segnalo alcune delle mie visioni notturne.

Film di Jonas Carpignano che precede di un paio d'anni A Ciambra, (ri)troviamo i protagonisti della Piana, un Pio piccolissimo già affarista ma soprattutto seguiamo il suo futuro amico del Burkina Faso che attraverso Algeria e Libia sbarc in Italia col fratello, scontrandosi con una realtà durissima. Bello, ovviamente.

Film norvegese che non si espone benissimo ma è piacevole per passare un'oretta e mezza in piacevole tensione. Tre amici scendono in una cava per una avventura speleologica ma niente è come sembra.

La storia vera di una coppia che va alla deriva durante un viaggio in barca a vela da Tahiti all'Inghilterra. Molto triste, l'attrice è una che mi sta discretamente sul cazzo e ha anche prodotto il film, ma questa volta è sopportabile.

Euthanizer, film norvegese che appartiene al filone "lasciate ogni speranza voi che vivete, perché il girone peggiore dell'inferno è la vita". Molto intenso e depressive, 7/10

Film del filone lovecraftiano, usa il tema del loop temporale, sinceramente mi ha fatto annoiare a morte e secondo me non spiega niente di quello che mette sul piatto. Tra gli appassionati invece ha ricevuto un sacco di critiche positive, se vi piace il genere penso che sarà un titolo top a breve.

A sniper's war, documentario di una regista russa con cittadinanza americana che segue il conflitto nel donbass attraverso le esperienze di un cecchino serbo, volontario tra i separatisti. Il documentario non è male, ma è più interessante la campagna di annientamento che gli si sta facendo contro. Deki, il cecchino serbo e alcuni altri protagonisti del documentario saranno familiari a chi segue il conflitto.

Film che ho trovato BELLISSIMO, girato in unico piano sequenza, ricostruisce in tempo reale i 72 minuti della caccia di Breivik a Utoya, senza niente più che la reazione istintiva dei ragazzi. Niente discorsi o cazzate per accompagnare lo spettatore, solo affanno, corsa, pianti, spari. Davvero bello, uno dei migliori che ho visto quest'anno

L'ultimo film di steven soderbergh girato interamente con un iphone. Una hipsterata inguardabile