E il sacco nemmeno se ne accorge.
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La reaction time in una situazione realistica di gaming è un fattore complesso e per sfruttare appieno il proprio potenziale non è sufficiente parlare di rapidità dei riflessi. C’è un discorso di processing power del tuo cervello e soprattutto c’è da considerare l’allenamento, cioè quanto certi movimenti e certe reazioni sono diventate istintive.
Prendi ad esempio counter strike e l’awp (il fucilozzo sniper 1 shot kill): stai tenendo un angolo con il mirino a 1 cm da un angolo, aspettando che il nemico faccia una peek. Le situazioni di gioco in cui questa situazione può configurarsi sono molteplici e variegate e volte è necessario aggiustare la mira prima di sparare (a seconda del tipo di peek che viene fatta dal nemico). A volte non è nemmeno necessario aggiustare la mira perchè il nemico è esattamente dietro il tuo mirino, però tu questo non lo sai a priori, e devi aspettare quella frazione di secondo in più che consente al tuo cervello di capire cosa sta succedendo. Si, puoi “rischiare” e sparare lo stesso il più velocemente possibile = sei scarso, eccezioni a parte.
Di conseguenza fare un buon risultato all’human benchmark è quasi ininfluente, ciò che conta è conoscere le proprie abilità e fare in modo di sfruttarle appieno. Per esempio posizionare il mirino a una distanza adeguata dal muro che ti permetta di reagire in tempo. Ci sono comunque sempre modi per avere vantaggi sul nemico in un 1v1 che non dipendono dalla pura rapidità dei riflessi.
Poi ovviamente si, ci sono situazioni in cui se hai 170ms riesci a fare una kill e se hai 200ms no. Ma è veramente raro, a meno che non ti metti di proposito in situazioni del genere. Succede in genere in AWP vs AWP, ma anche li ci sono tips & tricks da considerare. Inoltre in gioco non succede quasi mai di avere una reaction time prossima al tuo massimo, ci si assesta sempre su numeri più alti e con meno varianza.
Altra cosa: con l’età le reaction times non scendono, è una leggenda urbana. Forse di 4 o 5 ms per decade 
p.s. anche qui comunque abbiamo solo toccato la punta dell’iceberg. Ci sarebbe da parlare per es. dei diversi tipi di mira (tracking, flicking, target switching) e di come le proprie reaction times vadano comprese e allenate (si, è possibile migliorare i propri riflessi, o comunque “ottimizzarli”) per integrarle nella maniera giusta nel proprio gameplay
o di crosshair placement.
ma vabbè viene fuori un trattato
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Si beh se non hai almeno un 144hz nel 2024 puoi andare a giocare a briscola che è meglio
Da 144hz a 240hz la differenza c’è ma non è così gamechanging come da 60 a 144
In sostanza se sei una cippa lo sei sia a 144 che a 240. Ma se sei una cippa a 60 c’è la remota possibilità che a 144 tu forse riesca a combinare qualcosa di guardabile
io c’ho il portatile con il monitor secondario a 60 
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Dai giga ma tu non sei reale 
Ma ti pare che compro il monitor per giocare. Bestemmiare è gratis
Tu non hai idea della differenza
Se per sbaglio mi si setta il monitor a 60hz mi viene da vomitare solo a muovere il mouse sul desktop, figurati ingame
Fai una prova stasera e fai un paio di game a 60 per vedere se effettivamente c’è una differenza così grossa a fine partita.
Fermo restando che 144 frame manco li faccio nei giochi
Ma non c’entra quanti frame fai, è sempre meglio cribbio 
No a 60hz non gioco neanche se mi paghi, ma figuriamoci se devo vomitare per la tua curiosità
orange vs orange, l’orange a 144hz vince a mani basse contro l’orange a 60hz
ma orange vs ngi, l’orange144 e l’orange60 vincono entrambi con la sigaretta in bocca 
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E non lo accettano a 144, non lo accettano a 60 e non lo accettano manco a 90.
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Dai dai, facciamo cocaina, dai dai, ci divertiamo, dai
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La partita dopo:
Comunque bombing run modalità definitiva per me 
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E non avete ancora visto cocaina con rocket launcher instagib
Ho avuto incubi tutta la notte…
Scarsi di merda
La spiegazione bilogica del perché sui server dei lupi di bf2 c’erano persone meno abili di altre