In questo senso, sì. Decisamente dopo i 90 giorni (è comunque un termine per certi versi arbitrario) è molto più traumatico.
La puntualizzazione di prima deriva dal fatto che dopo i 90 giorni vanno a decadere le ragioni di IVG relative a questioni non legate alla salute. E sono appunto solo queste, comunque più restrittive di quelle contemplate per il primo trimestre, che permettono di praticare l'IVG.
E' una questione di peso del feto. Attorno ai 500 grammi ha discreta possibilità di sopravvivenza per tentare il parto pretermine. Il che mediamente avviene attorno alla 23°-24° settimana.
e qui casca l'asino (indovina?)
mai gongolarsi troppo, carissimo, mai
qui ti manca il discrimine: quando inzia la vita umana? al momento del concepimento? perchè? mica è un uomo quello, è un uomo POTENZIALE, ne ha QUALCHE tratto naturale (il dna è potenza, non essenza).
Io voglio il momento esatto dell'inizio vita umana, in modo oggettivo, magari supportati da fonti

io considero il feto un essere umano in potenza, non certo un essere umano.
e, ti ribadisco, l'aborto è praticabile SOLO in caso di pericolo per la salute della donna, ti ho pure postato la legge
un feto manco ce l'ha il cervello...come la mettiamo?
Un conto è un omicidio, un conto è un omissione.
Prima di alzare un dito per AIUTARE, la società deve TENER GIU' LE MANI dalla vita delle persone.
Se riesce a tener giù le mani dalla vita e dai diritti delle persone, DOPO può interrogarsi se può fare qualcosa per aiutare.
Tu puoi considerare ciò che vuoi ma per la biologia e per la medicina...per la SCIENZA...
lo zigote stesso è essere umano nell'ESSENZA.
E' una persona VIVA e distinta dal padre e dalla madre...è un essere umano per il suo assetto cromosomico...
Un essere umano nel primo stadio del suo sviluppo.
Tu sei un essere umano ad un certo stadio del tuo sviluppo...se decidi che si debba poter scegliere arbitrariamente qual'è lo stadio di sviluppo dopo il quale si può considerare "essere umano"...un uomo POTENZIALE (come dici tu)...
Sappi che io ho deciso che prima della maturità si può parlare solo di uomini potenziali...
Quindi se li ammazzo tutti...che non mi si venga a condannare!!

....ecco a che livello di assurdità porta un ragionamento come il tuo.

Devono aver inventato qualche macchinario in grado di misurare l'autocoscienza...

si però pure lo sperma allora è roba viva e quando ti spugnetti(e non dirmi che non lo fai


Peggio se fai l' amore col preservativo quando si sa che senza c'è la possibilità di incingere

Per me incomincia dal concepimento e ti ho spiegato perchè.
Tu hai poco fa ammesso che un embrione è vivo come una sequoia ma ora ritorni indietro sui tuoi passi?
Oppure vuoi dire che l'embrione è vivo ma non è un uomo?
E cosa dovrebbe diventare l'embrione umano se non un altro uomo?
Tu dici che DNA è potenza ma non essenza...
mah..
Mi chiedo perchè.
Grazie a quel DNA quella cellula diventerà sicuramente un essere umano (a meno di malformazioni).
Secondo me, dire che l'embrione è un uomo solo in potenza è un volersi tappare gli occhi di fronte alla verità.
Adesso però tocca a te rispondermi: quando comincia per te la vita? a 3 mesi dal concepimento? Al momento della nascita? E per quale motivo?
Sì, certo, come no. Nessuno abortisce perchè ha fatto la cazzata di avere un rapporto non protetto.

Il fatto è che la legge dice "danni fisici o psichici" e quel "o psichici" consente di giustificare ogni aborto.
Dai, non nasconderti dietro un dito.
Ti ho già risposto ma deve esserti stranamente sfuggito: un feto non ce l'ha ma lo avrà. Lo sta semplicemente costruendo.
Altro argomento sciocco trito e ritrito..Uffa.
Sempre le solite obiezioni.
Uno spermatozoo ha solo metà del corredo cromosomico necessario per dar vita alla formazione di un essre umano: lo insegnano alle medie.
Sveglia! Ragionate un po' con la vostra testa e vedrete che l'aborto legalizzato è una necessità per proteggere la gente dagli aborti clandestinii o da gravidanze pericolose ma è pur sempre un omicidio.
E una volta legalizzato è stato usato anche per l'orrenda arretratezza della società che ancora oggi considera puttane le donne che rimangono incinte per sbaglio e le costringe a sobbarcarsi il peso di un aborto piuttosto che l'infamia.
La domanda che Parods ha posto e che i paladini della liberta' hanno abilmente ignorato (scomparendo per un paio di giorni per poi rispondere ad altre cose) e':
la donna che abortisce, questo ragionamento non lo fa? E se lo fa, perche' sceglie di abortire?
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha
hahahahah
Ma che perdo tempo a fare

sei un elettrodomestico.....

scusate....

Un reato, compreso l'omicidio, si compie anche mediante omissione.
La donna sceglie di abortire per mille motivi diversi.
Lo fa per motivi seri e per motivi futili.
Lo fa per colpa sua e del suo compagno o per colpa della società.
Lo fa anche perchè ci sono donne che non credono al fatto che l'embrione sia una vita, proprio come te o poisson (anzi no, poisson ormai ha ammesso che è vita ma non vita umana, forse....Non s'è capito molto bene cosa dice lì dal suo civilissimo angolo in cui si trova ora...).
E' una domanda troppo ampia, non credi?
E la risatona me la puoi spiegare?
Credo di aver espresso un concetto abbastanza condivisibile anche se non certamente esaustivo della questione.
Visto che hai perso il tuo tempo per pigiare in successione la a e la h, potresti avere anche la gentilezza di spiegarmi.
Magari non hai capito cosa volevo dire, altrimenti non riesco proprio a immaginare perchè quella mia frase sarebbe tanto ridicola.
Bha, si vede che solo io noto il buco logico per il quale chiamare delle donne assassine sia un modo per togliergli il marchio di puttane.
Io dicevo Parods, e comunque anche secondo me l'embrione non e' minimamente paragonabile ad una vita umana.
Allora mi costringi a spiegarti meglio la mia posizione.
Appurato che secondo me l'embrione è una vita e che l'aborto è un omicidio mi rendo perfettamente conto dei motivo percui, in questo momento, la legalizzazione dell'aborto è necessaria.
Il motivo è gravissimo però: l'aborto legale serve a proteggere le donne dagli aborti clandestini e, in una percentuale infima di casi, ad evitare loro problemi di salute causati da gravidanze difficili.
Nel secondo caso, l'aborto sarà sempre necessario per il semplice fatto che, senza colpa di NESSUNO, la medicina si trova a dover scegliere se salvare la vita dell'embrione o quella della donna.
Qui entra in gioco il fattore statistico che vede la donna già adulta come la vita che ha nettamente le probabilità più alte di sopravvivere mentre non avrebbe senso rischiare di salvare l'embrione, che magari non riuscirà a sopravvivere comunque.
Passiamo però all'altro caso, ovvero la gran parte di aborti che vengono compiuti per motivi che la legge annovera sotto un generico "danni psichici" e quiindi, di fatto, lasciando chiunque libero di scegliere se abortire senza costrizioni.
In questi casi l'aborto è al giorno d'oggi necessario a causa dell'arretratezza culturale della società.
Tu dici: "Perchè una donna sceglie di abortire?". Ad esempio perchè si vergogna di essere rimasta incinta. Ma perchè si vergogna? Per colpa dell'arretratezza di cui ti parlavo prima.
Oppure abortisce perchè ha paura di non poter sostenere economicamente un figlio. Ma qui la colpa è della società che non aiuta chi ne ha bisogno oltre che della donna che non sa che può salvare il bambino lasciandolo in adozione e dell'uomo che l'ha messa incinta che non la sostiene.
Oppure abortisce per 100 motivi diversi ma, in ultima analisi, se non ci fossero problemi di salute e problemi esterni dovuti, lo ripeto, all'arretratezza di molte persone, l'aborto non dovrebbe mai essere necessario: ci sarebbe sempre la scappatoia di far nascere il bambino e poi affidarlo a qualcun altro.
in pratica l'aborto legale è un passo al momento necessario ma che non va considerato un punto di arrivo!
Se invece dovesse passare la tesi percui l'aborto non è un omicidio, ecco che allora mancherebbe la spinta necessaria al suo superamento.
E comunque lo chiedo anche a te: per quali motivi scientifici l'embrione non è vita?
E come succede spesso, ci si ferma alle prime parole:
"in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento,"
Abbraccia tutto, infatti, e permette, immagino, di ricorrere all' aborto con una "scusa" - o motivazione - che abbraccia ogni caso possibile
ahia
non ci siamo. Al momento del concepimento l'embrione non è un individuo (cioè qualcosa che non può essere diviso), perchè potrebbe addirittura dividersi e dare origine a due eseri umani...come fai a dire che è un essere umano? Il momento del concepimento non è accettabile come inizio della vita di un essere umano. Tu mi chiedi quando comincia la vita...la risposta (mia come quella di milioni di scienziati) è NON LO SO. Non ci sono certezze OGGETTIVE a riguardo, solo etica e morale. Ed è per quello che per legge si è fissato un paletto, non per altro. Però so che per legge un individuo acquisisce i suoi diritti al momento della nascita, quindi bollare l'aborto come omicidio e le madri come assassine non solo è scorretto, ma potrebbe addirittura considerasi calunnia.
Ti dico che il dna è potenza, perchè lo è. Guarda quello che è in quel momento, non quello che (forse) sarà grazie al DNA. In quel momento un embrione NON è un essere umano. Lo sarà (forse, ribadisco), ma non lo E'
Nono, se ragioniamo per luoghi comuni non va bene. La legge quello dice...tu come la cambieresti?
non guardare quello che sarà (forse), guarda quello che è: c'è differenza tra non avere un cervello ed averlo non funzionante. Perchè in un caso le madri sono assassine nell'altro i paretni sono degli eroi?
un essere umano potenziale. Al momento del concepimento è una cellula, che poco ha a che fare con un essere umano. Che poi tu creda abbia un'anima, che sia già un essere umano nonostante di umano non abbia NULLA a parte le potenzialità, poco conta. non lo è
