Una volta i diluvi erano in 40 giorni ... Non 40 ore

sì vabbè, ho sbagliato :asd:

ha detto che non è stato cancellato :v

Nelle aree urbane la rete fognaria e’ rimasta in grado di smaltire il deflusso ?

A Bologna il reno ha tenuto, l’hanno fatto sfogare sul po e hanno aperto le vasche di sfogo: gli altri (lavino, savena, ravone, etc…) hanno tutti creato problemi, per diversi motivi: il ravone ha sfondato l’intombazione ed è esondato in una zona tutta cementata, ergo si può immaginare, ma per fortuna ha solo bagnato i piedi e allagato qualche cantina.
Gli altri sono stati molto pericolosi e hanno rotto in diverse zone, ma sono torrenti che hanno delle escursioni nella portata che sono pazzesche, il lavino ad esempio porta mediamente nell’anno 1,5m3 di acqua al secondo, ma nelle piene “secolari”, quando succedono cose come quelle di oggi, arriva anche a 100m3 al secondo, sono robe che per come sono strutturati questi torrenti difficilmente puoi arginare a meno di sovradimensionare di molto le strutture e le opere di contenimento.

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E aggiungo, che se non avessero “sovraurbanizzato” vicino ai torrenti, molti problemi non ci sarebbero stati (parlo delle zone montane/pedemontane, in pianura è tutto un altro discorso).

Ma anche in pianura eh.

Prendi il caso di Pavia. Nonostante le piene del ticino fossero, prima della costruzione della diga del lago maggiore, mooooolto maggiori, ha un centro storico costruito a ridosso del fiume. Perché? Perché prima il ticino andava a sfogare in una zona umida sulla riva destra.

Ora che l’hanno bonificata borgo ticino e sempre sotto, e a volte anche Pavia stessa ha problemi.

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Io ieri sono andato alla tomba dei miei nonni a sistemare il giardinetto che la pioggia e la grandine avevano distrutto.
Una vaschetta 50x50x30cm circa.
Ho tirato fuori terra, acqua e melma per una cazzo di mezz’ora abbondante.
A quel punto ho pensato a cosa volesse dire avere un appartamento o un negozio o una casa o una cazzo d’intera citta’ in quelle condizioni.
Credo che “agghiacciante” non renda bene l’idea…

Ho passato il weekend (da venerdì) a scavare fango, spazzare melma e spostare roba in strada da amici e parenti di amici.

è una situazione da mettersi a piangere. Ci sono tante, tante, tante famiglie la cui casa è diventata nell’arco di poche ore da una casa a 4 pareti da rifare. Le canaline nel muro sono piene di fango per tante case bisogna ripartire come se fossero dei grezzi, rifacendo le tracce e ripartendo da zero.

Ero in una casa in cui il figlioletto di 9-10 anni aveva un secchio e controllava tutta la melma che veniva spazzata fuori dalla gente per recuperare quanti più pezzi di lego possibili, mentre il fratello un po’ più grande con le lacrime agli occhi svuotava la sua cameretta dalla roba da buttare.

Vecchini in case in cui hanno abitato per 60 anni distrutte che abbracciavano i giovani che davano una mano.

Casa mia si è salvata per pochi km, due km più in là lo zio di un amico ha 20cm di fango in casa.

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Non mi son mai trovato in situazioni del genere. Al massimo ho dovuto fare i lavori in una casa andata a fuoco, che è veramente una merda.

Ma per i corrugati intasati dal fango e pieni d’acqua non è possibile intervenire con i classici sistemi da spurgo e poi aspirazione invece che riaprire le tracce e rifare tutto? Anche perché il problema principale suppongo non siano tanto i corrugati lungo parete ma tutti quelli che passano sotto il pavimento (tutti di solito :v). Invece che riaprire tutto, non è meglio togliere i fili e passare roba da spurgo e ripassare successivamente i fili? Rispetto a rifare tutto è tutta un’altra storia. Facendoli lavorare anche a basse pressioni per non disintegrare i corrugati. Non so.

Qua dove sto io vicino al centro non è praticamente successo niente. La pioggia manco il giardino mi ha incasinato, pure le piante stanno ok, le chitarre pure

ma per aiutare come devo fare? C’era il form “google” del comune ma dicono che sono pieni

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No perchè il fango si asciuga piuttosto in fretta e crea una massa solida/poltigliosa che serpeggia all’interno delle tracce nel muro quindi è letteralmente impossibile mandare acqua in pressione per riammorbidire il fango e tirare il tutto dal frutto di una o più prese.

L’unica soluzione è realmente quella di togliere tutte le prese e rispaccare il percorso delle tracce anche perchè vanno tolti tutti i residui e asciugato il percorso.

Senza contare poi che i corrugati delle intersezioni, nelle scatole di derivazione e nelle prese non sono ovviamente chiusi per il passaggio dei cavi quindi l’acqua ed il fango, oltre ad entrare nella traccia, entra direttamente nel corrugato e non puoi di certo lasciare quella merda dentro i corrugati.

Per farti capire, se il fango liquido entra da una presa, nel frutto i corrugati sono ovviamente aperti per il passaggio dei cavi quindi appena il frutto si riempie all’altezza degli imbocchi delle canaline, il liquido si fa strada all’interno del corrugato e poi il principio dei vasi comunicanti fa il resto con le prese e le scatole di derivazione in alto.

Quindi è da rifare tutto da capo.

Io mi sono registrato qui:

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Stavo pensando alla possiblita’ di utilizzare sonde snodabili con qualche sorta di testata dotata di spazzole rigide per poter frantumare gli accumoli di fanghiglia ed aspirarla successivamente dalle condotte ma figuro sia una soluzione troppo macchinosa per essere eseguita sua vasta scala, magari in quei casi in cui l’allagamento abbia riguardato solo una cantina o una rimessa interrata ma per un appartamento probabilmente sarebbe poco pratico.

Leggevo poi stiano iniziando a verificarsi saltuariamente casi di susidenza della rete stradale, a loro volta compromettendo le reti di distribuzione di metano ed acqua potabile mentre in altre occasioni sono necessarie valutazioni di stabilita’ di inter edifici, servira’ davvero tempo prima di avere stime verosimili del danno economico complessivo, che non sara’ certamente l’unico di cui tenere conto. Perlomeno il numero di persone evacuate e’ calato significativamente.

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Io non sono esperto in materia quindi non so valutare se i corrugati siano lavabili o meno. Mio suocero, elettricista da 40 anni, dice che non c’è modo e sono da rifare le tracce e rifare tutto.

Io posso solo dire che nei pozzetti c’era una melma che aveva la consistenza del cemento a presa rapida. Se infilavi troppo il badile nella melma non riuscivi a tirare su il badile, sembrava colla.

Poi ai tg credo passino le foto e i video delle vie delle città, che sono impressionanti perché vedi le montagne di arredi/cose marroni in mezzo alla strada.

Ma c’è una marea di paesini, in collina, che sono completamente isolati, con le strade che li collegano che sono completamente franate in più punti e da martedì non hanno corrente elettrica e acqua; gli portano il cibo e l’acqua con gli elicotteri e la benzina per far girare i generatori per la corrente elettrica, e quello non fa l’effetto wow come i ragazzi che spalano il fango per cui passa meno in tv, ma è un altro problema ENORME che va risolto il prima possibile.

Nah impossibile. Dentro i corrugati il fango si solidifica easy ed all’interno delle tracce, si crea un pantano inverecondo.

Dovete ragionare sul fatto che all’interno di corrugati, scatole di derivazione, frutti e tracce, si forma una quantità di materiale che è impossibile da frantumare ed aspirare, è proprio impossibile. E’ come immettere schiuma poliuterana all’interno del corrugato e della traccia e poi mettersi li a frantumarla con non si sa cosa.

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Il problema è per l’appunto questo ed a quel livello non è ancora del tutto solidificato.

Basta un attimo ragionare sul fatto che prima del cemento usavano la terra e l’acqua per creare una malta adeguata per costruire.

Tranquillo, ne so qualcosa. :asdsad:

Quando è capitato qua a modena una decina di anni fa, molti che conosco hanno rifatto gli impianti elettrici ma a parete e soffitto invece che rifare tracce nel pavimento ecc

Lo temevo, ma auspicavo comunque vi fossero delle alternative praticabili considerato come l’ammontare anche solo puramente economico dei danni per ogni abitazione sia gia’ immenso, mancava solo di sventrare mura e pavimenti; certo questo genere di disastri mettono davvero in evidenza quanto complessa sia la situazione, ed immagino le problematiche per le reti commerciali di zona non siano da meno.

Anche io mi sono iscritto qua e voglio capire cosa succede
Nel senso che ho fatto subito donazioni (CRi, regione, protezione civile )

Per il Volontariato so che stanno gestendo in tutto con priorità di chiamata a persone dalle zone limitrofe. Perché c’è ancora allerta rosso e giallo sia meteo che idrologico, e non c’è niente di peggio che andar a dare una mano e poi rischiare di rimanere bloccato la ed essere pure un intralcio a chi non ha manco un posto dove dormire

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Rispondo molto in breve poi appena ho tempo spiego meglio

Malanic: spesso no, servono pompe per i fanghi. Quel che si può fare è liberare le abitazioni buttando fuori il più possibile.

Crismi: quei form sono ben fatti ma poco pratici, spesso gli slot sono pieni. Se hai seriamente intenzione di aiutare ti posso far inserire in un gruppo WA tramite il quale quotidianamente ci smistiamo tra le varie zone: serve avere un minimo di attrezzatura propria (guanti stivali tira acqua e vanga).