Qual è l'ultimo film che avete visto? (Part 2)

Fare un film in uno scenario di guerra, raccontato dal punto di vista di alcuni fotogiornalisti, e deludermi non era facile. “Civil War” ci è riuscito, purtroppo.

Dopo aver sentito pareri e recensioni entusiaste, sono andato a vederlo pieno di curiosità, anche perché Alex Garland è un regista molto interessante, ma non ho trovato ciò che speravo.

Mi è parso molto poco ispirato a livello di scrittura: nessun dialogo interessante, soluzioni narrative inflazionate e, trattandosi di un road movie, ti aspetti degli incontri significativi, ma sono quasi tutti trascurabili, ad eccezione di quello col personaggio interpretato da Jesse Plemons.

SEGUONO SPOILER:

L’inzio, con l’attentato sulle note di Lovefingers, mi aveva fatto sperare bene. Però poi iniziano le banalità.

Quando la giovane fotogiornalista chiede a quella esperta se fotograferebbe la sua morte, capisci che avverrà esattamente il contrario nel finale. Cosa che effettivamente succede, per di più con la solita soluzione da far cascare le braccia: la veterana spinge via la giovane e si ferma in piedi, beccandosi i proiettili al suo posto, mentre la giovane la fotografa mentre muore.

Quando il giornalista dice ad inizio film che vorrebbe intervistare il Presidente degli Stati Uniti, si capisce che ci riuscirà prima della fine del film. Nel frattempo, non prende un appunto, non registra e non intervista niente e nessuno.

Non viene spiegato il motivo della guerra civile negli USA, ci può stare, ma sarebbe stato interessante avere qualche elemento di riflessione, cosa che il film non offre. Pertanto il contesto è suggestivo soltanto perché ricollegabile all’assalto al Campidoglio del 2021, ma non c’è altro.

Il gruppo di fotogiornalisti e giornalisti si sposta per circa una settimana, durante la quale non si informa mai sull’evoluzione della guerra e su quali strade seguire per evitare i pericoli. Forse i cellulari non funzionano, anche se non viene detto, ma non chiedono informazioni nemmeno ai militari che incontrano.

Quando finiscono in pericolo, minacciati da alcuni militari che stanno facendo una pulizia etnica (e infatti uccidono i 2 giornalisti asiatici), essendo loro disarmati si capisce subito che sarà il giornalista rimasto in macchina a salvarli, investendo i militari. Dopo aver percorso 200 metri di strada sterrata, in loro direzione, senza che lo notassero…

Quando ho sentito la recensione entusiasta di Frusciante, in cui accosta Civil War a Full Metal Jacket e Apocalypse Now, mi è partito un facepalm 🙂

Visto ieri sera, a me è piaciuto molto sia a livello di regia che di sceneggiatura al netto di alcune sbavature:

Avrei gradito un minimo in più di world building senza scadere nell’esposizione fine a se stessa

La scena del sacrificio della vecchia guardia in favore della nuova l’ho trovata troppo americanata rispetto al tono del film fino a quel momento, non so come l’avrei risolta diversamente ma a livello di tono rovina un po’ tutta la dinamica espressa fino a quel momento tra le due fotografe

Molto convinto del finale dove il presidente Swanson (:asd:) implora pietà come ultima dichiarazione

Aggiorno adesso:

The Finest Kind… non sa cosa vuole essere. Io adoro le storie di pescatori e cittadine di mare etc etc ma questa lo usa solo come scusa per quella che posso solo definire come la resa cinematografica di una sessione di Fiasco! che fa poco ridere, non commuove e non ti fa affezionare a nessuno dei personaggi. Lascia piu’ perplessi che soddisfatti alla fine.

Visto ieri sera invece Mr. Right ed e’ un perfetto film che potrebbe esistere nell’universo di Dirk Gently’s Holistic Detective Agency che ho personalmente a.d.o.r.a.t.o.

Assolutamente fuori di testa i protagonisti e… boh, non so descriverlo perche’ semplicemente e’ non-sense che fa il giro e ha perfettamente senso :asd:

https://www.netflix.com/title/80081154

Ok, oggi ho visto questo

Ecco, che dire, non so perchè non gli abbiano lanciato dei premi ovunque.

Non vi dico nulla perchè è proprio una cosa che va vista, volendo anche coi figli senza sentirsi in colpa, avrà dieci righe di dialogo non essenziale quindi anche se lo vedete in inglese non vi cambia nulla.

Ti dico la mia come ‘altro punto di vista’ nel caso ti aiuti

Spoiler
  • Che il film ti faccia capire all’inizio ‘come andrà’ alla fine, è una cosa che non rende il film bello o brutto in sè, anzi è un modo usato ovunque per rendere interessante una storia, il famoso “se c’è una pistola sul tavolo, significa che prima o poi dovrà essere usata”. Pensa che se al contrario fosse morta la giovane, per me il film non avrebbe avuto senso e non sarebbe stato un bel colpo di scena. E’ reso bello proprio perchè c’è quel ribaltamento in cui la ‘giovane’ diventa/diventerà la famosa fotografa che ha scattato la ‘foto del nuovo secolo’ morendo dentro nel frattempo, come era kirsten dust all’inizio…che invece durante il film arriva a redimersi prima disinteressandosi alle foto, poi avendo il breakdown e dopo riacquisendo umanità appunto salvando lei invece che restare ferma a farli la foto mentre sarebbe stata crivellata lei (la giovane) di colpi.

  • Il giornalista co-protagonista si vede in varie scene prendere appunti e parlare con i miliziani, solo che, secondo me, la prospettiva è tutta dal punto di vista della Dunst, non degli altri, infatti ogni volta che uno degli ‘altri’ coprotagonisti si allontana dalla dunst, esce di scena. Insomma semplicemente ‘ti puoi immaginare che’ registri o scriva ma non c’è bisogno di fartelo vedere (lo accenna appunto in vari punti, anche fuori fuoco, tipo quando c’è il miliziano a terra che sta per morire lui li prende appunti)

  • Sul tempo trascorso e il fatto che non sanno bene cosa succede per me ha avuto contesto, si vede che già all’inizio quando sono in città quasi non funziona più internet o l’elettricità, mi immagino che più ti avvicini al fronte più non funzioni nulla/siano state distrutte i mezzi di comunicazioni/sia impossibile reperire una presa elettrica funzionante.
    In più loro si capisce che già vivono quella situazione da mesi, e ormai ‘sanno’ che tanto quell’esercito ribelle arriva a washington, non ha resistenza a opporsi, e quindi puntano diritti là, pensando che (lo accennano in un dialogo) arriveranno lì e aspetteranno la resa del presidente, o ci arriveranno in più giorni di quanto accade.
    Quando arrivano al campo militare fuori washington, difatti il giornalista panica e esclama che avevano capito male o che non credevano ma questi vogliono subito entrare a washington di forza e catturare il presidente.
    (Strategicamente, si può ipotizzare che gli convenisse semplicemente aspettare fuori tipo in stato di assedio invece di fare un assalto puro come invece accade) e questo spiazza il giornalista, anche se la dunst neanche gliene frega più, ormai va in automatismo tipo zombie.

  • Che non sia spiegato il perchè e percome a me piace, perchè è anche accennato (violenza sui cittadini, bombardamenti indiscriminati sugli oppositori, insomma, uno scenario al di là di ogni ragionevolezza) e te lo rende più mondiale rispetto a “è successo perchè sul voto della legge n°294 il congresso ha votato sì ma il presidente si è opposto, e così secondo il Bill of Rights, avrebbe dovuto etcetc”. Capisco che ti possa interessare, ma a me l’avrebbe allontanato e sembrato un "mi vuoi spiegare una roba che non mi serve per capire il senso del film…un pò come chiedere se la scienza di Interstellar è vera o no, è fantascienza e non serve che me la spieghi come fosse vera.

  • Sul “momento Jesse Plemons” è vero quel che dici, ma non so in un film così teso che ti mostra vari aspetti è anche irragionevole forse chiedersi perchè non sono morti dopo 3 secondi, ci sono certamente svariate scene dove ‘‘volendo’’ potevano morire a caso, ma un film non lo puoi creare così.
    Appena si fermano alla prima stazione di servizio ‘‘presidiata’’ ci stava anche fucili puntati, macchina rubata, stupro alle 2 donne e poi vi spariamo e arrivederci, però ecco, sennò che film è? E’ un pò la sensazione di quando guardi un gioco a quiz in tv e ti viene sempre da dire “dai ma lui è un cretino io le sapevo tutte”…

Detto questo, è solo la mia opinione, certamente puoi essere del tutto opposto, mi fa piacere poterti dire che magari una persona l’ha vista in modo diverso senza particolare “partigianerie”.

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Alcune cose che dici possono essere vere, ma sono la messa in scena e le soluzioni narrative ad essere banali e stra-viste.

Se guardi Apocalypse Now o anche Full Metal Jacket (cito questi perché Frusciante li ha accostati a Civil War, come dicevo prima), pur non avendo colpi di scena (tu sai che Willard ucciderà Kurtz e che Joker non morirà, ad esempio), hanno dei dialoghi, delle metafore, delle soluzioni non didascaliche che poi sono le caratteristiche che rendono immortali quei film e i loro personaggi.

Il personaggio di Kurtz è memorabile perché Coppola e soci te lo fanno capire pian piano, anche visivamente è difficile da inquadrare (pensiamo ai tagli di luce e al suo entrare e uscire dalla penombra). Il suo monologo è un’opera d’arte a sua volta. Quando Willard esce dalla pozza d’acqua con la faccia coperta di fango, capisci senza bisogno di parole che è diverso. E così via.

Un regista meno ispirato avrebbe scritto un dialogo tipo “Capisce, Willard? La guerra ti manda fuori di testa. Sento le voci, non mi riconosco, ho visioni, ecc.” :dunnasd:

Civil War è davvero banale come scrittura e il “colpo di scena” finale è talmente già visto che quando l’ho visto ancora un po’ e mi decapitavo con un facepalm. Da un regista di primo piano (ammesso che lo sia) non accetto quella soluzione narrativa…

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Ho visto The Lobster… e niente, io con Lanthimos non ce la posso fare :dunnasd:

Il film fa vedere questo hotel grottesco dove i single devono obbligatoriamente innamorarsi in 45 giorni pena la trasformazione in animali, quindi i rapporti tra uomini e donne sono per forza di cose affettatissimi, finti, l’amore viene banalizzato al “abbiamo una cosa in comune” per quanto stupida o ridicola possa essere ecc ecc. Zomg interessante il paragone con le pressioni sociali che vive chi è single o rimane tale! Fin qui tutto bene, poi… poi c’è la seconda parte che è assolutamente uguale alla prima: stessi rapporti, stesse dinamiche, stesse regole.

Cosa vuole dirmi Lanthimos? Boh. Io non l’ho capito

Dopo molto, forse troppo tempo, mi son guardato nuovamente e per l’ennesima occasione Tremors, e non c’è niente da fare, nel suo genere e per cosa proponga rimane un film strutturalmente quasi perfetto, bilanciato nel ritmo e nell’avvicendamento delle sequenze, nessun passaggio, scambio di battute risulta forzato o fuori luogo rispetto alle circostanze; gli sceneggiatori hanno creato un’ambientazione limitata, con le proprie regole, mostrano precisamente quali risorse abbiano a disposizione e ne fanno uso senza imporre niente, un risultato non triviale considerando quali mostruosità di continuità abbiano portato a schermo negli anni. Il fatto non contenga pressoché CGI e sia stato realizzato con effetti pratici lo rende anche tecnicamente immortale.

Curioso tutto sommato.

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l’ambientazione è quella di un mondo senza più amore e affetto che ha però bisogno di dimostrare il contrario.
Lo scotto da pagare, è il non esser più uomini :dunno:

come al solito poi su tanti elementi ci sono le interpretazioni personali e non

anzi forse è uno dei suoi pochi film dove “schematizza” anche un po troppo per i miei gusti (rispetto le pellicole precedenti) con quelle location (l’albergo il bosco e la città)

banalizzando un pochetto è una critica contro l’uomo. (perchè ne ha un bordello di temi rapprensentati anche allegoricamente dalle location come accennavo)
non esistono esseri umani buoni e corretti o fingono oppure sono esseri individualisti completamente anaffettivi

Fare un documentario.

io l’ho trovato geniale come film, uno dei miei preferiti

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uguale guarda già l’ho detto più volte, ogni pellicola per me è un crescendo.

E questo mi è chiaro, la mia domanda era: che senso ha dividere il film in due parti (dentro l’albergo, fuori l’albergo) se il messaggio è lo stesso?

dipende dalle allegorie che voleva rappresentare

l’Albergo, fa un po da spartiacque, sulle due direzioni che si può intraprendere.
o nel bosco, simbolo dello stato naturale del mondo di The Lobster, (dell’uomo visto come essere solitario, individualista e incapace di provare emozioni, cosa anche un po in comune sulla raffigurazione dei suoi altri film Alps e Dogtooth in prims) oppure nella città, luogo dell’apparenza e del falso (veniva raffigurato come un posto dove mostrarsi sempre felici e, soprattutto, felici in coppia. un mondo dell’ipocrisia, nel quale però anche i ribelli del bosco ogni tanto devono andare per fingersi altro da sè.

grosso modo le rappresentazioni sono queste

Capisco, ma non so, io in generale sono sempre più contento di vedere u film ‘fatto bene’ anche se dal punto di vista di chi ne ha visti tanti è simile ad altri, perchè più ne vedo e più li trovo ‘tutti simili’ tra di loro, ma le soluzioni narrative e sceniche sono particolari da regista a regista, Garland mi pare uno che è comunque bravo. Poi abbiamo il bias di paragonarlo a registi storici e messi lì sul piedistallo dopo decenni (che se guardi, la maggior parte di quelli considerati ora mostri sacri erano considerati robette o registucoli, e alcuni lo sono tutt’ora da morti).
E poi considero che son persone con i loro punti di vista, con qualcuno ci entro in sintonia bene, tipo Garland, con altri (ti posso dire per esempio MaDonagh, con gli spiriti dell’isola, ne parlai anche con frusciante e gli chiedevo “ma cosa ho di strano che io vedo che si è fatto bene ma a me come film non mi dice nulla di nulla”)

Generalmente non mi interessa mai dare del capolavoro o della merda a nessun film. Secondo me questo Civil war è un bel film da vedere perchè ha una prospettiva diversa dal ‘solito’ come appunto fu per full metal jacket o Apocalypse Now.

Però quei due film son del '79 e '87, ormai 35-45 anni fa, e usciti quando ‘tutti’ andavano al cinema e il film restava per mesi o anni in giro.
Adesso questo dovrei dire “vediamo fra 40 anni come sarà” ma vista la bulimia audiovisiva data dallo streaming, ormai è tutto imparagonabile al passato.

Uscisse ora Apocalypse now verrebbe comunque bollato da tanti come “noioso” “lento” “chi si crede questo” “un’altro buco nell’acqua per coppola” “me lo vedo in streaming forse quando è gratis”

Al netto di questo, non conoscendo Garland ma vedendo che ha fatto sempre film ‘strani’ io continuo a seguirlo perchè so che quando esce un suo film vedo qualcosa di nuovo, come messaggio e anche come tecnica.

Poi che alcune soluzioni narrative possano essere chiare allo spettatore più scafato (cavolo anche su Ex-Machina sentivo pareri in giro da gente che diceva che era tutto OVVISSIMO dal primo minuto, come se fosse una gara) non è un gran problema.
Si torna sul solito concetto che pure Romeo e Giulietta è “ovvio” una volta che hai visto altre 50 tragedie.
Comunque grazie dello scambio, nessun problema e mi fa piacere aver capito meglio il tuo punto

Mi sono visto

Punto di Non ritorno (Event Horizon) sci fi horror (1997)

A parte la curiosità di vedere un Lawrence Fishburne non-famoso e magrissimo, piaciutissimo, storia veramente bella, ispirata da varie fonti e boh m’è sembrata freschissima pure oggi che film del genere non ne fanno più, ed era pure a basso budget e non sembra per nulla. Peccato che so che il regista aveva girato più scene “horror” che gli han tagliato e lasciato solo in flashback perchè troppo crude, eppure io che non sono proprio lo stomaco più forte sugli horror mi son piaciute tutte e ne volevo di più. Grandi idee

Le avventure del Barone di Munchausen (1988)

Per me Terry Gilliam è sempre un grande, mi ricordavo alcuni spezzoni visti forse decenni fa in tv, ma l’ho visto oggi da cima fondo ed è stato meraviglioso.
C’è Tutto gilliam, fantasia, estro, effetti pratici fantastici che comunque siano ‘finti’ il tema fantastico-surreala e la creativà oltre alla fisicità dei modellini e trucchi li rendono molto più ‘veri’ che se fossero fatti tutti in cgi. E ovviamente non invecchiano.
C’è il dramma, l’horror pure con la Morte mortifera, c’è il turpiloquio, parolacce pese come nulla ed era un film per ragazzi, nudità totali (la Thurman da sbavo assoluto) e scene su scene che son belle, colorate, divertenti, fantasiose.
Bello come Brazil e tutto pieno metacinema e metateatro come forse solo l’ultimo L’uomo che uccise don chisciotte è riuscito a replicare.
Da guardare per capire come si fa un fantasy veramente bello pur avendo personaggi-gimmick eppure infilarci situazioni drammatiche o serissime senza sforzo (Robin williams e il sesso sulla luna, la venere nuda e il ballo erotico, l’harem del sultano con le culone nude). A confronto di adesso mi chiedo perchè non ne prendano un 1% di inventiva.

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Ma è Fishburne? wtf non ci avevo mai fatto caso :vface:

Anche a me è sempre piaciuto come film, per la sua commistione horror- fantascienza, anche se ha recensioni pessime.

La parte horror andava forse più sviluppata come “storia”, o almeno a me sarebbe piaciuto, anche se l’ho visto anni fa l’ultima volta e non ricordo bene i dettagli.

Eh si sarebbe piaciuto un sacco anche a me, ma appunto il regista ha poi detto che aveva girato svariati minuti di “inferno” e glielo han tagliato altrimenti prendeva il VM 18 (ovvero meno sale, meno gente, meno incassi etc)

Però, al netto che è fantascienza quindi vale tutto, mi è piaciuto che non ti spiegano quasi un cazzo (come funziona la nave, come mai loro vedono certe cose ma non tutti, cosa era successo nella spedizione della prima nave di soccorso) ma ci devi un pò arrivare tu. E i personaggi gli ho trovati fatti molto bene. Sinceramente, recensioni pessime non so perchè, adesso è veramente un bel film

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