sp(l)it - Alternanza Scuola - Lavoro



ma infatti sono ottime figure di società civile
che però non è retribuita

io ho solo detto di metterle a numero chiuso, non di toglierle
Si ma che discorsi del cazzo, in teoria la scuola non dovrebbe solo servire per occupare posti di lavoro ma soprattutto per plasmare persone migliori per il domani.
O veramente vi credete che quelli de "i negri ci rubano il lavoro" sia gente con la 5 elementare?
Il ridurre la scuola solamente ad una fabbrica di forza lavoro mette veramente i brividi, ed il risultato infatti è il populismo, l'intolleranza e l'egoismo dilagante di una società, che di società ha solo la parola, non il significato.
vabbe oh sono due settimane su 5 anni, mica li passano in miniera i 5 anni. ma poi il populismo già c'è.
secondo me è più facile che avere milioni che si sono laureati in lauree inutili, mettendoci 3-5 anni di "lavoro" e poi ritrovarsi ad essere rifiutati perché sono vecchi e non sanno fare niente, è una delle cause della crescita del m5s. che va forte proprio in quelle categorie li.
Che poi qualcuno mi dovrebbe spiegare come sia possibile che in italia non servano gli studi umanistici.
Per chi se l'è perso, Barbero qualche mese fa sull'alternanza scuola-lavoro:

Ma l'Italia non è anche quel paese che pur avendo uno dei più bassi valori percentuali di laureati (considerando ogni percorso di studi, complessivo) non riesce comunque ad assorbire la propria ridotta quota di graduati STEM ? Questo al netto delle problematiche nelle retribuzioni ritenute non concorrenziali.

Comunque sia anche io considero ogni laurea significativa, a prescindere dal campo di studi; teoricamente un percorso di studi superiore dovrebbe anche permettere una maggiore elasticità, adattabilità, curiosità e rapidità d'apprendimento, spirito critico, analisi ed un minimo di capacità organizzativa; è vero che non sempre accade, anzi, ma è comunque un passo ulteriore. Non vedo un singolo problema nell'avere cittadini meglio capaci di comprendere un mondo sempre più complesso.


Nel mulino che vorrei. La scelta Universitaria é al 90% strategia forzata dai genitori in maniera passivo aggressiva o totalmente aggressiva. "Studia l'avvocato che fai soldih!!11 Studia economia che babbo ti mete in banncahh!! Fai l'ingegnereh che lo zio cha lo studio avviato!!11 studia linfermiereh che negli ospedali ci sono le cose romanticheee"
va beh dai sempre meglio l'imposizione genitoriale che almeno ha come reale obiettivo quello della felicità dei figli (anche se spesso non ci prende ed è una trasposizione dei propri desideri sul discendente) che quella del mercato che alla tua felicità o al tuo sviluppo come persona è proprio disinteressato e l'unica cosa che vuole è che tu sia produttivo secondo i suoi criteri del momento, che per altro potrebbero pure cambiare tra 20 anni e in quel caso cazzi tuoi comunque



Per come la vedo io, il fatto che una persona, a 18 anni, possa permettersi di approfondire qualsiasi ambito dello scibile umano senza censure ne limiti, è una conquista sociale troppo importante per essere sacrificata sull'altare delle percentuali di disoccupazione.

Detto questo, se decidi di fare lo storico, è il caso che mentre studi impari anche un mestiere. Ma questo non te lo deve dire un politico, te lo deve dire il buon senso.


Per curiosità: è andata così dal primo giorno di implementazione? E' partita subito bene, bene, benissimo? Ci sono stati problemi da risolvere e dettagli da mettere meglio a fuoco o è nata già perfetta?

Giusto per curiosità.

Perchè qui sembra quasi che la "Buona Scuola" o partiva subito perfetta e senza macchia o allora era quasi, e ripeto sembra esserlo e magari è solo un impressione mia, ma sembra che quasi quasi era meglio non farla.

Magari sbaglio...


Peggio.
Il marxismo dice no all'alternanza scuola lavoro che poi pasolini ha fatto a botte con illich in messico mentre ubriachi bevevano delle tequile e che lenin voleva dargli ragione ma purtroppo era morto.
Quindi il pd è di destra. Fascista per la precisione.


Stimo Barbero, ma qui non si può sentire.

Va bene avere il tempo per studiare, va bene non dover subito pensare al lavoro a 16 anni, ma c'è davvero gente che arriva a 26 anni che non è mai stato dentro un posto di lavoro e cade come un pero.
ma ha ragionissima in quel video Barbero


certo che era meglio non farla, è una riforma di merda che ha svenduto il concetto stesso di istruzione in cambio di posti di lavoro, che poi è stato lo stesso metodo utilizzato dal governo per tutte le riforme

- svendo i diritti dei lavoratori, possono licenziarli, cambiarli di sede e orario più facilmente, però ho regolarizzato alcuni precari per qualche anno, amatemi

- la scuola diventa lavaratorificio, però abbiamo assunto degli insegnanti (che dovevano essere assunti da anni per altro), baciateci i piedi

tutto così, ma tanto la tua era una domanda trappolosissima e di fine arguzia, per cui volevi esattamente questa risposta, il mio compito è farti felice così puoi gomitare

poi va bhe arriva qund che ha scoperto ieri che Pasolini aveva discussioni con Calvino per cui ora deve citare le cose di cui ha sentito dire ma non capisce per metterle in ogni argomentazione anche se non c'entrano nulla tipo adesso, e via col colpo di gomito

vi meritate gli ancap, che si sbanni pure thx e tutto il cucuzzaro di stormfront a sto punto, tanto vale tutto


Sono la stessa identica cosa


Premessa che studiare materie umanistiche è indispensabile.

Ma non c'è nessun problema dopo a trovare lavoro, solo non ti pagano.
O se ti assumono per fare le fotocopie ti pagano per quello.

Non vorrei stupirti ma il lavoro è una merda.
Poi daje con la lotta di classe.


sto per venire crittato dal dsm

comunque bho, mio padre a me diceva di fare ingegneria, e io avrei spacciato bamba tutta la vita, per cui non funziona sempre


non ho capito se il post è un fine sofismo che capirò tra 15 anni oppure se semplicemente hai fatto un collage di roba a caso perché ti sto sul cazzo, ma direi la seconda, anche perché la tua premessa secondo la quale io non saprei cosa significchi lavorare invalida tutto il resto, da circa 14 anni almeno


All'ITIS avevo un insegnante di meccanica (napoletano per altro) che ragionava più o meno così: sei a scuola per imparare un lavoro.
Un modo di vedere le cose oppressivo, di una ristrettezza mentale allucinante. Ottocentesca nei modi e nelle imposizioni: sei un ingranaggio, impari a fare quello e lo fai fino a quando occuperai lo spazio in una bara sotto terra/loculo.
Così la pensavo allora e così continuo a pensarla.

La scuola principalmente deve fornirti i mezzi per imparare e per pensare, cosa cui ci hanno pensato docenti, meno ristretti di cervello di quello sopra, e infine l'università con tutti i suoi metodi cervellotici (gli esami migliori con il senno di poi li ho fatti con un ingegnere la cui formazione è stata negli Stati Uniti, alla fin fine).

Perché se tu impari il mestiere che serve fare ora, e tra vent'anni non c'è più, cosa fai?

L'alternanza scuola lavoro, adesso, non funziona perché per sopravvivere/guadagnare di più, c'è chi sfrutta i minori per evitare di assumere gli stagionali. O manda i minori a pulire i cessi.
Non puoi pretendere di applicare un concetto che può funzionare solo a determinate condizioni e pretendere di aver fatto la riforma Definitiva, quando non hai contatto con la realtà e non ti rendi conto che quello che stai facendo aggiunge problema al problema.

L'alternanza scuola lavoro funzionerà per l'1% dei fortunati che finiscono nel posto giusto al momento giusto, il resto è sfruttato/perde tempo.

Ma io questa riformona Definitiva non la guardo nemmeno sotto il profilo ideologico (serve l'intelligenza, che in Italia è assente dal 500 anni), la vedo come una stampella per cercare di tenere su una economia che ormai non si sa più come rattoppare.
cazzo ma perchè bisogna sempre spostarsi tra posizioni estremiste e non si può ripeto usare il buon senso

che cosa serve lo scuola-lavoro ad un liceale, che in quanto liceale, ha scelto una scuola nella maggior parte dei casi per indirizzarlo a un proseguo degli studi ?
a nulla

se faccio l'itis meccanico/elettronico/salcazzi, ripeto non a 15 anni, ma magari verso fine scuola, tra i 18-19 anni, li si che ha un fottuto senso. In primis perchè sto facendo una scuola che in parte ha già come obbiettivo quello di formare "un lavoratore" specializzato, in secondo perchè magari la mia scuola per fare lezione ha un tornio del 1950, e vedere una macchina utensile del 2018 per anche solo 2 settimane può essere fottutamente utile.

tanto a prescindere una azienda quando assume un lavoratore, lo deve formare per la sua realtà, e non è cmq operativo al 100% prima di 6 mesi/1 anno a meno di non fare mansioni davvero banali o da catena di montaggio.