Thread del femminicidio

Patriarcato e’ anche fare l’analisi morfosintattica delle dichiarazioni di una a cui hanno appena ammazzato la sorella per assicurarsi che non abbia ferito il proprio ego.

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Per dire, questo e’ il genere di linguaggio di una persona che fa schifo al cazzo, in queste circostanze.
Almeno abbiamo degli esempi piu’ concreti.

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Ha fatto quel post così poteva sapere chi fa più schifo senza leggersi il topic?

Circolare gente, circolare :asd:

potrebbe anche essere dove lavoro io, quindi preferisco non indagare oltre :asd:

Oh Comunque I provita manco sanno frignare. Notare il tweet e il video che lui stesso posta che smentisce ogni parola che scrive :rotfl:

Almeno poteva mettercele due fiammelle con l’AI

https://x.com/jacopocoghe/status/1728475059033952558?s=46&t=1TAQbkToBnLmX0dPC3_Jeg

https://x.com/jacopocoghe/status/1728538706145874185?s=46&t=1TAQbkToBnLmX0dPC3_Jeg

Rotfl je suis vetrina letteralmente, i meme indistinguibili dalla realtà. Comunque la polizia s’è ritrovata stavolta a difende i cristostronzi e a tirare due manganellate distensive. In b4 ma mica era per la protesta, avevano riconosciuto le mogli che non stavano ancora a casa a fare la calzetta.

TUTTA L’ITALIA ASPETTAVA QUESTO MOMENTO: LA VIOLENZA NON HA GENERE. ANCHE LE DONNE SI RIUNISCONO PER DETURPARE LA PROPRIETà PRIVATA, NON SI ESCLUDE LA PISTA ANARCHICA

No aspe questo è un cattocretino che prova a fare je suis vetrina perchè letteralmente anche alla feccia di destra alla fine del suo movimento frega un cazzo e QUINDI deve mettere in ballo la propriera privata violentata e i soldi che piangono senno non se lo caca nessuno.

domanda, senza intento polemico: secondo voi, il padre di Giulia, dovrebbe fare un mea culpa, come richiesto dalla figlia?

in una situazione del genere penso che di mea culpa se ne stia appioppando parecchi, anche ingiusti; in primis il non aver capito che c’era un problema con questo ragazzo

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asp, io mi riferivo alle parole di Elena che diceva che tutti gli uomini devono fare mea culpa, non per il fatto in sè, ma in quanto uomini.
Mi chiedevo se veramente voleva includere anche il padre, e se quindi lui, dovrebbe fare una dichiarazione, per dare ancora più forza alle parole della figlia.

Ti avevo capito. Io intendevo dire che penso che di cazzi in testa ne abbia anche troppi. Forse si starà facendo l’interrogativo anche lui, viste le parole della figlia, forse il dolore non gli lascia così tanti pensieri lucidi. Non mi sentirei di dire alla vittima di fare un’analisi introspettiva proprio ora. Magari verrà col tempo e ne farà la sua bandiera, come sta facendo la figlia. Chissà!

boh, non lo conosco, immagino di si

il video e’ questo ed onestamente mi sembra una dichiarazione di buon senso, non ha alcun senso chiedersi se il padre o l’uomo piu’ buono del mondo debbano fare una dichiarazione per dare piu’ forza, basta ascoltare questo messaggio e rifletterci

per me non è sufficiente rifletterci e non credo che poi si quello che vorrebbe Elena…

per carita’ fai quello che ti senti, ma non vedo perche’ il padre di Giulia dovrebbe intervenire nel dibattito pubblico se non se la sente. quello che Elena chiede e’ un cambiamento interiore e esteriore volto a cambiare la cultura attuale del paese nei suoi aspetti tossici verso le donne , p.e. il cat calling , non di fare dichiarazioni

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sicuramente, giustissimo, ma Elena ha chiesto (tra le altre cose), un mea culpa.
E lo ha chiesto poi usando le parole forti “bruciate tutto”.

La riflessione interiore, invece assomiglia tanto al “minuto di silenzio” che non voleva.

Forse penso che sia troppo facile dirsi d’accordo con lei, e poi appunto, stare zitti.
Il primo passo, in quanto colpevoli, è chiedere scusa. Altrimenti come fa a venire il resto?

(premesso che a questo punto sto facendo un discorso generale, non relativo al solo padre)

ok, passando al discorso generale, direi che una cosa non esclude l’altra. dal mio punto di vista e’ necessario sia un cambiamento interiore delle coscienze -cioe’ l’invito al mea culpa come da video- che una manifestazione esteriore che renda esplicito, pubblico e non ignorabile questo bisogno di cambiare la nostra societa’. non mi pare si parli di scuse, Giulia parla di mea culpa in termini di esame di coscienza, di introspezione. nemmeno il discorso uomo in quanto uomo avrebbe tantissimo senso al di fuori della nostra cultura che prevede la donna subalterna

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a me continua a sorprendere come non venga capito il messaggio che si cerca di far passare.

Magari sbaglio tutto io, ma quando si parla di uomini non si intende il singolo individuo che da solo può cambiare il mondo, ma capire dentro di se, insieme al resto della comunità mondiale, che certi atteggiamenti che reputiamo normali alla lunga non fanno altro che creare un substrato culturale che porta le donne alla oppressione fisica e mentale e che a volte porta pure alla loro morte per mano di persone che non vogliono accettare in alcun modo che la donna sia libera di vivere la sua vita come meglio crede.

Tanto per fare un esempio, anche solo annuire a gente che dice che la donna deve stare a casa e fare quello che vuole il marito, semplicemente per non creare casini durante una discussione, è un atteggiamento passivo che non fa altro che mantenere lo status quo.

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