[Thread Politico Unico] Berlusconi davanti e dietro tutti quanti.

Ma la biancofiore non era quella che si faceva suggerire cosa dire tramite iphone quando era a ballarò? Mi ricordo male io?



La mia opinione ..
Letta pur non avendo colpe aveva preso un impegno per un governo di larghe intese e non ne sarebbe uscito bene a creare lui stesso una rottura , Renzi non ha firmato accordi , può spingere le riforme senza perdere la faccia , magari metterci anche qualcosa di populista tipo il taglio dei parlamentari , o votano o si crea la spaccatura e si torna a votare .. ma in campagna elettorale poi potrà usare un " io ho provato a fare X ma non hanno votato le mie proposte " .. la minaccia di tornare a elezioni sarà quindi un qualcosa che potrà usare come arma ..


Eh tipo. Continuo a pensare che la soluzione migliore sarebbe varare una decente legge elettorale e poi mandare tutti al voto di modo che si possa formare finalmente una maggioranza monocolore - di qualsiasi colore essa sia, sempre meglio del moto browniano dell'attuale spezzatino politico - in grado di governare seriamente. Se accadesse sarebbe già un mezzo miracolo. Non so, a me pare una cosa così banale pensare che prima di ogni altra considerazione debba essere privilegiata ad ogni costo la governabilità.
Comunque io sono favorevole alla patrimoniale da 400 miliardi, e lo dico da sporco capitalista.

per quella aspetto febbraio, ma mi auguro che laggente ricordi chi non l'ha voluta, fortissimamente non voluta, a quel punto, se non la si facesse.
altro che leggi fatte su internet e leggi fatte con b.
le occasioni offerte e sputate son state troppe, se lo ricordassero al momento del voto.

perchè sento già puzzo di passi indietro da parte di fi e sulla stagnola nemmeno inizio, quindi ci sta che nulla cambi.

ma lo sai che? vado a letto che tanto domani è un altro giorno


E' così improponibile impostare una vera lotta all'evasione prima di maneggiare i vincoli di bilancio?
io vorrei sapere cosa vuol dire (a) per la gente e (b) per laggente "riforma fiscale". Perché inneggiare ad una riforma fiscale senza avere idee di quali debbano essere contenuti e direzione della stessa vuol dire inneggiare al niente.

E ovviamente cosa vorrebbe dire per Renzi (sicuramente avrà espresso in termini più o meno recenti qualche idea di massima).
Perché se vuole fare una riforma fiscale con questi numeri e in questo particolare momento diciamo che non è ci sono molti spazi di manovra e margini per la fiscalità creativa


Ma no, e' che in Italia portate in processione la lotta all'evasione come se fosse il santo Graal. In realta' e' grasso che cola.


Il patto di ferro Prodi/Visco/Barca/Amato vorrebbe un prelievo una tantum sui depositi tra gli 80 ed i 100mila euro, piu' una % (si parlava del 7%) sui patrimoni di importo superiore.
Tassazione dei capital gain (Renzi ed i suoi saggi concordano) ad aliquota marginale del reddito per finanziare un taglio dell'Irap e l'abbattimento del cuneo fiscale.


Io ho portato la mia disperazione un passo oltre questa specie di soglia psicologica fondata sulla retribuzione terrena. Già metto in conto che al momento di andare al voto nessuno si ricorderà chi abbia voluto questa fantomatica legge elettorale prossima ventura e chi non l'abbia voluta; e che magari potrebbe uscire perdente dall'ordalia proprio la forza politica promotrice della legge e del cambiamento. Non importa, fa (purtroppo) parte del gioco: purché esca da quelle elezioni una maggioranza ampia, ampia, ampia. Bontà divina, dipendesse da me imporrei un sistema maggioritario a turno unico basato su collegi uninominali.


Ma capisci che 100mila euro non sono grosse cifre e che si colpirebbe principalmente i non evasori ??
E una puttanata , se fanno una cosa del genere visto che mia madre è stata 100% onesta tutta la vita , quando mi lascerà l' azienda o altro inizierò a evadere tutto il possibile e senza lasciare manco 1€ a deposito tracciabile ..


Renzi ha con tutta probabilità dato questo colpo di reni proprio perché la corsa della legge elettorale iniziava vistosamente ad essere rallentata dal fuoco di fila (proveniente, anche, dal PD di area cuperliana: mi riferisco all'emendamento che avrebbe legato l'entrata in vigore dell'Italicum con la modifica del Senato). Il governo Letta, è noto, si sarebbe sgretolato autonomamente nel giro di qualche mese, rischiando di far precipitare ulteriormente l'iter parlamentare della riforma, perché venuto meno il collante dettato dalla presenza effettiva di un esecutivo i gruppi alle Camere avrebbero iniziato a temere per la perdita del seggio e - a livello partitico - della centralità, puntando dunque ogni carta sul proporzionale gentilmente offertoci dalla Consulta.

Mettendo assieme i vari pezzi, questa mi sembra essere la ricostruzione più verosimile. Ora, giustamente qualcuno si chiede perché dovrebbe cambiare di una sola virgola dopo l'insediamento del Renzi 1. È possibile pecchi di ingenuità, ma credo si voglia, se possibile, 'travolgere' le ora deboli barricate parlamentari di cui parlavo sopra (deboli anzitutto perché nulle a fronte della legittimazione popolare, seppure non completa, di Renzi, in secondo luogo perché stordite dall'allettante prospettiva di una legislatura a scadenza naturale, non è un caso si batta molto su questo tema), modificare la legge elettorale, spingere molto su qualche altra riforma, arrivando o all'effettiva approvazione o a un punto di rottura, questa volta però con già Italicum approvato. A quel punto ci si potrebbe presentare in campagna elettorale come pragmatici innovatori, gettando parimenti discredito sulle componenti che nella prosa del centrosinistra avrebbero ostacolato il percorso delle riforme.
Credo la chiave di lettura, attualmente mancante, stia tutta nel vedere se i destini della nuova legge elettorale saranno definitivamente legati alle riforme costituzionali.
Renzi ha dato questo colpo di reni perche' il mondo del business italiano e' in piena guerra civile, nient'altro.


dico due cose assolutamente scontate.

la prima parte non è una riforma fiscale, nel senso parliamo della "solita", aleggiante, patrimoniale (in versione Kommerzbank - cos'sera, uno o due anni fa? - e varianti assortite). Per la sua natura episodica non può, evidentemente, rientrare nell'uso lessicale del termine "riforma".

Patrimoniale che, incidentalmente, per me sarebbe una porcata inaccettabile (ma sorvoliamo, se ne era già discusso ai tempi del thread su Cipro), considerato anche il limite minimo perfettamente coincidente con quello previsto per l'operatività della garanzia sui depositi.

La seconda parte non basterebbe comunque per fare una riforma fiscale. O meglio, sarebbe un intervento fiscale, anche rilevante (non risolutivo a mio parere), ma definirla una riforma sarebbe davvero eccessivo.

Anche perché i problemi della fiscalità italiana non sono legati solo al "quanto" si paga, ma al "quando", al "come" e - da ultimo - al come il contribuente deve dichiarare e a come il contribuente è controllato.

tutte componenti e fasi del procedimento - in senso atecnico - tributario che dovrebbero essere razionalizzate, snellite e ripensate nella prospettiva di una riforma.


Anche. Le campane di Squinzi avevano già suonato, e una decina di giorni fa è uscito sul Foglio un interessante articolo che appunto parlava di come diversi gruppi di interesse stessero facendo forti pressioni su Renzi per terminare l'esperienza del governo Letta. Del resto in primavera si dovranno sistemare diversi boiardi tra Eni, Enel, Finmeccanica e Poste.
Sono dai 400 ai 600 miliardi di euro, e riporterebbero l'Italia sotto la soglia del 100% garantendo un discreto margine per la revisione delle aliquote. Insomma, sarebbe l'intervento piu' pesante (ed utile) degli ultimi 10 anni, nel Paese dove riforma e' persino il decreto per l'informatizzazione della sezione rosaluxesbor di via Gianmerulana, oppure ove vengono insigniti dell'onorificenza di gran cavaliere della giarrettiera persino i peggiori furfanti, non vedo perche' tu debba essere parco col blasone.
ma quella che chiamano riforma fiscale alla fine non è sta roba qua ?
http://www.camera.it/leg17/465?area=6&tema=465


plausibile che sia il nocciolo duro della "riforma" sbandierata da Renzi (in pratica si prende un ddl già incardinato e lo si presenta come frutto del lavoro del nuovo governo). Non sarebbe niente di particolarmente epocale, dando una lettura (molto) sommaria a quanto hai postato.

Infatti è esattamente questa la direzione.
Renzi proponeva una integrazione informatica e digitale, insieme ad un maggior uso della moneta elettronica.
Il fine ultimo era creare un sistema che ti mandasse a casa la dichiarazione dei redditi già precompilata.
Può sembrare una banalità ma sarebbe un gran passo avanti nella semplificazione, lotta all'evasione e riduzione dei costi non monetari.
Poi immagino che si parlarerà ancora del'abolizione dell'irap, oppure di una parziale intervento a favore della domanda interna con trasferimenti a individui con una maggiore propensione al consumo (non che mi piaccia molto questa ultima idea.
Tutto questo a saldo zero ovviamente.


per qualsiasi soggetto titolare di una p.iva (impresa o libero professionista) è IMPOSSIBILE. Impossibile perché tecnicamente l'AdE dovrebbe gestirti lei direttamente la contabilità (già oggi ci sono forme di tutoraggio, ma è una cosa *discretamente" diversa da quella di cui si parla), ovvero dovresti COSTANTEMENTE E IN TEMPO REALE trasmettere alla stessa tutta la tua contabilità (lol) e/o i dati rilevanti al fine di computare, giorno per giorno, il reddito imponibile.

Se parliamo della dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti, è roba che fanno i patronati in cinque secondi. E non è esattamente il fulcro della fiscalità italiana e dei suoi problemi.

La gestione della fiscalità di un'impresa o di un libero professionista richiederà sempre l'assistenza di un professionista: il punto è ridurre alcune irrazionalità e/o eccessi burocratici (oltre che rischi dettati dal dubbio interpretativo altissimo) che connotano l'attuale sistema fiscale.

p.s.

tra l'altro la dichiarazione precompilata varrebbe come "accertamento automatico", con l'AdE ti applicherebbe in automatico e fin da subito gli studi di settore come vuole lei (cioè a c....): 'nuff said (per chi lavora e sa come funzionano veramente queste cose).

p.p.s.

il fisco non si riforma "a saldo zero". A meno di fare le solite riforme a costo zero alla cazzo di cane, vedi le "riforme" della giustizia di questi anni (la mediazione obbligatoria )


Sarebbe un suicidio.