Vento di rivoluzioni in Africa e Medioriente



l'eterno dilemma del socialismo europeo

pioi argomento meglio mo mi nutro


Io non credo nelle ragioni "giuste" quando si tratta di questo tipo di ingerenza da parte di questi paesi. Se decidono di interferire, dubito fortemente che sia per ragioni di ethos. Non era un discorso in termini assoluti, parlavo specificatamente dei paesi di area NATO / allineati agli USA. Ovviamente tutto il mondo è paese e non sono certo i soli, ma son solo l'esempio più evidente ed eclatante.



Qui mi sono espresso male. Non intendevo necessariamente agire in senso attivo con sanzioni o intervento militare diretto o indiretto. Intendevo, più che altro, sia in politica estera sia per quanto riguarda la manipolazione dell'informazione, e questo a casa nostra. Esempio, la differenza eclatante di trattamento tra ciò che succede in Mali e ciò che succede in Siria. Oppure la disparità di trattamento, sia in fatto di politica estera sia in fatto di opinione pubblica, tra i paesi arabi e l'Iran.



Che il mondo diventi sempre più multipolare è inevitabile: come e quando avvenga è variabile. Senza una valida alternativa, dubito che l'impero mollerebbe l'osso tanto facilmente, per dirla in parole povere. In sostanza, per fare rotolare il masso bisogna anche dargli una spintarella.
Quanto al resto, io son fortemente contrario ad ogni sorta di governo mondiale, o, meglio, al tentativo di governo mondiale che si è tentato di fare. Io credo che l'esistenza di una singola alternativa ad uno stato di cose giustifichi l'esistenza di altre alternative che possono essere tentate. Credo che sia inevitabile per un governo che aspira ad essere globale adottare politiche di imperialismo, e in un impero quando ti metti contro di esso non sei un soggetto sullo stesso piano, anche se nemico: sei invece al di fuori dalla società, e la tua distruzione è giustificata.




Certo, ma infatti stavo parlando di ciò per cui la Russia sta cercando di caratterizzarsi, la qualità che può portarla a capeggiare un polo a livello globale. Gli Stati Uniti potrebbero invece usare appunto i diritti civili come cavallo da battaglia, e infatti lo fanno. O cercano di farlo. Che poi lo facciano male e in modo ipocrita è un altro discorso Poi ovviamente la Russia ha altri tipi di problemi, fermo restando che la negazione dei diritti civili e politici, sebbene meno evidente e molto probabilmente meno di frequente, accade anche in occidente.

Secondo me se fai scegliere il campo di gioco al borghese liberale non hai chance di vincere la partita.
Nel quadro dei diritti civili perdi sempre.
Questo secondo me Blake l'ha capito per esempio.
Comunque c'avevo preso su Assad, non è anticapitalismo, è antimperialismo



invece no, per una semplice ragione: che il gioco non finisce, non esiste un punto in cui ti siedi e dici "sono arrivato". Con l'unione sovietica ci han provato ed è andata a troie perche la storia non si ferma puoi tenere in piedi il socialismo reale oppure l anarchismo in terra . è un conflitto continuo ed all interno di questo conflitto hai portto a casa vittorie non indifferenti proprio mobilitando il concetto di diritti civili. poi intendiamoci è principalmente una questione di strategia non di obiettivo.

poi c'è il problema del controllo

mi spiego meglio
ragioniamo "per assurdo" e partiamo da quanto diceva blake "l unico diritto è quello di costruire il sogno socialista" perfetto, meraviglioso solo che c'è un unico problema, questa roba si basa su un antropologia positiva presuppone che una volta partito il meccanismo non valga la legge ferrea dell'oligarchia di michaels e cioe che la struttura di potere non abbia come scopo esclusivo la sua autoperpetuaizone nel senso piu becero del termine. Purtroppo non accade cosi e la storia dell'urss sta a dimostrarlo, quindi c'è bisogno di un contrappeso, di qualcosa che riesca a porre dei limiti al potere dell elites i diritti civili possono essere utili. ancora una volta è una questione principalmente strategica. anche perche lo scopo utimo è differente, io voglio un socialismo non-autoritario il borghese liberale settecentesco doveva difendersi dal re per manifestare la propria egemonia.

si ma il problema e che l antimperialismo fine a se stesso è completamente inutile. ha senso nel momento in cui dall'altra parte ci sono forze di liberazione che potano avanti un discorso molto specifico se dall'altra parte c'è un tiranno a caso non mi cambia un beneamato cazzo, per la semplice ragione che i rapporti di classe sono fra gruppi di individui non fra entita astratte e se chi mi opprime ha la bandiera rossa o a stelle e strisce poco cambia ...
Paradossalmente la risposta a quello che tu ritieni essere un problema è la soluzione contraria a quella che proponi.

Si è impedito che la struttura di potere non si autoperpetuasse proprio con lo stalinismo. La continua autofagocitazione della nomenklatura del partito non ha mai permesso a un elite di stabilirsi e difendersi. In sostanza la soluzione al tuo problema è un terrore rivoluzionario ancora più feroce, dove tutta l'elite sta come d'autunno sugli alberi le foglie. Infatti l'oligarchia di partito si forma da Kruscev in poi, con Stalin non era possibile semplicemente perché venivano ammazzati continuamente.

Comunque si, ormai è chiaro dove sta la differenza, tu non sei un compagno.

L'idea di conflitto eterno mi fa pensare. Il comunista questo fine lo vede (anche solo simbolicamente), mentre il tuo rifiuto mi riporta a un frammento di Eraclito "Conflitto di tutte le cose è padre, di tutte è re, e gli uni, dei li dimostrò, gli altri uomini; gli uni, schiavi li fece, gli altri liberi", da qui alla "divina violenza" di Heidegger il passo è breve. Visto chi ti ritrovi come vicino di banco?

Era precisamente l'appunto che muovevo a Blake infatti.

Il perché lo spiego qui:


Non è fine a se stesso. L'antimperialismo è tattico. Difendere Assad vuol dire difendere quell'area geopolitica dall'ingresso degli Stati Uniti, quindi dal suo controllo. Maggiore controllo porta inevitabilmente ad un accrescimento di potere, vuoi economico o vuoi strutturale, di conseguenza anche ad un maggiore uso dello stesso. Seguendo questo flusso, l'uso che ne fa di quel potere una nazione come gli Stati Uniti è unidirezionale: capitalismo, causa di antisocialismo. E quindi la lotta al fianco di Bashar al-Assad - come al fianco di Kim Jong Un, come al fianco di Maduro che i compagni hanno incontrato ieri - smetterà di essere tattica e diventerà strategica: una vittoria in Siria è una vittoria contro la democrazia borghese liberale, quindi anti capitalista. Ed è contro l'antisocialismo, cosa ben più importante.


Inoltre è vero, la questione siriana è arrivata non solo dai rossobruni, ma anche dai fascisti stessi (anche se in realtà è perché vedono lo scontro di Assad contro Israele, quindi contro gli ebrei). Però, il problema dei fascisti, è che tattica e strategia di cui sopra non ce l'hanno ben presenti, ripetono solo alcuni slogan dove vorrebbero passare ingenuamente per antimperialisti, quando sono i primi figli del medesimo. In poche parole rossobruni e fascisti non fanno testo.


Correggimi se ho frainteso, ma questo ragionamento mi sembra suggerisca un interesse strategico per gli US nella vittoria delle forze anti-Assad e, a latere, un ruolo fondamentale nelle operazioni dal day 1.
A me sembra, invece, che gli US sarebbero contentissimi di riportare la situazione allo status quo ante, Assad alla fine della fiera era un ottimo vicino di casa di Israele. E dopo la lezione dell'Iraq, praticamente un semi-proxy Iraniano che ha completamente terminato la sua decennale posizione di counter-balance alle velleita' Iraniane come egemone regionale, credo che non nutrano troppe speranze nell'utilita' di un governo creato dalle ceneri di una guerra civile.
Ti sembra male: gli Stati Uniti fanno di tutto per eliminare il Assad da quell'aria, tant'è che sono ricorsi a ciò che fecero con Saddam Hussein.


Non sono d'accordo. O meglio, data la situazione attuale si, vogliono eliminarlo. Ma se potessero scegliere di tornare indietro sono abbastanza convinto che preferirebbero ampiamento uno scenario dove la Siria rimane saldamente, e tranquillamente, sotto Assad. Col pivot verso l'Asia l'ultima cosa che vogliono e' aver anche un Medio Oriente piu' instabile della norma.



stai trollando zio

il fine ultimo è un utile mezzo e non vederlo "idealmente" è completamente stupido. altra cosa è illudersi che ogni struttura lasciata a se stessa non si ossifichi e non finisca ad autoperpetuare gli interessi matieriali delle elites al potere (credo che la legge ferrea dell'oligarchia sia una delle pochissime "leggi" sociologiche ad avere validità praticamente universale) invece che il mandato che idealmente avrebbero dovuto esercitare.
stalin è un ottimo esempio di come un intero stato sia stato funzionalizzato dalla paranoia di un singolo individuo, la deviazione dalla linea originaria di Lenin è abbastanza chiara cosi come è abbastanza chiara che lo mosse di Stalin sono state funzionali all'acquisizione di un potere personale.

questo è un concetto di una banalità straziante che tuttavia è presente nella sinistra radicale da almeno un ventennio buono. se ti leggi Negri ( personaggio che per molti versi non apprezzo ma che è evidente abbia avuto un impatto enorme sulla teoria politica della sinistra radicale) è abbastanza evidente il tentativo di rifondare una teoria politica socialista "bottom up".


il problema e che questo ragionamento aveva ancora parzialmente senso quando esisteva un polo esterno al capitalismo, sotto la cui ombra si muovevano esperienze potenzialmente liberatrici adesso tutto quello che hai è il confronto fra blocchi capitalisti (con qualche eccezione socialdemocratica in sudamerica ma è finito li). Cuba e la corea del nord che ad oggi possono essere considerati gli unici due stati comunisti al mondo di una certa rilevanza, sono sostanzialmente delle isole nel deserto che tirano a campare più che avere una progettualità a livello globale (e nel caso della corea del nord ringrazio la madonna ogni giorno per questo ) tutte le altre esperienze dal sapore socialista (con eccezioni rilevanti in sudamerica) sono di fatto degli stati satellite del capitalismo russo o cinese e se devo scegliere, pistola puntata alla testa, fra il liberal capitalismo occidentale ed il capitalismo di spoliazione russo o cinese non sono cosi certo di preferire il secondo .

parafrasando è come se due giganti si prendessero a schiaffi ed una formica zoppa e ritardata tentasse di azzannare la caviglia di uno dei due con la speranza di potersi sedere al fianco dell'altro vantando crediti da poter poi riscuotere al tavolo della vittoria. per la serie "hai visto come gli azzannavo un pelo del calcagno ?"

tatticamente è puro nonsenso perche stiamo parlando di due blocchi che non hanno alcun interesse a fomentare movimenti in cui possiamo militare io o te anzi...




come numeri non fanno testo assolutamente, perche se facciamo un pirito storto li spazziamo via il problema è un altro. a livello di "area larga" del movimento hanno un effetto devastante, specialmente i rossobruni, perche riescono, tramite la fuffa cospirazionista, a bloccare qualsiasi possibilita di reclutare gente nuova perche, sostanzialmente quello che vendono è un ideologia pret-a-porter in cui tutto torna e tutto ha senso e ciascuno fa un po il cazzo che vuole. i rossobruni sono pochi ma i coglioni che "gli americani fanno venire i terremoti coi laser spaziali" ahime sono tanti.

sono a manchester da una settimana e sto facendo il giro compagnorum (depressio maxima, btw) di 4 gruppi che ho visto 3 rivendevano fuffa cospirazionista.
Serve coscienza di classe: c'è l'assoluto bisogno di lavorare trasversalmente su ogni fronte. Dalla Corea del Nord (non più comunista) al Venezuela (mai comunista), passando per la Siria.
E' morto un ventenne genovese (convertitosi all'Islam) in Siria, mentre combatteva con i ribelli sunniti.
Detto così sembra chi sa quale tragedia. Era un ventiquattrenne che stava nel giro dell'estremismo islamico, si era arruolato come volontario in gruppi jihadisti, fino ad arrivare in Siria nei gruppi più estremi (religione) contro Assad.
Cazzi suoi e amen!
Riposi in pace .
Io lo compatisco, é stato sfortunato. In un universo parallelo magari ora si starebbe preparando per andare al meeting di comunione e liberazione.


tru