A parte che da come ne parli, sembra che tu abbia 90 anni.
Al di là di quello: solo ora ti sei accorto che il 110 e lode non conta una benemerita minchia? Io lo so da tempo, non mi serve essere taoista per sapere che tutte le impalcature che la società costruisce non danno alcuna certezza di affidabilità.
certo certo
Quindi sei favorevole a togliere il valore legale della Laurea ?? perchè il mercato privato le sa quelle cose , mentre nel pubblico sembrano non esserne ancora a conoscenza ..
In che senso, scusa, "solo ora"? E' una cosa che dico da sempre, ma se lo dicevo c'era la fila di persone a dirmi perchè ho invidia, risentimento e via dicendo, quando dei motivi per dirlo ne ho.
Poi apposta per l'affidabilità quasi inesistente che esistono quei sistemi-tampone come lo stage di 6 mesi, e le aziende che ti mettono a fare 3-5 anni di gavetta.
Fosse per me, testerei una persona in 18 mesi...ma qualcuno reputa "così poco tempo" troppo rischioso.No. Ci son persone laureate che sono semplicemente geniali, togliere il valore della laurea equivale a far di quei 3-5-7 anni (triennale-specializzazione-master) un riconoscimento inesistente. Motivo per il quale tanti tentano la fortuna all'estero. Alcuni riuscendoci, altri tornano a 30-35 anni dopo anni di tentativi andati in merda.
Ovviamente bisogna saper distinguere la valorizzazione di una laurea da una sopravvalutazione.
*
Anche se conosco certi ragazzi da 110 o più (sono quasi la metà di quelli che conosco con tale voto) che se lo son meritati davvero. Diciamo che la valutazione universitaria non sempre è concorde con la mia.
Chiedo scusa, non riesco a tenermi aggiornato sulla discussione, l'argomento è dibattuto.
Le persone laureate geniali verranno considerate per la loro genialità tramite test , non per il pezzo di carta .. gli resterà cmq possibile mettere le loro lauree in curriculum ..
Che sia inciso sulla pietra.
Ma purtroppo l'Italia è proprio quel tipo di paese con le micro imprese a conduzioni familiare, tanto esaltate poiché tanto diffuse e quindi hanno un peso sociale ed elettorale non indifferente (anche se economicamente fragilissime in una competizione in libero mercato e lo si vede oggigiorno), dove il laureato è visto con la puzzetta sotto il naso a prescindere, come uno che "pretende" i suoi diritti sindacali, uno che non lo si può sfruttare come un somaro e magari mandarlo 10 ore in camera di verniciatura con una mascherina mezza rotta senza che si licenzi seduta stante.
Molto meglio l'immigrato o il ragazzo con la licenza elementare che più di tanto non pretende.
Io più che della strafottenza presunta dei laureati con o senza il massimo dei voti, mi preoccuperei della strafottenza, oltretutto deleteria economicamente per il sistema nazionale, se proprio vogliamo scendere al discorso meramente produttivo e di convienienza, dei coglionazzi con il padre con la fabbrichetta che tiranneggiano i propri dipendenti e non sanno fare un cazz.....
Altro che laureati, se ai laureati, qui si parla di materie scientifiche mi pare di aver capito essenzialmente, fosse data la possibilità di portare non tanto le proprie conoscenze acquisite, che speesso non sono affatto innovative, ma il proprio *ingegno* in azienda, allora potremmo competere con il mondo intero.
L'industria italiana è sempre stata un'industria che ha vinto le sue battaglie per il valore aggiunto dall'ingegno e dal lavoro, non certo perché abbiamo materie prime o grandi capitali. Ma per far questo bisognerebbe prima demolire la microindustria italiana a conduzione familiare, e speriamo uno dei risultati della crisi sia proprio questo.
"verranno"? perché sei a conoscenza di riforme in tal senso pece? o "esigi" che la tua idea sia paficicamente accettata da popolo italiano e parlamento nazionale?
non ho capito l'uso di questi verbi, sembra un imperativo futuro, piuttosto ceh una semplice proposta.
Umiltà giovanotto.
Ma invece di aspettare la crisi per smontare le imprese a conduzione famigliare , non c'è nessun laureato che spacchi il culo a tutti ... mi sembra strano ..
Senza considerare che i figli di imprenditori sono spesso laureati .. le classiche lauree per far piacere al genitore che non servono a niente.
perche parlavo in ottica della rimozione del valore legale del titolo ..
Ecco, questa è una cosa che ti dico tranquillamente:
Lo può fare uno che è da anni che lavora sui miglioramenti degli impianti (ingegnere e non), e spesso l'ingegno degli ingegneri è stato deleterio se preso da un singolo con idee da un singolo senza la valutazione di un idea collettiva.
Motivo per il quale in numerose grosse aziende con una *certa* mentalità esistono i cosiddetti "gruppi di miglioramento", formati dagli stessi dipendenti del reparto\ufficio, che collaborano con il tecnico addetto al miglioramento e\o progettazione di impianti.
Piuttosto che "il proprio ingegno in azienda", io direi "il proprio ingegno unito alle idee collettive esistenti nell'azienda".
In quel caso il miglioramento sarebbe esponenziale.
Pensa che ci son volute le mentalità italiana-argentina-ammeregana-tetesca-giappa per inculcare il "gruppo di miglioramento" nelle aziende che adottano tale sistema, infatti se usato giustamente fa faville.
Se si usa il classico metodo di lasciare in mano ad un ingegnere lasciandolo allo sbando senza nemmeno ambientare un mesetto per vedere come funziona un reparto\catena di montaggio\sistema\ufficio, e chi si è visto si è visto...beh...
E come farebbe a "spaccare il culo a tutti"?
Prima di tutto non deve spaccare il culo a nessuno, ma deve essere adatto ed adattarsi in una collettività.
Altrimenti oltre a non spaccare il culo a nessuno, gle lo spaccano, e senza troppi complimenti.
In quel caso aspettati un calo drastico di allunni universitari.
Puntano principalmente al valore legale. E' sbagliato da un lato, ma è un incentivo a studiare.
Un incentivo a studiare sarebbe un mercato del lavoro che premia le competenze e la produttività. Certo magari una università un minimo più orientata al mondo del lavoro aiuterebbe.
dino lo sai chi si ostina a tirar fuori ogni tanto questa frasetta (perdonami, un po' sciocca e banale) degli studi "orientati", al mondo del lavoro? gli imprenditori.
Quegli stessi imprenditori, perlomeno quelli italiani con la piccola azienda, che se ne fregano di avere un professionista ben preparato, essi cercano nella migliore delle ipotesi un diplomato perché per alcuni settori è previsto l'obbligo di firma di un perito (anche se magari non sa un caxxo della materia, tipo io che ho preso il diploma da perito senza mai averci capito una mazza e poi mi sono dato agli studi storici e lettarari pensa un po'), nella peggiore, ma assai maggioritaria, un semplice operaio in grado di mandare avanti una macchina a controllo numerico.
Non si cercano proprio competenze elevate, e visto che, purtroppo a mio parere, ma vista la tematica del forum forse è inevitabile, qui in questa discussione si persevera a considerare solo la laurea in ingegneria nelle sue varie ramificazioni, direttamente impiegabile in un'impresa produttiva, andiamo pure avanti, ma le grandi imprese che cercano ingegneri si contano sulle dita delle mani, quelle piccolissime, ammesso che ne abbiano mai bisogno, in caso si affidato a solidi studi di rinomata fama, non certo ad un ingegnere interno assunto alla bisogna.
E allora è chiaro che, essendo il 90% del tessuto produttivo italiano costituito da imprese di tal fatta l'ingegnere, o peggio ancora il laureato in studi liberali, viene visto non certo come una risorsa, sia mai, ma come un intralcio, visto che sono state colpevolmente tolte al ciclo produttivo per anni tante giovani braccia, e per di più, e qui è il colmo, si è instillato in questi non più giovanissimi, l'idea che possano pretendere un futuro migliore che non lavorare per 40 anni o forse più ormai, sempre dietro la stessa postazione per l'equivalente di 1200 euro al mese, al massimo aumentato, giusto per stare al passo dei valori inflattivi istat e non far morire di fame la forza lavoro.
Questo cercano gli imprenditori italiani, non innovazione, non persone dotate di ingegno e capacità, ma mera forza lavoro, che lavori sodo e tanto, impari e pedali senza protestare e mugugnare per quello che viene offerto, sennò quelal è la porta. Sai quante volte ho sentito sto discorso.
Ecco quindi anceh perché gli immigrati sono in molti casi preferiti, anche se analfabeti, purché in grado di imparare una serie di movimenti meccanici da ripetere all'infinito.
Quegli stessi imprenditori, perlomeno quelli italiani con la piccola azienda, che se ne fregano di avere un professionista ben preparato, essi cercano nella migliore delle ipotesi un diplomato perché per alcuni settori è previsto l'obbligo di firma di un perito (anche se magari non sa un caxxo della materia, tipo io che ho preso il diploma da perito senza mai averci capito una mazza e poi mi sono dato agli studi storici e lettarari pensa un po'), nella peggiore, ma assai maggioritaria, un semplice operaio in grado di mandare avanti una macchina a controllo numerico.
Non si cercano proprio competenze elevate, e visto che, purtroppo a mio parere, ma vista la tematica del forum forse è inevitabile, qui in questa discussione si persevera a considerare solo la laurea in ingegneria nelle sue varie ramificazioni, direttamente impiegabile in un'impresa produttiva, andiamo pure avanti, ma le grandi imprese che cercano ingegneri si contano sulle dita delle mani, quelle piccolissime, ammesso che ne abbiano mai bisogno, in caso si affidato a solidi studi di rinomata fama, non certo ad un ingegnere interno assunto alla bisogna.
E allora è chiaro che, essendo il 90% del tessuto produttivo italiano costituito da imprese di tal fatta l'ingegnere, o peggio ancora il laureato in studi liberali, viene visto non certo come una risorsa, sia mai, ma come un intralcio, visto che sono state colpevolmente tolte al ciclo produttivo per anni tante giovani braccia, e per di più, e qui è il colmo, si è instillato in questi non più giovanissimi, l'idea che possano pretendere un futuro migliore che non lavorare per 40 anni o forse più ormai, sempre dietro la stessa postazione per l'equivalente di 1200 euro al mese, al massimo aumentato, giusto per stare al passo dei valori inflattivi istat e non far morire di fame la forza lavoro.
Questo cercano gli imprenditori italiani, non innovazione, non persone dotate di ingegno e capacità, ma mera forza lavoro, che lavori sodo e tanto, impari e pedali senza protestare e mugugnare per quello che viene offerto, sennò quelal è la porta. Sai quante volte ho sentito sto discorso.
Ecco quindi anceh perché gli immigrati sono in molti casi preferiti, anche se analfabeti, purché in grado di imparare una serie di movimenti meccanici da ripetere all'infinito.
Alcune aziende lo fanno.
Altre no.
Il problema è uno: non puoi renderlo obbligatorio, perchè verrebbe già da subito usato per premiare l'anzianità... o chi è paraculato\raccomandato.
L'incentivo deve essere anche solo il diritto di partire da un livello impiegatizio, che secondo i contratti nazionali ha una determinata paga oraria.
Il problema è che, tutt'ora, nessun'azienda rispetta un assunzione di un laureato con la paga oraria del livello che gli spetterebbe, idem con i diplomati.
Ad esempio, contratto metalmeccanico. Per gli operai ci sono 5 livelli, per gli impiegati 7. Dopo vengono i ruoli come "quadro" o "manager", "dirigente", etc.
Un operaio metalmeccanico diplomato dovrebbe avere il 5^ livello dopo 3 anni di contratto, partendo inizialmente dal 4^ livello operaio.
Il diplomato impiegato dovrebbe partire dal 2^ livello impiegato, e dopo 3 anni gli spetta di aver raggiunto il 5^ livello.
L'impiegato laureato gli spetta il 5^ livello impiegato dopo i primi 6 mesi. Dopo 3 anni passa al 6^ livello. Il 7^ è a discrezione aziendale (ed è una paga oraria di 12-15 euro\ora).
Cosa succede in realtà?
L'operaio diplomato vien preso con il 2^ livello, e rimane tale per 3 anni prima di prendere il 3^ livello. Se ci si appella ai sindacati, vieni lasciato a casa...perchè in quei 3 anni sei in prova.
L'impiegato diplomato entra con il 2^ livello, e dopo 3 anni arriva al 3^ o 4^.
L'impiegato laureato entra con il 3^ livello, dopo 6 mesi ha ancora il 3^, dopo 3 anni ha il 5^. Il 3^ livello impiegato netti netti sono 850-950 euro\mese. Il 5^ è da 1450 netti euro\mese. Se ci si appella ai sindacati, vieni lasciato a casa...perchè in quei 3 anni sei in prova.
Professionalità e bonus esclusi.
Infatti solo se ti prendono a tempo indeterminato puoi appellarti ai sindacati. A patto di non essere in un'azienda con meno di (mi pare) 15 dipendenti, li licenziano senza problemi.
L'incentivo c'è già. Ma non viene applicato di legge.
Condivido in pieno. Questa è la mentalità all'italiana esistente, motivo per il quale l'ingegnere è quasi inutile.
finchè si parla di roba a livello di comunicazione e marketing, per cui anccora mi chiedo come sia possibile che poi uno si metta "dottore" sul biglietto da visita come se fosse una cosa normale, come se si fosse davvero laureato in una materia basata sul sapere, sul ragionamento o su dati scientifici, quando non è altro cche un corso professionale per cui non credo dovrebbe manco servire aver finito la scuola dell'obbligo va pure bene, anzi, dovrebbero aumentarle le tasse.
se si parla di roba un attimino piu' fondamentale al bene della societò, non so, medicina per dirne una, sta' cosa mi fa girare le palle.
se si parla di roba un attimino piu' fondamentale al bene della societò, non so, medicina per dirne una, sta' cosa mi fa girare le palle.
eh non è una bella cosa comunque. PS mi diresti il significato del tuo avatar, te lo avranno chiesto in tanti per via della gnocca pazzesca, ma sinceramente non lo capisco, sarà il mio scarso inglese. A naso sembra una che dice love e amore e poi si "eccita" per una specie di maniaco vestito da coniglio con tanto di strapon alla cintola.
Esecutore, io sono dottore da 7 anni, non dottorino triennale, quasi secondo dottore ormai, eppure mai ho pensato di farmi chiamare così o di farmelo scrivere da qualche parte, ma cos'è questa acredine verso chi ha voglia di studiare piuttosto che lavorare manualmente subito dopo la scuola?
Ricordo solo che era una presa in giro ad una attention whore che si fa chiamare Boxxy... non ricordo nemmeno il motivo a momenti.
porca troia che astio qui dentro 
grazie per avermi fatto conoscere "boxxy", non sono molto aggiornato sui tormentoni che ogni tanto divampano su internet, ma questa ragazza è tanto caruccia quanto svampita, perlomeno nel primo video. In quelli più recenti invece sembra più matura. Non so cosa intendi invece per Attention Whore.