Sbloccarsi



tinder è uno strumento di per sé non ha connotazione positiva o negativa, dipende come lo usi. Perché usi tinder? sarebbe la domanda da porsi.

Esempio: se lo usi per scopare perché stai male e vuoi essere contento, è come ubriacarsi o usare una sostanza per cambiare il tuo stato manipolandolo (da dolente a felice). In questo caso ti "separi" da quello che senti, per cercare uno stato che sia più "consono" a quella o questa regola (sociale o interiorizzata). In questo caso è uso dissociativo.
Se sempre nell'esempio, sei triste stai male che ti è morto qualcuno, è sano stare male, ( ti devi riabituare ad una situazione in cui questa persona non è più presente nella tua vita, il dolore ha un senso) se per evitare questo dolore ti "fai" spacchi tutto.
Continui a soffrire per il lutto e soffri anche per il fatto che non te lo sei permesso e che "hai abusato di te".
giocare a lol dopo che ti sei lasciato = abusare di te stesso ?
Sboccarsi


:ro
Ho recuperato tutti i post, ve lo dico molto stringatamente.

Non provo molta gioia nella vita di tutti i giorni, leggo le notizie e mi amareggio alquanto, leggo i libri e mi amareggio ancora maggiormente, poi mi interfaccio con le persone e non mi sento compreso.

Insomma, vedo il vuoto ovunque, e mi auguro che almeno conoscendo sempre più persone e "arricchendomi" con esse io possa trovare qualcosa di buono.

La scopata è una cosa in più, non ho mai sentito il bisogno spasmodico di scopare, lo faccio poco ma pazienza.

Sono molto insicuro su diverse cose, sul mio aspetto in primis, fino ad un anno fa ero fortemente in sovrappeso, e questa situazione si è protratta per quasi tutta la mia vita. (Ho perso più di 20kg dopo aver terminato la mia ultima relazione)

Non riesco ad interfacciarmi con il prossimo in contesti sociali inadatti a me, perché mi sento un pesce fuor d'acqua, ma ve l'ho già detto questo.

La maggior parte dei miei rapporti interpersonali con il sesso femminile è nata attraverso la tecnologia. Ed è andata bene, intendiamoci. Io non penso di NON essere in grado di interfacciarmi, è solo che ho paura di essere visto come uno sgorbio, o magari di parlare di qualcosa a cui il prossimo non interessa affatto, per questo su Internet riesco a "selezionare" e "vendermi" meglio.

Forse ho solo bisogno di uno psicologo, non dovrei ammorbare un forum con le mie ansie e paranoie.

Comunque, io non ricordo chi abbia fatto il discorso sul volermi perfezionare sempre e sentirmi perennemente inadatto, ma non mi vergogno a dire che sia esattamente così, probabilmente nasce dal fatto che durante la vita mi sia sentito sempre rifiutato e sbagliato, a causa di esperienze traumatiche che ho avuto da ragazzino.

Ed è anche vero che generalmente mi piacciano di più le persone "intellettuali", ma solo poiché mi sento più a mio agio a parlare con esse, non perché i "plebs" mi annoino, anzi, il mio migliore amico è praticamente la trasposizione di Simple Jack , però è la persona più genuina che io conosca.

Ed infine, sì, sento proprio di star sprecando gli anni migliori della mia vita, e ciò mi fa star molto male.

Giusto per dire, ho letto il post su quei "libri", chiedo a chi frequenta 4chan et similia, ma davvero è così diffusa una mentalità del genere tra i giovani? Mamma mia.
Ma frequenti una ancap, mica è intellettuale


In realtà non le sto già parlando più, mi ha scocciato , non sa articolare tre parole in Inglese e devo sempre inerpicarmi per capire cosa voglia dire, quindi anche no.

Anche io che ti rispondo seriamente, sono furbo


L'ho già scritto 12 volte ma, cos'è che stai/non stai facendo per dire questo? Non si capisce mai dalle altre cose che scrivi


Esco poco, e quando lo faccio è sempre con le stesse persone e non conosco quasi mai nessuno.


Boh hai tutto il tempo per farlo anche a un ritmo per te sostenibile.


eeeeeeh non esagerare adesso, io tvb


scusate il piccolo OT... cos'è l'emotività per te Sphongle? se è anch'essa pensiero, da cosa si distingue da quello che chiamiamo razionale? Curiosità.


I pensieri non sono razionali finché non li rendi logicamente coerenti tra loro e con la realtà sensibile, entro uno schema di pensiero appunto.

Non è l'unico modo di pensare, a parte pensieri sconnessi, incoerenti, schizofrenici , paranoici ecc. ci sono anche esempi con una connotazione non deleteria, come il pensiero poetico, il pensiero mistico, il pensiero emotivo, il pensiero onirico...

La contrapposizione in forma di binomio tra emozione e razionalità per me è sbagliata perché non esiste tale binomio, essendo due tra un certo numero di possibili forme di pensiero. E' come dire l'eterna lotta tra mele e pere, quando poi ci sono le arance e i kiwi.

Ma ovviamente non è un caso, è che secondo me chi imposta il discorso con questo binomio ha valutato incorrettamente cosa significhi prendere una decisione. Cioè quasi sempre serve a dire qualcosa rispetto a un processo decisionale che non si vuole accettare fino in fondo, per esempio pensando che una ragione del cuore possa giustificare un'incoerenza logica, o viceversa.
Si oltre ad essere sort-of-bullshitto negli psicocampi scientifici diventa anche strumento politico senza accorgercene. Emotività vs Razionalità, emotività appannaggio femminile, incontrollabile, caotica, circuibile inferiore rispetto alla razionalità > fare cose aberranti però poi ammantate di "razionalità" è ok.

E' anche la base d'appoggio per la roba ultra maschilista tipo seduzione su cui basa la razionalità (come tratto core maschile) come strumento per circuire, veicolare ed in ultima istanza manipolare la forza incontrollabile, il fiume in piena, dell'emotività femminile
Anche viceversa, l'emotività è superiore o più fondamentale o fondante, ed è dove trovi i nodi che se sciolti ti risolvono i conflitti psichici, il malessere ecc. Se guardi dentro di te e sciogli i nodi emotivi poi starai bene ecc. Invece spesso è solo perché non sei capace di ragionare in maniera obiettiva. Oppure ciò che le emozioni ti dicono in quel momento è sieg heil. Oppure di tollerare posizioni aberranti negli altri perché devi avere empatia. Ecc.

E' un'impostazione politicamente reazionaria, un meme delle destre in generale, sì.




A wild QUARANTENA appears!
...
It's super effective!1!!!!11




Sì chiaro, penso che ciò che è stato chiamato emotivo sia stato definito negativamente attraverso ciò che tu chiami un pensiero divenuto razionale. Mi chiedo se si possa comunque dividere in due campi astratti (che come tutte le dicotomie va presa per quello che è, un modello astratto) e prevedere commistioni. Mettiamo a un polo il pensiero puramente razionale e dall'altro quello puramente irrazionale (finzioni teoriche che non esistono in realtà se non mischiate tra di loro) e concepire vari mix. In questo modo, il pensiero onirico, poetico, schizofrenico sarebbero dei miix di essi. Il pensiero poetico, come tutto il pensiero artistico, non muove da una completa illogicità (la poesia è comunque linguaggio) ma al contempo viola princìpi (non-contraddizione per esempio) tipici del pensiero non razionale. Mi sembra un'intuizione che procede dalla terza critica kantiana in poi.



Sì l'uso politico di queste divisione è palese e abbastanza immediato da vedere. La domanda è: ha origine nella politica e nell'uso politico che se ne fa, o altrove? E se anche avesse origine nell'esigenza dell'organizzazione sociale, si possono rintracciare tendenze a prescindere da queste origine? è chiaro, come ho scritto sopra, che dividere i due campi nettamente non ha senso. Ma possiamo, supponendo altre logiche di funzionamento che non chiameremmo quelle del pensiero "razionale", cercare di comprendere queste altre forme di pensiero?

Se il pensiero che chiamiamo razionale è quello dell'indagine scientifica, mettiamo le mele, possiamo capire a partire dalle mele le pere, i kiwi ecc.?



Sì l'emotività è spesso vista come fonte di autenticità, condivido che non lo sia. Ma mi pare che spesso rimanga il conflitto tra queste diverse forme di pensiero. Perché c'è un conflitto in primo luogo? Perché un pensiero pensa diversamente dall'altro?


Dipende da chi e da quale pensiero razionale. Nella mia concezione non è per forza definito negativamente (in entrambi i sensi), basta definire il pensiero emotivo descrittivamente e abbiamo una definizione positiva.

Ovviamente razionale non significa corretto, può comunque commettere errori, per mancanza di informazioni o per problematiche metodologiche sottili ecc.



Potrebbero essere possibili classificazioni più che mix di tipi di pensiero. Cioè, i pensieri sono pensieri e basta, attività mentale cosciente se vuoi. E puoi classificarli in un modo o nell'altro, a quel punto hai dei mix di descrizioni. Ma non sono mix di tipi di pensieri. Per esempio "questo pensiero è razionale e un po' onirico", non "questo è un mix di un pensiero razionale e un po' di pensiero onirico".

Penso sia facile da vedere in certi espedienti letterari che un filo di pensieri perfettamente coerenti, a prima vista razionale, può poi rivelarsi assolutamente allucinato.

In questo modo hai automaticamente risposto alla domanda successiva, cioè comprendere pensieri seguendo l'una o l'altra descrizione.

E' solo un'ipotesi.



Non lo so.
Cioè ho appena letto Shpongle che razionalizza il razionale con un uovo?

Mi drogo?