Windows 11 ?



Ma non ci fai le stesse cose con gdrive però Pjem la miseria

Io mica lo uso per metterci le foto, ci sono tutti i documenti di lavoro miei e della mia compagna.

Poi, personalmente, a me l'hardware piace possederlo quindi preferisco una soluzione di quel tipo rispetto ad altre.
Quindi perche' non puo' semplicemente storarli li con uno dei 100 programmi di crypting su cloud senza manco avere il NAS? A quel punto lo fa a costo zero


Ma se ti serve solo come file server di 15 GB invece un qualsiasi servizio di cloud con un crypter trasparente sopra e' ottimale.


Perchè lavorarci sopra in due contemporaneamente è un disastro, già provato in passato.


In che senso?
Fai due account onedrive ad esempio, costano una monata, hai 1tb di spazio, e ci lavori da dio in più persone contemporaneamente con le cartelle condivise...

EDIT: in realtà lo spazio di 1tb è incluso nell'abbonamento ad office365 che, per chi fa il nostro tipo di attività, credo sia un tool imprescindibile
Io invece del NAS ho il PC che uso come media server lo accendo dalla tv con wake on lan e guardo i film direttamente con VLC installato sull'android tv.

Poi pago un servizio che si chiama Backblaze che fa il backup criptato in cloud di tutto il pc con tera illimitati basta che siano i dischi del PC così in caso di disastro (già successo) posso recuperare tutto.

Non è la stessa cosa di un nas perchè non è sempre acceso ma i documenti importati sono ANCHE in google drive free e per la musica uso spotify.

Date un occhio a backblaze se vi può servire una cosa simile
Pjem la tua soluzione è perfettamente funzionale, non ti preoccupare


Cmq nel calcolo delle spese, fossero 50w costanti quanto farebbe, un massimo di 90 euro/anno circa? Cioè alla fine se ci pensi un qualsiasi servizio che offra un intorno di 1TB per un intorno di 5 euro al mese è competitivo contro i soli costi vivi di un nas. Poi dipende da che quali siano i casi d'uso ecc.ecc. ma è un settore dove già il margine è legato al costo dell'energia.


Allora, io ho 4 di QUESTI pagati 280 all'epoca, RAID 5 (non 6 come avevo detto prima, ho editato ) e dentro i suddetti ho l'ira di dio, e una parte, 20 tb circa, dedicata a film/serie/salcazzo, da cui un altra macchina dedicata (con gpu/encoder) estrae i dati on demand (plex)

Questa rete è accessibile via cavo (e non solo) in tutte le parti della mia casa, 4 utenti, con vari permessi ognuno, VPN casalinga per accedervi dall'esterno.

Glacier: 7 euro scarsi (credo, è da molto che non controllo) al mese per 2tb di dati importantissimi

Come tutte le cose dipende uno che uso ne fa, per me è paramount che i dati siano accessibili anche offline

in questi tb ho tutto, documenti, foto/video miei e della mia famiglia dagli anni 80 fino ad oggi, video più vecchi digitalizzati ofc , dati riguardanti il lavoro, film/serie etc, tutto, TUTTO.

Cose molto importanti per ME appunto, che volendo mettere in cloud mi costerebbero credo 2k al mese.

Anche togliendo le serie/film/musica comunque credo mi costerebbe 1k in scioltezza al mese col provider più cheap

Quindi ripeto, nel MIO caso ci ho risparmiato un sacco

Quindi se uno ha solo un tb di dati/foto/ect che ritiene cruciali gg paga quel che paghi tu al mese, posso capirlo

edit per i filthy casuals: di 64tb totali, col raid 5 se ne "perdono" 16, quindi ne restano 48




Comunque come diceva giustamente Hicks! queste soluzioni hanno un risparmio a lungo termine, ma non nell'immediato ovviamente



drake_yes.jpg


6 sarebbe ancora meglio ma capisco sia un po' overkill per un setup casalingo


Infatti è stato un lapsus, perchè ricordo che all'inizio volevo fare raid 6, ma poi costi più alti e performance peggiori mi fecero cambiare idea

Comunque anche col 5 ho già pronto un disco vuoto per fare hotswap in caso di emergenza
Io ho il terrore dei raid 5 che mi deriva dal fatto che la teoria è una cosa e poi va tutto in vacca in produzione.

Ogni volta che ho vissuto un failure di un disco raid5 (2 in 30 anni: uno ha scassato tutti e 3 i dischi al rebuild e l'altro non finiva mai il rebuild senza errori. Il primo era il controller. Il secondo un bug nel firmware raid). Il primo finì con server nuovo, restore dr e via andare. Il secondo idem con patate. Backup fatti in dr dai 2 dischi ancora leggibili la sera prima. Niente di recentissimo. Immagino oggi l'hw e il sw del raid siano sufficientemente affidabili) ho sempre avuto la sciolta in mano , leva il disco, metti il fisco, attendi rebuild e prega. Primo non è detto che la rogna non sia il controller, il firmware, il voltaggio, l'alimentatore, che quando succede guardacaso è sempre un merdoso server che è acceso da un lustro). Secondo: il disco nuovo è della stessa epoca o è stato comprato ieri e il server ha 7 anni. Ho imparato a fidarmi solo dei Disaster Recovery Backup all'antica. (che anche li c'è tutto un film).

Certo che quando i dati sono veramente tanti servono un pacco di dischi per pararsi il culo quando arriva la merda con il ventilatore.


1) se è colpa del controller raid/alimentatore perchè mai dovresti aver paura del raid 5 nello specifico? Avresti i medesimi problemi con raid 1, 6, salcazzo...
2) e chi se ne frega che il disco è della stessa epoca del server, mica ha la data di scadenza come lo yogurt






ti prilla un warning una mattina, "disco 22 in prefail", chiami Dell, gli dai il seriale del disco, la mattina dopo ti arriva quello nuovo, sfili il disco e metti il disco nuovo.
Letteralmente parte del mio lavoro da una decina d'anni a questa parte.


Questa categoria di problemi la scarichi con l'acquisto di server "veri", purtroppo. "Purtroppo" perché son spese spesso ingenti, ma si torna al punto di prima - l'economia di scala ora rende l'on premises molto peggio di fare un contratto decente con un fornitore di storage.
senza aprire un topic nuovo, chiedo qui:

vorrei fare una installazzione dual boot win10/mint, ma al momento sono indeciso se installare mint su un SSD Sata (dedicato solo a linux, che affianca 2 altri SSD con win 10) oppure un SSD esterno.

Sono molto tentato di installarlo su di un SSD esterno in quanto spesso mi sposto da un computer ad un altro, e mi farebbe comodo poter bootare da SSD il mio OS, sbattendomene di cosa abbia installata la macchina al momento.

Ovvio non andrò al max delle reattività se mi attacco a USB2 o 3, però dovrei poter lavorare tranquillamente così, giusto? Ci sono mayor problem che non sto considerando? Conflitti hardware nel 2022 sono ancora all'ordine del giorno?

Se non fosse possibile, allora opterei per installare mint su SSD Sata, ma in questo caso lo potrei usare solo quanto torno a casa sul fisso.

Voi che dite, funzionerebbe la prima ipotesi? Grazie!
A quel punto forse ti conviene averlo in una macchina virtuale


ci avevo pensato, però come faccio se mi trovo davanti un pc "a carbone", volevo una cosa snella, senza stare troppo a preoccuparmi di smanettare troppo su bios
Ma quello e' peggio con un normale disco esterno che usi per boottare, devi facilmente andare nel bios


ti dico, non ho mai usato una VM (ho visto parecchie guide, ma alla fine ho sempre trovato soluzioni alternative), ma da quanto mi ricordo le VM sono una sbatta da attivare sia da bios, sia poi in ambiente windows. Oltre a questo, se il laptop/pc con cui lavori ha poca ram, scheda video farlocca, etc..rischi che il tutto si impalli ancora prima di iniziare a lavorare. Sbaglio?

Con un SSD portatile, sì devi accedere al bios per bootare da usb, però al di là di quello, ci sono problemi particolari che posso incontrare?