L`E-sport sta implodendo?

In Italia manca la cultura del videogioco e anche il tuo messaggio lo dimostra. Dire che in Italia, paese del calcio e della Ferrari “nessuno si incula i relativi esport” è esso stesso sintomo di arroganza. L’esport non è fatto solo di CounterStrike e DotA, anche a me piacerebbe vedere un team italiano all’International ma mancano le basi per costruire un progetto del genere. Reynor è un caso estremo, ha avuto il pieno (pienissimo) supporto della famiglia, è un ragazzo responsabile e gioca un 1v1. Idem per Stermy. Hai idea dei sacrifici che richiede oggi competere ad alto livello? Mettere 5 giocatori in una room e farli allenare 8 ore al giorno a DotA ha un costo non indifferente, forse un giorno ci arriveremo, ma prima bisogna essere umili, capire cosa può piacere al mercato italiano e concentrarsi lì. Io poi sono convinto che non ci arriveremo mai, perchè questo è un paese troppo, troppo arretrato, io stesso ci ho provato per anni e ci ho rinunciato. Con l’amaro in bocca ma ci ho rinunciato. Che poi, per ognuno di quei giochi che hai citato, quante sono le persone che veramente possono dire di camparci sopra? Un centinaio per ogni gioco se va bene? E quanti di questi lamentano stipendi e premi non pagati? Quanti giocatori di DotA sono figli di papà? Te lo dico io, TANTI.

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ma che stai a dì, noi c’abbiamo gioventù ribelle :sunglasses:

io vorrei pure capire perché in un paese di 5 milioni c’hanno più di una casa di produzione di videogiochi decente, ed in italia il massimo che possiamo ambire so le moto.

non mi sembra propriamente una soddisfazione se il giornalista ha sbagliato non e’ un problema, non e’ che nasciamo tutti imparati, specialmente nel 2006. Scoperto di aver fatto una cazzata, ha inviato una giornalista che poteva dare visibilita’ in rivista a starcraft e tu perche’ eri offeso non l’hai fatta entrare.

Sicuramente.

:mumble: e perchè mai? E’ un dato di fatto, che c’entra l’arroganza.

che è quello che dico io

Con gli esport non saprei, ma campare sui giochi parecchie migliaia.

Se gli italiani fossero stati un po’ più umili le chances non sono mancate, per esempio su CSGO, c’è stato un periodo di fermento e di crescita. Ma abbiamo una cultura da stadio e abbiam cresciuto giovanissimi player a essere tossici per sopravvivere in un ambiente tossico e di conseguenza diventare arroganti.

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Per la visibilità non avevamo di certo problemi in quanto la community era ben attrezzata con un paio di siti ed annessi forum molto frequentati.

E ti dico, quando ebbi il confronto con il capo redattore la cosa che piú mi dette fastidio fu l arroganza e la sufficienza con cui mi rispose dimostrando chiaramente di non conoscere ne il gioco ne il panorama del progaming italiano. E bada bene, non ero un ragazzino, ero giá grande e probabilmente eravamo quasi di età.

Troppo facile liquidarmi con “siete un gioco minore” e poi quando vedi che il torneo sta spaccando ed è il piú seguito, cambi
faccia e vuoi portare il risultato a casa.

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Questi qui sotto sono dati del 2022, FIFA e F1 sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni, anche perché c’è un interesse diretto delle società sportive e relativi sponsor (vedi la eSerie A TIM). Chiaro che la scena internazionale è diversa, quindi se guardi solo i classici titoli esport sembra che in Italia sia tutto morto, fidati, non è così.

Il pubblico allargato degli esport è prevalente composto da uomini (63%) tra i 21 e i 40 anni con un’età media di 28 anni, con un livello di istruzione e un reddito superiore alla media della popolazione. Tra quelli più appassionati queste caratteristiche sono accentuate, il 56% dichiara un’istruzione almeno universitaria e il 63% un reddito mensile superiore ai 1500 euro. Per quanto riguarda i titoli più giocati in testa troviamo quelli sportivi, il che si traduce soprattutto in Fifa, ma anche i simulatori di auto, seguiti da sparatutto, che però sono i primi su PC, e poi a seguire Battle Royale e League of Legends.

Certo ma campare di videogiochi e campare di esport sono due cose completamente diverse, non è un caso che tutti i pro player prima o dopo finiscono a pagarsi la pensione su Twitch.

Continuo a non capire perchè sarei ignorante e arrogante.

Ignorante non l’ho mai detto, l’arroganza deriva dal fatto che pensi che FIFA e F1 non se li incula nessuno perché non riesci a considerarli come esport. Ti sto dimostrando che non solo in Italia l’esport funziona al contrario (tutti seguono FIFA e F1 e nessuno si incula DotA e CounterStrike), ma che i risultati dimostrano che siamo pure bravi a livello internazionale.

Certo che sono esport, ma sono esport minori.
I big money girano su altri giochi, perchè sono seguiti internazionalmente in misura molto maggiore.

A livello internazionale sicuramente, in Italia la situazione è (nel bene e nel male) differente, direi quasi unica.

Siamo una nazione di casuals

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Ma in generale non abbiamo la cultura del “gioco”.

io ho vinto una LAN internazionale di tf2 in Lituania :asd: però ero in team con uno dei migliori europei (Mike per chi bazzicava tf2 all’epoca)
ovviamente era la LAN dei poveracci :asd: vinto un mouse che ho lanciato alla folla (folla che era lì per altri tornei ovviamente) perché sono mancino ed era per destri e una cassa di monster qualcosa anche quella data al becero volgo che nell’est immagino gradisca quel veleno

Non sono sicuro di come si sia passati dal discutere dello stato di salute dell’ “e-sport” in termini di viabilità finanziaria al parlare delle performance dei singoli atleti italiani.
O peggio, dei vostri momenti di gloria online.

perchè è bello così, perchè per molti è grazie a ciò che eravamo online allora, che ancora oggi siamo qui a parlare su questo forum.

E per la mia esperienza personale, è grazie a quello che c’è stato all’epoca che ancora oggi ho il piacere di frequentare un sacco di persone che senza l’online gaming (ok non vogliamo chiamarlo eSport) non avrei nemmeno mai conosciuto.

E comunque, io resto fermamente convinto che anche all’epoca, seppur la forma fosse diversa, sempre di eSport si parlava: non è il livello di professionismo che fa di una disciplina un qualcosa di sportivo o meno: non devi essere in MBA per essere definito un giocatore di basket, anche se fai le partite con gli amici al campetto dell’oratorio, stai comunque praticando basket, e quindi uno sport.

Non vedo per quale motivo giocare delle cup su clanbase o su ESL debba essere considerato meno eSport rispetto che partecipare agli intel extreme masters o ad altri tornei prestigiosi.

e-sport era anche clanbase e ESL.
Non ci guadagnavamo nulla, si giocava anche con capacità tecniche quasi nulle ma era a tutti gli effetti e-sport. Era un po come i tornei di quartiere dove si vince il bono spesa da 20 euro al minimarket dietro l’angolo, ma era e-sport a tutti gli effetti.
Quella parte purtroppo si è persa causa declino dei portali.
Sulla parte e-sport professionale non so esprimermi perché la conosco poco, ma generalmente in italia le imprese credono veramente poco nei videogiochi e infatti abbiamo poche software house e anche il mondo dell’editoria - contrariamente a quanto accade nel resto del mondo - se confeziona un prodotto libro di videogiochi lo fa solo se indirizzato ad adolescenti (vedi i diari di minecraft e simili). Perché qui il videogioco è ancora visto come una roba per ragazzini o adulti con evidenti problemi psicologici :asd:

Ma secondo me per una SH anche il modello di business che c’è dietro a un e-sport forse può diventare controproducente, salvo che ti inventi modi per guadagnare nel tempo.

Prendiamo SC al di là di tutte le considerazioni che son già state facendo. La blizzard cosa ci guadagna?

Esce SC esce l’espansione vende tot copie e dopo? Deve anche organizzare tornei investendo per promuovere il gioco per cosa ? dopo qualche tempo di copie del gioco ne vendi sempre meno…

LoL è sempre stato free, non ha un costo d’accesso al gioco, e han fatto soldi vendendo skin e nel tempo han continuato a vendere etc…

Probabilmente in base al tipo di gioco ci sono dei modelli di business applicabili e altri no, per una SH fare un gioco puntanto agli e-sports partendo da zero sicuramente ora come ora è un azzardo enorme.

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Ne mancano di cose per avere un settore…
Non c’è almeno che io sappia un’offerta formativa valida a riguardo.
Non so se c’è ancora, quì da noi anni fa c’era un corso post diploma in un’accademia di arti, in pratica il corso era un tutorial di unity. O poco più.

Non ci sono investimenti in merito. Non nascono sh, non c’è domanda per figure di questo tipo.

In generale c’è molta domanda per ingenieri o periti informatici, in pratica dall’università/superiori ogni anno escono molti meno studenti di quelli di cui avrebbe bisogno il mercato. I pochi che escono sono subito assorbiti dal mercato del lavoro attuale.

Ci metterei anche che c’è una barriera linguistica, in Italia l’inglese è ancora una bestia nera, spesso impedisce di dare una certa “internazionalità” al prodotto sviluppato.

Molti software sono concepiti e sviluppati in italiano non so come rendere bene il concetto. Si parte sempre a scrivere codice, sviluppare interfacce in italiano, al posto di fare tutto direttamente in inglese. Alla fine sono convinto che ci sono una miriade di software validi che hanno la loro nicchia di mercato in italia, ma potrebbero essere venduti anche fuori…

Sempre per via della lingua, non si assume gente da fuori che magari ha già competenze e si cerca di mettere insieme un team di sviluppo internazionale con testa italiana…

Non si da modo anche a chi vuole provarci di iniziare dal basso e crescere. Finisci di studiare vuoi iniziare a guadagnare non vuoi passare altri 3 anni o più, aspettando di finire il tuo gioco, per poi vedere se vende e in caso andare avanti.

Chi è già in grado di fare qualcosa perchè ha già esperienza per conto suo, o ha intenzione di entrare nel settore, molto probabilmente va all’estero e non torna più.

Ora che è stato sdoganato lo smartworking penso che non farà altro che accentuare questo ultimo aspetto…

Poi vabbè in italia o siamo quelli che inventiamo le cose o quelli che arrivano dopo che altri le fanno da decenni, a volte nel secondo caso poi siamo anche capaci di farle meglio di loro…

Perchè se così non fosse questo forum non esisterebbe.

Sì sì, tutto molto bello, ma ANCHE QUESTO non ha poi molto a che vedere col topic originale.