Percezione dei colori

Bo io vedo un sacco di video su spazio e scienze in generale, di solito i neutroni sono azzurri o bianchi e i protoni rossi :asd:
Però in effetti cercando su Google fanno un po’ come cazzo gli pare con le particelle.

Questo e’ perche’ sbagliano :teach:

Per gli atomi, mi rifarei al colore dell’elemento come si presenta in natura.
Ad es. lo zolfo è giallo, per cui anche se non possiamo vedere il colore del singolo atomo, decreto che è da considerarsi giallo :sisi:

A quel punto però vien da chiedersi se le particelle subatomiche vengano tinte del colore dell’elemento in cui sono.
Il che significherebbe che quando qualcosa decade, cambia pure colore.

Scrivi tu il paper, poi shariamo il premio Nobel.

Da qualche parte nel cosmo c’è una divinità imbruttita che un giorno avrà pensato:
“Và sti cagacazzo che vanno a guardarsi pure le particelle, avevo lasciato tutto in bianco pensando che nessuno andasse a vedere, che figura demmerda”

Io ho difficoltà a trovare in commercio tessuti in puro Verdone. Un tizio mi spiegava che le maglie Verdone si vendono poco e lui attribuiva questa riluttanza proprio all ambiguità della sfumature del colore. Bha. Io seguito cmq a cercare del cashmere in puro verdone, però. Lo voglio abbinare coi pantaloni cargo ghiaccio.

Oddio l’esame di percezione colore l’ho dato mille anni fa, tolto chi ha difetti visivi se mi ricordo bene in realtà tutti vedono il verde come verde, varia un po’ la percezione per il tema del colore della cornea ma comunque la retina bilancia tantissimo e ci sono un sacco di “giochi” che si possono fare per dimostrarlo.

tipo i colori dei giorni della settimana associati alle vecchie guide TV :asd:

Il concetto filosofico ci sta, ma purtroppo (o per fortuna) no, l’ipotesi dell’OP è smentita dal fatto che se così fosse una persona dovrebbe vedere “rosso” anche su foto di prati “verdi” elaborate in digitale, dove cioè il numero d’onda è noto e voluto per essere quello.

O se volete un caso ancora più esplicativo prendete le foto con l’IA. l’IA ha imparato che un prato ha quel range di numeri d’onda e tali riproduce. Se voi, e tutti, continuate a vederli in “verde” e non in “rosso” (tranne quelle poche volte che l’IA scazza :asd:) significa che quel numero d’onda lo vedete tutti più o meno alla stessa maniera. Può giusto cambiare qualche sfumatura, sia per l’età sia per come è lo stato della vostra retina.
Quei casi “è blu o verde? …” sono casi particolarissimi e dovuti più al fatto che il vostro occhio somma in maniera diversa le diverse sinusoidi che non al fatto che una sinusoide specifica elabori un risultato diverso da occhio ad occhio

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Secondo me molti di voi non hanno capito il punto del thread :asd:

Mercadini, persona che merita il suo successo.

Che l’armocromia è uno scam?

L’assunto iniziale è un pò scivoloso da capire e soprattutto si basa su un assoluto: se io vedo il verde come tu vedi il rosso SEMPRE a prescindere qualsiasi sia la fonte del colore, l’equazione non cambia. Se la si vuol prendere come verità incontrovertibile penso sia difficile smontarla come teoria in quanto basata appunto sulla percezione soggettiva. Ma ripeto, la trovo io stesso assurda come cosa eh.

Apprezzo comunque tutti i tentativi di dare una spiegazione logica :lode:

Io non vedo cosa ci sia assurdo.
Come detto in precedenza, il risultato finale delle percezioni a livello cerebrale non si può misurare o qualificare.
Ognuno di noi quando vede assaggia percepisce etc, non percepisce la realtà, ma costruisce il proprio modello della realtà basato sulle informazioni fisiche che riceve.

Esiste una misura del colore come frequenza, ma non esiste una misura della percezione del colore.

Cioè ad esempio: descrivimi il colore verde

Andando per un attimo su toni più seri:

Per quanto il cervello di una persona possa differire da quello di un’altra, ipotizzo che le percezioni, evolutivamente parlando, siano piuttosto standardizzate all’interno della stessa specie.
Chiaramente poi ci sono mutazioni e patologie ma in linea di massima scommetterei che tipo il 99% delle persone con una buona vista, vede i colori allo stesso modo.
Quello che per me è verde, per loro è verde.

C’è da dire che di fronte a certi “giochini” di interpretazione, a volte troviamo grosse percentuali di discordanza, per cui non si sa mai.
Vedi il giochino della ballerina che va in senso orario/antiorario o il meme del colore del vestito, di qualche anno fa.

ECCOLO
:asd:

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Ok ora senza mostrarlo, una descrizione

no ma è chiaro quel che dici, è come dire “descrivimi due metri e ottantasette centimetri”.

c’è un modello di riferimento che uniforma la percezione, ma la percezione soggettiva rimane, il modello funziona perché permette di replicare un risultato su più percezioni.

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Appunto, rimane il fatto che non si può capire o no se vediamo i colori alla stessa maniera, perchè è una cosa che non si può misurare o esprimere.
il problema dei qualia è pure il problema più grosso per la creazione di una vera AI, che si possa reputare senziente, e quindi al momento rimangono solo quelle grosse fotocopiatrici altamente complesse e stupide che sono le AI di adesso :asd:

Pero’ non mi sembra un paragone giusto.
Una misura di distanza e’ oggettiva, la percezione del colore e’ soggettiva. Per altro ad ogni colore visibile e’ associata una lunghezza d’onda, e quello e’ oggettivo, ma come traduce quest’informazione la nostra testa no.
Ma non mi torna il paragone con le distanze.