[Split]Bergamo è Alta perchè costruita sulle rovine di secoli di rissa.

non concordo con il profilo psicologico.

ha sulla 30ina d'anni.
è di quei tipi che sparano tutte bufale, mi capita spesso di vederli.
vedi la gente che gli da corda, gli fa i complimenti.
poi appena vanno via gli chiedi "ma dice tutte stronzate questo"
"sì, lo so"
"e non glielo dici?"
"ma no dai poveraccio"

ne ho conosciuti almeno una dozzina sul genere... sono convinti che la gente creda a tutte le balle che raccontano, invece sono la macchietta sottointesa di tutti


Tipo?



In pratica le troie.



Immagino. Alla tua destra Gionni lo smilzo, che ha salvato la vita a tua sorella, il cane, il gatto e ha ritrovato tuo cugino quando si è chiuso nel forno, alla tua sinistra Fedez, 185 di QI in aumento, dall'altra parte del tavolo Giggi, due lauree e ora impegnato contro la fame nel mondo.



C'est misère.



Perchè questi premi nobel mancati vengono esportati su internet.
aggiungete tag: il buono, il brutto, il raven


Di anni ne ha 26. A occhio è il tipo che ha ricevuto una batosta così tanto forte che ha avuto bisogno di tirare su un mezzo complesso di superiorità come scudo. I meccanismi di difesa sono fin troppo evidenti.
Ha anche fallito nel fare uno scudo decente.
Già, fai conto che l'ho notato io.


Inspiegabilmente non esistono.
il figame che va nei posti pericolosi per essere abbordato .... e che ti fa scopare anche se non paghi loro una cena da 800 euro .....

mi vengono in mente solo skinhead lesbiche che ti ribaltano con un pollice perchè si allenano peggio dei maschi
i trans




Fosse gente di 20-28 anni con complesso di superiorità come scudo, ti insulterebbe come risposta. Non è quello il caso.

Fosse gente di 30 e passa anni che si crea una marea di balle per farsi vedere figo, ti risponderebbe "ascolta guarda che io sono più vecchio di te, esigo il rispetto..."

Secondo me è il caso o di un bimbominchia minorenne ..o di un 20enne che non è mai andato fuori casa, e che ha passato l'intera infanzia davanti ad un monitor, venendo preso per il culo dai compagni di classe perchè magrino o ciccione (ne so qualcosa, non lo nascondo), che ora come ora si crea un mondo di fantasie represse.
E che, forse, tra 5 anni si sveglierà dicendo "hey, ma ero davvero cosi pirla 5 anni fa?".
Si ma dov'è? Perchè non posta? (vediamo se abbocca )
questo thread è epico!


Ne ho conosciuti anche io di questi tipi, sono quelli a cui "ghe piase contarla" (piace farla più grossa di quello che è), e in effetti è vero, è molto più divertente stare a sentirli dandogli corda piuttosto che smerdarli

Anni fa da ragazzino avevo una cumpa di bro al cui interno c'era un tizio che veramente ne raccontava di ogni tipo, proprio senza vergogna. In pratica di qualsiasi cosa si parlasse lui era quello che ne sapeva di più, se toccavi i 100 con lo scuter lui aveva preso i 120, eccetera. Ricordo che con altri 2-3, stanchi delle sue continue cazzate, ci siamo messi d'accordo per trollarlo e alla prima occasione lo abbiamo tirato in mezzo in ambito videogame. Era il periodo in cui GTA furoreggiava ma era anche l'anno del G8 a Genova, occasione ottima per recensire l'ultimo titolo uscito sul mercato: G8 - Italian Riot ()

In sostanza ci siamo messi a discutere di quanto mirabolante fosse questo nuovo gioco, quanto fosse più violento e cruento rispetto ai titoli classici e quanto fossero fighe le opzioni possibili durante l'esperienza di gioco (lanciare estintori sugli sbirri ovviamente ). Lo scopo era attirarlo per poi smerdarlo ma ci siam divertiti così tanto a sentirlo descrivere tutte le missioni che alla fine abbiam lasciato stare. Standolo a sentire e per quanto era convinto sembrava che avesse davvero il gioco
Thread meraviglioso.

Mi pare un buon posto per riesumare una perla del 2003, a questo punto mi chiedo se non l'avesse scritta un piccolo Raven prima di trasferirsi a Bergamo Alta.

La Vandea di via Perez - la battaglia di Palermo
(wottone in spoiler)

Spoiler

È primavera, è aprile, e come al solito a Palermo piove. Oddio, qualcuno avrà certo da obiettare a quel mio "come al solito", ma è quello che accade ogni volta che devo andare in centro per una qualche ragione.
Quando piove sappiamo tutti che Palermo s'inchioda. Alcune strade si fermano del tutto anche se non c'è alcun motivo plausibile, visto che dopo un paio di chilometri di coda essa, per prodigio, svanisce, e si torna tutti a circolare speditamente.
Esiste una strada a Palermo che, quando piove, riesce a tirar fuori il peggio dalle persone imbottigliate nel traffico: via Perez. Ma di via Perez a Palermo ce ne sono due, io mi riferisco alla parallela di via Oreto che permette alle auto di andare dalla Stazione Centrale al ponte Oreto.

Oggi io ero lì, alle 2 del pomeriggio, infognato nel traffico. Quello che sto per raccontarvi è la pura verità, e anche se il regime sotto il quale viviamo schiavi metterà tutto a tacere, sappiate che le cose sono andate proprio nel modo in cui ve le sto raccontando.

Siamo già fermi nel traffico da 15 minuti, e per fermi intendo a motori spenti. Piove a dirotto e la gente sta per andare in escandescenze. Tuttavia, regna ancora il silenzio. Che a Palermo si sia capito che nel traffico strombazzare col clacson è assolutamente inutile? Che Palermo sia diventata finalmente una città civile?
Nemmeno il tempo di godermi il civismo dei miei concittadini che parte il primo timido strombettio. È il La che scatena il putiferio. Non era consapevolezza dell'inutilità del clacson, ma inconsapevolezza del possesso dell'arma! Quel segnale innesca la detonazione.
In pochi secondi via Perez viene invasa dal simultaneo frastuono di duemila automobili che ululano la loro furibonda violenza.

Un tizio esce la testa dal finestrino, inzuppandosi, e urla a quel deficiente che ha davanti di fargli strada. Fatto sta che quel deficiente intende uscire dal parcheggio nel momento più inopportuno e si sta per scontrare con un altro demente che ne ha fatto un punto d'onore: non passa lo straniero!
A quel punto, da una stradina, arriva in contromano una signora che con una frenata alla 007 s'insinua tra i due, e si scopre che questa stronza non era sola, ma che aveva portato con se una teoria di altre mentecatte come lei che avevano scoperto la furbata di immettersi in contromano. Andare indietro è ormai impossibile!
Abbasso il volume dell'autoradio e sento le parolacce che arrivano dall'auto dietro la mia in direzione di quella befana, mentre l'autista di fronte a me scende per prendere a calci in culo l'idiota che vuole uscire dal parcheggio e che non ha intenzione di liberare la strada finché non avrà ottenuto soddisfazione. Ma la pioggia aumenta di colpo e tutti ritornano in auto a premere con forza spasmodica sui loro clacson del cazzo.
Dai balconi spuntano gli ombrelli delle comari che si beccano il freddo, ma che non possono perdersi lo spettacolo quotidiano della rissa di massa. Qualcuna ritira la bandiera della pace ormai zuppa, altre spettegolano sulla figlia del salumiere, un bambino mette a tirare le pietruzze dei vasi sulle auto.
A quel punto finalmente quel disgraziato, livido, decide di rientrare nel parcheggio per tentare la sorte più tardi, quello dietro di lui guadagna quei 15 cm di spazio con un ghigno di soddisfazione, mentre la zoccola in contromano incastra un centimetro di paraurti tra loro due e un'ennesima auto s'intrufola da sinistra bloccando il tutto in una morsa senza scampo.
Ricomincia l'ennesima ondata di trombe del giudizio, mentre l'isterico davanti a me s'infuria come un gorilla. La strada si libera di un paio di metri, ma la fila non avanza. Il demente da sinistra deve fare la prima mossa o si resta tutti lì fermi. Tuttavia egli non si muove... pare attenda qualcosa, un segnale divino? Che cazzo ne so!
In realtà gli s'è spenta l'auto e non s'accende. Tutti noi s'abbassa i finestrini e ci lamentiamo con una scurrilità impressionante, ma più di tutti la vecchietta che guida la 126 azzurra dietro di me, che è una vipera incazzata. Il coglione che blocca tutti prova e riprova, non può andare né avanti né indietro, dà colpi d'accensione senza esito, a un certo punto esce dall'auto e allargando le braccia ci annuncia di aver terminato la benzina.

È la goccia. La vecchia dietro di me scende dall'auto, brandisce un ombrello e corre verso quel disgraziato con occhi omicidi. Tutti noi scendiamo per bloccarla, ma lei rotea quel paracqua come un vichingo con la sua ascia bipenne. La tarchiata signora accelera, la vittima indietreggia, lei gli è addosso quando inciampa in una buca e schianta il viso sull'asfalto, facendo schizzare una dozzina di denti qui e là. La alziamo da terra in un lago di sangue, ha il viso deturpato dal bullone sul quale ha avuto la precisione di schiantare la fronte. Con l'ultimo alito di vita si raccomanda l'anima al diavolo e ci supplica di renderle giustizia: "qualcuno mi vendichi, uccidetelo... uccidetelo!" e spira. Per il quieto vivere di tutti decidiamo di buttare il suo corpo in un cassonetto e di far guidare la sua auto da un passante affinché non resti a intralciare il traffico.

Con violenza qualcuno ordina alla puttana in contromano di retrocedere, lei ingrana la marcia, gira il suo corpo all'indietro, l'auto dietro la sua le fa spazio, parte e invece di andare indietro balza brutalmente in avanti, sfondando il radiatore dell'auto in panne.
Il proprietario, con già una signora morta sulla coscienza, ulula imprecazioni a cui pochi badano, finche tutti noi si sente una parola che suona come bestemmia alle nostre orecchie: "assicurazione".

"Ma quale minchia di assicurazione! Levatevi dai coglioni!", urla l'autista gorilla di fronte a me. A quel punto arriva altra gente da ognuna delle tre strade bloccate, tutti con gli occhi iniettati di sangue. Qualcuno brandisce armi improprie, un ragazzo decide di dar fuoco a un cassonetto, volano i primi cazzotti. Scendo dall'auto e un signore mi viene addosso furioso. Lo riconosco, è il salumiere, che non è imbottigliato nel traffico come noi, ma ha deciso di partecipare alla rissa per puro spasso personale. Lo schivo e lui piomba su una signora, cadono nel fango e si rialzano zuppi come porcelli. La bolgia s'infiamma. Partono i calci alle auto, seguono ceffoni e cazzotti. Il bambino dal balcone fa piombare su di noi giocattoli, stoviglie, vasi, scarpe, soprammobili e il gatto, che finisce su un carognone di quartiere e gli dilania a graffi il viso.
Una muta di cani da strada decide di intervenire nella zuffa, latrando e ringhiando sul fianco Sud della bolgia, costringendo i coinvolti di quella periferia a spingere verso l'interno. Sopravviene quindi una scolaresca di liceali, che decide di intervenire lanciando oggetti trovati a terra sul mucchio all'interno del quale mi trovo anch'io, coinvolto.

È l'anarchia, due auto prendono fuoco, colpi di martinetto spezzano parabrezza e vetrine dei negozi, scene di panico e saccheggio caratterizzano il lato Est della mattanza, mentre nel lato Ovest un gruppo di ragazzine allestisce un fortunoso ospedale da campo. La fiaschetteria Garofalo viene assaltata da una banda di facinorosi, che ne prende il possesso. Poco dopo li si vedrà ubriachi sulla capotte di una Mercedes cantare "15 uomini... 15 uomini...".

Un'altra pattuglia di liceali teppisti assalta il panificio, uscendone con gerle di pagnotte da distribuire alle masse affamate, qualcuno fa notare l'assoluta inutilità dell'atto, ma verrà ucciso e il suo corpo penzolerà da un balcone a testa in giù.

A quel punto la sedizione diventa scientifica, un paio di agitatori prende il comando di alcune bande di vigliacchi, dando loro dei nomi di battaglia: prima Compagnia "Fetentoni", seconda Compagnia "Piromani", terza Compagnia "Cannibali" e quarta Compagnia "Stupro". Assumono il grado e il nome di Generale "Eccidio" e Colonnello "Strage".

Dalla parte opposta s'assembla un esercito avversario, composto da guerriglieri indisciplinati e sbandati dal volto macchiato del sangue altrui. Il nome di questo condottiero dell'orda di barbari già circola di persona in persona come una leggenda, si racconta di lui che abbia la forza di 10 tori e che nell'ambito della violenza sessuale non si fa scrupoli sul sesso della vittima, Antonino Khan detto "L'Ottuso", pretendente al trono di Mongolia e Manciuria.

La compagnia Cannibali guidata dal Generale Eccidio muove l'assalto ai vandali dell'Ottuso, mentre nelle retrovie la Compagnia Piromani prepara bottiglie molotov. Lo scontro è tremendo, comete di carne umana vengono proiettate lontano seguite da una scia di sangue. Io mi arrampico su un gruppo di corpi e guadagno un punto d'osservazione relativamente sicuro su un balcone. La Compagnia Stupro accerchia la ressa da Ovest, mentre la Compagnia Fetentoni, guidata dallo stesso Colonnello Strage, passa da Est brandendo chiavi inglesi già lorde di sangue e cervella.

Dai balconi piove di tutto, ma soprattutto vasi di gerani e aste di bandiere della pace: quei drappi iridati vengono requisiti per farne fasciature variopinte per i feriti. Una donna, presa dalla foga della carneficina, nel lanciare una sedia rococò, perde l'equilibrio e precipita nel vuoto dal quarto piano, sfondando un Fiorino. La Compagnia Stupro, dispersa dalle brigate dell'Ottuso, tenta di arrampicarsi sui balconi per saccheggiare case e violare fanciulle, ma vengono accolti da fiumane d'olio bollente. Un rigagnolo di quell'olio finisce su un'auto in fiamme capottata in un lato della strada e prende fuoco come benzina, scompigliando le falangi vampire dell'Ottuso che, primitive, sconoscono l'uso del fuoco e lo temono.

La palazzina a tre piani attaccata viene rapidamente avvolta dal rogo, mentre gli inquilini si precipitano nel vuoto per non finire in bocca alle fiamme. La pioggia nulla può contro la plastica e un denso fumo nero aleggia sul campo di battaglia e brucia la gola dei combattenti.
Issato su una Laguna Weekend, siede su un trono di teschi umani Antonino Khan l'Ottuso, che urla ai suoi portaordini il disporsi ora a scacchiera, ora a tenaglia delle sue soldatesche selvagge.

A quel punto la guerra si blocca. Un silenzio disumano, rotto solo dal crepitio dei focolai d'incendio, avvolge via Perez... da lontano arriva un'ambulanza a sirene spiegate che pretende di passare. Immediatamente il Generale Eccidio lancia una pattuglia di Cannibali a devastare quell'intruso e il massacro riprende.

La soldatesca di Cannibali aggredisce l'ambulanza e la capovolge. Gli occupanti fanno appena a tempo a lanciare un patetico SOS alla Centrale, che registra questo spaventoso appello: "c'è una sommossa in corso qui in via Perez... ci attaccano! Aiuto... ci mordono! Ci mordonooo..." e la comunicazione s'interrompe con un sottofondo di carni sbranate e di urla disumane.

La Centrale decide di segnalare l'accaduto alla Polizia che solo adesso viene a sapere della guerra in atto. Arrivano le prime tre volanti da Nord, ma restano bloccate. Segnalano ai colleghi di procedere dal ponte Oreto in contromano e che in lontananza si vedono colonne di fumo, lingue di fuoco ed echi di violenze gratuite. Si alzano in volo due elicotteri e vengono all'ertati i vigili del fuoco. All'arrivo della pubblica sicurezza, i belligeranti si arroccano sulle proprie posizioni. Un ambasciatore mandato dal Generale Eccidio propone una coalizione all'Ottuso, che prima lo divora e poi accetta la tregua per respingere il nemico. Firmato in fretta e furia un armistizio, si innalzano le prime barricate, che bloccano alcuni isolati tra la via Gaspare Palermo e via Todaro, con vedette appostate in via De Borch e via Gallo. Uno scudo di auto in fiamme blocca gli accessi dalla via Emiliani Giudici, in modo tale da concedere l'assalto solo dal fronte Sud, da via Bergamo, e dal fronte Est, da via Mortillaro. Un corridoio d'accesso e deflusso viene sorvegliato dai cecchini in via Foderà, dal quale arrivano le milizie irregolari dei ladri di autoradio di via Oreto, dei ladri di motorini di via Decollati e dei cardatori di lana di materasso di via Stazzone, che chiedono di essere integrati nelle truppe del Generale Eccidio.

La Polizia allerta i Lancieri d'Aosta della Caserma Cascino, che mandano i cingolati a sfondare le barricate a Ovest. Gli elicotteri sorvolano l'enclave di dissidenti e inviano dati tecnici alla Polizia e ai Carabinieri a Sud e a Est. Il fronte Nord è terra di nessuno che cade immediatamente sotto il protettorato della Croce Fucsia, una associazione di ambulanzieri a fortissima infiltrazione mafiosa, che fa pervenire aiuti umanitari ai dissidenti e, sottobanco, armi da fuoco, artiglieria leggera, lacrimogeni e bombe incendiarie.
"Arrendetevi incondizionatamente, ai prigionieri non verrà fatto alcun male e manterrete l'onore delle armi!", tuona dal megafono il comandante delle forze di polizia, tale Colonnello Fromboletti.

"MERDE!" risponde l'Ottuso, ma non alla francese, ma proprio nel senso di "siete delle merde". A quel punto il Colonnello Fromboletti ordina il fuoco a volontà sui dissidenti e un rombo di mitra e il terribile fischio dei proiettili piombano sulle carcasse delle auto poste a scudo dai ribelli. L'Ottuso assume la difesa del fronte Sud, il Generale Eccidio protegge il fianco Est e il Colonnello Strage viene inviato a puntellare le difese da Ovest, martoriate dall'artiglieria dei Leopard del 6° lancieri.

Rete4 interrompe la programmazione per mandare in onda un trafelato Emilio Fede che urla "Sparano! Sparano! A Palermo sparano!". Si gongolerà per anni della sua tempestività. Il Tg5 manda Salvo Sottile a infiltrarsi da Nord e, sventolando una bandiera rosa-nero, riesce ad allestire un collegamento satellitare dall'interno del campo di battaglia degli insorti. Un fotografo improvvisato (uno sciacallo che ha rubato una Nikon da un negozio in fiamme) ritrae una scena commovente che farà il giro del mondo: un fanciullo, correndo con ordini di guerra tra una barricata e l'altra, viene crivellato dai colpi di mitra della Polizia, che spara alla cieca e all'impazzata. Il fotogramma ritrae il ragazzino logoro che cade con in mano un dispaccio e nell'altra un'autoradio rubata. L'ennesimo martire, un piccolo eroe da ricordare.
Frattanto il fianco Est difeso da Eccidio sta per cedere, l'Ottuso manda uomini a rafforzare, ma è tutto inutile. Con un'abile mossa strategica i lancieri d'Aosta hanno corrotto il Colonnello Strage, che gli ha aperto l'ingresso in cambio di un salvacondotto che lo possa far tornare alla sua famiglia di Falsomiele, traditore ma incolume.

I lancieri attaccano alle spalle le schiere del Generale Eccidio, che muore nell'inutile tentativo di ricacciare il nemico. Ormai i ribelli sono sconfitti e viene ferito e catturato anche Antonino Khan.

400 rivoltosi vengono arrestati, alcuni vengono passati per le armi a mo' d'esempio. I feriti vengono trasportati al Policlinico e al Civico. Molti morti bruciano nelle carcasse delle auto accartocciate e sfondate. I bulldozer abbattono le barricate, alcuni fuggiaschi vengono presi e un cecchino indomito viene abbattuto da un martellamento di mitraglia da un elicottero.

Io scendo dal balcone su cui avevo trovato riparo, vengo controllato e rilasciato dai Carabinieri, salgo in auto e torno a casa.
Antonino Khan detto l'Ottuso viene portato di fronte all'Alta Corte dei Diritti Umani, dove addenterà il suo avvocato.

Arrivo sotto casa e incontro mio padre che nota una grossa ammaccatura sul fianco della mia Punto. Gli racconto l'accaduto per giustificarmi.
Lui, per fortuna, crede a tutto quello che gli dico e non s'incazza per la botta. L'importante è che io sia vivo.
E anche voi mi credete, no?




Premesso che a volte anchio mi faccio trascinare.
Però neracconto una rapida che ancora oggi mi piega, anche se a raccontarla a voi non farà ridere, però magari potete riciclarla.

Preambolo

Spoiler


C'erano due personaggi in corso con me, uno di questi è un lurker (A) di queste pagine e che saluto!
Costui è appassionato di moltissime cose e in qualsiasi argomento scende nei dettagli tecnici. In particolare litigava con un nostro compagno fotografo(B).
Questo fotografo era un ragazzone calabrese grande e grosso e dall'aspetto molto cattivo! Inutile dire che i suoi modi erano bruschi.



In seguito all'ennesima specificazione su quanto fosse meglio il suo (A)obbiettivo rispetto a quello di un amico(B)
quest'ultimo gli ha risposto "Mastai zitto che non ne capisci un tubo! Spari solo recensioni che se un giorno vengo a dirti che l'ho preso in culo sei capace di dirmi che non ho usato la vasella giusta, che tu invece t itrovi benissimo con la Nive che ti lascia pure un gradevole senso di freschezza anche se sei pieno di ..."


( NB trattasi di una drammatizzazione, in realtà lo disse a me, ma ora visto che lurka lo sa)
Memorabilia subito!!!! Muoio


No no, semplicemente non se ne sente toccato perchè tu ti sei fatto un idea sbagliata di lui e in realtà ha più successo di te, conosce gente migliore ecc. ecc. I comportamenti che derivano da un complesso di superiorità non sono così prevedibili da persona a persona in ogni caso.


conosci anche tu exo ?




si ma io posso

son qui dal '99 e sono l'utente con il più alto numero di post, me lo posso permettere

i vecchi della precedente generazione commentavano i cantieri, io e caffeina commentiamo qui
Allora ti prendi anche le risposte, alla pari dell'operaio che si rompe le palle di sentire il vecchio di turno dire che scava a cazzo di cane.


ma se sei qua dal 2009 e hai solo 4000 post