Grazie per avermi ricordato un argomento che il mio subconscio aveva rimosso - tanto era il disgusto che generava - ed ora la mia mattinata inizia ancora più di merda :|
In questo contesto possono essere accettati i mille distinguo (4 in realtà) che regolamentano l’eutanasia assistita in Italia perchè non mi stupisce che qualcuno possa plasmare a proprio piacimento la regola ed utilizzarla per fare “pulizia sociale” od altro.
Però di fronte ad una certificazione medica, ad una situazione oncologica conclamata non puoi negare o procrastinare la decisione.
Ogni singolo giorno di attesa è un giorno in più di dolore e disagio.
d’accordo solo sulla parte dei disturbi mentali, se una persona è disabile ma capace di intendere e di volere dovrebbe avere libertà di scelta sulla propria vita così come tutti gli altri.
Intendevo disabili non gravi, che hanno comunque la possibilità di vivere una vita piena, ma che sono “a carico della società senza produrre nulla” (come vengono spesso visti, spero non sia necessario specificare che non è per niente il mio punto di vista).
Per dire, visto che si parla del Canada:
Vogliono espandere il programma di eutanasia assistita alle persone che, come unica “patologia”, hanno la dipendenza da stupefacenti.
(Inoltre, tra parentesi e per inciso, se una persona autosufficiente vuole morire ci sono un sacco di modi in cui può farlo a casa, per conto suo, senza difficoltà e senza soffrire, senza bisogno di coinvolgere i medici.)
hai detto niente…
non lo se e’ abbastanza per l’eutanasia, non mi esprimo, ma una dipendenza incurabile equivale a un giorno di dolore dopo l’altro al pari di altre patologie
Ok ma non è che perchè hanno la possibilità di vivere una vita piena posso decidere io o te per loro, per me l’unica discriminante dovrebbe essere la capacità di intendere e di volere. Il diritto di morire dovrebbe essere uguale per tutti.
Qua si apre un altro fronte.
Perchè finchè sei “fisicamente abile” l’eutanasia è solo “un di più”.
Come definisci una dipendenza “incurabile”?
Non so non sono un esperto, ma nel link dice ‘se hai già provato diverse volte percorsi alternativi per disintossicarsi’
Magari sbaglio ma sapevo che ci sta una componente genetica che è (in parte) responsabile delle addiction
Letteralmente eugenetica. Apposto
manco ho detto di essere a favore (non lo sono) volevo solo dire che la dipendenza non e’ una “patologia” tra virgolette ma una patologia senza virgolette (nel contesto di sofferenza quotidiana che non puoi skippare)
E’ un po’ piu’ complicata proprio perche’ si puo’ creare la situazione in cui ci sono spinte sociali all’eutanasia per i disabili.
Secondo me rimane comunque un pilastro necessario per autorizzare l’eutanasia che ci sia una condizione di sofferenza fisica enorme.
E’ verissimo che del tuo corpo dovresti poter fare quello che vuoi, ma ad esempio ci sono leggi per cui non puoi vendere un rene per fare soldi. Eppure e’ il tuo corpo eh. Lo stato fa bene in linea di principio a porre delle limitazioni alla liberta’ personale, perche’ cosa e’ veramente una scelta libera e’ dibattibile.
Eh, la libera scelta è quella che provoca la rivoluzione dei redneck contro l’obamacare perché quei soldi vogliono usarli per il cellulare e la pistola.
Meloni: diamo a tutti gli italiani una pistola per suicidarsi così risolviamo sia il problema dell’eutanasia che quello dei neri
E’ sbagliato perché vorrebbe dire che esistono fattori genetici che ti fanno nascere addicted, invece al massimo ci sono vulnerabilità che senza fattori ambientali adeguati non sfociano in nulla. Così fai eugenetica perché dai per scontato che vulnerabilità > 100% malattia ma le statistiche sulla genetica e sull’ereditarietà non si leggono in questa maniera.
Credo che Oath intendesse dire che c’è chi è più vulnerabile alla dipendenza e chi meno non che se nasci con i geni sbagliati diventerai per forza drogatello
beh e’ eugenetica se uno la mette sul - sei predisposto, ti ammazzo prima perche’ diventerai un bucatino
ma essere piu’ o meno predisposti puo’ portare alcuni casi ad essere pressoche’ incurabili allo stesso modo di una forte depressione?
ovvero sei predisposto, la vita ti ha portato ad essere un bucatino, dopo 20 anni che le hai provate tutte non riesci a disintossicarti e la tua vita e’ una sofferenza dopo un’altra.
devi poter accedere all’eutanasia allo stesso modo che un depresso lo puo’ fare?
(specifico che non ho le risposte, solo le domande)
beh a me il limite del profitto monetario sembra molto più ragionevole e scontato dell’eutanasia “standard”.
Poi chiaramente tra il chiedere l’eutanasia per una malattia terminale o di gravissimo dolore o un polso rotto ci passa un mare e anche quello è chiaro.
Ma comunque le spinte sociali all’eutanasia per i disabili ovviamente non vanno bene e sono da monitorare ma non possono diventare una scusa per limitare troppo la libertà altrui - se il disabile è pienamente capace di intendere e di volere, con la conferma di tutti i professionisti necessari per stabilire ciò, e gli si pongono dei limiti che non si pongono agli “abili” è una discriminazione.
Se poi i singoli stati danno di matto e iniziano a dare il bonus eutanasia ai disabili è un discorso da fare a parte.
se poi mi vai a parlare di cosa è realmente scelta personale e andiamo a finire nel determinismo non finiamo più, per me la scelta personale è cosa mi voglio pippare o fumare, o se voglio vivere o no, e sono tutte scelte sacrosante che imho lo stato non dovrebbe punire in alcun modo
È una di quelle situazioni paradossali in cui baciapile e conservatori vari finiscono ad avere ragione, io giuro che sta argomentazione che se si sdogana l’eutanasia poi si ammazza la gente usando la libera scelta come scusa l’ho sentita spesso in passato da reazionari etc, perculate varie e alla fine avevano ragione
a me sembra simile al “eh ma se fai fumare le canne poi la gateway drug ti porta all’eroina”