Vento di rivoluzioni in Africa e Medioriente

il punto e anche che sono 30 anni di trame che ti mozzicano la mano. poi si vero che non c'è una catena di trasmissione perfetta USA saudi israele e compagnia cantante e che ciascuno ha un certo margine di autonomia, il punto è che gli equilibri geopolitici di quel pezzo di terra, che hanno prosperato sotto l'ombrello militare USA, stanno cambiando rapidamente. e grazie appunto a trent anni di merda stanno scivolando rapidamente vero lo schifo totale

ma perche noi ammarigani ? ti prendesti la cittadinanza ?
Da un bel po', parlai anche dell'iter giacchè altri utenti (deep) avrebbero intrapreso la stessa strada.
Le trame non durano da 30 anni ma da un secolo, non sono plot di origine statunitense (che alla partita lo Zio Sam sarebbe arrivato in ritardo, vieppiù che Israele fu all'origine un paese nell'orbita sovietica [i primi ministri israeliani erano ufficialmente terroristi per la giustizia britannica] nonostante le discriminazioni, del resto tra noi ashkenazim, in Israele l'immigrazione maggiore è proveniente dalla Russia [nonostante sia un paese dove l'antisemitismo sia molto diffuso], in Ucraina (pardon, Russia ) camminando per le strade della Crimea o ancora visitando i bar di Odessa è normale sentire l'Hava Nagila) ma Francese ed Inglese.
Quando partizionarono l'Iraq, furono i Britannici a scatenare le frizioni imponendo un re Siriano, i bombardamenti quotidiani sui pastori sciiti fecero il resto.
Ok, ma l'esplosione del fondamentalismo islamico è per un buon 90% reazione e causato dalla politica statunitense, non solo dall'Iran di Komehini in poi ma anche prima in funzione antisovietica, al punto che in Rambo 3 venivano esaltati i Mullah come veri democratici contro i comunisti cattivi.


Bhé, se la crisi in Siria non fosse stata protratta come dici, ora l'ISIL sarebbe in Siria. E comunque la responsabilità principale dell'instabilità in Iraq è il disimpegno dell'esercito americano, che dopo aver distrutto il paese se n'è andato anche se ovviamente il governo iracheno non era pronto a sostenere l'urto delle milizie. Governo iracheno che per altro non ha fatto nulla per far star buoni i sunniti, anzi


La cosa paradossale è che ora l'Iran sta intervenendo in difesa di quel regime che l'America ha contribuito a metter su dopo l'invasione. I casi della vita
Comunque, adesso bisogna vedere come evolve la situazione dal punto di vista militare, ma voglio fare un po' di fantapolitica: se questa occupazione dell'ISIL non è un fuoco di paglia (e non sembra: hanno saccheggiato milioni di dollari, hanno preso armi, mezzi e nuove reclute) e gli Stati Uniti non intervengono in forze con boots on the ground, allora saranno lunghi anni di guerra, e una balcanizzazione dell'Iraq non è da escludere.

Stato sciita a est, sunnita a ovest, e il Kurdistan independente?

La cosa bella è che sarebbe esattamente lo scenario peggiore per gli Stati Uniti, in quanto ora come ora il "califfato" sunnita sarebbe governato dai peggiori figli di puttana del sistema solare, lo stato sciita entrerebbe nella sfera di influenza iraniana e il kurdistan andrebbe ai ferri corti con la Turchia nel giro di cinque minuti.

Gran bel risultato insomma
oh io tifo kurdi
Sì alla fine pure io, però scommetto che i turchi son già lì che si fregano le mani, i bastardi
mah sai li mi par di capire che finche i kurdi non rompono il cazzo in turchia i turchi non gli tirano addosso divisioni corazzate, magari col collasso dell iraq si volgiono pappare i pozzi di petrolio pero per ora non sembra
I Turchi comprano il petrolio dalle raffinerie illegali dei Kurdi.


In effetti sembra il gioco delle tre carte, oramai. Il governo iracheno installato dagli americani, un regime retto dai sunniti che sono minoranza nel paese e che marginalizza la maggioranza sciita, è sostenuto dall'Iran sciita solo perché il jihadismo internazionale sunnita è considerata opzione ancor peggiore.
Mentre, nel contempo, l'Iran continua a finanziare Hezbollah che in Siria è schierato al fianco del regime di Assad: con ciò attirandosi la condanna dei paesi occidentali - USA in testa - che in tal modo avallano implicitamente le azioni in Siria di quel jihadismo internazionale contro cui, in Iraq, stanno invece meditando di intervenire.
Hai invertito le denominazioni religiose.
In che senso?
Pare che ci siano gruppi di baathisti che si sono uniti ai jihadisti comunque, invece nelle regioni sciite stanno resuscitando l'armata del Mahdi


Il governo iracheno è filo-sciita e ha discriminato i sunniti, e credo sia anche questo il motivo del crollo nelle regioni sunnite

Nel senso che è la maggioranza (sciita) ad opprimere la minoranza (sunnita) e non viceversa.
L'attuale "regime" iracheno post intervento USA è Shia. Maliki è un agente iraniano (fu Soleimani, che oggi combatte gli uomini dell'ISIS nei pressi di Tikrit con un contingente di forze speciali iraniane, a fare da broker dell'accordo tra Kurdi e sciiti che portò all'elezione degli sciiti nel 2006). Ovviamente l'Iran interviene in chiave anti-sunnita.

Gli uomini dell'ISIS hanno avuto vita facile, gli ufficiali Sunniti (che ai tempi del partito Baath erano ai posti di comando) vorranno probabilmente organizzare un coup e legittimarsi respingendo i fondamentalisti in un secondo momento, far avanzare il nemico e destabilizzare il potere è un'ottima strategia.
Ah sì, my fault, scusate. Pensavo intendeste che avevo invertito l'ordine dei termini riguardo all'Iran (definendolo sunnita e non sciita) e non m'ero accorto del quid pro quo sull'Iraq.


Se è così ne hanno di sangue freddo, contando che intere divisioni si sono arrese senza sparare un colpo e l'ISIL ha fatto man bassa di equipaggiamento
Inoltre il coup si troverebbero a farlo in territorio sciita, circondati da milizie sciite. Nah la vedo dura


e te l avevo detto che i kurdi avevano na marcia in più