C’era una volta un computer dove vivevano 500 discepoli dediti all’amore universale.
Un giorno passava di la un gatto infreddolito e stanco, ridotto malissimo, quasi in fin di vita e vide che dal culo del computer usciva aria calda.
Allora pensó “Spe, mi appoggio un attimo, il tempo che mi riscaldo e mi riprendo”.
E si addormentò. La classica botta di sonno atavico.
Come il buono nel deserto con le labbra bruciate dall’arsura.
Il computer iniziò a suonare, beep beep, ma era la vigilia di capodanno e non sentiva un cazzo nessuno.
Erano tutti con la faccia affogata nel bidet pieno di vomito di lenticchie e con il culo a vista con pezzi di carta igienica penzolanti.
Allora partì lo shutdown di emergenza.
Ma il gatto era morto con la faccia appoggiata al pulsante del power on e i peli erano finiti ovunque.
Andò tutto a fuoco e finì l’amore.
Tutti bestemmiavano, ma non li sentiva nessuno.
Il giorno dopo che era festivo tutti si iscrissero alla spicciolata al castello dopo le tre di pomeriggio ma un bug li faceva rinascere dentro un’altro computer con i nomi tutti uguali.
Lord0, Lord1, Lord2, Lord499.
Tutti a litigare per chi voleva il Lord69 o il Lord23, a mandare messaggi al mod ma non c’era un cazzo da fare. I messaggi al mod finivano a tokio dove c’era uno che li stampava e ci faceva le figurine con l’ai e li vendeva su onlyfans a 3 euro l’una se volevi il cartonato oppure a 30 euro se li volevi su mdf.
E poi tutto ricominciò e nessuno sapeva più chi cazzo era.
Erano diventati tutti dei signori.