se intendi radikal bikers è 3 anni più vecchio ma quello però non aveva la moto per impostare le curve, aveva solo il manubrio che io mi ricordi
Sui controlli hai ragione in effetti, probabilmente è più una percezione ma trovo che in senso generale il gameplay (mi bacchetterai sull’uso del termine, lo so ) di un gioco di quella generazione, poi vabbè chiaramente dipende anche dal gioco
, sia mediamente più vicino a quello attuali di quanto non fossero quelli delle generazioni prima rispetto a quello. Però in effetti può valere anche per generazione PSX
Confermo che mi sa che non ci riusciamo a capire perché parlo di aspetti diversi.
Mea culpa sicuramente.
In effetti nei bar non ci ho mai giocato, ho sempre avuto vicino almeno una sala giochi oppure andavo a casa degli amici che avevano una console.
Ma io vorrei sottolineare il fatto che avevamo Mortal Kombat all’oratorio
il prete passava e non aveva niente da ridire nel vedere un branco di minorenni che urlava col sangue alla bocca mentre sullo schermo Sub Zero strappava la spina dorsale a Sonia
Eravamo una società migliore
Quello sì ricordavo male hai ragione, solo manubrio, meh :/
Lo adoravo ma facevo sempre confusione tra le mille versioni/cloni
Poi ero una pippa a giocarci ma è un altro discorso
Bhe ma è chiaro che più vai indietro e più i sistemi di controllo erano diversi.
Siamo partiti da questo per i giochi alla Pong
e questo
Si, perché la prima versione di Space Invaders aveva 3 pulsanti e zero leve. Pulsante “a sinistra”, pulsante “a destra”, pulsante “fuoco”.
C’erano i giochi con leva e pulsante fuoco e la loro naturale evoluzione era il sistema a DOPPIA leva di controllo che poi è uno standar dei controller di oggi se ci pensi.
Sheriff con leva (joystick) + selettore a orologio - antesignano dei twin stick shooter.
E così via, incrementalmente, aggiungendo pulsanti e direzioni, perché i joystick inizialmente erano a DUE direzioni (alla space invaders), poi quattro, poi otto. Dal sistema leva + un tasto a leva + 6 tasti (Street Fighter) e così via.
Non c’è un vero e proprio salto perché è tutto molto graduale con piccoli passi incrementali, tranne quando si passa da 2 a 3D, e anche li in realtà c’è da dire che ci sono dei passi intermedi, proprio come Doom si dice spesso che è un gioco 2,5D
Concludendo: è una TUA percezione che certi giochi siano troppo “alieni”, ma se guardi è tutto così graduale che non si riesce a tirare una linea di demarcazione.
A proposito di giochi invecchiati bene.
Ho recuperato un vecchio pong della Polystil in eccellenti condizioni e mi ci diverto ancora un mondo giocando a tornei con gli amici
Ho ricercato la storia di questa console Fu un bagno di sangue per Polystil
Bello!! E’ tutto nei libri? Avendola sono molto curioso.
I cloni di pong erano talmente tanti che non mi stupisce che sia stato un bagno di sangue.
Poi questa è anche un plasticone non da poco che si rompe a guardarla.
Sì è sicuramente una percezione, stavo per dirlo a @Mangus infatti
No è vero, una linea di demarcazione vera non è tratteggiabile, come mai lo è lo sviluppo tecnologico (e non solo).
L’impressione è semplicemente che il divario tra giochi di quella generazione, cioè quella che corrisponderebbe a PS2 (che non so quale sarebbe, dimmelo tu che è il tuo campo ) e quelle attuali è minore rispetto al divario tra questa e quelle prima, che mi pare fosse quanto suggeriva @Bard
Ho coperto parzialmente l’argomento in questo libro - dedicandomi solo a uno dei produttori italiani di videogiochi.
In realtà l’argomento è estremamente complesso e no, non fu un bagno di sangue per via della concorrenza. C’è altro da dire. Per ora non ho trovato il tempo di mettere in fila tutte le mie ricerche sull’argomento.
Volevo fare una serie di video o podcast dove parlo delle ricerche che non riesco a mettere su carta, ma nessuno mi aiuta quindi… spiace dovete partecipare ai miei incotnri dal vivo ;)
Pure io! Mouse verso il basso, visuale in alto! Mi sono abituato così con Duke Nukem 3D e Descent, i primi giochi in prima persona a cui ho giocato col mouse (Wolf3D e Doom li giocavo con la tastiera, ai tempi).
Immagino un po’ per tutti sta cosa derivi dall’abitudine con i simulatori di volo o spaziali, in cui come negli aerei se punti la cloche in avanti (in alto), sposti la visuale verso il basso. E viceversa.
Fun fact, per realizzare i soldatini di Walker vennero creati i Lemmings
tecnicamente è solo 2d e infatti non puoi alzare e abbassare lo sguardo, ma capisco perché chiamarlo 2.5d.
comunque è vero che è tutto graduale come dici tu però secondo me c’è un punto di demarcazione netto per quando riguarda i giochi 3d ed è il freelook che ricordiamo non è neanche impostato di default sul primo Quake e va attivato con +mouselook da console, da cui deriva anche l’utilizzo dell’analogico destro per controllare la telecamera quando si parla di pad. Solo che per avere 2 levette analogiche come standard (ma neanche tanto perché su ps1 il dual shock senza vibrazione era un optional) bisogna aspettare il 97 e quindi secondo me ci è voluto un po’ di tempo per traslare il tutto su console, però se ci pensi concettualmente è lo stessa cosa di mouse+tastiera: una levetta per lo sguardo e una per il movimento MA con l’asse delle X che fa lo strafe invece di girarsi come per i vecchi giochi tank (tipo tomb raider).
E’ stata talmente una rivoluzione che è rimasta praticamente identica, su pad ovviamente funzionò grazie ai tasti dorsali altrimenti senza avresti potuto solo muoverti
beh si, vedi sopra, non potevi alzare e abbassare lo sguardo quindi il sistema di controllo con la sola tastiera andava benissimo, la necessità di cambiare c’è stata una volta che è stata introdotta la possibilità di guardare in alto e in basso.
Comunque pure duke3d non era vero 3d, infatti quando alzavi lo sguardo si deformava tutto, e i tasti di default per farlo erano pageup e pagedown e lo strafe si attivava tenendo premuto ALT
Però duke 3d aveva una cosa in più di doom anche senza essere vero 3d, cioè i piani sovrapposti. Doom aveva solo ascensori col blocchettone che si alzava e abbassava