Paranoie all'italiana.



No l'italia ormai é di quarto


Madonna ma davvero
GL a te e Anzela



Win


Boh io lavoro a Milano e i miei colleghi sono estremamente competenti, preparati, intelligenti e hanno un'ottima etica lavorativa, tranne un americano che è un coglione (anche se è bravo nelle sue mansioni).

Chances are che se il tuo posto di lavoro è pieno di ritardati vuol dire che manco te non è che sia troppo valorizzato.


Nel mondo fatato di agoro' forse. sono uscito con la mia ex giusto due settimane fa con mio fratello più piccolo e la attuale migliore amica della ex. È stata una serata piacevole.
Fa ridere?

Edit. Ah no è quel punto del thread dove non importa quel che scriva, ci sarà puntuale un asd o un rofl.
Graziarcazzo, non hai mica ingravidato lei


Quando hai parlato di lei + amica = serata piacevole così come lo hai scritto ho pensato ad un sottinteso
Ma perché voi siete limitati, giudicate e assumete cose.
Capisco è tutto fun and games ma effettivamente non sapete cosa lei abbia detto quando l'ha saputo ecc.

Comunque è LEGGERMENTE ot quindi fine qui per me su questa cosa.
Concordo. Scusa Madian. Effettivamente non è corretto immischiare altri aspetti più personali. E che comunque personalmente neanche non conoscevo. Pensavo solo ad un threesome così come era scritto e ricordando un tuo racconto su S&T
volevo fare solo la battuta, ma la tua risposta lascia adito a svariate interpretazioni.
E poi mica ho detto chesei stronzo o altro, anzi mi viene gia' voglia di offrirti una birra :P
Cmq, e' un bel tema lei/i tuoi amici cosa ne pensano? A parte agora' che per certi versi e' un covo di disadattati, non hai altri appigli nel tuo giro di conoscenze?
Appigli per il lavoro intendi?


Un tempo lo pensavo, ora propendo più sul non è meglio né peggio che fuori, solo meno varietà (strutturalmente le vette di autorealizzazione qui non vengono ma non è che crescano sugli alberi).

I consigli nel thread grosso modo sono buoni.

Poi chiedere ad altri non guasta (tipo i genitori ).


Ecco, io l'ho pensato fin da subito: Madian, io non ti conosco se non per qualche topic qui sul forum, quindi la mia opinione lascia il tempo che trova, ma il tuo modo di affrontare la situazione mi sembra simile a chi si lamenta che non trova lavoro in italia, poi va a Londra\Parigi\Berlino\Barcellona e fa un lavoro random che qua non avrebbe mai fatto, perché alla fine il problema vero è che manca di competenze e non trova nulla nemmeno lì.
Chi conosco in Italia che ha competenze molto tecniche, molto ben sviluppate, non ha alcun problema a trovare lavoro, anzi: ho amici che cambiano regolarmente perché ricevono offerte migliori da aziende concorrenti. E vale pure per il campo umanistico.

Conosco incompetenti italiani, incompetenti europei, professionisti immacolati italiani ed europei. Quando ho lavorato all'estero non ho visto differenze abissali paragonando situazioni lavorative simili: questo tipo di differenze le ho notate in campi molto specializzati, quello sì. Ma in normali aziende private ho visto esseri umani simili a noi

A me sembra che il tuo problema sia più che altro la mancanza di un'idea e tutto quello che ne consegue. L'impressione è che tu sia fin troppo indeciso, non volermi male. Non ha senso definire "tragica" la situazione della facoltà di lingue della Statale perché ti insegna la letteratura: perdonami ma il corso si chiama "lingua e letteratura straniere" non "corso di lingua per lavorare".
Chi fa lingue in quella facoltà lo fa per intraprendere una carriera da traduttore, da interprete o in campi simili. Lavoro in un'agenzia di traduzione, ti assicuro che una laurea in Statale non è affatto vista male come titolo, anzi.

Se vuoi continuare sulla strada dell'università e non ti interessa il campo della traduzione, piuttosto dai un'occhiata al corso di Mediazione Linguistica: è un ibrido tra lingue e scienze politiche (perlomeno lo era 15 anni fa ), quindi agli esami di lingua affianca anche esami di diritto internazionale, di cultura del paese, di storia, ecc.

Concordo però con chi dice che con un figlio in arrivo non è questo il momento per iniziare: l'università richiede un impegno che secondo me è molto difficile dare se intanto c'è anche una cosa come un figlio appena nato da gestire. Magari sono io che sono molto emotivo, ma a parte problemi come le ore di sonno e la fatica fisica, non so se riuscirei a rifare certe tirate di studio con una parte del cervello occupata dal nuovo ruolo di padre.
A me bastava una cotta per una compagna per non riuscire a studiare, figuriamoci l'avere appena avuto un bimbo

Ribadisco che non ti conosco, quindi spero di non aver detto niente che ti abbia dato fastidio, nel caso non era mia intenzione. Piuttosto che questa cosa dell'università, però, sarebbe meglio che ti chiedessi cosa hai studiato, cosa sai fare e quindi cosa puoi trovare. Un corso di lingue lo puoi fare parallelamente, ma non è quello che ti trova il lavoro: ti servono competenze di qualche tipo, che siano tecniche, umane, estetiche, ma qualcosa devi saper fare

PS: ho fatto cinese, ho fallito miseramente dopo due anni di corso mi sono reso conto che è una lingua talmente lontana dalla nostra che con la laurea in mano mi sarei comunque espresso come un bambino. Ho mollato
Io conosco UNA persona che ha studiato Cinese e ha finito

E dopo 10 anni di università + lavoro coi colleghi cinesi parlava comunque inglese la maggior parte del tempo.
Esatto ero alla fine del secondo anno e ancora facevamo fatica a dire una frase intera, figuriamoci affrontare un dialogo. Ho capito che era una perdita di tempo, il giapponese è già più accessibile per esempio.

Noi eravamo in 80 il primo anni, in 20 il secondo, il terzo non c'ero più ma erano rimasti 4-5