Problematiche con i genitori

intanto grazie a tutti.

si, sono emotivamente caldo (oltre ad avere forse un principio di infarto perchè mi fa male il petto :argh: )

mia moglie ci ha voluto parlare lei, e anche lei si è tolta un gran peso.

ora voglio solo staccare da loro per un pò. Sarà per sempre? Non lo so, mi piacerebbe tantissimo tanto da sperare in questo momento che si stampino contro un muro con la macchina.

vedremo, ora ho bisogno/abbiamo bisogno di una pausa da tutto questo.

la casa ce la possiamo permettere, ora ci mettiamo alla ricerca. Mi girano i coglioni che due mesi fa ho acquistato per 15mila euro la quota dell’ascensore. santa barbara dammi la forza.

Sì è una roba che ti fa mangiare il tavolo dal rosic ma è meglio avere il bambino non sminchiato psicologicamente perché ci sono altissimi e bassissimi emotivi nella cerchia famigliare e senza padre perché ti viene un infarto.

Tanto comunque il prossimo sclero è dato a poco, è solo questione di (poco) tempo, dopotutto hai convissuto coi tuoi per la maggior parte della vita quindi lo saprai benissimo.

Ti sembra una minaccia?
Dai, placati.
Mollami.
Non roviniamo il thread che ci sono questioni ben più complicate qui

Se posso permettermi di dire la mia hai completamente sbagliato a fare sta sceneggiata davanti il luogo di lavoro.
Dicevi ai tuoi che quello che ha detto tua moglie era semplicemente tutto quello che per ora volevate dire loro e che non si devono permettere mai più per nessun motivo al mondo a presentarsi sotto il luogo di lavoro a farti una sceneggiata del genere, se sono pazzi per una singola frase detta allora vadano a farsi curare dallo psicologo

Il tono sembrava minaccioso.

Non farlo.

È una minaccia?

Dai smettila sei ridicolo
Non ti rispondo più anzi ti blocco va, vinci il premio per primo bloccato

Disse quello che “mai avuto problemi nel forum” :rotfl:

Tanta solidarietà, e purtroppo da parte di uno zerbino non potevi aspettarti altro che la difesa a spada tratta della moglie.
Come ti ho scritto anche di là, massimo supporto a tua moglie che in questo momento sta sotto ad un treno, e massima serenità nell, ignorare le richieste dei tuoi genitori. Non cascare piu nella trappola di farti coinvolgere nel dialogo, mettere al telefono tua moglie etc…

Primo e ultimo avvertimento per Chardros e Pesanze, un altro singolo post di pugnetti e vi fate un paio di giorni di pausa

si ovviamente è stato sbagliato, ma se mi tocchi i nervi scoperti divento una belva…e mio padre qui ha pisciato davvero fuori dal vaso. Cmq poi il succo che ne è venuto dopo è esattamente quello che hai detto tu.

mia moglie è una persona meravigliosa e invece di prendersela mi è vicina ora e mi tira su per questa situazione del cazzo.

giovedì prossimo ho primo incontro con lo psicologo. Servirà? Non servirà? Boh, penso di si…ma ora ho bisogno davvero di parlare di tutto questo con qualcuno.

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Che tua madre chieda con insistenza in questo periodo di andare a cena mollando tua moglie e figlio piccolo è un atto di egoismo che va serenamente respinto, e poi va messo giù il telefono.
Lo psicologo male non fa, ma non partire con l’idea che nel breve periodo possa risolvere qualcosa.
Ci sarà un primo periodo di in cui ti chiederà di parlare per capire chi sei ed il modo giusto per aiutarti (almeno un mese se fai una seduta a settimana) e poi se è bravo ti aiuterà a porti le domande giuste, lasciandoti libero di dare le risposte, ma non è un prete che ti dice " e meglio che fai cosi o colà".
Ti copio un passaggio di un libro che sto leggendo che esemplifica:

Prendiamo l’esempio di Ines, una mia cliente di trent’anni. Un giorno ricevo una sua telefonata: “Forse potrei tornare sui miei passi…”. La sua voce mi arriva flebile e incerta, nel sottofondo sento i rumori e le voci impersonali di un altoparlante. Mi sta telefonando dall’aeroporto. Il suo volo sta per partire e la dovrebbe portare in un altro Paese, dove vive l’uomo che lei ha scelto, l’amore della sua vita. Ines è arrivata alla decisione di partire e di lasciare dietro di sé una famiglia che intrude in tutti gli aspetti della sua esistenza, dalle scelte in amore al lavoro, a come si veste, fino a ciò che mangia. Lavorando con me, è arrivata alla decisione di partire e iniziare una nuova vita. Ha superato esitazioni, sensi di colpa, paure. È andata a prendere il biglietto e lo ha detto ai suoi, che hanno reagito molto male, con ricatti emotivi, scenate, minacce. Ma lei ha resistito: il volo verso la libertà è deciso. Ora, giunta all’aeroporto, esita di nuovo. Scrupoli e timori l’hanno assalita come un branco di lupi affamati. Io non parlo: ascolto soltanto. Avrei una gran voglia di incoraggiarla, di darle una piccola spinta, perché basterebbe solo quello. Ma non lo faccio, perché non sarebbe giusto. La scelta deve essere al 100% sua. In questo Ines è sola. Noi non dobbiamo scegliere per qualcun altro. Se lo facciamo, gli togliamo la sua forza e la sua dignità.

Boh, il rapporto con tua madre non si può certo analizzare dagli episodi che scrivi qui sul forum.
Quello che ho notato io, nella vita, è che certi comportamenti sono alimentati anche dal dispiacere.

Urlarsi in faccia porta ad urlarsi in faccia.
Parlare di più ed urlare di meno. Fagli vedere che cambi approccio nei suoi confronti e vedi come reagisce.

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Sei carino con tutta questa ingenuità :kiss:

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In generale è vero. Reagire con calma a una persona che urla in preda alla rabbia spesso è spiazzante. Solo che nel suo caso non sono in un rapporto alla pari. È genitore - con tendenze manipolatorie - contro figlio. In un mondo ideale, sarebbero due adulti che si confrontano, ma per tutta una serie di processi mentali il genitore pensa di avere ragione a prescindere in quanto genitore e il figlio subisce tutto questo da sempre.

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Specchio riflesso :asd:

L’ingenuità sta nel pensare di conoscere la situazione familiare sentendo una sola campana :asd:

Non mi aspettavo la contromossa :eek:

Su una cosa avete ragione. Quando sono riuscito a mantenere il self-control con mia madre l’ho stesa. Lei è capace solamente a comunicare con il linguaggio dell’urlare e aggredirsi, se si parla in modo pacato non è capace e va in estrema difficoltà.

L’ultima volta sono svalvolato perchè ero da solo, quindi sono rientrato mio malgrado in quel cerchio che fa parte del come sono cresciuto e mi sono relazionato con loro da quando sono piccolo.

Devo rientrare nei ranghi e parlare in modo pacato.

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se ne andassero a fare in culo una volta per tutte. ecco uscito il loro vero “animo”. Se non sei lo schiavetto pupazzetto da controllare come vogliono loro, non conti nulla. Meglio tardi che mai.

però basta veramente, non che tra un mese fanno finta di essere pentiti e ci ricaschi con tutte le scarpe mi raccomando :asd:

concordo ovviamente, però raga non è facile tagliare definitivamente i ponti con i genitori. Per me non è così easy per un cazzo.

Non è necessario che tagli definitivamente, ma sicuramente serve costruire un equilibrio diverso, i tuoi genitori non sono abituati a vederti come padre, ma solo come figlio.
Come ti hanno detto altri ti devi distanziare emotivamente (soffrire meno) e fisicamente (non averli sempre in testa).
Un esercizio semplice da fare è immaginare di essere una persona diversa, e leggere il tuo thread: che consigli daresti ad una persona che affronta le tue difficoltà?