[Università] Più tasse per tutti, non solo per i fuoricorso



si probabilmente abbiamo un'idea diversa delle proporzioni

Io in segreteria c'avrò messo piede 4 volte: iscrizione, ritiro libretto, consegna libretto e documenti per la tesi, consegna tesi (consegnata alla segreteria dipartimento)
Le mani nei capelli per i mille problemi di tutte le possibili facoltà esistenti: POSSIBILE che queste persone siano sempre quelle fuoricorso?
Sfigati loro o incapaci di leggere due righe in più?
Chiaramente far pagare di più non ha senso, però che puoi fare?
A mio parere rallentano solo organizzazione e svolgimento del normale iter degli studenti in corso (non dico direttamente, anche se qualche bella manciata di minuti ogni cazzo di esame orale/scritto la perdi...)


Intelligenza e Conoscenza sono 2 cose diverse .. andare avanti da fuori corso ti porterà la seconda , non la prima .



Ma allora te ne vai da un altra parte o in un altro stato , perchè uno dovrebbe essere abbastanza intelligente da capire che se le cose vanno avanti con quelle modalità non c'è niente di buono da aspettarsi alla fine.
dai samba il problema dell'università italiana non sono i dieci, venti, trenta che arrivano impreparati all'esame e fanno perdere tre ore a un professore.

Ecco, pure a me sti tipi di fuori-corso stanno sul cazzo.

Darthrevan, se son questi i fuori-corso che intendevi...allora ho compreso male io chi intendevi.

mi permetto di dissentire ma in linea generale è probabile sia così.



E certo, tutti hanno possibilità di cambiare sede, casa, università, STATO () perchè un minorato ha fatto i capricci.
In che cazzo di mondo vivete io non lo so.


Curiosità mia...dove hai fatto l'università, e quale indirizzo?
Magari abbiamo avuto i medesimi professori, e chissà, se sei tra l'80 e l'85 ed eravamo entrambi alla stessa università magari ci siam beccati.

Lo so, ma la conoscenza è più importante dell'intelligenza, se non vuoi ritrovarti ad avere a che fare con delle scimmie un sacco intuitive


E' ovviamente più esteso: era solo una precisazione sul tipo di persone fuoricorso su cui questo provvedimento era una manna, così o si levano dalle balle o pagano il doppio
Per il resto son discorsi molto più ampi che neanche sto qui a discutere, molti sono storie che trovo assurde (le molestie una su tutte): voglio dire, hai 20-23 anni, certe cose devi aver l'accortezza di farle notare a chi di dovere anche istantaneamente.
Poi per fortuna da me a Informatica certe cose non succedono o comunque la più grave che ho sentito è stata un esame a progetto con un professore che è durato circa 6 mesi... ma anche li, la colpa secondo me era da dividere tra studente e professore: se è un esame da 4 crediti e il professore ha specificato determinate ore e modalità di esame ma fa il contrario, o ti fai valere o subisci e sei succube delle voglie del professore...



oddio no, son di Bergamo ma faccio il pendolare a Milano quando non lavoro
son dell'89 e l'uni l'ho fatta alla Bicocca


Divertente notare come chi inneggia alla scuola d'élite, all'università come tempio del sapere per pochi adepti scriva grossomodo come un ragazzino delle scuole medie, se non peggio.



Esattamente. Sembra quasi spiaccia tremendamente ad una fetta d'utenza di questo forum che il livello medio d'istruzione aumenti. Va da sé, le stesse persone sono quelle che si lamentano del famigerato "italiano medio", figura mitologica o quasi.
Dopotutto, checché se ne dica, l'università dovrebbe anche formare lo studente in quanto individuo, e non solo tecnico specializzato in un ambito più o meno disparato. Personalmente ritengo che questa funzione pedagogica non sia del tutto persa, in particolar modo negli atenei pubblici, quindi - per quanto mi riguarda - ben venga un maggior numero di laureati. Il mondo del lavoro, come dimostrato ampiamente in moltissimi stati dell'Europa e del mondo, si può tranquillamente adattare. Ma - ripeto - anche nel caso dovesse tardare questo adattamento, trovo che una popolazione più istruita, quindi mediamente più civile, sia, a prescindere dall'impiego dei singoli, un fattore importante.


Bhe ma quel minorato metterà in cattiva luce un po tutti , senza considerare che se non viene fermato la gente penserà che la causa e anche degli studenti ..
Mi ricorda le scuole superiori private udinesi dove andavano i ricchi vantandosi di far niente e di essere promossi .. alla fine il diploma di quelle scuole era carta straccia un po per tutte le aziende , ma di fatto essendo figli di ricchi avevano già il lavoro garantito in famiglia ..

Cmq se non sbaglio in un thread vecchio era stato postato un link dove si faceva notare che le aziende preferivano quelli che finivano in tempo piuttosto che quelli che finivano con il massimo dei voti , e che studenti di certe facoltà erano scartati a priori proprio perché si presupponeva che erano lauree facili e agevolate.

Sarò io, ma non capisco cosa c'entra con quello che hai detto prima. La parte in cui suggerivi di cambiare stato, intendo.



Ma difatti non credo che il problema sia il mercato, o le aziende. La gente in gamba sa cosa cercare, e cosa invece è un indicatore non affidabile.

edit: grazie della chiacchierata, mo scappo.


Io mi sono laureato in corso ma non ho problemi ad ammettere che conosco persone probabilmente più intelligenti o più idonee di me che sono fuori corso per i più disparati motivi.
e quante ne conosci che sono fuoricorso meritatamente, di più o di meno?


diciamo metà e metà.
fair enough, concordiamo che quella metà non è idonea all'università e alzandogli le tasse magari viene scoraggiata a proseguire? certo rimane il problema della metà "buona" pero a ben vedere penso che sia verosimile pensare che questa parte di studenti si laurei si in ritardo ma non troppo in ritardo: chessò poniamo un anno per una triennale uno e mezzo per i cinque anni, in questo caso ad esempio un sistema di tassazione ad aumentare negli anni non svarorirebbe cosi tanto questi studenti mentre depenalizzerebbe molto quelli molto indietro
fermo restando il fatto che nella mia esperienza, magari particolare, queste due categorie non sono divise equamente ma le proporzioni sono ben diverse.


Idem con patate.
E studio alla Sapienza eh, l'università con più studenti in Europa, che dovrebbe essere super-mega disordinata.

L'altro giorno (consegnando i documenti di laurea) la responsabile dell'ufficio didattico mi raccontava che l'80% di studenti che va a parlarle le fa domande del tipo: "Io non ho fatto Informatica (esame del primo anno), posso iscrivermi al terzo lo stesso?" Quando nel regolamento didattico c'è scritto espressamente che per accedere al terzo anno bisogna aver finito tutti gli esami del primo.

E questo è solo uno degli esempi che mi ha fatto, eh..
Io sono assolutamente d'accordo con suck e shocker,un paese più istruito non può che essere migliore (il che è empiricamente dimostrato da diversi studi).




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io trovo che la laure facile a tutti non sia sinonimo di istruzione francamente