[/Split] Telegram, come privacy e samba

Amazon si è dovuta scusare perché la sua compagnia (Ring) che si occupa di sicurezza, nonostante non avesse backdoor, si divertiva ad accedere da remoto alle telecamere comprate e installate da vari utenti per farsi i cazzi dei possessori :asd:

tra l’altro, senza backdoor hanno buttato una rete “segreta” riservata a criminali di vario genere e accessibile solo su invito.

così come hanno buttato giù roba che gira su tor.

quindi si tratta sempre e solo di una scusa.

Boh, mi pareva un discorso generico il vostro, se intendevate in ambito di indagini etc allora sì è diversa la cosa.

Stupeficium.

La crittografia è un pilastro della privacy digitale e non può essere sacrificata per esigenze di sorveglianza. Backdoor: CEDU e privacy

È questo il messaggio – forte e chiaro – che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha inviato con una sentenza storica che ha dichiarato illegale l’accesso governativo ai messaggi crittografati.

tenicamente qualsiasi tipo di intercettazione ha l’obbligo del nulla osta delle autorità quindi teoricamente si, anzi l’attuale governo ha limitato ancora di più l’accesso alle intercettazioni quind ise sei preoccupato finché c’è questo governo puoi dormire sogni tranquilli.

P.S nota a lato per usufruire della carta “evita intercettazione” devi essere dello stesso lato del governo e concludere i messaggi dal del ricchione a qualcuno di sinistra :teach:

quindi un colpo al cerchio e uno alla botte.

Da una parte escono queste sentenze, dall’altra promuovono iniziative cone “chat control”

boh mi pare ovvio che sta cosa crea piu’ domande che risposte (ed e’ una soluzione che va bene finche’ il codice etico del padrone della piattaforma e’ sovrapponibile al tuo) ma capisco benissimo che sia un ‘compromesso’ facile da accettare

ma non e’ un compromesso, non gira attorno al problema che la secretezza della tua conversazione dipende comunque da qualcosa di transitorio come la morale e le leggi del luogo e tempo in cui vivi (o banalmente la forza di chi te lo chiede come il governo dell’eritrea che ti compra casa al mare)

oh cmq non e’ che stiamo discutendo niente di nuovo, uno famoso diceva

‘Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.’ non mi ricordo se era tupac o franklin, probablmente tupac

minchia Franklin per tutelare i menomati che si scambiano le foto sideboobs delle 12enni mi mancava, questa me la voglio ricordare.

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non so se c’e l’hai con me, ma stai tranquillo che io se voglio interagire coi 12 enni faccio search sui tuoi post e ti quoto, solitamente mi basta per levarmi lo sfizio

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pazzesco

si ma oltre al multiquote voglio anche un post su ff dove si enuncia la crisi del non poter dire più nulla, dei togliti uno sfizio tu e fammi togliere uno sfizio a me così siamo pari

Boh io concordo che l’esigenza di privacy sia sacrosanta ma altrettanto lo è la sicurezza e la tutela dei cittadini. Ed entrambi sottendono a diritti fondamentali dell’uomo quindi è naturale si debba cercare un compromesso.

Ripeto se il compromesso è valutare da chi provenga la richiesta di accesso ai dati e per quali motivazioni, non la vedo così tragica o di difficile implementazione. Però ho la sensazione che in questo caso sia più un braccio di ferro in cui il privato vuole mantenere le chiavi per proprio interesse e non per ragioni etico-morali

ripropongo la domanda, se domani ci fosse un servizio p2p di comunicazione senza backdoor o entità centrali a cui chiedere i dati, secondo te lo stato dovrebbe accettarlo o bannarlo vista l’impossibilita’ di intercettarlo?

non e’ una domanda polemica o capziosa eh, ci sono argomenti a difesa di entrambe le posizioni imho, si tratta di decidere la meno peggio tra due scelte eh

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Ma banalmente funziona che la prima volta che c’è la necessità di metterci l’orecchio o si adeguano o chiudono, isi.

Se lo stato ha le prove che quella piattaforma è usata per deliquere si potrebbe anche chiuderela in caso di non collaborazione

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puoi dare per scontato che ogni servizio prima o poi sara’ utilizzato per qualcosa di illegale, quindi la risposta secondo te e’ che sarebbe da bannare?

metti il caso che per design la piattaforma non possa collaborare (ovvero non tenga nessun dato).

soprattutto, essendo p2p non esiste nemmeno un’entita’ centrale a cui chiedere di collaboare

sarebbe da chiudere?
insomma un canale di comunicazione dovrebbe essere ammesso nella societa’ civile SOLO se puo’ essere intercettato/controllato?

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Posso anche darlo per scontato perchè si, funziona così.

Arriveremo ad un punto - probabilmente - dove per operare in certi mercati i software dovranno avere certe caratteristiche, è una cosa che si può applicare ad un sacco di attività.

Vuoi aprire un ristorante? Devi evitare che la gente si cachi addosso prima di arrivare al cesso.

Vuoi avere un canale televisivo? non puoi trasmetterci i porno in chiaro all’ora di pranzo.

Vuoi avere un servizio di messagging in europa ? Quando serve mi dai le chiavi di casa.

Cosa c’è di così tanto strano ?

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No un canale di comunicazione nella società civile può essere ammesso quando rispetta le regole della società civile. Privacy mica significa isolarsi dal mondo e poter fare quello che si vuole, sei dentro una società che si è data delle regole (anche diverse da paese a paese) se ci vuoi stare rispetti le regole. nulla ti viene di invadere l’isola di Cacatucu e farci uno stato con le tue regole naturalmente poi devi trovare il modo che chi abita nello stato di cacatucu riesca a interagire con il resto del mondo che sarà libera di accettare o no che, per esempio, ci sia un servizio sulla tua isola che non può essere intercettato.

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