Thread del femminicidio

L’avrai già spiegato ma questo post è già più interessante degli altri due sopra a cui rispondevo :asd:
Grazie.

Azz e1ke vuoi i paperz?

Il problema semmai è che il volume di paperz è enorme e, se da lettore vuoi che la verità sia che certi tratti comportamentali siano deterministici biologicamente, non bastano quelli a dissuaderti.

In generale il concetto importante è quello della tabula rasa, che è un concetto filosofico antico (roba che ha definito Aristotele, per capirci).
In tempi moderni hanno fatto breccia testi di Steven Pinker e Noam Chomsky, e menziono questi due perché sono i nomi più facilmente associati al fatto che il concetto di tabula rasa abbia delle debolezze se preso come generalista: la predisposizione all’apprendimento di una forma comunicativa a partire dall’essere neonati è hardwired e c’è un certo consenso in questo(1988 eh), ed i test su gemelli mostrano che c’è roba la cui predisposizione è mediata dalla biologia.

“Predisposizione mediata dalla biologia” non significa che c’è il gene, significa che le combinazioni casuali di sviluppo personale, definite dall’infinito numero di input che riceve un individuo nel suo periodo formativo - di cui una larghissima parte, di natura sociale - hanno dei check simili per biologia simile. Purtroppo però complica tutto il fatto che elementi scorrelati (tematicamente) sono correlati (biologicamente) e viceversa. Ci vorrebbe anche una scorsa a questo libro. Tuttavia, spoiler, la comunità scientifica ha chiesto il kick&ban di Pinker perché ha dimostrato più volte di sostenere, in maniera più o meno nascosta, posizioni prevaricative e di supremazia.

Quindi, dicevo, hardwiring della predisposizione all’apprendere un linguaggio. Se vuoi ti linko questo libro (500 pagine, del 1922? non l’ho mai letto manco io) che è una pubblicazione che dice che non c’è una predisposizione naturale all’apprendere una lingua specifica.

Quindi l’hardwiring quanto controllo ha sul processo?

Non è che l’argomento di discussione escluda l’influenza biologica, quel che non riesce ad esprimere è il 51% di importanza di essa sui comportamenti umani (e se lo dimostrasse, si aprono le danze dell’eugenetica).

Questo altro studio parla di benessere percepito usando come controlli gemelli (sia omozigoti che eterozigoti), fratelli e pure fratelli adottivi, collegando la percezione con aspetti biologici.

Tutto questo è sufficiente a giustificare un comportamento così codificato come quello legato al femminicidio? A me sembra abbastanza evidente che le pennellate della biologia siano talmente macro che poi vanno intrappolate nella rete della lente culturale, perché altrimenti, come dico sempre, io la fila al bar per il cappuccino ed il cornetto, pagando pure (!) la sentirei come un enorme peso, e così dovrebbero viverla in tanti.

Però come dicevo in apertura, siccome non c’è un consenso che dice “100% SI” o “100% NO”, se vuoi credere che ci sia una predisposizione naturale inevitabile come unico predittore dei comportamenti, anche se ti leggi paper che ti provano a spiegare che il concetto è molto più nuanced, è molto difficile cambiare idea. Anche perché non è un argomento di discussione esattamente a portata di tutti, aggiungerei.

edit: aggiungerei anche che in un periodo storico in cui il discorso pubblico è sminchiato® e lo scettro della scienza infusa è stato dato al tech/information science, è anche molto difficile parlare al popolo di argomenti che hanno una educated guess/outcome incerto, il bisogno di poter dire “la verità è questa” perché l’interfaccia di pensiero codificata di massa per la scienza a portata di tutti è quella per cui una lettera ed un numero non si possono sommare, crea una percezione di inutilità collegata al parlare di argomenti che non hanno verità assolute comprovate.

7 Likes

Assolutamente sì, se hai pure altri libri da consigliare, mettili.
Sono argomenti che mi hanno sempre affascinato.

Cioè per me una delle funzioni principali del forum, per come piace a me, dovrebbe esser anche questa :asd:

2 Likes

Lol ci sono cascato in pieno :asd:

Veramente a me un mese fa hanno chiesto se avevo “figli piccoli che si ammalano spesso”.

Il fantastico mondo del lavoro che si adopera per l’uguaglianza :sisi:

Rotfl è come quando tagliano la pensione degli statali, finalmente l’uguaglianza, perché i comunisti non appoggiano la proposta eh eh? Non vi piace l’uguaglianza :slight_smile:

Se anche per legge equiparassero i tempi di assenza del lavoro in caso di figli fra uomini e donne i datori di lavoro stronzi preferirebbero comunque gli uomini sapendo che se si fanno loro pressioni e velate minacce di licenziamento (ovviamente non si può fare ma si fa) gli uomini vengono al lavoro. Le donne all’ottavo mese non vengono e basta.

2 Likes

si ovvio, still sarebbe il caso di farlo

Domani che stanotte ero a lavorare su un report, peraltro gender associato :asd:

Se esiste un gene dell’ aggressività la logica conseguenza è che si può fare uno screening genetico e segnare sulla carta d’identità “geneticamente aggressivo”

#Fano (Pesaro-Urbino), un pensionato di 70 anni ha strangolato a mani nude e ucciso la moglie di 66 anni nella casa di famiglia ieri sera. L’uomo ha poi tentato di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. A scoprire il delitto, uno dei figli della coppia che attendeva i genitori a cena. L’uomo è in stato di arresto ed è al momento ricoverato in ospedale. Si tratta del 106° femminicidio del 2023 in Italia @ultimoranet

Buongiorno

Io non ho mai picchiato nessuno, nemmeno fatto il bullo da piccolo, ma mi son capitati periodi che se non sborravo per una settimana sentivo salire una rabbia e nervosismo assurda.

A me basterbbe che fosse almeno socialmente accettato prendersi 15 minuti di solitudine per calmarsi :asd:

Ma una cosa su questi dati, alcuni riportano 106 (o comunque, fino a prima di questo, sopra i 100), mentre in altri siti leggo 39 (ora 40), come su questo:

Perché mi sa che 106 sono gli omicidi compiuti con vittime donne dall’inizio dell’anno, ma quelli che sono specificatamente femminicidi sono quelli indicati in questo sito.

Poi altri parlano di 83:

Cioè sticazzi, è una questione di poco conto, però ogni testata spara numeri a caso.

Guarda, c’è anche l’osservatorio nazionale di non una di meno che è di solito quello che io seguo https://osservatorionazionale.nonunadimeno.net/

Però loro aggiornano ogni 8 del mese

2 Likes

Grazie, praticamente tutti quelli avvenuti in Italia con vittime donne.

Avevamo basse aspettative ma…
Praticamente a fare educazione alle scuole hanno chiamato un incel.
Good lol

Il rateo con cui queste uccisioni si verificano è circa 1:220’000, circa 130 - 135 casi annui subordinatamente alla popolazione residente effettiva, ad esempio 0,38 per 100’000 nel 2019, potrebbe diminuire il computo per il 2023 a meno di nuovi picchi od assassinii multipli ma rimarrebbero 12 - 15 occasioni statisticamente preventivabili prima del 31 Dicembre.

Chiaramente la variabilità è elevatissima su un campionamento tanto ridotto, ma è pur vero si tratti solamente dell’atto finale di processi molto più articolati, variegati e frequenti.

Scusa, ma che calcoli hai fatto?
Non è neanche in linea con la media dell’anno o del precedente triennio.

https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne

Qui ci sono tutti i dati e c’è l’Excel completo dal 2002 fino al 2021.
Nel 2002, 2003 e 2004 si sono verificati 187, 192 e 186 omicidi con vittime donne, una strage praticamente.

Appunto, alta variabilità, oscillazioni nell’ordine del 20%, comunque 0,4 casi ogni 100’000 persone rappresentano 1 avvenimento su 220’000 unità statistiche.

La situazione almeno fino al 2019 era in progressivo miglioramento anche se chiaramente, e forse anche utilmente, la percezione pubblica e la sensibilità al tema diveniva progressivamente amplificata da ogni caso.

Comunque assolutamente un’altra cosa che mi è venuta in mente, se vi interessa, è leggere Dalla Parte delle bambine di Gianini Belotti perché è un saggio sociologico estremamente cristallino sulla socializzazione diversa maschile e femminile che subiscono bambini e bambine. Ed è incredibilmente attuale, benché scritto negli anni '70.