si ma non cambia niente, puoi parlarci tanto adesso ma creare una legge che obbliga gli sviluppatori a supportare un MMO a vita è da folli. Nessuno svilupperò un MMO mai più.
1 Like
Alta arte eristica da queste parti, rimane evidente come il settore dell’intrattenimento digitalizzato richieda una profonda revisione delle normative a protezione del cliente.
2 Likes
semplicemente smetteranno a fare un genere di giochi. Puoi dirmi quanto vuoi che a te non sono mai piaciuti i MMO e che saresti felice se smettessero di svilupparli ma a tante altre persone piacciono ancora.
Semplicemente è sufficiente includano nello sviluppo procedure per offrire successivamente possibilità di continuare a sostenere ed attivare server privatamente quando ritengano il periodo commercialmente valido sia concluso, rilasciando le licenze d’uso e permettendo lo scambio del codice tra le comunità di appassionati; siamo pieni di piattaforme clandestine, ed illegali, di WoW ad esempio, e fu la loro popolarità a spingere Blizzard ad un revival successivo.
Solo nel mercato del tempo materiale della clientela dubito desiderino permettere il popolamento del mercato di soluzioni alternative concorrenti, non arriveranno a questa conclusione autonimamente, non è loro convenienza, quindi penso sia necessario intervenire.
3 Likes
ma cosa cazzo stai dicendo 
Eh si, tutto molto semplice. Quindi non solo devono sviluppare un server, database e load belancing che deve supportare milioni di persone che tecnicamente potrebbero giocare contemporaneamente. Ma anche una versione che ti permetta di hostarla su un computer desktop casalingo di tutti quanti.
Ah, un’altra cosa importante, quando sviluppano il server devono anche usare framework che abbiano la licenza di ridistribuire.
Tutto molto semplice!
Basta che li vendano con una dicitura:
supporto garantito fino alla data X. Successivamente solo “best effort”.
Ma non credo basti per non sentire lamentele.
Un altro workaround sarebbe vendere la licenza che dura un anno.
E rinnovano la licenza del gioco anno per anno gratuitamente fin quando non viene più supportato.
Il mio problema (e anche il problema del legislatore) è la pubblicità ingannevole che sfrutta l’incompetenza del consumatore.
Ridefiniscono il concetto di proprietà a loro vantaggio.
Sono d’accordo che un MMO è un servizio effimero, ma non dovrebbero poterlo vendere in guisa simile a un prodotto stand alone.
Devono smetterla di chiamare il bottone come “compra” e chiamarlo invece “sottoscrizione”. Fatto quello, io sono contento.
1 Like
Come se tutto ciò non fosse già un fenomeno ampio, diffuso ed organizzato, serve piuttosto riconoscerne legalmente la validità quando i distributori non siano cooperativi, come in realtà spesso accade.
1 Like
La parola acquista viene usata anche per licenze di un anno. Guarda questa pagina di office (o qualsiasi altro software), compri la licenza di 1 anno ma non sta scritto sottoscrivi, stai comprando la licenza di un anno, quindi pulsante “compra”
Infatti sono tutti da multare.
O anche non vendere la scatola per 50 soldi + una subscription perche’ se e’ un live service, beh, pago il servizio, visto che la scatola la posso usare forse come fermacarte quando chiudi tutto 
Idem i vari acquisti in game (microtransaction) vanno rivisti visto che non sono parte del live service, sono “la mount” che vale finche’ il live service sta su? poi? mi ridai i soldi indietro quando lo chiudi? Ah no?
ma perchè? Stai comprando la licenza che dura un anno. La parola sottoscrivi non specifica che devi spendere soldi per sottoscrivere.
E’ un po’ un’arrampicata, sopra il bottone c’è scritto “Abbonamento annuale, rinnovo automatico”
Secondo te potrebbero toglierlo? Sarebbe giusto obbligare a metterlo?
Secondo me sì, perché per un MMO la parte rilevante che vendi è l’online, non puoi nascondere informazioni sulla parte rilevante del prodotto.
Quindi anche per quanto tempo l’online è garantito andrebbe scritto, e non in carattere 8 grigio su bianco.
2 Likes
Perché il concetto di “acquistare” implica un aspettativa di passaggio di proprietà.
Con il modello a servizi, questa cosa è caduta di fatto, ma il marketing continua a beneficiarne indebitamente.
Soprattutto quando i dettagli sono nascosti a pag 23 dell’EULA.
2 Likes
Comunque se vedete sotto i video del buon Louis Rossmann su youtube, non importano le peggio porcate fatte dalle compagnie: c’è sempre un 10% dei commenti che le difendono per partito preso. Per quello ipotizzavo che fosse un kink, sennò non me lo spiego.
2 Likes
state riscrivendo la storia degli ultimi 30 anni dei videogiochi.
Non è solo una questione dei "live service 
" degli ultimi tempi che tutti stanno odiando. è una questione più generica che esiste con qualsiasi gioco online da sempre!
Ragazzi, lo sapevate che quake 3 arena non è più giocabile ufficialmente? I master server hanno chiuso da anni!
Poi logico, c’è la comunità che ha creato dei master server custom, ma ufficialmente non c’è più niente.
Non e’ un kink, e’ stupidita’. E’ la gente per cui sto meme e’ stato creato:
2 Likes
E a te sfugge l’enorme differenza tra il fatto che possano esistere i community server e il fatto che non possano esistere perche’ chi lo vendeva e ha deciso di staccare la spina, ti fa anche causa se provi a tirarli su.
Ma vabbe’, non e’ che mi stupisco ormai.
1 Like