Ci sono stati un fottilione di casi sfavorevoli, solo che è mancata l’infrastruttura per mapparli, e col fatto che c’erano i novax a piede libero è stato un po’ come quando ti presenti al pronto soccorso e chiedi gli antidolorifici, non sai subito se uno sta male o se vuole sballarsi…
Roba “lieve” tipo tutti i miei problemi dermatologici è PIENO, ma roba proprio confermata da studi etc - anni dopo. Dite che posso chiedere 800€ al mese per la mia dermatite?
Ma che astrazeneca desse problemi si sapeva da poco dopo che hanno ciminciato a sommnistrarlo, sopratutto sulle donne giovani, infatti una ragazza qui agli openday ci era rimasta.
infatti che io sappia poi non è stato più utilizzato e in america non è mai stato approvato.
Cioè altro che @nessunacorrelazione … appena si è avuto il sospetto e l’alternativa a mRNA quel vaccino non è più stato ordinato.
Io per dire da qualche anno non posso prenderla.
Non a livello “mi dà fastidio” ma proprio a livello che qualunque medico mi dice “NON LA PRENDEREI”.
Un tempo era il mio farmaco dellle emergenze, quando ero piegato in 2 stile startack mi rimetteva in piedi.
Ora se la prendo rischio emorragia interna, ulcera perforante ed altre cose poco divertenti e molto mortali.
“Prima di tutto questo dato non è realistico, perché è dedotto da una FARMACOVIGILANZA PASSIVA e quindi sottostimato fino a100 volte o anche di più secondo alcuni studi.
In Italia per esempio c’è stato uno studio in Puglia in cui per tre anni è stata fatta farmacovigilanza ATTIVA per il vaccino della mprv (morbillo parotite rosolia e varicella) gli effetti avversi registrati dopo la vaccinazione erano più di 600 volte quelli registrati normalmente con la farmacovigilanza passiva… Quindi già si parte da una considerazione sbagliata! Gli effetti gravi sono probabilmente ogni 1000 abitanti, ma questo non ci è dato saperlo visto che il governo e tutte le istituzioni sanitarie atte al controllo hanno ben pensato di non fare farmacovigilanza attiva…”
Nella conversazione con Belpietro, ha poi trovato spazio anche un momento di confronto su uno dei temi su cui La Verità ha condotto inchieste e battaglie spesso molto discusse in questi ultimi anni: quello dei vaccini. E qui la premier ha non solo lodato i lavori condotti da quel quotidiano, ma ha anche svelato uno spaccato inedito del suo vissuto personale e familiare:
«Lei conosce la mia posizione, la devo ringraziare perché La Verità ha avuto molto coraggio, i suoi giornalisti hanno avuto molto coraggio nel periodo in cui a fare delle domande si veniva additati. Io sono stata messa alla berlina, additata come no vax, per aver chiesto evidenze scientifiche che giustificavano vaccinazioni di massa nei bambini molto piccoli. Ginevra aveva 5 anni e non la vaccinai», ha detto Meloni, precisando però che la bimba «ha tutti i vaccini tradizionali». Su un piano più generale, è il ragionamento polemico della premier, «la differenza tra Dio e scienza è che Dio non ti deve dare risposte ma la scienza sì, mentre la materia durante l’emergenza è
stata trattata alla stregua della religione. “Ti devi fidare non ti devi chiedere perché, ma c’erano casi in cui le evidenze erano molto deboli e lì c’è stato un bel pezzo serio di censura, a qualcuno veniva impedito di parlare in televisione. L’ho trovato molto irragionevole», conclude la premier.
al di là del fatto che avrebbe ragione se la vaccinazione fosse stata imposta ai bambini molto piccoli, cosa che non è stata mai fatta, la vaccinazione di massa per i bambini piccoli non c’è mai stata, di che vaccinazione di massa parla.
Tant’è che parecchi paesi non era neanche consigliata la vaccinazione sotto i 12 anni, figuriamoci sotto i 6.
Quello che la scienza diceva è che era un vaccino sicuro, provato da milioni di dosi fatte negli USA prima che da noi.
È morto Paolo Spada e mi dispiace tantissimo. Durante il COVID è stato l’unico che riusciva a informare e ragionare sui numeri in maniera sensata, razionale e scientifica, preoccupandosi quando era giusto farlo e ottimista quando si poteva esserlo.