pirateria? Cazzate. Il vero nemico è chi compra l'usato.



Che non hai capito un cazzo della discussione, come avevo previsto: te lo grassetto.

Ti avevo pure dato un indizio.





ergo posso rivendere un dvd fisico. dove ho detto la cazzata?



Le sh si stanno dando da fare per vietare la vendita dell usato e spingono sul d.d. per un ovvio motivo : vendere a prezzo pieno anche i giochi vecchi.

e anche qui, dove avrei detto la cazzata?

vuoi la ragione? prenditela... mi importa ben poco.
Xim, comunque una precisazione... a mia (ovviamente, non solo mia) opinione buona parte del contenuto delle licenze standard legate al software distribuito ai consumatori (e specifico, ai consumatori; diverso è il caso della licenza in direzione del cliente-professionale) tradizionalmente - i.e. su supporto fisico - giuridicamente non regge. Perché non basta unilateralmente qualificare un contratto come licenza per evitare che esso vada piuttosto letto come fenomeno di cessione di un diritto (salvo specificarne il contenuto di questo diritto, ma qui non interessa).

Ora il discorso qual è? Che se io ti vendo un supporto fisico libro posso scrivere (importi un dato testo contrattuale) quello che voglio - es. potrei cercare di configurarlo come rapporto di licenza (temporanea) - ma non potrei passare sopra al fatto che comunque il bene fisico-supporto te l'ho venduto (e il libro te lo puoi rileggere finché il supporto resiste).

Nel software posso giocare su un piano diverso, perché il supporto fisico senza la possibilità di utilizzare il contenuto a livello effettivo non garantisce alcunché all'utente. E se ad esempio non garantisco l'utilizzabilità del contenuto in futuro, in dipendenza del mutamento di sistemi operativi, oppure se richiedo per la fruizione l'impiego di piattaforme online e via così.... posso garantirmi - di fatto - strumenti per lasciarti il supporto fisico, ma privarti del contenuto (i.e. temporalizzarlo).

Ma è una strategia giocata sul filo (intendo nella distribuzione classica, attraverso copia fisica). Ovviamente, se parliamo di licenze sul d.d. (quindi di t.o.s...ervice, appunto) il discorso muta radicalmente (puoi fare sostanzialmente quello che vuoi).



una macchina se la usi la consumi
chi la compra usata non compra lo STESSO IDENTICO PRODOTTO

un gioco usato e' de facto lo STESSO PRODOTTO del nuovo

inoltre che cazzo mi quoti a fare se io parlo di MORALE e tu di leggi


si' se applicato a un prodotto che non si deteriora con l'uso e per il quale l'aquisto dell'usato e' IN TOTO equivalente al nuovo

inoltre ribadisco che lo so come funziona la legge
io ho detto e' che IMMORALE e che non dovrebbe essere cosi'

che poi sia cosi' amen, lo so e lo accetto
Oh ma ragazzi ripigliatevi, però.
Stiamo arrivando veramente a sostenere che rivendere un videogioco è un fatto morlamente inaccettabile?
Spero di aver capito male, veramente...

Ora senza spulciare nessuna eula e senza chiamare in causa gli avvocati e le postille, il concetto base che sembra sfuggire ad alcuni è molto semplice : "compro qualcosa -> quel qualcosa è mio -> se mi va lo rivendo".
Che si parli di supporto fisico dvd, astuccio e manuale, oppure di licenza d'uso non cambia...rivendo la licenza d'uso.

Poi chi sostiene che un gioco non si svaluta...si svaluta eccome perché diventa vecchio e superato...guarda caso da sempre esistono le edizioni budget dei giochi di 1-2 anni prima.


il punto due della licenza EA qualifica la cessione a terzi; il punto della strategia EA è lo spostare, sostanzialmente, su internet ciò che non riesce a fare sul supporto, ovvero garantire la possibilità di sovrapporre il cliente pagante all'utilizzatore finale ( )e con il meccanismo dell'attivazione e con strumenti ancora più abominevoli come lquelli usati da ubisoft per Silent Hunter V (che sostanzialmente impediva all'utente di giocare offline, necessitando il SW di una connessione continua con account attivo (e registrato)).

Per cui loro ti dicono che tu hai la facoltà di trasferire tutto a terzi, ma che possono collegare (e collegano) taluni aspetti del gioco (tra i quali il suo stesso funzionamento) all'online in modo che tu ti attacchi al cazzo.

L'esempio migliore che possoprivare a farti per spiegarmi è stato il client di WoW Vanilla(allìepoca venduto solo boxato); qualche decina di euro di costo, un codice che consentiva la creazione di un account E ti garantiva un mese di gioco: un mese di gioco normalmente costava meno del box, per cui potevi qualificare il valore più o meno netto netto del client, della scatola, del manuale e dei DVD a una trentina di euro. Rivendere però quella scatola (quel software) dopo l'attivazione sarebbe stato assolutamente inutile perchè sostanzialmente con l'acquisto di seconda mano si sarebbe entrati in possesso di una scatola, un manuale, dei DVD ed un software inutilizzabile.




Tutto ciò è grottesco.


mi pare un concetto dell'uomo di neanderthal

puoi rivendere un biglietto di un concerto? puoi rivendere un panino comprato in un bar?
senza stare a commentare punto punto che mi sembrate già belli cotti a puntino e io sto con un trasloco sulla schiena vorrei farvi notare che voi non comprate il videogioco ma solo la possibilità di giocarci.

Se compraste il videogioco dovreste averlo solo voi e dovreste ovviamente affrontare una spesa che il singolo individuo privato non potrebbe affrontare.

Voi non possedete un beneamato cazzo se non il cd su cui è scritto il gioco.
In caso di DD voi avete acquistato il diritto ad averne un'accesso da cui scaricarlo e giocarlo.
Fine.

Ora sparate pure tutte le leggi che volete che non regolano realmente questa procedura perché come sempre la burocrazia rallenta tutto.

Questo è il dato di fatto di come adesso viene inteso il concetto di "comprare un gioco".
Che poi sia giusto o no, sono opinioni personali.


No ma il discorso infatti a parte le parentesi di Morstua, è questo.
Cioè la circolazione del prodotto fisico (banalmente: il mercato dell'usato) in teoria rimane quello che è, il problema è che viene aggredito sul lato software: tu puoi vendere il tuo gioco (su supporto fisico) usato, ma siccome al tuo gioco era associato biunivocamente un'identificativo 'one shot', chi comprerà il tuo usato dovrà scegliere tra l'avere un prodotto pesantemente limitato (e anche qui bisogna vedere quali limitazioni: si va dal non avere accesso ai contenuti 'bonus', a non avere accesso ad aspetti chiave come l'intero multiplayer, prima o poi si arriverà a non poter far partire del tutto il gioco) oppure pagare (a noi software house, o meglio a noi publisher) un sovrapprezzo.

Poi vedi il discorso è effettivamente diverso che si parli di console o pc. Per le console la conseguenza di questo sistema è che ipoteticamente ti ritrovi ad avere le etichette che impongono i prezzi che vogliono (e già ora la situazione è ridicola, con lo stesso identico medesimo gioco che su xbox al lancio costa 69.90 euro e su pc 49.90 se non meno); per pc essendo meno presente l'usato il problema principale rimane quello del metodo delle attivazioni online che hanno il senso di validare la tua copia, ma al tempo stesso in molti casi ti impediscono del tutto di giocare se per qualche motivo non hai la disponibilità di collegarti a internet
Certo che le licenze dei software lasciano il tempo che trovano, non solo è tutto da dimostrare che siano davvero legali e valide in ogni paese... per dirne una quella di windows dei portatili che se non accetti l'eula ti dovevano ridare i soldi di windows, microsoft stessa e distributori non erano minimamente attrezzati per farlo e si rifiutavano...

E comunque una licenza per avere davvero valore dovrebbe essere NOMINALE, io software house concedo a te "super pippo" di nazionalita tal del tali residente a tal dei tali con documento di identita tal dei tali... questo prodotto in licenza... se non è nominale e vale un seriale stampata sulla confezione del gioco stesso se vendo il gioco vendo pure la licenza... inoltre se mi si rompe il cazzo di supporto e i tu software house te ne sbatti il cazzo di rifornirmelo uno funzionante o una versione scaricabile allora qualcosa non va tanto bene nelle licenze...

Per il discorso bene necessario bene accessorio, mi pare ovvio che non è necessario compararmi un giochino ma nemmeno allora è giusto spendere senza farmi 4 calcoli se posso permettermelo e se avro tot possibili vantaggi di rivendibilità futuri o no...

Secondo lo stesso discorso sono un coglione perche attendo che il giochino costi 15 euro dovrei comprarmelo appena uscito a 40 euro perche è un piacere se stai a fare sti calcoli che piacere eh?


L'esempio non calza. Il biglietto del concerto lo posso rivendere prima del concerto. Dopo ovviamente no, è un pezzo di carta senza valore.
Il videogioco però non funziona come un concerto. Quando compro un videogioco non compro la possibilità di giocarci per tot ore, compro la possibilità di giocarci per sempre. Se esistesse, per assurdo, una band capace di suonare ininterrottamente 24h/24h per tot anni, probabilmente il biglietto del loro concerto, dopo che ci sono stato per il tempo che mi interessava starci, potrei rivenderlo tranquillamente.

E ripeto, un videogioco si svaluta nel tempo come qualsiasi altro bene. Dopo tot anni è vetusto, superato e perde di valore. Il paragone con un'auto non calza, nemmeno in questo caso...dopo 10 anni un'auto è un catorcio e giustamente vale di meno, dopo 10 anni un videogioco non se l'incula più nessuno, quindi ha perso di valore sebbene non abbia subito un deterioramento fisico. Anzi, se un videogioco non si svalutasse, dopo un anno potrebbe essere rivenduto allo stesso prezzo del day one, a sto punto.




Ma un gioco è prodotto in serie, come qualsiasi altra cosa...allora se io dovessi comprare una punto dovrei averla solo io, la fiat dovrebbe progettare l'auto apposta per me e costruirmela artigianalmente in un unico esemplare ? Quindi chi compra una punto compra la possibilità di guidare una punto ?
Dai ti capisco, di traslochi ne ho fatti pure io e so che fanno svarionare.


Ma non è detto assolutamente: nel caso di un gioco solo multiplayer, ad esempio, puoi usare il gioco finché lo sviluppatore o il publisher mantiene l'infrastruttura necessaria a permetterti di giocare (pensa a un qualunque MMO e a quanti hanno chiuso).
Ad ogni modo la tua idea che qualunque cosa tu compri sia di tua proprietà e tu possa farci quello che vuoi non sta né in cielo né in terra, ci sono moltissimi casi in cui il bene o il servizio da te acquistato è soggetto a delle regole di utilizzo che dipendono da un contratto o da una licenza.
Secondo il tuo ragionamento dovresti essere in grado di rivendere l'abbonamento mensile dell'autobus nel caso tu non ne abbia più bisogno ma in realtà non lo puoi fare perché quell'abbonamento è una licenza personale, non rimborsabile e non trasferibile e quindi non la puoi rivendere né la puoi passare gratuitamente ad un'altra persona.
Nel caso del software è lo stesso (in alcuni casi, non in tutti) e non puoi traferire la tua licenza né gratis né a pagamento; perché quando acquisti un videogioco o un qualunque software tu acquisti solo una licenza d'uso (su questo spero che siamo tutti d'accordo, altrimenti non si va da nessuna parte).

L'unica cosa su cui possiamo discutere, come detto precedentemente da me e da altri, è se le EULA siano legalmente valide o no, ma finché non viene emanata una legge chiara a livello nazionale o europeo è difficile venirne a capo.
Fantastico come vi abbiano convinti che un sistema vessatorio come questo sia la normalità.



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quotone cazzo si leggono certe cose allucinanti cmq esempi che non c'entrano un cazzo il videogioco con la tessera della metro... cioè


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grande fuz



fa che non ti leggano in un forum "normale"


Ma perché continuate a fare esempi fori luogo?
Un MMO con abbonamento è un altro tipo di gioco, si paga l'abbonamento finchè si vuole usufruire del servizio, se il server viene chiuso non si gioca più ma neanche si paga più l'abbonamento...nel caso di un f2play non si è mai pagato nulla, quindi se chiude amen.

L'abbonamento mensile dell'autobus è l'ennesimo esempio che non calza, porcapputtana...sulla tessera c'è il mio nome e la mia foto, è mia personale, rilasciata a me tramite verifica della mia identità. Quando compro un videogioco non fornisco la carta d'identità al negoziante o alla sh, e sulla confezione non c'è la mia foto e il mio nome...non esiste nulla che associa univocamente la mia persona alla copia da me comprata...dai cazzo.



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il problema è che è la normalità attualmente.

Io non credo che la gente sia favorevole ( sarebbe da stupidi essere contenti del fatto che attualmente sia diventato impossibile vendere un videogioco usato causa account/varie ed eventuali. Al peggio dovrebbe essere qualcosa che non tocca l'utente, ma da li ad esserne contenti ne passa ), solo che di fatto attualmente è così, e che ci si roda il fegato o meno ( o ci si arrampichi sugli specchi ) il risultato finale non cambia.