessiva ?

Assolutamente non eccessiva. Non mi pare né troppo personale, né offensiva ecc… è solo stranissima. Non saprei manco se i pensieri possano avere un timbro vocale onestamente.

bisogna capire se malanic lo intende in senso letterale o meno, comunque non la trovo così strana

ad ogni modo 3d veramente interessante

Certo che i pensieri hanno timbro vocale…Scusa, Suck, tu non lo hai il monologo interiore con la tua voce?

31 posts were split to a new topic: Parlare con se stessi

Quando vai da Brico o Leroy ora ti spiegano le cose come se non capissi un cazzo?

Sembra una cazzata ma in realtà è una domanda lecita, io da maschietto soffro il contrario in certi contesti, si aspettano tutti che tu sappia queste cose “da maschio” tipo bricolage e motori ma io non ne so mezza, ti è capitato di notare differenze di trattamento da questo punto di vista?

Yes. Il mio “monologo interiore” ha lo stesso timbro della mia voce reale, ed essendo cambiata quella, è cambiato anche il monologo di conseguenza.

Abbastanza spesso, ma dipende dagli ambienti in cui incontro le persone. Quando sono nel “mondo di fuori” è cosa comune, molto meno quando sono in ambienti non cishet.

Poi se mi spiace o meno dipende dalla situazione. Se è un incontro occasionale e voglio farmi una scopata e morta lì, alla fine chissene di come il/la partner mi veda; se voglio costruire un rapporto, invece, è una cosa fondamentale.

Sento l’oppressione del patriarcato nel senso che vengo trattata come una donna, con tutto quello che ne consegue. Ad esempio, io faccio un lavoro abbastanza “tecnico” e devo lottare per essere presa sul serio; se porto la macchina dal meccanico dà per assunto che io sappia zero di motori; tipo due settimane fa sono andata in un negozio di fai da te per comprare degli interruttori da muro per casa mia, ed il commesso mi fa “che modello le ha chiesto di comprare suo marito?”

Cose così, ed anche più “serie.” A volte anche in positivo, tipo le donne mi sorridono quando incrociamo lo sguardo sui mezzi, in stile “sorriso complice”; nei negozi mi chiedono se ho bisogno di una mano con le borse della spesa; etc.

Che è un cambiamento enorme venendo da trent’anni di essere vista come maschio :asd:

Comunque si, sono felice.

@Chuck Ho scorso in giù e visto la tua domanda, direi che ho già risposto :asd:

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Nì. Ormai il parlare con una voce femminile è un automatismo, data dalla memoria muscolare; mi viene naturale, la voce “da maschio” non mi esce mai se non la faccio uscire apposta. E comunque non è più la voce che avevo prima, quella ormai non saprei ritrovarla. Ed a meno di concentrarmi seriamente sul serio la voce “da maschio” che mi esce è una voce di una ragazza che imita la voce di suo padre :asd:

Con una voce da angelo tesso le lodi di tutte le divinità, incluso il caro Anubi :angel:

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È importante. La voce della rabbia istintiva e priva di controllo è la più pura e sincera possibile, bypassa ogni orpello.

Già solamente questo aspetto direi definisca chiaramente chi tu sia, e l’assennatezza della scelta, l’autodeterminazione dell’implicita percezione dell’identità mi pare chiara.

Domanda bruttina:

Le statistiche ed i dati di cui parlano alcune persone alt-right o di destra radicale sul tasso di suicidi tra le persone transgender e soprattutto tra le persone dopo la GCS sono vere o sono panzane? Esistono casi di persone che effettivamente si pentono dell’operazione o sono cazzate? Per meglio dire, conosci persone transgender che si sono “pentite”?

ho pensato a questo video (per la voce, non per la transizione)

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Nelle interazioni con gli sconosciuti, in generale la vita ti sembra più facile da uomo o da donna?
Ti è mai successo di pensare che in alcune situazioni “era più facile prima” o viceversa?