Thread del femminicidio

Non ho avuto molte occasioni di comportarmi da buono, ma quando l’ho fatto ho sempre pagato.
Nella prima occasione una ragazza mi chiese consiglio, gli dissi di stare lontano da X, lei glielo raccontò e lui venne con altri due intenzionato a pistarmi di botte, la scampai perché era una piazza affollata. La mia fidanzata del tempo, amica della ragazza che chiese consiglio, diede ragione all’energumeno dicendomi “sono cose che nn si fanno”.

Nella seconda, quella dello stalker che ho raccontato a inizio thread, fummo in 2 (in un gruppo di lavoro di circa 20 persone) a provare ad affrontare la questione e venimmo esclusi dal gruppo.
La maggior parte delle persone che si opposero ad affrontare la cosa per paura di venire coinvolte erano donne, “amiche” sia della vittima che del fidanzato stalker.

Con questo non voglio dire “col cazzo che lo rifarei”, ti dico solo che non è per niente così semplice.

E io nemmeno dico che sia facile non farsi i cazzi propri.

È capitato anche a me di restare zitta davanti a un tripudio di commenti razzisti, da un lato perché ero basita, dall’altro perché non mi andava di iniziare una discussione.
Col senno di poi, penso di aver sbagliato e me ne vergogno.

Sì, certo, c’è stato un miglioramento ma non è abbastanza e bisogna contrastarle attivamente queste cose, decostruendo appunto. Recentemente leggevo un libro sulle condizioni delle donne nelle scienze e nella ricerca e dai dati risultava che la situazione sta migliorando, ma se la lasciassimo migliorare da sola senza nessuna azione attiva l’equilibrio tra uomini e donne nell’ambito della ricerca si appianerebbe nel 2138.

Edit se dovesse interessarvi il libro: Oltre Marie. Prospettive di genere nella scienza - Nastassja Cipriani - Edwige Pezzulli - - Libro - le plurali - Le Sagge | IBS

Questo lo lascio qui, prendetelo ed usatelo con sapienza.

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Lo so che non è affatto facile e si rischiano situazioni assurde tipo le tue. Onestamente mi dispiace, è normale pensare poi “mi faccio i cazzi miei, ma chi me lo fa fare”.

Ho dovuto smettere di parlare di questo argomento con due “amici” per evitare di tagliare completamente i ponti. Ci ho provato per mesi eh, ma per quieto vivere ho mollato il colpo. Probabilmente sbaglio.

Il punto però è che secondo me sono tanti quelli che stanno zitti per quieto vivere. Per quanto possibile, proviamo a dare il buon esempio.

Sperando di non essere picchiati :vface:

Si stanno zitti perché ne traggono vantaggio, visto il privilegio patriarcale. Andare contro lo status Quo è sempre difficile, è una cazzo di lotta di sangue e merda. Purtroppo.

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Guarda io ho 45 anni e sono cresciuto in un periodo in cui ancora le donne “tipo” erano le casalinghe dei film di Alvaro Vitali.

Oggi certi comportamenti e una certa visione della donna non è più vista di buon occhio neanche da chi ha la mia età nonostante ci siamo cresciuti in mezzo, per il semplice fatto che il cambiamento in meglio è visibile, cosi’ come è evidente che certe cose erano porcherie fatte per un target di uomo che è in via di estinzione.

E sono sicuro che le nuove generazioni siano ancora più proiettate in avanti di quanto lo sia la mia.

Ti assicuro che di situazioni scomode ne ho viste, sentite e vissute sulla mia pelle e a nessuno ho mai detto bravo hai fatto bene, anzi.

oh va bene che su ngi siamo vecchidimerda ma a tutto c’è un limite sta roba manco mia nonna al quinto martini la tirava fuori che cazzo è?

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Una volta si che si stava meglio, prendevano le botte e stavamo in silenzio il NO non era proprio contemplato!

a memoria io ricordo qualcosa di educazione sessuale alle medie ma roba blanda a bestia, di emotiva invece mi pare proprio zero

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Complimenti alla nonna comunque :ubersisi:

Nonna Elena era una roccia, 8 figli in 15 anni e piantava i chiodi con le mani

io non credo che per questi reati serva una particolare deterrenza o educazione nelle scuole (quest’ultima comunque meglio ci sia). Credo serva molto di più un esempio familiare sereno, e qui purtroppo non sempre è possibile ma il ricambio generazionale aiuta, oltre che -e qui secondo me è fondamentale- un approccio sano alla psciologia terapeutica, che è ancora vista come una roba da sfigati.

Questo per contenere al massimo i reati, purtroppo penso che per quanto si possa fare un certo numero di casi endemici esisterà sempre. I dati dei paesi nordici, del resto, non sono particolarmente diversi dai nostri (n.b. sto dando per scontato che in quei paesi investano parecchioin questa direzione, ma potrei sbagliarmi).

nonna elena?

Era una battuta, mia nonna non poteva bere perché aveva il diabete, andiamo oltre che anche un po’ sticazzi

Fortunatamente il ministro ha le idee ben chiare:

Il calo delle violenze (che sottintende un’evoluzione della società in una direzione migliore del passato) è un dato statistico, ma con i numeri puoi dire un po’ di tutto.
Sicuramente il dato della violenza “classica” è calato, e forse in modo maggiore di quanto indica il dato statistico (esempio calo di casi nonostante maggiori denuncie rispetto al passato)
Non vuol dire che la società sia migliore e se nel paniere delle violenze inserissimo soprusi più o meno sottili magari il numero sarebbe maggiore di oggi o di prima.
Io credo che la società cambi ad una velocità maggiore dell’adattamento psichico dell’individuo. Abbiamo una società improntata sull’ego, ma manca sempre di più il processo necessario a costruire un’identità sana e stabile per una miriade di motivi, vai dall’influenza dei media o dei social all’assenza delle figure genitoriali, alla mancanza di formazione stessa dei genitori, alla scuola basata su una formazione nozionistica che non serve a un cazzo se non a creare lavoratori che poi emotivamente sono delle bestie.
E aggiungo che un adulto che è già deviato avrà e crescerà dei figli ancora più deviati che a loro volta cresceranno figli ancora più deviati.
Al netto di questioni si psicopatia vera e propria congenita, che per esplodere necessita di elementi fisici e contesto adatto, abbiamo comunque un contesto che è terreno fertile per devianze indipendenemente da aspetti congeniti (che sono una ristrettissima minoranza)
Basta guardare leader politici, ceo, persone che hanno ruoli dirigenziali a scendere fino alla persona comune.

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Vanno informati dei rischi per poter essere in grado di affrontarli ed aggirarli meglio?
Tipo, prelevare più soldi per evitare di finire la benzina e fermarsi, puntare a Est e non a Paesi come la Germania e via dicendo?

E’ una roba oltre l’assurdo.
Va bene aver poca stima della parte politica, va bene che ci hanno abituato ad ogni sorta di sconcezza ma una cosa del genere quanto devi essere tarato per poterla concepire?

SCIATTERIA ETICA quanti millifez sono?