[Università] Più tasse per tutti, non solo per i fuoricorso

" puttana che cerca attenzione " caro il mio dottore da ben 7 anni


Gli imprenditori italiani cercano quello che gli serve .. e fanno bene .. anche perchè molte aziende diventano rivenditori o compratori di innovazione , non innovatori.
L' innovazione quindi viene gestita esternamente ..
Quindi o le aziende nascono con l' obbiettivo di innovare , o nascono classiche e si innovano tramite le prime.
Pretendere che ogni azienda punti al innovazione e semplicemente stupido ..
cece....no niente.


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Per la serie "scrivo quel che mi passa per la testa senza rifletterci"
E' proprio per questo che poi quelle Aziende, non innovando chiudono miseramente.
Guarda caso eh!?
E pensa che il pensiero di Cece sarà condiviso dal 90% dei nostri """capitani d'azienda""", che di fronte ad un mercato che si rinnova a velocità folli, l'unica strategia che riescono a partorire per non fallire è: licenziare e delocalizzare


E perche? universita gratis ma ci va chi vuole davvero studiare e ne ha le capacita mentali...
il mercato che si rinnova ?? ma quando ..
Se il mercato cercasse l' innovazione le aziende rinnoverebbero , ma visto che il mercato si ferma di fronte al prezzo tutto cambia ..
Mi piacerebbe sapere quanti di voi acquistano beni innovativi al posto dei beni base .. perchè io so che le innovazioni solitamente hanno poco mercato ..
ora io mi faccio una domanda scema,
posto e considerato che in una azienda ci sono, mettiamo, 100 operai o impiegati, 5 caporeparto, due o tre dirigenti, un capoccia supremo e dato per un numero finito il fatto che vi siano tot aziende sul territorio, tutta la gente che si laurea , dove minchia pensa di andare a lavorare?

dei miei amici/conoscenti un buon 80 % è laureato, ma , oggettivamente, non sa fare un cazzo ,inteso come non hanno le capacità per imparare qualcosa da se, riescono solo se per filo e per segno glielo si spiega, come possono anche solo sperare di trovare un lavoro per ciò che hanno studiato?

dico io.. ma quanti cazzo di psicologi/medici/ingegneri/architetti potranno mai servire?
siamo 60 milioni in italia, dato che ormai TUTTI cercano di laurearsi è poi normale che se ci si ritrova con 20 milioni di laureati non si sa dove cazzo metterli e inevitabilmente finiscono a far lavori (per loro) del cazzo

non sto trollando sia chiaro, è una cosa che non riesco a capire, ok il diritto allo studio, che per me è diritto alla conoscenza (cosa che è avulsa dal titolo, anche se il titolo può "certificare" il fatto che hai avuto un'istruzione) ma il fatto che in una città di 35 mila abitanti (aosta) io solo già conosca almeno 5 psicologi e altrettanti ingegneri tra edili e meccanici e architetti mi lascia così quando poi mi dicono che , ovviamente, non trovano lavoro e poi si incazzano quando un comune amico geometra senza abilitazione statale si è messo a fare il piastrellista e gira col subaro wrc nuovo...

eidt, che sia anche colpa del sistema che cerca il laureato per fare lavori oggettivamente facilerrimi l'ho capito.. ma veramente, bho... son perplesso
Protip: Ci sono meno laureati e meno universitari rispetto a 30/40 anni fa.


Non hai capito cosa intendo.
Mi riferisco al modello anglosassone di integrazione lavoro università, se vuoi un esempio in tal senso in italia è la Bocconi, il suo vantaggio sta proprio nell'orientamento della didattica alle esigenze professionali, sono le imprese che in molti corsi cercano gli studenti proprio perchè l'università garantisce una preparazione funzionale anche al training finale che avrai in azienda.
Questo è possibile solo con un interazione di scambio tra imprese e università professionisti del mondo del lavoro che diventano professori, attività interna di placement molto sviluppata, possibile solo grazie alla reputazione che un università acquisisce presso le aziende grazie alla preparazione degli studenti, per andare oltre, magari anche in altre materie pensa a R&S in cooperazione, attività di consulenza per privati, etc roba che trovi nelle università più efficaci al mondo come MIT
Non esistono in una università di questo tipo professori che ammuffiscono sulle cattedre in un mondo isolato come l'università pubblica.
Per farti un esempio in Bicocca se vuoi inserire uno stage nel curriculum te lo devi trovare te, in Bocconi te lo trovano loro, questo indica chiaramente una differenza nella impostazione didattica oltre ad un certo vantaggio di reputazione.
D'altronde a prendere le performance dei corsi di laure in bicocca con quelle in bocconi a parità di corso di studio il paragone è, purtroppo, impietoso.
E tra l'altr omi permetto di notare che la bocconi costerà 10.000 euro l'anno, ma la Bicocca nel globale spende più o meno la stessa cifra per ogni studente tra rette e contributi dello stato.


che dire, sei simpaticissimo



hai dimenticato abbattere il costo del lavoro con salari da fame



uhm già, invece di operai ne servono milioni, quindi a che pro cercare di far accedere all'istruzione superiore il maggior numero possibile di cittadini cercando quindi, tramite la diffusione del sapere, di alimentare il progresso? Possiamo anche tornare al medioevo e le sue caste inviolabili dunque...
E poi chi dovrebbe decidere chi andrà ad occupare quei 5 posti da psicologo o da architetto e chi invece deve rassegnarsi a fare il muratore o il bidello?

Tu mi dirai nella migliore delle ipotesi il mercato, quindi il più bravo, ma se ad uno gli togli la possibilità di competere in quanto, secondo te, poi ce ne sarebbero troppi, la ricerca del merito va a farsi benedire in quanto a un bel po' di gente l'hai castrata in partenza impedendogli di accedere a quelle conoscenze. Nella peggiore delle ipotesi invece mi dirai lo stato, che, non so in base a quale titolo, e ricordiamo che lo stato è fatto di persone, e le persone sono fallibili e corruttibili, dovrebbe d'autorità, alla nascita oppure a seconda dei voti alle medie forse? faccio delle ipotesi, dire tu vai a fare questo e tu vai a fare quell'altro.
Ma che mondo orribile questo, mi ricorda tanto un regime totalitario dal quale è legittimo sollevarsi con la violenza armata.
http://www.repubblica.it/scuola/2012/06/07/news/troppi_pochi_laureati_italia_fanalino_di_coda_in_europa-36744591/
Avevo postato ma e' sparito il post, boh...

Comunque il mercato del lavoro italiano e' malato, e' rimasto fermo a 20/30 anni fa...

Ce richiesta di lavoro non specializzato e poco e nulla per quello specializzato, non a caso i rumeni con universita master e cazzi vari vanno in america, francia, uk a fare i medici, programmatori, etc... col cazzo che vengono in italia sia per gli stipendi da fame sia perche non ce richiesta... mentre quelli con la terza elementare dalle campagne delle zone piu povere vengono in italia a lavorare in edilizia o a accudire i veci o lavorare in fabbrica e trovano lavoro easy...

Il problema zedner e che siamo una nazione avanzata che non ha visto ne leggi e infrastrutture di stato che guidassero il cambiamento da nazione in via di sviluppo e relativa economia a nazione avanzata... ne il mercato del lavoro, diventare quello di una nazione avanzata come uk francia germania, dove ce si bisogno di bassa manovalanza ma il mercato del lavoro incamera senza problemi anche i laureati e anzi se li cuccano anche da altre nazioni... e dove gli stipendi hanno subito una evoluzione...

Ala fin fine chi vuole studiare fa benissimo, al massimo emigrera in altre nazioni se non vuole farsi sfruttare in italia, cosa che gia fanno in molti, gli italiani laureati emigrano 4 volte piu che i laureati delle altre nazioni euopee "avanzate", qualcosa vorra dire...


+ la % di laureati che alzano le tende...


Evabbè e allora le imprese devono anche pagare l'università perchè dia a loro questo "servizio"



Non è che negli altri paesi gli studenti universitari siano particolarmente brillanti in media eh


no, non sono stato spiegato (cit)

il mio ragionamento è solo di stupore per il fatto che , dato che servono milioni di operai o muratori e pochi laureati vi sia la gente che si stupisce che non trova lavoro, come se aver la laurea sia automaticamente il biglietto d'ingresso alla carriera spianata, a me pare ovvio che piu vi sia gente con certe competenze e dato un numero di posti finito, piu ci sarà gente che dovrà, nelle migliori delle ipotesi, accontentarsi d'altro.
Ma evidentemente, a quel che sento in giro, non è cosi, e invece di cercare nel frattempo di aver skill anche in altro oppure a fare armi e bagagli e cercare in altri posti, stan li a lamentarsi.