Qual è l'ultimo film che avete visto? (Part 2)

Ierisera, grazie a Piersilvio, ho rivisto TopGun Maverick
Boh, saranno i ricordi dell’infanzia, sarà che mi sono sempre piaciuti gli aerei (ma soffro di vertigini), sarà che Iceman era il migliore, ma mi ha gasato tantissimo come la prima volta che lo vidi :rulez:

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stasera ho un po di check disk 4k nuovi e sono tentato da alcuni titoli:

la maschera del demonio, primo film di Bava
godzilla 1999
thanksgiving 2023
e per finire tale BERRY GORDY’S the last dragon!!! che googlando trovo su yt per intero postato cosi :rotfl:

La Maschera del demonio 4K mi sa che lo compro :asd: quando esce?

Thanksgiving visto in sala, a me è piaciuto parecchio, è sulla falsariga di Scream, qui solo la scena iniziale con l’assalto all’ipermercato vale il film.

dal 21 2 2024

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Rivisto ora ora Godzilla di Emmerich, dio mio che spazzatura mostruosa, da tutti i punti di vista. Tutto sbagliatissimo, lo ricordavo con gli occhi del 15…
Anche ora, sui titoli di coda, gran pezzo di Puff Daddy con le censure sulle parolacce, dio che rabbia

Però si vede bene questo disco 4k, magra consolazione

in assoluto il migliore

Doppietta ieri e oggi per me, film guerra d’annata, volevo sperimentare un ‘probabile buono-probabile brutto’

I Guerrieri (Kelly’s Heroes) 1970 , IIGM con C.Eastwood, Terry Savalas e Berretti Verdi 1968, Vietnam, con J.Wayne

Mamma che botta, il primo una storia ‘semplice’, stile il più recente Three Kings, Militari disillusi e un pò folli che organizzano un piano folle per andare dietro le linee nemiche a cercare un tesoro.
Veramente una bella sorpresa, magari è famosissimo ma da parte mia non lo conoscevo,l’avevo visto per caso passare in tv una volta anni fa e mi ripromisi di cercare che film fosse ma non avevo visto più che due minuti.
E invece, a parte la storia ‘scanzonata’ ma che ha i suoi bei momenti sia di satira contro tutta la guerra che veri momenti crudi che evitano 'l’effetto-topgun/hot shots" dove gli eroi sono invincibili e tanto non succede nulla di grave a nessuno, il finale è veramente ‘bastardo’ e dalle molteplici letture, può essere inteso come cazzone, ma io c’ho visto parecchia cattiveria e anche un pò un pugno nello stomaco.

Alla fine i ‘nostri’ riescono a trovare il tesoro, lingotti d’oro accumulati dai nazisti, ma non riescono a distruggere l’ultimo tiger a difesa, così senza poter chiamare rinforzi per evitare di perdere il bottino, e senza poter aspettare ore visto che sta arrivando il resto dell’armata ‘incitata’ dal loro sfondamento del fronte, vanno a parlamentare col comandante del tiger e gli dicono “se smettiamo di ucciderci e tu sfondi la porti del rifugio col cannone, siamo tutti ricchi e ci salutiamo” e quello accetta.
Finisce che quindi in un film americano, dove gli eroi sono americano VS Nazi, alla fine gli ‘eroi’ sono comunque dei ladri che derubano oro (nazista perchè controllato dai nazisti, ma presumibilmente derubato ai francesi, quindi, francese) fraternizzano con un nazista, lo fanno ricco e lo salutano, scappando (e suppongo disertando) prima che arrivi il resto dell’armata, che a sua volta comandata dal generale egocentrico è solo contento di far il liberatore della situazione.
E’ una roba che se la fanno adesso ambientata in Ucraina accusano il regista di esser comunista sovversivo pro-putin, maschilista e satanico.

Consigliato volentieri.

Berretti Verdi di contro è l’opposto. Borioso, propagandistico al 100%, pure ‘ariano’ con quel paternalismo di "noi siamo gli usa, noi veniamo a proteggere voi sudvietnamiti perchè non importa cosa dite, ma noi siamo buoni ed esportiamo democrazia.
Dialoghi veramente lecchini, personaggi bidimensionali, scene di combattimento con i vietcong stile zerg, morti telefonatissime, troppo poche, e in fondo pure scontate (“ah bene siete arrivati a dare il cambio, che bello, finalmente DOMANI TORNO A CASA”…indovinate un pò…) E John wayne che fa ovviamente quello che gestisce tutto come fosse il tinello di casa.

Ah ovviamente in quel film gli usa se la cavano egregiamente e ‘praticamente’ fan capire che vinceranno agile, mentre nel '68 erano già in perdita e di tanto.

Punto più alto, quando John wayne prende con se un bambino sudvietnamita e gli dice “Vieni con me, ti salverò da quei musi gialli”…

Confermo come dice Carpenter, che berretti verdi il film comico più bello mai fatto dopo quelli di chaplin :autsisi:

Ah, per chi volesse tenerlo d’occhio, ho avuto fortuna trovando questo cofanetto 10 film di guerra rivenduto a 22 euro (adesso sta a 100 però magari lo ritrovate in offerta) tutti i film anche con inglese e sottotitoli, alcuni anche con lingua italiana

The stranger, dramma/thriller poliziesco con agenti sotto copertura che devono investigare su un tizio.

Strano in certi punti, me lo devo riguardare, ma mi è piaciuto parecchio.
Lento ma è riuscito a tenermi in tensione in diverse scene anche grazie alla colonna sonora.
Basato su una storia vera.

Il leone del deserto
Film libico/americano del 1980 di Mustafa Akkad con Anthony Quinn e Oliver Reed (rispettivamente nei ruoli di Omar al-Mukhtar e Rodolfo Graziani).
Uno degli ultimi film a subire la censura (per intervento diretto di Andreotti) non arrivò mai al cinema in Italia e fu trasmesso solo nel 2009 in occasione della visita di Gheddafi (che tra l’altro ai tempi lo aveva parzialmente finanziato).
Dura circa tre ore e narra gli ultimi anni della lotta di Omar al-Mukhtar contro le forze coloniali. In parte colossal, in parte documentaristico nello stile della Battaglia di Algeri, naturalmente celebrativo.
Non aspettatevi completa fedeltà storica: gli italiani, con l’esclusione di alcuni personaggi onorevoli, sono rappresentati come dei macellai che non fanno prigionieri, usano il gas, uccidono i civili e rinchiudono le popolazioni in campi di concentramento - ma altre parti invece sono propagandistiche.

:rotfl:
Il primo mi ha ispirato comunque, 3 kings era bellino :sisi:

Barbie ierisera
Ho preso sonno più o meno a metà :argh:

Curioso, o forse solamente un normale ricorso storico, come la cinematografia statunitense operi su cicli specifici ma in spesso organicamente coordinati e facilmente riconoscibili come riflesso dell’attitudine culturale nazionale nei confronti dei popoli con abbiano combattuto; ad esempio la progressione della narrazione delle WW2 tra il 1950 ed il 1970 vira progressivamente da film bellici con precise istanze propagandistiche, a produzione in cui il nemico pur rimanendo tale divenga rispettabile fino all’affiliazione diretta in cui si voglia presentare un rapporto paritario, rimando chiaro all’evoluzione in accezione positiva dei rapporti politici e sociali tra gli Stati Uniti e la Germania Ovest.

Parimenti dagli anni '70 in poi si è iniziato a vedere una progressivamente più benevola lettura dei giapponesi quali avversari, ma il in questo caso il fascino dell’orientalismo ha probabilmente un sua importanza parallela.

Ad oggi i film ambientati nella Seconda Guerra Mondiale sono improntati, almeno quando hanno un valore narrativo qualunque, sulla guerra stessa come nemico, enfatizzandone la sofferenza e la crudeltà patita da tutti i combattenti e civili coinvolti, oppure come lotta contro il Nazismo piuttosto di veicolarla come conflitto con la Germania tedesca.

qualcuno ha visto " Last Flag Flying"?
è da guardare?

Mi son subito, in un impeto di autolesionismo forse, un film chiamato 13 minuti, evidentemente il tempo di preavviso per l’arrivo di un tornado, ed il film in realtà si coagula in questo sostanzialmente; cittadina rurale dell’Oklahoma dall’attitudine spiccatamente conservatrice ed un’atmosfera urbana da far guardare con nostalgia un’autodemolizione versus grosso tornado, non si impiega molto e neppure la sceneggiatura s’impegna particolarmente per evitare di parteggiare per il tornado, tra l’altro pure l’attore migliore.

Gioco di Ruolo (Prime Video)

Non che mi aspettassi nulla, è il classico film commedia-azione con la solita solfa già vista e rivista della famiglia in cui uno dei membri è segretamente un mercenario/sicario/assassino e, appena questa cosa viene allo scoperto, iniziano i guai.

Non è il mio genere, guardato solo per vedere Caley Cuoco nei panni di un personaggio che non fosse Penny di Big Bang Theory. Bocciata. Non cambia mai registro, ha sempre la solita espressione: sarà magari anche perché lei è la sicaria bravissima e cazzutissima e deve mantenere il sangue freddo anche quando tutto inizia ad andare male ma mi è sembrata un po’ troppo piatta. In compenso il marito (David Oyelowo) è praticamente l’opposto. In un paio di scene mi ha fatto genuinamente ridere e il film lo regge praticamente tutto lui. La parte di gran lunga migliore comunque è l’inizio, anche grazie a Bill Nighy. :lode:

Comunque, tutto molto prevedibile, ha un antagonista debole debole debole con motivazioni dubbie e un piano che appena ci ripensi ti dici “non poteva che fallire, come cazzo pensava che sarebbe finita?” :asd: ma nonostante ciò si lascia guardare. Buono se vuoi mettere in sottofondo un film che quantomeno non faccia vomitare i morti quando stai facendo altro, ma tutto lì.

:grin:

:azz:

E’ possibile fare un film lentissimo e palloso su un simbolo di velocità e prestigio, fonte di emozione in tutto il mondo come la Ferrari?
Ebbene si è possibile, è purtroppo ce lo dimostra uno del calibro di Micheal Mann.

Santa barbara che noia colossale: micheal che cazzo ti è successo?

Che film?

Ferrari