Qual è l'ultimo film che avete visto? (Part 2)

Dopo molto, forse troppo tempo, mi son guardato nuovamente e per l’ennesima occasione Tremors, e non c’è niente da fare, nel suo genere e per cosa proponga rimane un film strutturalmente quasi perfetto, bilanciato nel ritmo e nell’avvicendamento delle sequenze, nessun passaggio, scambio di battute risulta forzato o fuori luogo rispetto alle circostanze; gli sceneggiatori hanno creato un’ambientazione limitata, con le proprie regole, mostrano precisamente quali risorse abbiano a disposizione e ne fanno uso senza imporre niente, un risultato non triviale considerando quali mostruosità di continuità abbiano portato a schermo negli anni. Il fatto non contenga pressoché CGI e sia stato realizzato con effetti pratici lo rende anche tecnicamente immortale.

Curioso tutto sommato.

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l’ambientazione è quella di un mondo senza più amore e affetto che ha però bisogno di dimostrare il contrario.
Lo scotto da pagare, è il non esser più uomini :dunno:

come al solito poi su tanti elementi ci sono le interpretazioni personali e non

anzi forse è uno dei suoi pochi film dove “schematizza” anche un po troppo per i miei gusti (rispetto le pellicole precedenti) con quelle location (l’albergo il bosco e la città)

banalizzando un pochetto è una critica contro l’uomo. (perchè ne ha un bordello di temi rapprensentati anche allegoricamente dalle location come accennavo)
non esistono esseri umani buoni e corretti o fingono oppure sono esseri individualisti completamente anaffettivi

Fare un documentario.

io l’ho trovato geniale come film, uno dei miei preferiti

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uguale guarda già l’ho detto più volte, ogni pellicola per me è un crescendo.

E questo mi è chiaro, la mia domanda era: che senso ha dividere il film in due parti (dentro l’albergo, fuori l’albergo) se il messaggio è lo stesso?

dipende dalle allegorie che voleva rappresentare

l’Albergo, fa un po da spartiacque, sulle due direzioni che si può intraprendere.
o nel bosco, simbolo dello stato naturale del mondo di The Lobster, (dell’uomo visto come essere solitario, individualista e incapace di provare emozioni, cosa anche un po in comune sulla raffigurazione dei suoi altri film Alps e Dogtooth in prims) oppure nella città, luogo dell’apparenza e del falso (veniva raffigurato come un posto dove mostrarsi sempre felici e, soprattutto, felici in coppia. un mondo dell’ipocrisia, nel quale però anche i ribelli del bosco ogni tanto devono andare per fingersi altro da sè.

grosso modo le rappresentazioni sono queste

Capisco, ma non so, io in generale sono sempre più contento di vedere u film ‘fatto bene’ anche se dal punto di vista di chi ne ha visti tanti è simile ad altri, perchè più ne vedo e più li trovo ‘tutti simili’ tra di loro, ma le soluzioni narrative e sceniche sono particolari da regista a regista, Garland mi pare uno che è comunque bravo. Poi abbiamo il bias di paragonarlo a registi storici e messi lì sul piedistallo dopo decenni (che se guardi, la maggior parte di quelli considerati ora mostri sacri erano considerati robette o registucoli, e alcuni lo sono tutt’ora da morti).
E poi considero che son persone con i loro punti di vista, con qualcuno ci entro in sintonia bene, tipo Garland, con altri (ti posso dire per esempio MaDonagh, con gli spiriti dell’isola, ne parlai anche con frusciante e gli chiedevo “ma cosa ho di strano che io vedo che si è fatto bene ma a me come film non mi dice nulla di nulla”)

Generalmente non mi interessa mai dare del capolavoro o della merda a nessun film. Secondo me questo Civil war è un bel film da vedere perchè ha una prospettiva diversa dal ‘solito’ come appunto fu per full metal jacket o Apocalypse Now.

Però quei due film son del '79 e '87, ormai 35-45 anni fa, e usciti quando ‘tutti’ andavano al cinema e il film restava per mesi o anni in giro.
Adesso questo dovrei dire “vediamo fra 40 anni come sarà” ma vista la bulimia audiovisiva data dallo streaming, ormai è tutto imparagonabile al passato.

Uscisse ora Apocalypse now verrebbe comunque bollato da tanti come “noioso” “lento” “chi si crede questo” “un’altro buco nell’acqua per coppola” “me lo vedo in streaming forse quando è gratis”

Al netto di questo, non conoscendo Garland ma vedendo che ha fatto sempre film ‘strani’ io continuo a seguirlo perchè so che quando esce un suo film vedo qualcosa di nuovo, come messaggio e anche come tecnica.

Poi che alcune soluzioni narrative possano essere chiare allo spettatore più scafato (cavolo anche su Ex-Machina sentivo pareri in giro da gente che diceva che era tutto OVVISSIMO dal primo minuto, come se fosse una gara) non è un gran problema.
Si torna sul solito concetto che pure Romeo e Giulietta è “ovvio” una volta che hai visto altre 50 tragedie.
Comunque grazie dello scambio, nessun problema e mi fa piacere aver capito meglio il tuo punto

Mi sono visto

Punto di Non ritorno (Event Horizon) sci fi horror (1997)

A parte la curiosità di vedere un Lawrence Fishburne non-famoso e magrissimo, piaciutissimo, storia veramente bella, ispirata da varie fonti e boh m’è sembrata freschissima pure oggi che film del genere non ne fanno più, ed era pure a basso budget e non sembra per nulla. Peccato che so che il regista aveva girato più scene “horror” che gli han tagliato e lasciato solo in flashback perchè troppo crude, eppure io che non sono proprio lo stomaco più forte sugli horror mi son piaciute tutte e ne volevo di più. Grandi idee

Le avventure del Barone di Munchausen (1988)

Per me Terry Gilliam è sempre un grande, mi ricordavo alcuni spezzoni visti forse decenni fa in tv, ma l’ho visto oggi da cima fondo ed è stato meraviglioso.
C’è Tutto gilliam, fantasia, estro, effetti pratici fantastici che comunque siano ‘finti’ il tema fantastico-surreala e la creativà oltre alla fisicità dei modellini e trucchi li rendono molto più ‘veri’ che se fossero fatti tutti in cgi. E ovviamente non invecchiano.
C’è il dramma, l’horror pure con la Morte mortifera, c’è il turpiloquio, parolacce pese come nulla ed era un film per ragazzi, nudità totali (la Thurman da sbavo assoluto) e scene su scene che son belle, colorate, divertenti, fantasiose.
Bello come Brazil e tutto pieno metacinema e metateatro come forse solo l’ultimo L’uomo che uccise don chisciotte è riuscito a replicare.
Da guardare per capire come si fa un fantasy veramente bello pur avendo personaggi-gimmick eppure infilarci situazioni drammatiche o serissime senza sforzo (Robin williams e il sesso sulla luna, la venere nuda e il ballo erotico, l’harem del sultano con le culone nude). A confronto di adesso mi chiedo perchè non ne prendano un 1% di inventiva.

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Ma è Fishburne? wtf non ci avevo mai fatto caso :vface:

Anche a me è sempre piaciuto come film, per la sua commistione horror- fantascienza, anche se ha recensioni pessime.

La parte horror andava forse più sviluppata come “storia”, o almeno a me sarebbe piaciuto, anche se l’ho visto anni fa l’ultima volta e non ricordo bene i dettagli.

Eh si sarebbe piaciuto un sacco anche a me, ma appunto il regista ha poi detto che aveva girato svariati minuti di “inferno” e glielo han tagliato altrimenti prendeva il VM 18 (ovvero meno sale, meno gente, meno incassi etc)

Però, al netto che è fantascienza quindi vale tutto, mi è piaciuto che non ti spiegano quasi un cazzo (come funziona la nave, come mai loro vedono certe cose ma non tutti, cosa era successo nella spedizione della prima nave di soccorso) ma ci devi un pò arrivare tu. E i personaggi gli ho trovati fatti molto bene. Sinceramente, recensioni pessime non so perchè, adesso è veramente un bel film

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:love:

Anatomia di una caduta, niente da dire, notevole

Ho visto Unfrosted di Jerry Seinfeld.
Molto carino, film leggero e divertente, e ha svariati camei fighissimi.

Ho rivisto dopo un casino di anni Donnie Darko, mi è piaciuto molto di più di quando vidi all’epoca.
Mi e’ sembrato uno di quei film che invecchiano decisamente bene.

Aiuta il fatto che escono tanti film di merda

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ed è stato considerato uno dei più brutti flop cinematografici della storia.

tra l’altro all’aiuto regia c’era Michele Soavi che ha causa di questo flop pensava di aver finito la carriera

Nella biografia di Gilliam spiega le porcate che furono fatte, tipo distribuirlo in numero esiguo di sale, spendere troppo senza controllo e poi a guai fatti chiamare una compagnia -garante che chiedeva percentuali esorbitanti per mettere i soldi e finire i film, robe assurde.

“Gilliamesque - un’autobiografia pre-postuma” consiglio a tutti di leggerla per capire come ragiona un regista del suo calibro, chiarisce mille cose dei suoi film

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