Qual è l'ultimo film che avete visto? (Part 2)

ti sbagli.
il film fa (anche) riflettere.

Se a te questo non accade, non è certo colpa del regista :dunno:

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Visto l’ultimo Avatar, bello da vedere ma nulla di più.
E’ il classico film in cui mentre lo guardi dici “che figo” e poi dopo mezza giornata ti sei già dimenticato di cosa parlava.
Non è che sia scritto di merda o abbia scene ridicole (come in molti altri film del genere in giro ultimamente), ma semplicemente è irrilevante a livello narrativo.

La resa visiva e tutta la produzione però è impressionante, su quello han fatto un lavoro monumentale c’è poco da discutere.

PS - almeno c’è da dire che manda un messaggio positivo, magari i ragazzini che lo vedono iniziano avere più sensibilità per il mondo, la natura e l’accettazione del diverso.

Bones and all

Guadagnino si conferma un ottimo mestierante, il film è tecnicamente ineccepibile. La scrittura invece mi è sembrata un po’ ferma al palo, con i protagonisti che non mi son sembrati avere una vera evoluzione lungo tutta la durata del film (per lo più on the road).
Non son riuscito a capire dove volesse andare realmente a parare. Forse il senso era quello di un destino ineluttabile? Boh.
Strepitosa la prima scena con Mark Rylance (che marca una differenza abissale coi 2 protagonisti) e dello stesso Sthulbarg, inquietante nell’unica scena in cui compare.

In definitiva è un film che non mi ha convinto del tutto ma mi ha profondamente disturbato.
Voto 7

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“Totò che visse due volte” qualcuno l’ha visto? Com’è?

Io, fichissimo.

Ho letto censuratissimo all’epoca.
Ma si può dire che nei modi e in certi temi una specie di 120 giornate di Salò o c’entra un cazzo?

Nah. E’ stato censurato perché “gravemente lesivo della dignità del popolo siciliano” :dunnasd:

In generale è grottesco e irriverente, non violento.

visto al cinema Everything Everywhere All at Once, fatto molto bene ma gratta gratta sotto la superficie a lustrini non rimane molto. Molte buone idee ma boh, il polpettone morale finale è piuttosto banalotto.

Ho avuto modo di vedermi questo DnD: Honor among thieves, molto chiaramente una pellicola realizzata specificatamente per promuovere il materiale su cui e’ basato nelle sue varie forme, ed altrettanto chiaramente lo si puo’ apprezzare tanto piu’ si sia gia’ introdotti alle metriche e dinamiche del gioco di ruolo stesso, quindi se in vita vostra aveste mai sperimentato una sessione in un gioco di ruolo allora potreste veramente gustarvelo, mentre chiunque altro potrebbe trovarlo eventualmente piacevole come commedia fantasy ma poco piu’, semplicemente non hanno il tempo materiale di chiarire molto.

Intrattiene eh, non e’ male, specialmente nella sequenza in cui tentano di eseguire un elaborato piano per entrare in un caveau, e francamente lo fa grazie alla sua onesta’, non pretende di essere niente piu’ di quanto premetta, una scalcinata avventura tra personaggi largamente sopra le righe ed un sacco di camei e s’intravede pure un poco cuore in questo film, ma onestamente pare molto piu’ una produzione Netflix di un lancio cinematografico da sala; anche sul piano tecnico si va dal discreto, e raramente buono, e mai eccellente, al tragicomico disastroso, anche se penso, anzi spero, sia voluto. Ottima Michelle Rodriguez nei panni della barbara violenta dal cuore d’oro, meno, progressivamente, chiunque altro, anche Chris Pine non brilla come dovrebbe nei panni del suo personaggio, qui, nei panni del bardo, sarebbe servito un Jack Sparrow, fosse solo per la mimica del corpo.

Attendetelo in altro format di una sala cinematografica se lo contemplaste tra diverse alternative.

Dai, almeno non hanno fatto l’errore di prendersi sul serio.

E’ senz’altro il maggior e piu’ efficace punto di forza dell’intera produzione, devo dire di aspettarmi pero’ un prodotto piu’ meta-cinematografico, con una rottura piu’ netta della quarta parete; penso lo avessero preso in considerazione in qualche momento della realizzazione, alcuni passaggi sono presenti in certi dialoghi, ma poi abbiano virato verso un diverso e piu’ canonico approccio.

Coincidenza, di suo ieri ho visto Chiamami col tuo nome, una storia di cazzi che è praticamente Lolita al contrario senza lo scandalo (per dire, i genitori sono consapevoli che sto tirocinante americano si scopa il figlio e a loro va pure bene). Quindi, boh, è un film appunto tecnicamente ineccepibile, raccontato pure bene, eppure imho noiosetto e con un insegnamento iperteen che arriva fin lì.

Invece ho visto X, che è proprio un bel film, divertente, sanguinoso al punto giusto, con un sottotesto interessante e un bel finale. Me lo sono proprio gustato :sisi:

rivisto dopo anni quel capolavoro di Giù la Testa, non ricordavo quanto cazzo fosse triste la seconda parte.

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Finalmente ho visto Love Exposure di Sion Sono, un film fichissimo e probabilmente uno dei più strani che abbia visto. Ma ne è valsa la pena perchè non mi ha annoiato un attimo ed è uno di quei film che ha molto più senso di quello che sembrerebbe.
Consigliatissimo, ma non è per tutti (anche perchè dura 4 ore :asd: )
Anche se metto il trailer sarebbe però uno di quei film da vedere un po’ a “scatola chiusa”.

Ho visto anche il film su tetris, bella troiata, messo in scena in maniera ridicola.

Peccato, perchè la storia sarebbe stata pure interessante.

A me non è piaciuto molto devo dire. Poi gli orientali che si ostinano a pescare in occidente senza capirci un cazzo mi deprimono, ma facciano le storie di fantasmi che tanto di cristianesimo non capiranno mai una sega :asd:

Ieri sera mi sono visto The Student Prince in Old Heidelberg di Lubitsch che è un dramma romantico dolce-amaro. Oltre a essere messo in scena in modo impeccabile ha una soundtrack perfetta e una sceneggiatura piena di particolari e minuzie che suggeriscono posizioni su temi esistenziali particolarmente intelligenti. Se siete appassionati di cinema “retrò” è must see.

[quote=“=]kBz[=suck, post:96, topic:835700, username:kbz_suck”]
Poi gli orientali che si ostinano a pescare in occidente senza capirci un cazzo mi deprimono
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Ma poi non ho capito perchè sono fissati con quel pezzo della lettera ai corinzi :asd:
E’ lo stesso pezzo che viene citato in ghost in the shell di mamoru oshii.
citazione di ghost in the shell? qualcosa che mi sfugge nella cultura jappa?

Li hanno bombardati con l’atomica, da allora sono quelli rimasti fuori dal mondo che provano a entrare nella cultura occidentale perché è quella “mondiale”, citando, copiando, imitando, riferendosi a. Succede in tutti i campi, musica, cinema, letteratura. Sia per i giapponesi che per i coreani.

Si ma io mi chiedevo perchè proprio quel passo della lettera ai corinzi che è lo stesso medesimo di ghost in the shell.
Mi chiedevo perchè in particolare avesse così riscontro nei jappi.

Per quanto riguarda l’isolamento della cultura, non è che è iniziato dopo la seconda guerra mondiale eh.
Sono rimasti totalmente chiusi per 200 anni prima del 1853 (tanto che entrare o uscire dal giappone era punibile con la morte). Anzi dopo la fine della WWII c’è stato il più grosso influsso di cultura occidentale, proprio perchè c’è stata l’“invasione” americana.
Tanto che la parte più americanizzata del giappone è ancora okinawa dove son ancora presenti la maggiorparte dei militari americani.

Ah questo non lo so, va a sapere.