PS3 in Europa rinviata a Marzo 2007

Doppio post
MGS3 è un fottutissimo capolavoro
il problema di mgs2 non stava tanto (o meglio, non solo: un gioco deve essere "fluido" e avere un buon dosaggio di parte narrativa e parte ludica... non era il caso di mgs2) nella "pachidermia" dei pipponi di Kojima... ma nel fatto che fossero di una banalità e pretenziosità devastante.

Onestamente bisogna anche sapere capire i propri limiti e quelli del medium che si utilizza... il primo mgs era un ottimo prodotto perché presentava una giusta dose di citazionismo cinematografico messo a frutto, un buon cast di comprimari e villain (mai troppo sopra le righe e sempre coinvolgenti), una storia ed un sottotesto (modesto, e cioè NON invadente) ben presentati.

In MGS2 Kojima si è convinto di essere il grande narratore e "filosofo" del mezzo videoludico... che non è (non perlomeno come vorrebbe lui... rimangono indiscussi i meriti della sua serie, per carità).

Riflessioni banalotte e da sbadiglio, personaggi troppo farseschi rispetto a quelli del primo, scene che vorrebbero essere toccanti ma che in realtà sanno di riciclato e posticcio (le "scene madri" con Otacon) e fanno quasi sorridere, etc.

C'è sempre una linea di confine tra grandeur e tonfo nel ridicolo, e secondo me mgs2 l'aveva abbonbdantemente varcato.

Kojima ha voluto fare un videogioco con piglio "artistico" ed impegnato, autoreferenziale, "metaludico" (il gioco che guarda sé stesso e blablabla)... tutte cose molto belle sulla carta, ma poi bisogna avere la visione creativa necessaria (e fuori dal comune) per implementarle in maniera sensata... e non era l'uomo (e/o il team) giusto per farlo, a mia opinione.


E' un atteggiamento sbagliato, imho

Così un videogioco rimarrà sempre un "giocattolo", non potrà mai aspirare mai a qualcosa di più grande


Dove c'è discussione "impegnata", c'è Viennetta

A parte le considerazioni di carattere "personale" (voglio dire, uno con la cultura come la tua può trovare quelle cose banali, io che sono un ignorantone posso trovarle molto interessante e usarle come apripista per ulteriori approfondimenti ) penso gli si debba dare il merito di aver almeno tentato, di aver "osato"

Forse gente migliore di lui prenderà il suo esempio per far qualcosa di meglio


Ritengo MGS3 uno dei migliori GIOCHI per PS3, ma di sicuro non è al livello dei suoi predecessori per trama o caratterizzazione dei personaggi: a parte The Boss, gli altri membri del gruppo sono tutti piuttosto piatti, senza passato e la trama è fin troppo elementare.
Ma come GIOCO è fantastico .
MGS è una di quelle serie che, secondo me, o si amano o si odiano.
I lunghi dialoghi prima e dopo gli scontri con i vari villain, gli intrecci tra loro, le citazioni e tutte le altre caratteristiche la rendono un prodotto decisamente non adatto a tutti (e non voglio assolutamente dire che chi non l'apprezza non capisce nulla eh, anzi).
Per quanto mi riguarda ho sempre apprezzato i prodotti maturi (o almeno mi sembra ), e non posso fare a meno di amare i primi due titoli e quello che hanno introdotto nel mondo dei videogiochi, il terzo, imho purtroppo, è stato massificato molto, cosa che spero non avvenga per il 4: la trama è nata e cresciuta con una certa maturità e con degli incastri troppo complessi per poter essere risolti con un ennesimo Snake Eater (che fortunatamente non si è infilato in mezzo agli eventi di MGS/SOL) senza farla diventare una schifezza.


secondo me pensare che il videogioco possa aspirare a qualcosa "di più grande" (per me manco deve o può farlo, ma accantoniamo il discorso) scimmiottando cinema e letteratura "con i pupazzetti" è assolutamente sbagliato.

Dico i pupazzetti perché è questo l'effetto che mi fa, che ne so, un Mafia nelle cut scenes... ai tempi sembravano ganze e quantodi più simile a un film simil Padrino e dintorni su schermo... oggi dimostrano tutta l'ingenuità, i limiti tecnici della realizzazione... pare di vedere il Muppet Show A distanza di anni si rende evidente come quel tono con quelle possibilità tecniche fosse, di fatto, destinato ad apparire goffo (a distanza di pochi anni).

Il videogioco è soprattutto dinamica, dinamica e storytelling diversi da quelli propri di un altro linguaggio: il cinema fa bene alcune cose, la letteratura altre, etc. anche i videogiochi fanno bene alcune cose che altri mezzi e forme espressive non fanno (la dinamica ambientale ed atmosferica di un Silent Hill, piuttosto che l'astrattezza stilizzata di uno shooter "eppur si muove" anni '70/'80, non sono replicabili esattamente ed efficacemente su pellicola o su una tela, per dire... ma possono influenzare l'arte digitale, piuttosto che alcuni aspetti specifici di altre modalità creative).

Però si tratta sempre di tracciare la linea di confine tra quello che si può fare sensatamente e quello che è infattibile senza svelare tutti i limiti della tecnica o linguaggio che si usa.

Il videogioco NON è (oggi, e io dico anche domani ) arte, al limite è design creativo, storytelling "artigiano", anche buono, ma è pur sempre un prodotto di puro intrattenimento (ed è un bene, e non vuol dire che sia facile tirar fuori un prodotto di alto intrattenimento eh).
mgs4 vorrete dire... il 3 è per ps2...


Lungi da me infilarmi nella solita discussione "Il videogioco può essere arte?" (ripeto, non ne ho le basi)

Però una domanda mi viene: e il cinema non è intrattenimento?


Allora non mi sono spiegato bene.
La trama deve essere succube al gioco, un gioco lo devi giocare, non puoi farmi un film interattivo e farmi vedere 10 ore di filmati e farmi pretendere che sia pro.
Se voglio vedere 10 ore di filmati mi guardo la trilogia del signore degli anelli.
Se compro un videogioco ci voglio videogiocare.
A prescindere della trama (che può essere anche avvincente, vedi silent hill, vedi final fantasy 7, vedi max payne (vabè avvincente).
Cosa vuol dire rimarrà un giocattolo?
Devi snaturare il media per renderlo maturo?



Concordo sul fatto che ogni media abbia un suo linguaggio e delle sue caratteristiche (anche perchè altrimenti non ne avremmo più di uno ).
A mio avviso anche all'interno dei videogiochi si possono trovare delle piccole opere d'arte, il problema è non confondere il senso di questo "elogio" con quello che utilizziamo solitamente.
Siamo tutti d'accordo sul fatto che Monkey Island sia un'opera d'arte a livello di videogioco? Credo proprio di si.
Lo esporreste in un museo? Questo dipende da persona a persona .


il cinema può essere entrambe le cose, perché ha una grammatica e potenzialità espressive complete. Soprattutto, a differenza del videogioco, un film è un'opera che può essere aperta (all'interpretazione dello spettatore) ma pur sempre compiuta, a livello di struttura narrativa.

Un videogioco per essere tale deve intrattenere lo spettatore con un certo tipo di approccio interattivo, altrimenti (se levi il gameplay e punti tutto su una storia con qualche snodo ludico) cessa di essere videogioco e diventa una storia narrata con una computer graphic (in genere mediocre).

A livello di arte "seria" di tentativi di commistione con il materiale interattivo (non necessariamente il videogioco vero e proprio) se ne sono fatti... tipo Chris Marker aveva tirato fuori un cd "scrigno della memoria del novecento blabla" con la pretesa proprio di ricostruire l'esperienza della memoria individuale e collettiva e balle varie in quella forma (penso che il punto di forza fosse la navigazione ... ma si tratta di altra cosa da un videogioco.

http://www.silcom.com/~dlp/cm/immemory_exactchange.html
La trama di max payne avvincente, oddio

L'ho già ripetuto che Kojima per seguire i suoi intenti si è dimenticato di far giocare il giocatore (spettatore? ), che devo fare? Una jpeg?
e allora scusa se siamo tutti d'accordo perchè stiamo a discutere?
Max Payne secondo me ha il merito di essere riuscito a fondere 2 media senza snaturare ne uno ne l'altro: quando giochi (e di gioco ce n'è quanto basta) è un ottimo TPS, quando guardi le sequenze di intermezzo è un comics, che può piacere o meno, ma è un comics.


Perchè ci divertiamo suppongo

Semplicemente perchè ho detto che ho apprezzato il tentativo

Ma guarda che io i difetti li ho sempre ammessi fin dal primo reply


però Monkey Island sa di essere un videogioco, "conosce" i suoi limiti, ed anzi ci ironizza (un tipo di umorismo a cui la televisione, il cinema e la letteratura erano arrivati decenni prima)... è un gioiello di videogioco, ma non lo reputo un' "opera d'arte". Di sicuro è un passaggio importante della storia e del linguaggio videoludico, e come tale - in un museo appunto videoludico - meriterebbe uno spazio di tutto rispetto.

I videogiochi dicono qualcosa "di artistico" a livello grafico, principalmente: i giochi psichedelici di Jeff Minter sono gemme visive, così come lo è la combo visivo-sonora di un Silent Hill (che vabbé è un mix di Lynch, del Lyne di Jacob's Ladder, però ci aggiunge del suo)... a livello di innovazioni narrative che siano "universali" di videogiochi innovativi non ne vedo tutt'oggi... sottolineo universali, che cioè introducano innovazioni che valgano non solo per quel medium, o che lo elevino a mezzo che permette di dire qualcosa che gli altri mezzi espressivi non consentono di fare.
Quindi tu dici che non può essere arte perchè si limita ad "imitare" e a prendere spunto dagli altri media?
Più o meno. A livello visivo può dire molto e fare qualcosina in più; a livello narrativo al limite può sperare di emulare - ma bisogna andarci con i piedi di piombo per evitare le cadute di stile, come dicevo - altri linguaggi... aggiungendo giusto il fattore dilatazione temporale (l'esperienza videoludica "dura di più" ed ha un fattore immersivo maggiore... in base al quale in genere non so notano le pecche strutturali della storia; per questo gli adattamenti videoludici al cinema funzionano poco, se peccano di troppa fedeltà), e la "rigiocabilità" (in alcuni casi sfruttata come meccanismo narrativo). That's all.