Beh no però è una cosa diversa, il daltonismo è una disfunzione in cui ti mancano da poco a del tutto uno o più colori, lui dice invece che una persona A vede colore X come persona B vede colore Y.
Cioè un daltonico a cui manca che ne so, il rosso, vedrà il viola come blu, ma per lui proprio non esiste il rosso quindi tutto ciò che ha del rosso lui lo vedrà con dei colori che vanno dal grigio al blu o verde a seconda della concentrazione di rosso. Mo non lo so come si fanno i test per il daltonismo ma un daltonico lo becchi ez mettendogli davanti scale di grigi e lui nn distingue quelli contaminati dai colori primari.
Uno come lo descrive lui invece deve avere lo spettro sballato ma in maniera equilibrata in modo che le combinazioni continuino a funzionare, cioè il bianco ancora è tutti colori e il nero è ancora nessun colore, è solo la scala cromatica ad essere tiltata di un certo tot, tipo il rosso lo vedi verde ma di conseguenza il verde lo vedi blu e il blu rosso.
Credo almeno
Certo in che cazzo di realtà schizzofrenica vivresti
Edit: in pratica un campo di tulipani in una giornata serena lo vedresti con il cielo rosa, il prato azzurro e i fiori verdi
Ora però ci vorrebbe la storiella dei due artificieri (un uomo e una donna) che devono tagliare il filo blu o quello verde
Che non mi ricordo da dove era saltata fuori.
This, esatto. Concordo sia abbastanza improbabile eh, ero curioso di sapere se esiste un metodo assolutamente certo per stabilirlo.
Schizzofrenica dici? Se fosse davvero così per te la percezione di quei colori sarebbe del tutto normale e naturale se ci pensi bene. Anche la “cacca rossa” citata sopra, quando hai l’abitudine di vederla di quel colore dalla primissima volta per te è la normalità!
Non l’avevo pensata riguardo le altre percezioni ma effettivamente si, per quanto improbabile è un discorso applicabile anche al gusto!
Ho una leggera forma di daltonismo anche io. Scoperta casualmente durante i test fisici per diventare volontario dei vigili del fuoco. Difronte a quei dischi colorati con scritti dentro un numero o una lettera “a contrasto” (NDR: credo sia il test di Ishihara).
Nel mio caso è una cosa leggera, non ne riesco a leggere solo alcuni. Non ricordo neppure quale sia tra deuteranopia, protanopia e tritanopia.
Un’altra cosa che può mindfuckare è chiedersi se la roba iper microscopica ha un colore o meno.
Posto che, come s’è detto, il concetto di colore è un’astrazione del nostro cervello:
quando osservi qualcosa che è più corta delle lunghezze d’onda dei colori, come la consideri?
Bianco?
Nero?
Bianco e nero?
Senza colore?
Un colore che nessuno potrà mai vedere?
E’ una domanda priva di senso?
Per me i neutroni sono verdi, i protoni gialli e gli elettroni rossi.
I fotoni sono giallo fosforescente ovviamente.
I gluoni sono un arcobaleno che si mixa continuamente.
I neutrini hanno solo il bordino nero e dentro sono trasparenti.
Ci ho pensato e credo sul mio libro delle medie di scienze erano cosi’, ed e’ rimasto.
Poi e’ ovvio che le particelle non sono dei pallocchi, pero’ a mente e’ inevitabile averli cosi’.
