Vibe Coding - Non serve saper programmare, basta una AI

Spe,

quindi mi scarico Cursor, gli do in pasto i miei prompt e faccio un pacco di grana?

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Se non sai mettere mano al tuo codice fai in modo che nessun altro sia in grado di farlo.

Chiedigli codice minificato, offuscato, sovraingegnerizzato, spaghettificato e nidificato. Fagli usare le variabili globali con valori hardcoded e i nomi ambigui simili tra loro. Sincerati che non ci siano le test units e se deve essere commentato che i commenti siano fuorvianti.

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Hai capito che gli da in pasto “i suoi prompt” si?

Hai mai letto un post di hans?

Secondo te cosa esce di codice da un prompt di hans?

“Vorrei un sito che realizza i sogni delle persone, ma solo quando si sentono sole e vorrebbero il sole che gli accarezza la pelle. Gli input che abbiano quel sentore di mare, hai presente quando hai la sabbia asciutta sotto la coscia? non quella ruvida pero’, quella sottile sottile che quasi sembra di avere uno strato di seta che se ti muovi si screpola via come fosse un ricordo di un autunno di venti anni fa, quando andavi a scuola in motorino ma la benzina la annacquavi con l’aceto per farla durare di piu’. Ecco quello. Pero’ azzurro come il cielo che.”

Cosa stracazzo pensi che esca come codice :asd:

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Faccio un piccolo coming out,

quando ero quasi sveglio negli anni 80 scrissi un tesina da 98 pagine sui RDBMS.

La scrissi sul C64 usando superscript salvando il file su cassetta e stampata ad aghi. Coi disegnini in ascii. All’esame mi diedero 10.

Poi siccome la seconda materia era Italiano e mi stava sui coglioni Leopardi, fece media e uscii con un voto un pelino meno da nerd. :asd:

Ero l’unico di tutto l’istituto a essermi drogato con i DB. :asd:

Antirez è siciliano mi sembra chiaro che oltre agli arancinə abbiamo anche i database nel sangue :sisi:

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Non lo conoscevo, ho googlato e mi sto intrippando. Mi sembra una gran bella persona. :lode:

https://antirez.com/news/145

:sisi:

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non metto tutto perché non è nemmeno postabile. e cmq un super wot che per sbaglio l’ho fatto con 4o1 :asd:

Ecco un’idea un po’ “onirica” su come potresti progettare questo sito in grado di avvolgere le persone nella sensazione di un sogno “estivo” — delicato come la sabbia finissima, tiepido come il sole sulla pelle e azzurro come il cielo di mezzogiorno. L’obiettivo è regalare una piccola evasione a chi si sente solo, catturando quel mix di nostalgia e benessere di cui parli.

risultato dopo che gli ho dato un secondo prompt di continuare con la creazione

Prima parte della risposta

1. L’idea di fondo

  • Accesso su invito o su “emozione”: Solo chi si sente solo e desidera un momento di calore dovrebbe poter accedere. Questo può essere realizzato:

    • Con un piccolo questionario (“Come ti senti oggi?”) in cui, se l’utente esprime malinconia o desiderio di evasione, viene “aperta la porta”.
    • Oppure, piĂš poeticamente, invitando l’utente a rispondere con una frase d’accesso che trasmetta la nostalgia dei ricordi d’estate (ad esempio: “Mi manca il sole sulle spalle.”).
  • Sogni “realizzati”: Una volta dentro, il sito non si limita a un semplice testo motivazionale. Vuole far vivere quell’esperienza sensoriale: la sabbia sotto la coscia, il fruscio di un ricordo d’infanzia, l’odore del sale.

    • Potresti integrare elementi multimediali (suoni di onde, vento leggero, gabbiani in lontananza).
    • Un layout visivo che ricordi il cielo, con toni d’azzurro e sfumature sabbiose.

2. Architettura e funzionalitĂ 

  1. Pagina iniziale/landing:

    • Sfondo in gradiente che va da un giallo tenue (come la sabbia) all’azzurro pallido (il cielo).
    • Una singola frase evocativa al centro, magari in stile poetico: “Apri gli occhi e lascia che il mare ti culli…”
    • Un pulsante o un semplice campo di testo con una frase d’accesso.
  2. Riconoscimento dell’emozione (opzionale ma suggestivo):

    • Puoi chiedere all’utente di descrivere in una frase come si sente. Attraverso un breve script di sentiment analysis (ad esempio, una piccola libreria di analisi testo in JavaScript o un backend con Python), se vengono rilevate parole chiave di solitudine, nostalgia o desiderio di calore, allora si prosegue verso la “spiaggia virtuale”.
    • In caso contrario, magari il sito offre una frase gentile: “Non sei ancora pronto per sognare… torna quando avrai bisogno di sole.”
  3. La spiaggia dei sogni:

    • Una pagina immersiva: l’utente vede sullo sfondo un video looping di un mare calmo, con la sabbia che si stende all’infinito, e un cielo azzurro privo di nuvole.
    • Piccole animazioni in CSS o JavaScript: granelli di sabbia che si muovono delicatamente, come se un vento leggero li spostasse.
    • Un audio di sottofondo molto leggero (onde, cicale lontane), regolabile o disattivabile a piacere.
    • Un testo poetico in overlay, che potrebbe presentare frasi create dall’utente stesso (i “sogni” o “desideri”) e restituirle in una sorta di “eco” visiva, come se fossero scritte sulla sabbia.
  4. InterattivitĂ  da sogno:

    • L’utente può “scrivere il suo sogno” su uno strato di sabbia (un’area grafica in cui, digitando, le parole compaiono animate sulla sabbia).
    • Dopo qualche secondo, un’onda in animazione cancella le scritte, ma ne rimane una lieve traccia, come un ricordo.
    • Allo stesso tempo, appare un messaggio: “Il mare custodisce i tuoi desideri. Quando sarai solo, torna a trovarlo.”
  5. Modalità “Ricordo d’autunno”:

    • Per richiamare la dimensione nostalgica di cui parlavi (l’odore di benzina annacquata con l’aceto, i ricordi del motorino, l’autunno di venti anni fa), potresti aggiungere una modalitĂ  segreta accessibile attraverso una combinazione di parole chiave (tipo “vinile d’autunno” o qualcosa di poetico).
    • In questa sezione, l’interfaccia vira su toni piĂš caldi e un po’ sbiaditi, come una fotografia vintage: qualche foglia che cade, un leggero suono di vento autunnale, e l’idea che quei sogni estivi si siano fatti flebili ma non scomparsi.
    • L’utente può riflettere su come le stagioni cambiano i desideri e su come quell’odore di aceto e benzina resti nella memoria come un segreto condiviso.

Ma la caponata?

Oltre a essere il creatore di una robina da poco, Redis :asd:, è appunto una persona splendida: il suo canale YouTube è da seguire assolutamente

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lo sto divorando da giorni. Ha un non so che di poetico quello che dice.

Questo mi ha intrippato tantissimo.

Hans dopo antirez devi scoprire anche Jacopo Pantaleoni, super noto nell’ambito computer graphics da sempre ed un altro italiano nel mondo “digitale” molto interessante!

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Ho scoperto che il Product Manager di Embarcadero (ex borland) è Marco CantÚ che distribuisce a gratis anche vari libri e documentazioni.

Colgo l’occasione portare all’attenzione di @HansWin il fatto che Pascal come linguaggio è dall’86 sempre lo stesso da quando l’hanno estesto con Object Pascal, puoi scriverlo come ti pare con o senza OOP. Se hai roba scritta decenni fa su Turbo Pascal la puoi far girare pari pari tramite FreePascal su qualsiasi architettura, se vuoi aggiungere la GUI c’é L’IDE Lazarus per Win/Mac/Linux che usa proprio FreePascal.

Poi c’é anche Delphi Delphi 12 Community Edition che è gratuita, aggiunge a Object Pascal funzioni moderne ed il suo punto di forza è proprio quello di permetterti di importare il vecchio codice scritto in Pascal con gran facilità ed estenderlo, puoi pure esportarlo per smartphone per fare un esempio. Il compilatore poi ha un euristica da paura i bench vs C++ sono a dir poco sorprendenti :lode:

C’é pure un game engine scritto i Pascal si chiama Castle Engine :rulez:

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Che cosa mi hai ricordato.

Mi ero drogato con Borland Paradox per DOS secoli fa.

Gran bel prodotto, mi piaceva la sua essenzialitĂ  e mi trasmetteva un senso di purezza di come avevano implementato il modello relazionale.

Poi non so se era davvero cosĂŹ o solo una mia sensazione.

Vabè che all’epoca mi piaceva proprio il mondo dei database, dbase fu il primo che iniziai a smanettare, poi mi colpì parecchio Dataease ma con Paradox fu amore per la bellezza della manualistica.

Poi con Access 1.0 fu proprio endovena.

Divento triste per aver poi abbandonato la passione per il coding.

Era davvero quello che mi entusiasmava di piĂš da giovane insieme alla musica elettronica e le tette di samantha.

Ora non ricordo piĂš un cazzo.

Se andrò in pensione mi piacerebbe coltivarla sta passione senza lo stress del lavoro.

Mi hai fatto salire la scimmia di provare a recuperare codice che ho scritto in passato ma sta su supporti magnetici che non so manco se funzionano piĂš.

Ricordo di aver scritto robe assurde per il c64 e poi anche applicazioni in dos e su i primi windows che ho pure venduto a clienti che insistevano anche se gli dicevo che mi pesava il culo a farlo. Che tempi.

Era tutto piÚ bello, una fiducia smodata in una tecnologia che poi si è rivelata essere un cancro ai miei occhi.

Come se si fosse perso per sempre quel modo artigianale di fare cose piccole che facevano una cosa sola.

Bella la carrellata di info su Pascal :autsisi:
Io sono nato a metĂ  degli anni 80, e sapere che 16 anni dopo alle superiori mi stavano insegnando Pascal, che andava di moda negli anni 80 nellinsegnamento prima che prendesse piede c/c++ verso la fine degli ottanta, rappresenta la ragione cristallizzata del perchĂŠ ora come allora in Italia siamo lo zerbino IT di tante altre nazioni pur avendo competenze ed economia che potrebbe essere incredibile visto quello che facciamo in tanti ambiti.

Scusate se mi triggero con poco, capire da adulto che da ragazzo mi rifilavano gli avanzi culturali della modernitĂ  mi infastidisce assai.

Alle superiori avrebbero dovuto inculcarmi erlang o Haskell, no turbo fucking Pascal.

Dio de Dio

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all’ITIS forse ci avrebbero potuto far vedere un po di Verilog e VHDL ci ho messo anni per accedere a fonti a riguardo, era un casino pure trovare il Kernighan/Ritchie per lo C a fine anni '90.
Comque Pascal non era diffuso solo da noi uno dei motivi per cui ha ancora tutta questa community dietro è che venisse usato sopratutto nei paesi in via di sviluppo che poi si sono sviluppati pure :sisi:

meanwhile :asd:

https://www.tiobe.com/tiobe-index/

Pensa che a me hanno raccontato il fortran e il cobol alle superiori.

Per testare il codice digitavo su un coso con una tastiera tipo questa.

Che secondo me resta inarrivabile come feeling di digitazione e riscontro visivo, ma tipo anni luce, cioè ti sentivi dio.

Non so come spiegarla sta cosa. Tipo zero distrazioni.

Cioè lo schermo fosforescente progettato per visualizzare solo il testo, col quel font magico secondo me, luminoso come un fiore d’estate, unito a una tastiera del genere. Marò.

Il codice usciva da pensieri puri, ti immergevi nel flow, ti giravi ed erano passate tipo tre ore parevano 5 minuti.

Codice sminchiatissimo nel mio caso. Facevo dei giri :asd:

Giuro.

Come mi appare lontano oggi quel tempo, come un oblio che rende vano qualsiasi effort.

Avrò speso una fortuna in edicola di riviste di informatica, enciclopedie, una malattia proprio. Dall’82 fino pochi anni fa.

Il periodo MIDI con l’atari ST e il C64, mica c’era wikipedia, pareva di scavare al buio.

Il periodo Amiga, mamma mia che ricordi, facevo sigle tv con videoscape 3d e poi un secolo per un rendering da due minuti, due coglioni a scrivere coordinate 3d sulla carta millimetrata :asd:

Poi di botto mi è venuta la nausea.

:asd:

Foto ricordo :asd:

vabè ho preso dei volumi a caso, quello del C fu un momento di debolezza recente, :asd: altra roba sta in garage seppellita, il grosso sta a casa di mia madre in scatoloni enormi che non oso manco aprire.

In ufficio invece ho l’ira di dio, tipo la storia proprio. Hardware e software. Ma saranno pieni di vermi secondo me. Solo di scatole borland e microsoft, un fottio, ho pure il valigiotto del C di borland, che figata di manuali, poi tutto un macello di cose, tipo il manuale ibmdos originale quello fatto a cartoncini con gli anelli, tutto seppellito in cartoni.

Potrei farci un piccolo museo. :asd:

L’Ira di Khan e l’ultimo floppy disk a destra è il momento poetico. :asd:

E comunque per il vibe coding oggi ci va questo secondo me:

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Se conosci il cobol, puoi ancora fare carriera nelle banche :sisi:

oramai sono bollito. Servirebbe l’avviatore, tipo il booster per le batterie scariche.