pirateria? Cazzate. Il vero nemico è chi compra l'usato.



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Sono decisamente contrario all'utilizzo di sistemi artificiali per ridurre il valore di un gioco (su supporto fisico) usato, ma non posso condividere il pensiero di chi pensa che su un prodotto digitale valgano le stesse regole che valgono su un panino, su un'automobile o su un biglietto del tram

A parte che non capisco... Ormai aspettiamo tutti "che esca il gioco su Steam" e ci incazziamo se non possiamo vendere i dvd? Ma chi compra le boxed al giorno d'oggi? Il DD e` pure ecologico

L'usato e` un problema principalmente su Console, visto che la pirateria e` molto limitata, quindi i publisher vogliono prendersi anche quella fetta di mercato...

In ogni caso, stiamo ancora a parlare di supporti fisici.. Un software NON E` un bene fisico cazzo. Il DVD e` solo il mezzo con cui il vero bene viene trasportato. Vabe` tanto con il DD il problema e` risolto... Nessuno potra` piu` dire "il DVD e` mio, tuo o suo?" visto che si acquista soltanto il diritto di poter scaricare ed installare un software.
Quello che non capite è che finalmente ci stiamo evolvendo.

Il videogioco è solamente un insieme di codici binari replicabili all'infinito.

Il ragionamento del gioco usato poteva andar bene 15-20 anni fa quando tutto veniva distribuito su supporto fisico...

Ora non ha senso, dobbiamo evolverci e iniziare a considerare una canzone/un film/un videogioco non più come un oggetto fisico.

Il DD è e sicuramente sarà la meta finale di questa evoluzione che lo vogliate o no. Non verrà più venduto niente su CD o DVD

E nel DD non c'è ovviamente posto per l'usato, anche perchè un software non si usura quindi non ha senso proprio parlarne

Il fatto che un videogioco ti costringa ad installare Steam non è altro che un bene perché velocizza questa transizione che ben presto arriverà... entreremo finalmente nella logica giusta.

Ed ovviamente nel DD non c'è posto per i nostalgici del cazzo che hanno bisogno per forza di un cofanetto da esibire.
E infatti considerando il gioco non più come un oggetto fisico, la licenza di utilizzo ha tutto il suo senso... purtroppo il fatto che finora i videogiochi venissero venduti su supporto fisico ha di fatto dato modo che venisse coltivata un'idea del tutto sbagliata.


Quante puttanate.

Poi la cosa meravigliosa è che "tutti aspettiamo il gioco su steam" (che poi mai vero, se il prezzo è il medesimo preferisco la scatola che almeno compro, installo e gioco subito senza sorbirmi il download, i server intasati e via discorrendo, se poi si parla di giochi tipo total war che son 15 giga di roba sticazzi steam) per poi rifinire a comprare una key in thailandia a 10 euro da siti non autorizzati al day1.

Siete dei paraculi non da poco.
Uh? I siti non sono autorizzati a vendere le key di per sé, ma hanno pieno diritto di vendere copie fisiche dei giochi in questione.
Il fatto che poi utente e sito abbiano il tacito accordo "risparmiamo entrambi sulla spedizione fisica e dammi solo il seriale" è un espediente di comodo, vero, ma che non viola alcuna legge.

Di cosa dovrei sentirmi in colpa, esattamente? Di comprare all'estero dove l'offerta è più bassa?
Non vedo in che modo sia diverso da farsi spedire da Zavvi o Play.com.
Sopratutto non mi è chiaro perché io dovrei scusarmene mentre quando lo fanno aziende e corporazioni su larga scala è "mercato".
Si ok, il DD e bla bla bla...ma l'articolo linkato nel primo post riguarda i giochi per console. Nel mercato pc l'usato non esiste praticamente più da tempo, quindi state a parlare di aria fritta.
Il nocciolo del discorso è che per quanto riguarda le console invece l'usato è una realtà molto florida, ed è qui le sh vogliono colpire, non nel mercato pc.

Per le console il DD non esiste e i giochi esistono solo su supporto fisico, il quale si presta ad essere rivenduto.
Costringere un consolaro a dover validare un gioco pagato ben 70 euro (non i 40 del gioco pc, son 70 cazzo di euro dio bono) per impedirgli di rivenderlo è un atto vessatorio, aggravato pure dal fatto che costringi pure la gente a dover per forza collegare la console a internet, quando magari non ne ha voglia/possibilità.

Di questo passo dove andremo a finire ? Che pure i film in dvd dovranno essere validati ed associati ad un account online, collegando il lettore dvd a internet, per evitare il prestito ? Dai cazzo.
Ma pure se utilizassimo solo la licenza di utilizzo tutti, perche stracazzo non posso rivenderla? perche se quella licenza non mi serve piu non posso darlo a uno a cui serve e recuperare almeno parte del costo originale? guardate che dove si lavora con le licenze, chesso gli script professionali per siti web, SONO RIVENDIBILI, gratis o al massimo con un pagamento alla casa dello script per aggiornare la registrazione dello script e i sistemi di protezioni relativi al nuovo proprietario e dominio su cui verra installato e tot euri di guadagno per la societa madre...

Il costringere a comprarvi una licenza di un gioco NON RIVENDIBILE è una forzatura bella e buona... o perlomeno se me la fanno non rivendibile come minimo devono farmi un cazzo di sconto e che cazzo.

Il punto non è la licenza o no, perche quella licenza potrebbe benissimo anche contemplare una regolamentazione delle rivendite, il problema e che NON VOGLIONO che esistano rivendite, licenza o no, supporto fisico o dd o con piccione viaggiatore su floppy disk... per loro è+ semplicemente un modo per GUADAGNARE DI PIU ammazzando il mercato dell'usato incaprettando e limitando il cliente.

Cioe si va verso la direzione di: NON prestabilità del gioco NON rivendibilità e con tanti dlc del cazzo a pagamento, sempre e comunque per inculare i soldi... mi pare evidente.


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Come ha detto fuz, è fantastico vedere come il mercato e le sh abbiano, nel tempo, reso accettabili e sostenibili da una buona fetta di videogamers delle politiche a dir poco assurde.
Sarà che sono vecchio e videogioco da 30 anni, ma certe cose non riesco proprio a farmele andare giù.
Io non capisco perché quando si tratta di pirateria (ovvero quando vi fa comodo) il gioco lo considerate una cosa diversa da un oggetto fisico (della serie scaricheresti un auto se potessi?) mentre quando si tratta di usato subito a parlare di diritto di rivendibilità su un oggetto che non possedete realmente
Ma fammi capire, quindi non rivendi nemmeno i CD musicali o i film in DVD?
Io mai, in effetti. Come non rivenderei mai giochi anche potendolo fare. Ma non per questo pretendo che altri facciano lo stesso.


Ma perchè non lo possiedo realmente?
Se l'ho acquistato legalmente lo possiedo eccome, ancora di più se ho il supporto fisico in mano.
Scaricando un gioco si commette un atto illegale, indipendentemente se sia un qualcosa di fisico o astratto, rivendendolo dopo un regolare acquisto no...dai cazzo, davvero bisogna spiegarle certe cose?


Oh, puoi anche scrivere senza offendere la gente come farebbe un povero ignorante.

Ovviamente i giochi sulle piattaforme DD devono costare decisamente meno rispetto alla versione boxed... Ma non e` questo il discorso... Sul prezzo del software bisognerebbe aprire un topic a parte.

Comunque io do valore pure al fatto di non dovere inquinare (trasporti, produzione/masterizzazione CD, carta etc..) mezzo mondo per farmi arrivare del codice binario a casa
Ma tra le altre cose non mi risulta che qua dentro qualcuno abbia mai considerato la pirateria giusta in toto (cercatore a parte).


Va bene, su questo punto ti posso dare piena ragione.. Le grandi SH (come le grandi case farmaceutiche, le banche e tanti altri...) cercano sempre di affondare le mani nei portafogli della gente.. OK ci sta..

Pero` sviluppatori come quelli di Magicka ci campano col DD e producendo un DLC ogni tanto fanno sopravvivere l'azienda senza doversi vendere a EA/Ubisoft e vari...

Comunque, secondo me, il modello di vendita piu` ladresco e` uscito circa 6 anni fa con World of Warcraft e si tratta del modello di WoW... Non esiste assolutamente: copia del gioco obbligatoria (certamente non economica), piu` abbonamento mensile ed espansioni A PAGAMENTO. Nessuno pero` si e` mai lamentato piu` di tanto eh... Almeno i DLC del giorno d'oggi sono opzionali cazzo.


no dai era una vaccata, ho editato


Ma guarda che in realtà io non disprezzo il DD, anzi...la comodità di poter accedere alla mia libreria di giochi ovunque, vale senza dubbio la mancanza del supporto fisico, che si potrebbe anche deteriorare/rompere col tempo, fra l'altro.
Il fatto è che se il DD ormai è una realtà in ambito pc, in ambito console non esiste. E infatti è proprio a quel mercato che si rivolgono i piagnistei delle sh, non al mercato pc dove l'usato praticamente non esiste.
Bisogna entrare nell'ottica che il mercato pc e quello console sono due mondi completamente diversi, dove certe logiche dell'uno non sono applicabili (o teoricamente non dovrebbero esserlo) nell'altro.
Il DD e steam sono una grande cosa per il mercato pc, non sarebbero altrettanto per quello console, stop.
Anche vendere i giochi al day one come delle beta incomplete e piene di bug, cosa che ormai avviene regolarmente ed è (questa la cosa grave imho) ormai universalmente accettata, non potrebbe esistere su console.
Nessuno condanna il DD, semplicemente si sta parlando di due cose diverse.

Per quanto riguarda WOW, anche secondo me è un furto far pagare prezzo pieno gioco ed espansioni, quando già è previsto un abbonamento mensile...però siamo sempre in ambito pc dove ormai è un modello consolidato, in ogni caso mi sembra che in WOW vengano rivenduti gli account, o no?


E' illegale la compravendita di accounts, tuttavia mia pare ci sia modo di "resettare" l'account ( erase suppongo ) nel management account, quindi suppongo ci sia un qualche secondo fine per una simil manovra



Il punto però è decisamente controverso proprio poichè il principio di esaurimento risponde perfettamente ad un esigenza di tutela del principio di libera circolazione delle merci (quindi diciamo così, il sw imballato) ma risponde meno bene all'esigenza di definire se il software usato sai effettivamente rivendibile nonostante le eula.

http://www.dimt.it/interna.php?id_sezione=29&id_articolo=272&noNav=

In questo caso è stato direttamente richiesto un parere alla corte europea di giustiza, negli Stati Uniti Autodesk ha ribaltato in secodno grado una sentenza che le dava torto.

Ma questa è metà della questione, quella fatta di carte bollate che tutto sommato interessa poco in unj discorso più ampio, poichè il diritto è una specchio della società e non viceversa.

Il punto secondo me è che succede nel momento in cui il software è uscito dalla filiera della distribuzione, è stat0 acquistato dal consumatore finale e viene reimmesso in commercio sotto forma di prodotto usato.

Ognuno dei tre poli di questo scambio (il produttore, il rivenditore ed il conumatore) ha soicuramente degli ottimi argomenti per sostenere le proprie ragioni ma a mio avviso è proprio il mercato ad essere in questo momento inadeguato a tutelare le esigenze di tutti e tre.

personalmente io vedo delle esigenze: quella del consumatore di spendere poco, quella del produttore di fare margine, quella del rivenditore di lucrare sull'usato badando al proprio margine; il DD realizza un servvizio utile perchè elimina le intermediazioni e riduce i costi a livelli anche più bassi di quelli del semplice ricarico del rivenditore, rendendo di fatto superfluo l'acquisto di usato.

Per cui mi sembra che questa sia una strada corretta, che personalmente auspico.
Il problema è che il mercato dei videogiochi è un mercato molto competittivo per alcuni aspetti, e decisamente non competittivo per altri, è un tipo di competizione monopolistica decisamente carica di "barriere".
Di certo c'è che al momento non è efficiente, ma il problema è che sarebbe necessaria una completa revisione del diritto d'autore a livello internazionale, perchè è assurdo che si concedano diritti di monopolio così facilmente e così a lungo termine.
Comunque sia l'idea che esista l'usato del software è un po' ridicola di per se, visto che si parla di robaa costo marginale prossimo allo zero.
Quel che è certo è che i distributori dovranno inventarsi una profonda rivisitazione dei meccanismi di mercato, nel futuro.

Poi vabbè il comportamento è tipicamente monopolista con una ricerca continua delle tipiche realtà dei mercati monopolistici: discriminazioni di prezzo, impedire gli arbitraggi (vendita usato), ecc