Ubisoft rimuove ‘the crew’ dalla libreria di alcuni giocatori. AKA non possediamo niente

Mi fa piacere, dimostra solamente quanto vulnerabile sia il concetto del diritto, e non esista possesso senza accesso e questo oramai è tanto facile da rimuovere; fin dagli esordi di Steam, la cui funzionalità e l’etica aziendale rimangono notevoli nel settore, l’esito finale era ovvio sarebbe stato questo, il passo ultimo dell’obsolescenza come strategia commerciale.

Ovviamente auspico vi siano conseguenze e tra queste l’affondamento definitivo di Ubisoft, ma ho qualche dubbio a riguardo.

Che conseguenze? Sono almeno 20 anni che chiudono MMORPG in giro per il mondo senza possibilità di giocarci più ufficialmente e senza rimborsi.

Perché the crew è diverso?

Btw, nessuno ne parla, ma il primo gioco che ha chiuso Ubisoft è stato shadowbane nel 2009

Che era un mmo

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È comunque vero essere un problema, sebbene di altra natura, al momento in cui uno sviluppatore cessi di offrire le componenti minime per fruire un prodotto dovrebbe essere legalmente obbligato a rilasciarne il codice nella sua completezza in un’estensione della clausole di fair-use.

Ma infatti, rilascia il codice server side, come fanno alla release altri titoli. Oppure implementa una soluzione p2p come ultima patch.

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In realtà quando la Ubisoft elimina i propri giochi dai server sta fornendo un servizio inestimabile alla comunità, anzi magari eliminasse altri titoli :sisi:

Ecco che iniziano a fioccare gli articoli.
Mi pare l’argomento fino ad ora non era mai stato trattato così abbondantemente.

In sostanza però è così.
Prendi ad esempio un mmo o Nintendo.
Chi compra un gioco del genere sa che non potrà averlo in eterno.

La società può sempre fallire.
Anche steam un giorno potrebbe andare out, la stessa google, ecc…

I servizi digitali per loro ‘essenza’ sono così

Aspetta un attimo. Va bene tutto, ma qui la differenza è che se compri un gioco multiplayer online sai che potrai goderne solo finché 1) ci saranno i server 2) ci sarà qualcuno nei server. Sul punto 1 si può fare sempre di meno perché i tempi in cui rilasciavano il server e te lo installavi da solo sono ormai lontani per cui spesso arriva il momento che i server vengono tirati giù e tu non giochi più. Sul punto 2 c’è anche meno da dire: giochi carini sono risultati non giocabili perché la popolazione non era abbastanza numerosa.
Si dovrebbe lavorare sul pretendere che gli sviluppatori rilascino una versione del server in modo da permettere ai giocatori di organizzarsi da soli, ma sul punto due c’è nulla da fare. Se un gioco multi non va, rischi di aver comprato una bella sola e non è colpa di nessuno.

Qui però siamo a un gioco con modalità single e multi che, grazie all’always online, sparisce dalla faccia della terra da oggi a domani anche per chi vorrebbe giocare da solo. È proprio tutto un altro discorso e meriterebbe una riflessione da parte del legislatore, ma ciao.

E anche the crew è publicizzato come MMO… Tutti i the crew sono publicizzati come MMO-Car

Eh non è così semplice, prima di tutto il sistema di server che deve gestire milioni di giocatori è diverso da un sistema di server che ne deve gestire una ventina. E poi molto probabilmente usano software sotto licenza che non possono ridistribuire.

What? The crew non ha nessuna modalità single. è solo e unicamente multiplayer.

Adesso non dirmi che non è un MMO solo perchè puoi giocare alla campagna principale anche da solo… lo sai vero che ormai tutti i MMO si possono giocare da soli? Ma questo non vuol dire che sono “offline”.

Ora o sono scemo io oppure ubisoft ha leggermente toppato a mettere la descrizione sulla cover del gioco.
Il che è gravissimo.
C’è scritto chiaramente “1 player” e nel multi “network player 2.8 playstation plus required subscription required”

“…nel primo gioco di guida MMO”

Si, anche giochi come FFXIV ci sta scritto 1 player

EDIT:

Guarda qui leggi ancora meglio 1 giocatore. E come dice ziophemt sta proprio scritto “gioco di guida MMO”

Ti viene mai il pensiero che le aziende che si nascondono dietro un eula lungo 50 paragrafi in cui si riservano praticamente qualsiasi diritto e poi sulla scatola non sanno nemmeno chiarire se un giocatore due o mille, tanto bene al mercato non fanno?
Quando interessa a loro sono super dettagliate nello spiegare che sotanzialmente fanno il cazzo che vogliono, ma se si tratta di dare indicazioni al consumatore su cosa sta comprando non sanno fare un’infografica precisa?
Non mi citare FFXIV perché io e te sappiamo cosa è ma chi fa le infografiche per i clienti deve partire dal presupposto che chi compra non è costretto a sapere che cosa c’è nella scatola oltre a quello che c’è scritto sulla scatola stessa. Al massimo dimostri che pure la Square ha toppato o più probabilmente Sony perché l’infografica è standard predisposta da Sony.
Il punto è che se si trattasse solo di un altro gioco che diventa ingiocabile, non staremmo qui a sorprenderci (incazzarci si, ma senza sorpresa ecco). Ma spiegami perché Ubisoft ha sentito la necessità di revocare la licenza delle copie vendute digitalmente, ecco questa è la novità.
Io ho Steam pieno di giochi che non vanno perché manca il server. Non me li hanno mai revocati.
The crew invece si.
Perché?

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E non solo, ci sono anche MMO chiusi il cui software per i server, in qualche modo, è “emerso”: Warhammer Online, City of Heroes tanto per fare due esempi.

Nel secondo caso, NCSoft ha pure detto che i proprietari del server privato di Homecoming sono i detentori legittimi dell’IP.

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Ma infatti dovremmo distinguere il tema aziende di merda che tolgono ai clienti l’accesso a beni acquistati perché il team legale ha scritto l’eula della muerte dal tema nessun software è per sempre, dal tema non compriamo il software ma la licenza di eseguirlo.

Vero. Però c’è un filo conduttore ovvero il dualismo licenza bene fisico che tanto piace alle compagnie di merda ™. Mi spiego in una frase: quando fa comodo a loro è licenza oppure bene fisico, in base alle circostanze. La pirateria è furto => software come bene fisico che stai rubando. Devo risparmiare 15 euro di bolletta quindi spiego il server del gioco del 2003 che gira su un arduino => software come licenza, cazzo hai da lamentarti?
E il legislatore dietro, ovviamente, ad avallare e assecondare ogni capriccio.
Poi è chiaro che diventa difficile e oneroso imporre a ogni software house che realizza giochi con architettura online rilasciare un software per consentire a chiunque di mandare avanti la baracca quando non c’è più da guadagnare oppure se la compagnia fallisce. Ma qui si va all’eccesso opposto ergo io ho comprato Il Sicario e Alien Covenant dal play store e non li posso più guardare perché “era una licenza, pivello!” e a una certa Sony ha deciso di staccare la spina.
Revocando le licenze di The Crew, si è fatto un gratuito passo avanti in un mondo in cui il cliente deve stare muto e lo trovo intollerabile.

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Guarda, tecnicamente non hanno revocato nessuna licenza, se io apro la mia libreria di ubisoft connect vedo ancora the crew. Semplicemente hanno tolto il pulsante “gioca” perchè… non è più giocabile.

Sembra una supercazzola. Se il pulsante non va io non posso scaricare il software.
Tu mi dirai: tanto non va.
Ma io ho acquistato una licenza a un software che non posso nemmeno scaricare, perché tanto non va. Il che mi preclude la possibilità - per altro legale per il DMCA - di scaricarlo e usarlo su un server scritto da me senza scopo commerciale.

Che nemmeno è vero.

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