Sondaggio: Come giudicate i single dopo una certa età?

Direi che è piuttosto evidente che il tuo pregiudizio verso i 30enni single stia facendo backfire ora che tu sei nella loro stessa situazione e lo si legge in questo post



Tra l'altro la questione delle donne è un po un pregiudizio da palestrato e la conferma è il fatto che tu, uomo, per quanto possa negartelo, stai nella stessa situazione alla base che attribuisci invece come condizione quasi standard della vagina.

Tra l'altro l'uomo va in decadenza fisica esattamente come la donna (capelli? ), siamo però abituati a pensare alle casalinghe trascuratone che appena nasce il figlio si mettono in tuta da casa per 20 anni


Pensa che la mia percezione è completamente diversa.
Sono circondato, in ufficio e fuori, da quarantenni imbolsiti, con la pelata e la cravatta che odora di sigaretta.
Di contro intorno a me ho un sacco di splendide trenta-quarantenni che negli anni hanno imparato a tenersi, si dedicano a loro stesse molto più delle controparti maschili e hanno un fisico e un'attenzione a ben tenersi che è di molto superiore agli uomini.

Non a caso le rare volte in cui mi alleno in compagnia (non è facile trovare qualcuno che faccia sport ogni giorno come me), detta compagnia è femminile.

Quindi, tra i 35 e i 45 il mio vissuto mi insegna che la donna è MOLTO più "bella" del maschio coetaneo. Ma proprio senza confronto.
(e parliamo quasi sempre di madri, visto che da padre frequento ambienti nei quali incontro quasi sempre altre mamme)
riassumendo: milf
Sempre!
Mah io provengo da una coppia che ha avuto valori fortemente orientati alla famiglia (e proprio in questo periodo la famiglia è l'unico sistema per sopravvivere), e vedevo l'essere single oltre i trent'anni come una disgrazia .
La realtà è che ormai è cosa comune.
La donna la vive come una disgrazia perché l'orologio biologico è implacabile: fare figli oltre i trenta diventa man mano più pesante ogni anno che passa. Se la donna non è "accoppiata" entro i trenta diventa schizofrenica nella maggior parte dei casi.
E' anche vero però che gli italiani di fronte alla crisi (cito senza linkare un articolo del sole24ore sui single) preferiscono farsi i cazzi propri, in generale è la donna che di fronte alle difficoltà cerca di andare a vivere da sola, guadagnarsi da vivere, cercare marito etc. Ma probabilmente i dati sono già vecchi.
Poi le reazioni umane ai casi della vita sono vari: dal cinquantenne imbolsito coi figli, alla milfona.
Per certo non si può prendere come esempio chi con figli a 30 anni ha la pelata, è stanco della vita, etc. Bisogna considerare anche il periodo (di profonda merda) che stiamo vivendo, in cui la mobilità sociale è ridotta all'operaio in fabbrica di fine '800.
Diciamo che per mio padre è stata una cosa naturale sposarsi a 21 anni e avere il primo figlio l'anno dopo.
Anzi, col tempo comincio a pensare che avesse molto più coraggio di me, pur avendo molte meno possibilità di quante ne ho io (anche se lui, almeno, il lavoro lo trovava).


Ma lolwut
A leggere certi commenti sembra che quelli che a 30 anni perdono la testa e diventano pazzi sono i normies

Comunque dei miei compagni di classe alle elementari (in provincia di la spezia) che continuo a seguire su 10 solo una si e` sposata. Gli altri sono tutti single/fidanzati.


Dici che quello lo erano anche prima ?


[mia personalissima opinione:]
Più che perdere la testa, ci sono persone che cambiano radicalmente dopo l'università. Dove prima era festini, birra e cannoni, poi magari chiudono tutte le relazioni, fanno figli, trovano un lavoro di merda e più di quello non capiscono.
Molte persone perdono quella "particolarità" (e se la lasciano portare via) che avevano da ragazzini perché si lasciano influenzare, senza reagire, dalla pressione sociale.
Poi ci sono persone che sono veramente mongoloidi e prima di rinascere normali hanno bisogno di 7/8 cicli di rinascita per pulire il karma .
Ma cambiano semplicemente le priorità, ma anche solo da un punto di vista di interessi che psicologico. Io all'università per 6 mesi ho fatto la vita folle ed uscivo mezzo ubriaco con la bottiglia di Jack in mano (qualcuno su NGI può confermare) tutti i giorni. Adesso se vedo circoli di ragazzi accalcati fuori dal bar coi cocktail in mano non mi viene più da divertirmi come prima, ma non mi sento più stupido, più conformato e meno brioso comunque.

E' come die che tutti perdiamo quella verve focosa dopo l'adolescenza perchè in fondo diventiamo tutti più tristi.

Poi in ogni caso c'è sempre un sotto testo nei vostri post che suggerisce come "la famiglia" a 30 anni è la rappresentazione sociale di quella sconfitta di tristezza e monotonia che rappresenta la gente accoppiata. Ogni caso è a sé stante, per il 20enne, il 30enne etc...

Comunque giusto per stuzzicarvi, ma un gran numero di psico patologie sbucano a 30 anni



non funziona così e basta


Anche questo mi sembra triste e monotono.
Il vero sballo e` drogarsi a casa da soli infatti.


*

Però quando lo dicevo in tali festini a cui andavo per farmi dare qualcosa mi chiedevano perché non volessi fumare lì e io "mi piace farlo da solo" e loro "ma sei una puttana".
Io sono anni che chiedo di calarsi di LSD ai miei amici in casa e vengo sempre ignorato o deriso
E da solo?


Vuoi mettere la vita dell’avventuriero? L’unico problema sono le malattie veneree


Mi andrebbe anche bene ma non saprei nemmeno dove cominciare per trovarlo


Guarda che per me il divertimento non vuol dire ballare su un tavolino, sfatto di birra roteando i pantaloni (propri) in mano come l'Orlando quando era furioso.
Sono estremi che ho sempre trovato ridicoli.
Ho usato un'iperbole chiaramente, ma quanta gente ha chiuso tutti i contatti con tutti quelli che ha conosciuto all'università e magari ci usciva sempre o quasi?
Logico che poi cambiano le priorità, e ci mancherebbe, ma il cambiare totalmente vita da alcolizzato drogato molesto a pseudo colletto bianco stile American Psycho ... ?




Eh avrò trovato solo psicopatiche che ti devo dire .
Quasi trent'anni, sposato con straniera, vivo all'estero da 7 anni tipo (attualmente in nord europa).
Dico B.

DETTO QUESTO: quando sono in Italia, sento un clima abbastanza assurdo che ti considera "giovane" fino a 35 anni, quasi, e bisogna essere onesti sul fatto che e' una cazzata (e spesso e' usato anche come base di sfruttamenti tipo "dai hai 29 anni sei giovane puoi lavorare per poco"). Dopo i 30 fisicamente si e' su un altro pianeta, iniziano gli acciacchi, e soprattutto in caso di fumatori o altri vizi fare un bambino diventa piu' difficile, per dire. A 35 anni uno vince coppe del mondo o guida aziende o associazioni o che ne so, e lo fa perche' ha costruito "il successo" nel suo periodo di maggiore freschezza, precedente, e ormai alle spalle.
Ho colleghi maschi di eta' simili che vivono ok ma onestamente molti fanno fatica ad "accoppiarsi", perche' il tempo a disposizione e' meno e perche' ci si sente meno forti e quindi pronti a fare tante cose diverse nelle nostre vite. E forse anche perche' molte delle ragazze che erano disposte ad impegnarsi sono "prese" (la cosa vale ugualmente per le donne).
Questo comunque non intacca la valutazione su single o meno perche' uno puo' avere avuto anche decine di storie ma essere stato poco capace o fortunato e ritrovarsi da solo. Pero' che si e' vecchi, o perlomeno adulti, questo va ammesso


La freschezza è tutta relativa, a seconda dello stile di vita, delle abitudini, ma anche di motivazioni.

Io penso di essere un "late bloomer". Non ho vissuto bene quelli che in genere vengono considerati gli anni migliori, 18-27, per varie ragioni, non per ultima una malattia che mi ha incasinato la vita per molti anni. Ma anche per una questione di maturità.

Ad Aprile farò 31 anni e mi sento di essere più in forma da ogni punto di vista di quando ne avessi 20. Gli acciacchi si superano se si conduce uno stile di vita corretto, il tempo per fare ciò che si vuole lo si trova, l'elasticità e la freschezza mentale si possono allenare. E' tutta una questione di potenziale e di sviluppare quel potenziale.