Ukraine: The clankening. (Part 1)

le rivoluzioni si fanno di solito solo quando chi detiene un potere effettivo, solitamente esercito, o tutto o in parte si schiera con la popolazione e non con il potere costituito. In un regime in cui non c'è questa cosa le rivolte finiscono solo con gente in prigione o morta.
Niente, non ci arrivate.

Ora e' tardi per rovesciare Putin attraverso un insurrezione .

Ma Putin non ha avuto sempre questo potere.

Si presenta uccidendo avversari? Non lo voti, e invece lo hanno votato.
Ai primi segnali di deriva non scendi in piazza? Ottimo accetti di vivere sotto un regime pagandone poi il prezzo.

Io fascismo e' stato voluto e accettato dalla popolazione nellecsyevfasi iniziali...li e' l'errore.
Voglio vedere se la meloni comincia ad avere derive di qualche tipo se non si trova la piazze piene e se la rivotano

Pure i cinesi hanno accettato di rinunciare a delle liberta' per avere un partito che gli ha promesso crescita economica mai vista ...il 0covid e' una conseguenza delle loro scelte passate.

La popolazione e' responsabile di scegliere chi ti governa e ricordare a quest'ultimo chi ha il potere decisonale finale
No, sei tu che non ci arrivi perché hai una visione miope.

Te lo domandi come mai nelle elezioni politiche di ogni paese stanno avanzando i partiti nazionalisti?


È una cosa sulla quale ho qualche pensiero. Te cosa ne pensi?
Che sei il fake di qualcuno venuto a provocare
No.
Io forse ho letto troppo per non sconfinare in teoria che la maggior parte della gente vedrebbe come complottiste ma questo "rising of nationalisms" mi pare un tentativo (riuscito) russo-americano di sfaldare il tentativo d'Unione europeo.

Te cosa ne pensi?


Se non sei il fake di qualcuno me ne scuso, ma per come ti potevi sembravi provocatorio.

Non ci vedo nulla di complottista nella tua affermazione, l'Europa da fastidio economicamente e politicamente. Le ingerenze russe e americane sono palesi.
I motivi non sono solo questi ovviamente. La recessione e le politiche liberali hanno fatto la loro. I partiti di sinistra hanno preso identità e voce in capitolo nella difesa del più debole. Il paradosso è che il comunista da falce e martello si è scoperto in piazza con casapound.

Gli indizzi del motivo della presa di potere dei nazionalismi li troviamo un po' ovunque purtroppo, compreso il degrado culturale, il processo di smantellamento dell'istruzione pubblica e quello sanitario. È tutto terribilmente connesso.

Poi arrivano i Meloni, Trump, Bolsonaro, ecc. a urlare a gran voce che la colpa di tutto ce l'ha il vicino di casa. Fanno presa perché c'è chi è esasperato e chiede una reazione forte, non avendo gli elementi per capire che non saranno loro la soluzione, anzi. Ovviamente in tutto questo gioca un ruolo determinante anche l'evoluzione individualista della società.

Poi arriva vegeth e inconsapevolmente ti da ragione, essendo l'esempio calzante del bias cognitivo.


Magari dovresti leggere qualche libro prima di essere così sicuro delle tue valutazioni
Intanto venerdì in Russia hanno inasprito la legge sulla censura LGBT.

Ora ti mettono in galera pure se per sbaglio posti qualcosa sui social


Tu ragioni con il senno di poi.
No aspetta, la rifaccio che scritta così può essere fraintesa e potrebbero passare messaggi errati.

Tu posti avendo davanti il fatto compiuto ed avendo oltretutto accesso ad informazioni che a loro possono essere precluse.
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per quanto non mi sento particolarmente propenso a dare la colpa ai russi perchè non si ribellano, c'è comunque da dire che quello che fa e ha fatto nel corso degli anni, per Putin non sarebbe possibile a prescindere se non avesse avuto supporto popolare.

Che poi sia il tacito patto tra russi e Putin sul rimanere una superpotenza o sarcazzo, per me (e secondo me anche per il resto del mondo) poco importa, non sarebbe lì se non avesse sostenitori



aggiornamenti sulla situazione.
in breve: i russi tengono e in qualche punto provano ad avanzare, gli ucraini resistono e provano ad avanzare anche loro.
per adesso nessuno dei due riesce e mettere l'altro al tappeto.

imho forse gli ucraini sono in vantaggio perche hanno colpito e colpiscono i rifornimenti russi, vedi anche il recente successo dell'attacco nel porto russo.


Assolutamente si,son pienamente d'accordo .

Il punto e' che non cambia una virgola il concetto di base.

Con il tuo ragionamento allora puoi scagionare la colpevolezza della sade nella tragedia del Vajont o il kgb nel nascondere i difetti de reattore rbmk nella tragedia di chernobyl .

Non era loro intenzione arrivare al disastro ma Hannah fatto scelte che con il senno di poi avrebbero evitato del tutto la tragedia
Siamo tornati alla situazione che il primo che si muove perde, all'inizio fu la Russia e ci fece un bellissimo esempio del perchè certe cose non si fanno con certi condizioni metereologiche , gli Ukraini si sono preparati meglio ma non credo faranno lo stesso errore.
Alla fine Putin ce l'ha fatta, gli ha lanciato addosso cosi tanta carne che li ha rallentati abbastanza da non riuscire a prendere Cherson o continuare l'offensiva a Nord.
Cioè attenzione in qualsiasi posto normale del mondo sarebbe vista come sconfitta ma si sa che i Russi sono un popolo speciale, senza colpe e senza a quanto pare l'istinto di conservazione per i propri simili. Pease che vai usanze che trovi .
Ora continuera la guerra di logoramento dove per logica dovrebbe perdere l'Ukraina vedendo i numeri o dovrebbe perdere la Russia vedendo la logistica.
Praticamente siamo arrivati al punto che bisogna sperare che i Russi crepino di fame e freddo ( e lo faranno) COSI TANTO da non riuscire a tenere il fronte.
America e Cina staranno stappando il vino buono quello per le grandi occasioni...


Tu che sei quello che si lamenta se qualcuno ferma il GRA per protesta





Esattamente la stessa cosa, sì
Ma basta rispondergli porcospino, basta
Ecco il primo che si è arreso a Vegeth


Ma proprio no. Lo ripeto: le famose trincee non sono per difendersi dagli ucraini, ma per inchiodare i riservisti da qualche parte. Sono servite per guadagnare tempo e ancorare al suolo truppe che senza armamento, con zero mobilità e col morale a terra. Con le piogge gli ucraini non possono avanzare, con o senza trincee, con o senza riservisti. E fanno bene a non osare e risparmiare le energie.
Per contro le trincee diventeranno dei buchi di fango con malattie, freddo e fame. Quando arriverà il freddo saranno pronti per scavalcati, accerchiati e fatti a pezzi.
In più le trincee offrono agli ucraini obiettivi ghiotti e densamente presidiati, ottimi per continui attacchi con droni e artiglieria e infatti le perdite stanno montando da parte russa e sono francamente insostenibili. 600 o 1000 morti al giorno che siano, più un x2 o 3 di feriti sono oltre 1% giornaliero di perdite ed è un ritmo che nessun esercito al mondo è capace di sopportare senza squagliarsi. (*)
Ed è esattamente quello che succederà appena ci sarà abbastanza freddo per provare ad avanzare.
La guerra di logoramento, al momento, è tutta russa. Gli ucraini hanno perdite molto contenute e questo inverno dovrebbero entrare in linea altri 15.000 soldati appena addestrati.

(*) abbiamo riso per mesi delle statistiche e dei numeri ucraini. Poi alla fine salta fuori che non ci erano andati poi tanto lontani dai numeri veri

ps: la presa di kherson non era necessariamente nei piani. gli ucraini stanno facendo offensive di opportunità dove la resistenza è minore per massimizzare le perdite nemiche e minimizzare le proprie. E' la strategia conservativa migliore di fronte a un nemico irrigidito sulle proprie posizioni, senza mobilita, in difficoltà logistica e praticamente senza vista. Ci hanno provato, ma probabilmente si sono resi conto che le perdite stavano montando troppo e hanno tirato il freno, in attesa della prossima occasione.

pps: la strategia di Putin con i bombardamenti (solo oggi ha annunciato che quello che sta facendo è solo una minima parte di quello che può fare se volesse davvero bombardare a tappeto) mi ricorda tantissimo The Moon Is a Harsh Mistress di Heinlein e il bluff con i bombardamenti. Con la differenza che noi abbiamo una buona idea di quanti ne ha ancora in mano.