Travaglio su raitre



"Moltòn de un"

Adesso vediamo come il padovanissimo tharghan risponde a queste ingiuriose affermazioni in lingua veneta


sto post è da stampare e appendere al muro




qualcuno mi spiega perchè quando travaglio senza contradditorio infama schifani non va bene e partono le querele e quando berlusconi senza contradditorio infama di pietro dicendo si è laureato grazie ai Servizi è ok?
Perche' e' cosi' punto e basta, ancora ti fai queste domande?
perchè San Berlù non è bolscevico come noi






Nei Paesi di ordinaria democrazia, dove l’informazione esercita il suo ruolo (guardare, controllare, raccontare) sono all’ordine del giorno le polemiche, anche aspre, e gli scontri, anche scomposti, tra i giornalisti e gli uomini del potere politico. Il conflitto, com’è ovvio, avviene sui fatti. Se siano veri o falsi, prima di tutto, se abbiano una rilevanza penale, oppure solo politica. Tradire la propria moglie con una giovane stagista non è proprio un reato tra le eleganti elites di Washington. Ma può diventare un notevole guaio politico se a farlo è l’inquilino della Casa Bianca quando per di più prova a negarlo, - “mentendo al popolo americano”, secondo l’accusa – fino a rischiare l’impeachment.

Marco Travaglio si è limitato a raccontare un fatto che riguarda la biografia di Renato Schifani. Quel fatto è vero o è falso? Ha una rilevanza penale? Ha una rilevanza politica? Interessa l’opinione pubblica, visto che nel frattempo Schifani è stato eletto presidente del Senato? Interessa l’opposizione che pure siede in Senato? Interessa il giornalismo italiano che in certi casi ha persino studiato alla Columbia University?

Renato Schifani, seconda carica istituzionale italiana, ha tutti i diritti del caso, naturalmente, compreso quello di sentirsi offeso e di replicare ai fatti raccontati. Ha persino il diritto di rimanere in silenzio, come pure ha fatto con il Tg1, divagando al solito sulla politica, quando il tema era la cronaca. Il silenzio, però, non fa onore alla sua carica e neppure alla sua prossima biografia.

Schifani, indignandosi quanto crede, dovrebbe invece dire il necessario e disdire l’ingiusto. Sempre che non adotti la linea di condotta del suo capo, il presidente Berlusconi, che quando vuol sottolineare domande proibite a sè o ai propri amici, lietamente mima il mitra.


Pino Corrias
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Travaglio: "Pentito? Ma per piacere, non scherziamo. Figuriamoci se sono pentito per quello che ho detto. Anzi, sono stato anche troppo buono". E aggiunge: "Nessuno dice che quanto ho affermato sia falso". Quanto alla decisione del Garante, prevede: "L'Authority sanzionerà 'Che tempo che fa' di Fazio con un provvedimento diretto alla Rai che mi ha consentito di dire cose vere. Poi la Rai mi denuncerà e così io non potrò più partecipare a 'Anno Zero'. E così si saranno tolti il problema"
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Bon aggiungo Grillo cosi' completo la rassegna stampa

Il presidente del Senato Renato Schifani è indignato. E’ in buona compagnia. I vertici RAI sono indignati. Anna Finocchiaro è indignata. Gasparri è indignato. Follini è indignato. Il PDL è indignato. Il PD è indignato.
L’indignazione sta tracimando dalle narici del veltrusconismo. Guareschi creò i trinariciuti. I veltruschini hanno un buco in più. Sono quadrinariciuti, due narici di sinistra e due di destra, che soffiano indignazione per la libera informazione.
Quattro narici in fila per due.
Travaglio ha fatto alcune dichiarazioni, tratte dal libro scritto con Gomez: “Se li conosci, li eviti” e da: “I complici” di Lirio Abbate e Gomez. Nessuno ha chiesto in questi mesi il ritiro dei libri. Perché?
Travaglio ha avuto il torto di fare le dichiarazioni in televisione. Milioni di italiani che non leggono i libri lo hanno potuto ascoltare. Il problema è nel media, non nel messaggio. RAISET è cosa loro.
Schifani ha spiegato che “C’è chi vuole minare il dialogo”, ma di questo non deve avere paura. Il dialogo può solo avvenire, infatti, tra due soggetti distinti, ognuno con una propria identità. I veltruschini quadrinariciuti sono la stessa cosa. Il dialogo tra Finocchiaro e Gasparri è un fatto genetico. Hanno lo stesso DNA.

Schifani ha aggiunto: “Se c’è qualcuno che deve pagare dei prezzi li pagherà”.
Inizierei dalla Spagna. Frattini ritiri gli ambasciatori e La Russa si predisponga per una nuova Guernica. E’ la giusta risposta a El Pais, il quotidiano spagnolo più diffuso con mezzo milione di copie, che ha scritto il 29 aprile 2008, due settimane prima che Travaglio andasse dallo stuoino Fazio:

“Il suo nome (Schifani ndr) è stato associato dalla stampa italiana con la criminalità organizzata siciliana, dato che negli anni ottanta fu socio in una compagnia nella quale figuravano Nino Mandalà, boss del clan mafioso di Villabate, e Benny d’Agostino, imprenditore legato allo storico dirigente di Cosa Nostra, Michele Greco”.

Bombardiamo Zapatero e la stampa indipendente spagnola. ¡Que viva Franco!
Bisogna fare qualcosa!
Almeno andiamo a manifestare cazzo...


la risposta di Di Pietro cmq resterà nella storia

"questa è la mia laurea e questa è la tua tessera della P2"



Viene dalla padova per bene lui...non credo abbia conoscenze di volgare dialetto


Ma non me ne meraviglio...però mi viene da quando parla nel nome del popolo padano
Travaglio è l'ultimo baluardo di difesa del diritto di parola. Lui le cose le dice, le dice apertamente. Dobbiamo difenderlo, o un domani diremo ai nostri nipoti che non abbiamo saputo difendere colui che al momento rappresenta il "libero giornalismo" in Italia.

Travaglio > all
sarebbe interessante fare una paginetta in cui si fa un resoconto dell'accaduto e magari qualche riga di conclusione su come l'informazione viene trattata in italia.

creare un banner del tipo "Schifani e i suoi amici mafiosi" (o preferibilmente un messaggio più generico, ma che comunque colpisca chi lo vede) e inserirlo in ogni sito \ blog \ ecc... in cui abbiamo la possibilità di farlo.

insomma, se proprio vogliamo far qualcosa penso che dovremmo dare visibilità a certi argomenti.

non mi sembra che una iniziativa simile sarebbe troppo onerosa per chi volesse aderirvi.
Comunque Forza Italia è uno spettacolo. E' sostanzialmente composta da:

- Siciliani diciamo non propriamente limpidissimi (Miccichè, Dell' Utri, Schifani, Scapagnini - e vabbè, Sciascia l'avete letto pure voi)
- Ex-comunisti alla Bondi e Guzzanti
- Ex-socialismo "milanese" alla Craxi (insomma, quelli delle tangenti - appropò, ci ritroviamo sua figlia sottosegretario agli esteri, giusto per)
- Frangia ciellina poco inquadrata e piuttosto indipendente (Formigoni e lobby varie lumbard)
- Scheggie impazzite DC (Scajola, in parte lo stesso Bondi)
- Bellezze al bagno (Carfagna, Prestigiacomo e dintorni - ci metto anche la Brambilla che più che bellezza è un puttanùn)
- Attori e cantanti (Carlucci, Barbareschi, Bud Spencer et similia)

Non male, eh?


Si sarà iscritta a fisica e starà superando esami a suon di orali...a parole è molto brava,come ha dimostrato!
Ragazzi, ripeto per la terza volta, memorabilia. Anche solo per farlo leggere ai nipoti.
"Cough cough... vedi, nipote, in Italia siamo arrivati a questi punti, c'era gente come tharghan, avevamo gli amici della mafia al governo, ecc ecc... o ecco il mio povero fegato che fa di nuovo male, chiama la nonna"


Dove vuoi che sia? Alla camera!
Dal Blog di Travaglio



L'ultima volta che l'ho sentita stava criticando un premio nobel per la fisica.