Problematiche con i genitori

Hai colto il punto, è il lavoro che voglio fare su me stesso. Intanto domani ho primo incontro con lo psicologo, vediamo un pò che impressione mi fa.

L’obiettivo è esattamente creare un equilibrio diverso. Se poi l’equilibrio che riuscirò a creare farà incazzare i miei tanto da allontanarsi a loro volta, sarà imho un win win :sisi:

No assolutamente, è difficilissimo, per carità. E non deve essere definitivo, ma almeno nei primi tempi (può durare anni) bisogna avere il polso fermo dato che è dove si rischia maggiormente di tornare alle vecchie abitudini e “mollare” tutto.

Per dire, il nuovo equilibrio può starci ma a me non sembra che ora loro siano disposti a “negoziare”, o almeno, per loro negoziare significa farti litigare con tua moglie e trattarti appunto da accessorio alla loro vita, purtroppo.

Ognuno è diverso, c’è chi inizia a capire e si “ammorbidisce” dopo 1 mese di silenzio, chi dopo 1 anno, chi dopo 5 e chi mai. Ma come con i bambini, la cosa peggiore che si può fare è “bluffare” - minacciare un certo tipo di conseguenza per poi non mantenere la parola.

il discorso è che per certi genitori (da esperienza personale il 99.9% :asd:) il figlio rimane bambino piccolo a vita, quindi quando loro si rapportano a te e tu provi a cercare una discussione tra adulti, con le tue posizioni che sono in contrasto con le loro, la risposta è quasi sempre piccata, perchè tu sei quello piccolo che non capisce le loro giuste e perfette soluzioni e punti di vista :asd:

Finchè loro non imparano a trattarti da adulto campa cavallo, avranno sempre ragione loro e tu sei quello che decide diversamente “perchè non capisci” oppure “perchè sei manipolato dalla tua compagna/moglie”

Imho non è una strategia che funziona davvero. Sì, ti sembrerà di essere in controllo delle tue reazioni ma in controllo restano sempre i tuoi nella pratica. Ti faccio un esempio: te puoi restare in controllo ma poi sceglie semper tuamadretuopadre quanto e se inoltrare. Forse li hai presi alla sprovvista questa volta ma se la prossima volta fanno una escalation poi l’incazzatura te la porti a casa comunque, il sangue amaro, il conflitto interiore, le discussioni (non in senso di litigio) con tua moglie etc…

Cosa suggerisci?

So che parli da professionista, quindi non entro in merito.
Ma personalmente a volte davvero basterebbe quel “fallo” da parte di qualcuno, anche se è il tuo analista.

ma era la cit di un libro :asd:

non c’è da suggerire granché, c’è solo una possibilità ed è stare lontani. Più tenete esposti e più saranno le ripercussioni sul criaturo

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Il trucco è riuscire (per davvero) a vederli non più come genitori ma come nonni rincoglioniti. Perchè è quello che sono. E compatirli. E se sono manipolatori / narcisisti vanno manipolati in anticipo, siamo più giovani, li conosciamo alla perfezione e siamo molto più furbi. E soprattutto siamo NOI gli adulti, loro non lo sono più. Non è più una discussione tra genitore e figlio, non è neanche adulto - adulto. È una discussione tra un adulto e un anziano, che non vive più nel suo mondo, ma vive nel nostro. Bisogna ficcarselo nella testa finchè non si riesce finalmente a interiorizzarlo.

Leggendoti Sgigal mi viene da dire che quella generazione li hanno proprio fatti con lo stampino, posso rivedermici alla perfezione, mi sono venute in mente decine di scenate simili. La cosa che mi rattrista è che nel mio caso l’epopea rapporto genitore figlio prima di arrivare a una situazione stabile mi ha pesantemente inaridito e sfiancato mentalmente negli anni. Spero che non sia il tuo caso e ti auguro di trovare un equilibrio. So benissimo che è difficile, ma dai la priorità al tuo benessere e a quello del tuo bambino. Se loro non sono intelligenti abbastanza da capire che devono mettersi a disposizione del nipote e aiutarvi invece che mettervi i bastoni tra le ruote, allontanati il più possibile. Vedrai che la lontananza (che va però mantenuta, magari a intermittenza) fa miracoli.

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esattamente this

ne hanno appena combinata un’altra ieri sera che non sto nemmeno a raccontarvi, sono in visita per il compleanno del nipote, io boh

macheccazz…

come ti ha Grismi ti ha già fatto notare era una citazione su un libro, che approfondisce il concetto di volontà e sue implicazioni.
Il ruolo dell’analista non dovrebbe mai essere spingere verso una direzione o un’altra, ma dare modo a te di sviluppare la volontà di andare in una direzione o l’altra.
Ogni scelta fatta dagli altri al posto tuo ti solleva dalla responsabilità di decidere (quindi sembra la strada facile) ma ti porta nella direzione in cui vogliono gli altri (non la tua), E soprattutto non fa cresce la tua autostima e la tua volontà di decidere al bivio immediatamente successivo (perché nel libro la volontà viene vista come un’abilità da allenare).

Sono d’accordo, ma credo che per fare questo passo Sgigal si debba sganciare economico/finanziariamente da loro, perché gira e rigira, finché possono influenzare il futuro della sua famiglia (casa della nonna) si trova in una posizione attaccabile.

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La cosa comica è che, a quanto pare di solito, i neo-nonni hanno subito le stesse puttanate quando erano neo-genitori…
E allora ti domandi se “diventerò così anche io?” lol

riuppo il thread per qualche aggiornamento, considerando che è quasi passato un anno da quando l’ho aperto.

Vado dritto al punto, rispetto a prima è cambiato qualcosa? Per certi versi si, per altri assolutamente no.

Ciò che è cambiato è il mio atteggiamento verso i miei genitori e soprattutto verso mia madre. Non urlo più, non alzo più la voce ma sono fermo e deciso sulle mie convinzioni. Me la vivo “meglio” senza passare notti in bianco dal nervoso, ma ogni tanto i malesseri passati riaffiorano.

Cosa non è cambiato quindi? L’atteggiamento dei miei ovviamente. Oddio, per un pò dopo la sfuriata di cui raccontavo proprio in questo thread, si sono dati una regolata ma sapevo benissimo che presto o tardi sarebbero tornati sulle vecchie abitudini.

Mio figlio tra qualche giorno compie un anno e non è MAI stato da solo con loro e penso che non ci starà mai.

Più passa il tempo più mia madre è sempre peggio. Oltre ad avercela sempre per qualsiasi ragione che le passi per la testa, ora ha preso di mira anche mio fratello e la sua compagna rei di non voler fare figli (e come dargli torto?).

Vi racconto proprio l’ultimissima, visto che con le festività gli attriti si riaccendono pesantemente perchè, non capisco per quale cazzo di motivo, bisogna vedersi per forza anche se ci odiamo profondamente o per lo meno mia madre ci odia o comunque non ci vede di buon occhio.

Per Pasqua ha prenotato al ristorante più di due mesi fa con fretta e ansia perchè “poi non c’è più posto”. Le dissi che col bambino piccolo a pranzo al ristorante non ci saremmo mai andati e già iniziava a rompere i coglioni ma se ne è stata.

Per compensare, visto che poi decidiamo di andare a pranzo a Pasqua dalla suocera, sabato andiamo a pranzo dai miei. Vi risparmio la rottura di coglioni relativa al giorno in cui andare (volevo andare in settimana per togliermela dai coglioni prima, a cena, ma ha rotto le palle per andare a pranzo e vabbè a sto giro per colpa di mio fratello gliel’abbiamo data vinta).
Andiamo alle 12.30, mangiamo e poi saliamo su da mia nonna per le 15.45 a salutarla e farle vedere il bisnipote. Scendiamo e andiamo via da mia madre per le 16.30, dopo una giornata relativamente tranquilla anche se mia madre qualche segnale solito l’aveva dato.

Il giorno dopo a Pasqua, andiamo dai suoceri. Ci sentiamo la sera e bona li.

Lunedì, a pasquetta, andiamo con dei miei amici a fare una grigliata. Siamo in ritardo, prendiamo coda in autostrada, insomma un pò di proposito un pò perchè mi sono dimenticato non scrivo messaggi a mia madre. Torniamo a casa la sera verso le 20 e la chiamo, non mi risponde.

Amen, intuisco che quella razza di demente ha passato la giornata in casa con quell’altro demente di mio padre a rimuginare su qualcosa.

Ieri sera la chiamo, mi risponde. Voce da funerale. “Non ho dormito tutta la notte” mi dice.
Io freddo come il ghiaccio e scazzato le dico “perchè”?.
Le spiegazioni in successione:

  • A Pasquetta non le ho fatto gli auguri
  • Siamo tornati tardi la sera alle 20 quando da lei siamo scappati via alle tre e mezza per andare da mia nonna e non ha avuto il tempo, secondo lei, di giocare col nipote (qui poi se volete apro una parentesi)
  • L’ha chiamata la sera di Pasqua mia suocera che le ha detto che ha addormentato mio figlio e ci ha giocato (cosa non vera tra l’altro, ma vabbè mia suocera magari esagera un pò ma lo fa a fin di bene perchè non ha ancora capito chi ha davanti). E quindi perchè lei si e io no?

La telefonata finisce presto, ricordandole di vergognarsi che per la festa del Papà non mi ha fatto né lei né mio padre neanche gli auguri per la mia PRIMISSIMA festa (di cui non mi frega nulla da parte sua eh, ma se me lo meni poi ti vengo a cercare).

Insomma, scusate il WOT clamoroso, ma siamo sempre alle solite.

Posso dirlo? Se dovessero schiantarsi contro un muro con la macchina e sparire dalla faccia della terra per sempre proverei più sollievo che dispiacere :dunno:

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Lo sai che puoi rifiutare gli inviti? Oppura chiamare tuo fratello a casa tua e ignorare i boomer?

Non c’è una legge che se ti invitano devi andarci. :mumble:

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Empatizzo, quella generazione sono una massa di vecchi narcisisti del cazzo.
Compatisci, Sgigal, compatisci AoE. Compatisci finchè non diventa tutto una barzelletta, ridi del fatto che sono prevedibili come una soap italiana, compatisci finchè non esplode l’universo. E poi continua a compatirli per l’eternità.

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Hai ragionissima, ma non è così facile. Lo sarebbe non fosse mia madre, ma sarebbe la cosa giusta da fare. Voglio tornare dallo psicologo proprio per superare questa cosa.

esatto, ho maturato un disprezzo generale per quella generazione che levati. A forza di compatire però poi mi sbrocca la vena eh…

No non è la mia esperienza, è proprio l’opposto. Prima davo troppa importanza a tutto quello che dicevano i miei genitori e sbroccavo male. Poi ho capito di essere adulto e ho capito da dove venivano certi loro atteggiamenti e ho iniziato a compatire. Ho imparato a riderci su (insieme ad altri famigliari), a ridimensionare completamente le loro minchiate e a farmi scivolare addosso certe cagate inutili. Ho altri problemi che stare appresso ai capricci emotivi di chi la vita l’ha già vissuta e ora rompe solo i coglioni perchè non è equilibrato nella testa, invece che far di tutto per aiutare figli e nipoti mettendo da parte i propri egoismi.

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Cioè per farti capire con un esempio: fosse per mia madre, quando lei ha un “bisogno”, che sia per esempio andare in vacanza o comprare la tal cosa, o farsi aiutare perchè non sa usare la tecnologia x (quindi bisogni superflui), tutta la famiglia dovrebbe accorrere immediatamente in suo aiuto, spostare impegni, chissenefrega se il nipote è appena nato, o l’altro nonno è in ospedale, o tu stai lavorando. “Io ho bisogno” :mad: e tutti devono muovere mari e monti. Secondo questa mentalità (diffusissima in quella generazione) figli e nipoti sono schiavi messi al mondo per il proprio sollazzo.

Per molti di loro un cambiamento è totalmente impossibile. Noi ci si è provato per anni, ma si ricade sempre negli stessi comportamenti. Compatire (nella giusta misura) è l’unica soluzione possibile.

Tom Cruise