[Università] Più tasse per tutti, non solo per i fuoricorso

Meanwhile in USA

http://www.nytimes.com/2012/07/29/opinion/sunday/is-algebra-necessary.html?_r=1

"To our nation’s shame, one in four ninth graders fail to finish high school. In South Carolina, 34 percent fell away in 2008-9, according to national data released last year; for Nevada, it was 45 percent. Most of the educators I’ve talked with cite algebra as the major academic reason".
Ma si, solo in italia è un motivo di orgoglio per il docente il fatto che l'80% dei candidati non passi un esame, altrove scatta una commissione di inchiesta o qualche meccanismo similare per capire cosa c'è che non va, qui invece la facoltà diFenta preFtigioFa


Sicuro che non si torni al discorso mio della selezione ??

Io al primo anno di Tecnologie Web avevo programmazione per capirsi ( https://docs.google.com/present/view?id=dcbpvsr8_695s27hdjfz ) bhe , in aula c'era gente che non sapeva neanche usare windows .. installare una SDK che doveva essere una cosa base ha bloccato un 20% degli studenti , ricordo sempre la tizia che aveva fatto casino con le variabili d' ambiente e ha dovuto formattare .. questo in aula ..
In laboratorio ci avevano divisi in ordine alfabetico perchè eravamo tanti , alla prima lezione di laboratorio praticamente non c'era nessuno , eravamo in 4 gatti .. , alla seconda lezione un po di più ma con certi che non avevano richiesto l' attivazione per loggarsi nei thin client .. e bene o male durante l' anno non è che miglioravano ..
Etc. Etc. potete immaginare ..
Quindi logico che se chi insegna deve andare avanti di facepalm alla fine non c'è niente da stupirsi se l' 80% dei candidati non passa , sopratutto nei primi anni ..

edit: quindi che commissione di inchiesta devi fare se magari il problema e lato studente , e il professore non può starti li a spiegare le basi.
sono entrato nel thread e ho avuto la reminiscenza dell'ultimo flame durato un mese su un argomento simile


è la reminiscenza diogene!
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Fighe le slide. Molto chiare. Divertente vedere come si spieghino certi passi di base, ma e' sicuramente qualcosa di importante. Peccato per i libri scritti dai prof.


Se cerchi nel blog che trovi nello slide , arrivi a tirare fuori anche le altre lezioni..
Cmq i slide non sono chiarissimi perchè alla lezione approfondiva un po tutto.

dal blog son riuscito a tirare fuori sti direct link ai libri naturalmente non completi se vuoi dare un occhio
http://books.google.it/books?id=9LQqxvJCcn8C&lpg=PP1&dq=stefano%20mizzaro%20java&pg=PP1&output=embed
http://books.google.it/books?id=-LlQBoMzEBcC&lpg=PP1&dq=coppola%20paolo%20java&pg=PP1&output=embed

I libri sono una personalizzazione del insegnamento , naturalmente trovi 1000 risorse free sul web .. cmq penso sia necessario un libro unico per tutti in fase di insegnamento , e spendere x€ per un libro di una persona y , o x€ per un libro del proprio professore penso cambi poco ..
Per esperienza personale un grosso scoglio l'ho visto con gli esami di Matematica, prof ridicola del liceo più prof universitaria che si capisce solo lei = gente che superava il 1° alla 10° volta

E non era troppo difficile come esame eh

Il problema sta proprio alla base, spesso chi insegna NON sa insegnare


Il TAR di non so quale regione questo anno ha condannato gli atenei al rimborso delle tasse acquisite illecitamente oltre al pagamento degli interessi legali (sugli interessi non sono sicurissimo)

Il ricorso l'ha fatto l'UDU: a tutti gli altri non gliene poteva fregare altrimenti quindi studenti votate UDU alle prossime elezioni del CNSU

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concordo che servirebbero ad esempio corsi di progettazioni delle interfaccie web delle applicazioni, spesso fatte da CANI che non hanno minimamente in mente l'usabilità per l'utente

Aggiungi anche che spesso non è nemmeno capace di parlare in italiano corretto.

Tipo:
Scendimi l'ascissa, guardate l'integrale ed iniziate con tutte cose (???), cazzate l'elevazione a potenza (??? questa non l'ho MAI capita), se sei fituso non si risolve con abracadabra ma con tutte cose qua, non ti spiego come si spiega la soluzione uè se sei bravo si risolve altrimenti o sei frufru o vai di cazzimma.

Aggiungi che spesso chi insegna...non insegna.
Tipo:
Prof con piedi sulla cattedra mentre leggono il giornale e fumano uno spinello. Non per forza tutto nel medesimo momento. Prof che giochicchiano con l'ipad mentre gli studenti si pigliano a cannonate con le cerbottane fatte con le bic, prof che per spiegare dicono "tu tizia leggi da pag 1 a pag 5 ad alta voce, tu caio da pag 6 a pag 12, tu sempronio spiega cosa si capisce, io vado a farmi una passeggiatina non fate casino"



Scusa ma chi piange? vuoi che ti dica cosa vorrei fare "da grande" e perché ho deciso di darmi una seconda possibilità di vita forse, ebbene, vorrei come tanti laureati in facoltà umanistiche fare il docente un domani, il ricercatore, insegnare e scrivere su argomenti di interesse, e sinceramente il problema "soldi" dei ricercatori quello io non ho mai capito, perché a me 800 euro al mese per fare qualcosa che amo mi sembrerebbero sufficienti. Certe cose non le si fa per arricchirsi o per arrampicarsi sulla scala sociale, per come la vedo io, non che la bravura non vada premiata in ogni caso, ma quelle sì sono lacrime di coccodrillo se si pensa che a fronte di una sparuta minoranza di ricercatori il cui inserimento negli atenei è quantomeno ambiguo con le leggi vigenti che danno discrezionalità totale ai singoli dipartimenti, c'è una maggioranza di gente la cui laurea come dici tu, non ha sbocchi e va nei call center o a pulire i cessi dei treni.
E' una prospettiva che io ho messo in conto, quindi nessun pianto, nessuna recriminazione, ma uno deve darsela una possibilità, la vita è una sola.

Ciò che sembra veramente peloso di tutta la questione è che le necessità "del lavoro", per il bene del paese per così dire, o meglio di interessi che con quelli nazionali hanno poco a che fare, si tende sempre più a colpevolizzare chi lavora per vivere, si accontenta di poco, ma cerca nella sua vita di uomo qualche cosa in più che la soddisfazione di uno stipendietto più o meno sicuro il 25 del mese, e non vive per lavorare.
Se tu non la vedi così sei come me: uno dei pochi che sa accontentarsi, e che se capiterà l'occasione di un avanzamento di carriera o se trovi un posto di lavoro di media-alta scala sociale significa che o è destino oppure ci sta il merito riconosciuto.


Il punto nevralgico della maggior parte dei laureati che vuole darsi la seconda possibilità vien vista da loro stessi come un diritto che gli spetta in ogni caso, e se non trova lavoro è solo colpa del sistema perchè magari per un lavoro impiegatizio assumono gente diplomata anzichè laureata...arrivando ad arrogantizzare che il diplomato deve fare l'operaio, il laureato scaldare la sedia dell'ufficio, cose classiste che esistevano ai tempi di mio padre quando erano i diplomati a dire che chi non aveva il diploma doveva fare l'operaio...

Poi sicuramente la maggior parte non accetta lavori umili, anche se al momento non trova un cazzo. E' una situazione estremamente elevata. Tanti, pur di non fare call-center, pulire i cessi, fare gli operai e via dicendo... si mettono a fare i MANTENUTI fino a 30 anni ed anche oltre, lamentandosi di non trovare nulla, piangendo come fanno i napoletani che protestano perchè non vogliono fare la differenziata perchè pagano (mentre nelle altre regioni, dove anche gli altri pagano, la differenziata la fanno).


Il che è diverso dal dire che certe cose non le si fa per arricchirsi o per arrampicarsi sulla scala sociale. C'è chi non la pensa come te (tanti, anzi troppi), vogliono tutto e subito, l'ufficio da capo, la segretaria sexy, sorseggiare il brandy mentre leggono il giornale appena arrivati alle 9:30 del mattino in ufficio mentre arriva la segretaria sexy a portarti il caffè e brioches, magari anche il bocchino dalla segretaria, e nel mentre postare su FB di annoiarti e che forse in pomeriggio andrai a giocare a golf con il direttore del dipartimento commerciale, pigliare 2500 euro netti a mese se non 5000, avere la cantinetta ed essersi scopati la perego...

E' gonfiata lì, ma rende l'idea.


E' vero, io volevo evitare che entrasse gente (tipo Anx) a sparare cazzate. Però la tua osservazione è giusta dunque anche il motivo economico "anti fuoricorso" non sta in piedi.



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vabbè:
a. molte dispense sono accessibili solo se hai la matricola in siti appositi.
b. non è che posso diventare amico del professore per poter usufruire del ricevimento o dei laboratori.

Quindi meno situazioni irreali grazie.


Come fai notare la gran parte di quelli che fanno umanistiche mirano a fare i docenti , ma se ogni docente attuale sforna migliaia di futuri docenti ogni anno , capisci da solo che sono infiniti futuri docenti per un numero limitato di posti ..
E si fidati che piangono , perchè prima non trovano lavoro , poi si lamentano di non trovare lavoro , poi trovano un lavoro umiliante per il loro titolo di studio ..
Non capisco il discorso soldi cosa centra , non starai mica dicendo che lo stato debba garantire a tutti lo status di ricercatore con uno stipendio anche se questo fosse di 600€ ?




Se vai a lezione qualche amico te lo fai e se non lo chiedi al docente puoi chiedere agli studenti il materiale .
Il problema e che spesso i laboratori sono piccoli , e se non ricordo male dovrebbe esserci anche un discorso assicurazione .. viceversa come nel mio caso se il professore faceva una lezione in un lago o in un allevamento ittico ti invitava sul posto il giorno x all' ora x.
Naturalmente ogni caso va valutato , ma magari puoi trovare alternative.

Siamo tutti persone , basta parlarsi per vedere cosa e fattibile e cosa no ..
Naturalmente sai in partenza che segui le lezioni per hobby , quindi più che cultura hai poco da aspettarti ..


Vabbè ancora con "mi faccio un amico". Non hai le stesse possibilità, punto.
Sì ma ora che ci penso meglio, vi siete resi conto che ci beviamo tutte le stronzate che escono in questi mesi?

"Il fuoricorso è un costo in più per l'università".
Ok ora il punto è che l'università pubblica italiana permette l'accesso anche a chi non è scritto, e non paga nulla direttamente. Loro che costo sono?
Tenendo presente che uno non va a cazzo a seguire corsi universitari per sport. Sono pochi quelli che lo fanno.
Cionondimeno se ci fossero 100 persone che vanno a seguire un corso per facoltà, non usano anche quelli risorse degli atenei?

Meditate .
chi parla di costo o non capisce un cazzo , o è in malafede.

Ma a parte che non hai capito (o non ho capito io) che c'e' gente che vuole seguire, anche con i loro tempi, ma PER AVERE LA LAUREA, non per "hobby"... C'e' chi fa un lavoro (o lavoretti) del cazzo e si vuole "reinventare", chi vuole provare una carriera accademica con qualche anno di ritardo, addirittura, io quando mi iscrissi ad informatica trovai in corso LA MIA prof di informatica delle superiori che si voleva prendere la laurea in informatica (l'aveva in matematica) anche solo per poi insegnare di nuovo e meglio... Questa e' gente che non vuole solo seguire a muzzo.
E comunque, secondo te il "salve prof sono uno che non e' iscritto qui, ne da nessuna parte, quindi non pago, ma vorrei usare i vostri lab da 1k di euro... Che dice si puo' fare?". Dai su. Se fai Einstein di cognome, forse.


Ok , ma è un caso raro , non la norma .. quindi se lo fai per piacere e per conoscenza e con poco tempo quindi già sapendo di andare fuori corso , paghi .. in fin dei conti fai la laurea che hai già un lavoro , quindi puoi permettertelo economicamente .. non è più una continuazione degli studi diventa un extra.
Naturalmente si può pensare a soluzioni che non colpiscano anche i meritevoli , ad esempio togliere l' extra per i fuori corso se già laureati ..

Di certo non ti presenti al prof con una frase come la tua senza senso ..
Io mi sono presentato con un " Salve prof , sono un appassionato di pesca e del mondo acquatico" aggiungendo che mi piacerebbe essere in qualche modo fare il massimo per la tutela delle specie autoctone e chiedendoli se potevo frequentare i corsi .. e spiegandoli che avendo già un lavoro non aveva senso iscrivermi per l' intero corso.
Mi ha detto si , si non ci sono problemi .. ( pensa che ci eravamo già visti 2 volte in precedenza , una volta a un incontro sui problemi causati da una centrale idroelettrica , e un altra volta a una riunione del ENTE tutela pesca ) poi parlando sono usciti discorsi interessanti , in più visto che ero pescatore iscritto a un club , mi ha anche chiesto se potevo fornirli qualche dato , mi ha passato un foglietto di domande e alla prima riunione del club ho chiesto ai soci se volevano collaborare , e alla fine gli ho fornito il tutto e mi ha ringraziato .. perchè in effetti con tutto il tempo che passiamo noi pescatori sulle rive del fiumi o sponde dei laghi possiamo anche noi aiutare chi fa ricerca.

Io non so , voi partite come se tutte le persone fossero stronze e che senza 1€ nessuno ti insegni niente..



Allora, capiamoci, io potrò anche eventualmente avere il diritto di compiangere me stesso per la mia condizione, non c'è nulla di male, al massimo farò del male a me stesso, ti ripetò tutta la negatività della questione come tu la sollevi, e molti altri. Questa è vedere l'essere umano come una "risorsa umana" in funzione produttiva, e non come un essere vivente, dotato di razionacinio, che ha il sacrosanto diritto di cercare la felicità come meglio crede, anche fallendo. Questo è un concetto molto anglosassone, british, ma capisco che in Italia il pensiero liberale non vada per la maggiore e si preferisca sempre che "lo stato" (il vituperato per tanti versi stato), metta la sua solita leggina in ogni anfratto della vita sociale, così la "gente" i vari spesso assurdi e ridicoli movimenti di opinione più o meno grandi, sia soddisfatta.

Ah e il modo di sollevarla, se proprio vogliamo dirla tutta, perlopiù dalla classe operaia medio-bassa (e chi ha le fabbriche ride), è la cosa più pericolosa perché da una parte si innesca una assurda guerra fra poveri, dall'altra i poveri stessi si danno la zappa sui piedi per un malinteso malcomune mezzo guadio (...siccome io non ho potuto/voluto studiare, nemmeno tu che sei un poveraccio pari a me devi farlo, costi troppo, va a lavorare e produrre...).