Regionalizziamo il debito pubblico

quindi non ci rimane che invadere la svizzera

No, in quel modo deprimi ancora di più e rendi il debito ancora più pesante


La soluzione per diminuire il debito pubblico e` solo 1 in realta`: crescere. E` impensabile avere un avanzo primario cosi alto da non solo colmare ma anche superare gli interessi sul debito. L`unico modo e` di crescere a una % maggiore di quanto cresca il debito pubblico, in modo che la proporzione debito /pil diminuisca (ricordiamoci che il valore assoluto del debito non conta nulla, solo il rapporto col pil e` importante). Solo che in questo momento anche questa seconda opzione e` infattibile.
Quello che si dovrebbe fare e` ovviamente un mix delle due opzioni: avere un avanzo primario E crescere. La vedo dura




Bhe dipende come riduci la spesa pubblica. Se per assurdo si riuscissero a tagliare solo le spese inutili non si deprimerebbe nulla


Semplicemente e l' arrivo alla strada di non ritorno delle politiche keynesiane .. come facevi notare prima il giochetto si rompe quando nessuno ti presta soldi se non a tassi di usuraio ..

in passato ho speculato su diverse conoscenti che avevano fatto acquisti con prestiti , e quando non riuscivano a pagare le rate doveva svendere quello che avevano acquistato per farlo ..
Ho comprato attrezzature seminuove a metaprezzo solo perchè le loro bollette arrivavano in scadenza e non avevano liquidtà

Io penso che se riesco a fare io ste cose nel mio piccolo , ci saranno grossi speculatori che speculano sui tassi di interesse , e per non essere vittima di speculazioni non resta che non accedere a credito facile ..
scusate l'ignoranza ma se tutti vogliono crescere, come cazzo si fa?
le risorse su questo pianeta sono finite, prima o poi si arriva al cap limit.
Probabilmente erro. Oppure gli economisti sono pazzi.


Ma guarda che il mercato finanziaro non e` che alza i tassi perche` devi finanziare il debito eh. Il giappone ha il 200% di debito/pil ma paga circa il 2%. Il tuo ragionamento da bar non funziona in questo caso

Anche tagliando la spesa improduttiva deprimi, anche se di meno.
Mettiamo che io sia pagato per fare nulla. Se mi licenzi fai comunque un danno a tutti (e soprattutto a me).
Non fai un danno "aggregato" se utilizzi quei soldi per qualcosa di più produttivo, ma se usi quei soldi per restituirli a chi li investirà ancora in improduttività (chi finanzia gli stati in difficoltà lo fa perché è vantaggioso strozzarli, se gli dai più soldi va a strozzare qualcun altro, solo con più forza ).


Si ma infatti il mio ragionamento presupponeva un taglio alla spesa produttiva per impiegare quei soldi in maniera virtuosa
E nel caso italiano, comunque, noi non dobbiamo restituire soldi a nessuno, visto che nessuno ce li ha prestati, ancora. Se oggi tagliassimo spesa improduttiva per impiegare quei soldi in investimenti, R&D e altre misure per la crescita, non deprimeremmo nulla, perche` gli stessi soldi che adesso letteralmente buttiamo in stipendi et similia inutili andrebbe a rifinire nel circuito economico tramite attivita` produttive

Non si fa.
Si muore, e si muore sempre in percentuali maggiori.

Non è che gli economisti sono pazzi. Queste cose si sapevano dal 1800, ma ogni voce che si è alzata in tal senso è stata zittita, ogni economista che ha solo provato a distaccarsi dall'idea mainstream della teoria della crescita è stato buttato fuori dagli atenei, allontanato dalle testate economiche influenti, messo da parte, quando non ridicolizzato o pubblicamente ostracizzato.

Lo si è fatto perché nei paesi dove si faceva economia si era più voraci e più efficaci nel prendere agli altri e non si voleva guardare in faccia al come e al dove arrivava la nostra ricchezza.

Ora che quel sistema travolge anche noi pretendiamo che gli economisti ci offrano una soluzione che ci convenga ma ci ritroviamo con delle scimmie parlanti negli atenei e dei pappagalli nelle testate oconomiche, quei pochi che erano stati derisi, giustamente, ci fanno notare che non solo la soluzione non c'è, ma che ci meritiamo tutte le conseguenze nefaste.

Il debito italiano era tanto diffuso tra i privati, è vero.
Ma piano piano i privati hanno visto erosi i guadagni e a poco a poco il debito si è spostato (si sta spostando) in mano alle banche.



non farebbe una piega. ovviamente, visto che l' ha proposto qualcuno della lega, è sbagliato



No no, hai proprio ragione.

E gli economisti sono professionisti pagati per fare previsioni sbagliate.


Il collasso della specie è imminente.



si ma devi considerare anche l'avanzamento tecnologico, poi vedi i tagli alla ricerca e ti cascan i maroni
in sostanza, finchè c'è il sole c'è speranza, poi dopo sarà un problema, e vibeccate pure la rima

E' che li pagano solo se fanno le previsioni che vogliono sentire i committenti
Beh ma grazie al piffero che le risorse sul pianeta non sono illimitate .
Ma il punto non è quello. Il cancro non sono le risorse limitate, il cancro è il sistema economico, che è progettato per l'appunto per consumare risorse al fine di produrre quella "stronzata" chiamata denaro, e farla circolare (limitatamente) tra i soggetti.
Portare su camion acque minerali dal nord Italia al sud Italia e viceversa per dare lavoro ai camionisti è un uso razionale delle risorse?

Se vogliamo sopravvivere bisogna cambiare e ripensare in maniera adeguata il modo di usare le risorse di questo pianeta.

"Il paleolitico non è finito perché sono finite le pietre" .


Infatti leman bros aveva tripla A fino al giorno prima del fallimento, gg alle agenzie di rating







Mi pare che ad inizio del 900 fossimo 1,5 miliardi di esseri umani, adesso siamo quasi 8.

Nel paleolitico c'era da mangiare per tutti, adesso no.

E' vero quello che dici, ma per usare in maniera razionale la risorse finite ci sono poche strade: o si cala di numero o si consuma (spreca) meno.

Oppure si espropriano risorse ad altri. Cosa che succede già e che succederà ancora di più nei prossimi lustri.
Siamo in 7 miliardi, e sei un vecchio bavoso pessimista .

cpt. obvious
il discorso era centrato sul mondo accademico; mi chiedevo se ci sono, se ci fanno, se mi prendono per il culo o che altro.