Paranoie all'italiana.

Salve! Io sono Madian, qualcuno di voi si ricorderà di me per thread come "immagini saddine truine" o "si può permabannare wygga?".

Sono qui per esporre i miei dubbi riguardo all'organizzazione di questo paese.

Ho 28, quasi 29 anni e rientro in Italia dopo cinque anni (con una breve pausa nel mezzo) in Inghilterra. Ho intenzione ora, per la prima volta, di iscrivermi all'università.

Quello che vedo e che mi fa riflettere è la pessima gestione e organizzazione delle infrastrutture made in itagly. Persone che mi guardano sorprese chiedendomi perché mai qui quando ero a Londra?
Le stesse persone che si lamentano infinito della propria università perché ci sono professori svogliati e che devi inseguire (lol) per fare gli esami.

Nella pausa in cui sono stato qui, ho lavorato per la A.S.L. di Milano (tramite un'azienda esterna) come apprendista sistemista e help desk e ciò ho visto e vissuto mi ha fatto raggelare il sangue. Organizzazione sotto zero, gente che dire incompetente è un eufemismo.

Esempio: il caporeparto sistemisti non sapeva scaricare un film da un sito, e non sto scherzando né ingigantendo la cosa. Persone che se ne fottono se tu faccia bene o male, la cosa importante è che sia tutto calmo, che tutti prendano lo stipendino senza problemi.

Ecco, ed in generale fuori dall'ambiente lavorativo vedo solo gente ignorantissima, grezza e razzista. Io non sono un Lord ma nemmeno mi sono evoluto ieri.

Ora, a Londra ho vissuto e conosciuto una miriade di persone che bene o male avevano una visione un po' più ampia del "l'Italia agli italiani!" e "tanto io ciò il diesel!".

Non dico che l'Italia faccia schifo, anzi, stando fuori ho imparato ad apprezzare il mio paese moltissimo. Nutro però poca fiducia nel nostro sistema di merda corrotto e mafioso, e nelle persone con l'elasticità mentale al pari di una doga del letto.


Esperienze personali vostre? Qualcosa che mi rassicuri? grazie.
L'Italia fa schifo. Se tutto va in porto fra 6 mesi emigro. Ciaone! :ciao:
forse nel settore pubblico un po' (un po' tanto) è così, ma anche in realta grosse come fiat può esserci questa mentalità da scarica barile o menefreghismo,

nelle aziende private medio-piccole è proprio la competenza e il sapere sfruttare al meglio le poche risorse a disposizione che fa la differenza e fa tenere in piedi la baracca.

Cmq si, ora non la vorrei buttare in politica, ma secondo me l'italia così com'è non ha un futuro sostenibile.
3d asterisco purtroppo
In Italia ci sono ottime aziende e di sicuro non prenderei come riferimento l'ASL
Il problema è trovare l'ambiente giusto, cosa che non è affatto facile e dipende anche da posizione personale, studi, settore e via dicendo.
Dipende dai settori. La sanità, essendo qui un ambito estremamente protetto, permette di lavorare alla grande a persone che in altri ambiti finirebbero sotto un ponte.
Emigrato e spero di rimanere ancora fuori per un bel po'.

Se inizi a prendere esempi MACRO di situazioni come ASL, Regioni, e tanti vari enti pubblici in generale (compresi istituti scientifici) ti fai venire il veleno perché spesso sono utilizzati come stipendifici. Hai ragione, é una pessima immagine VERA di come viene sperperato tanto bene pubblico.

Fortunatamente vedo, soprattutto quando torno, tanti che nel MICRO si fanno un culo tanto, studio e lavoro, voglia di fare/creare/ridere nonostanze la frustrazione etc. Questo mi fa ancora innamorare del mio paese e far venir voglia di tornarci.
video del professore preistorico now
Ma non solo nel micro, esistono aziende medio-grandi in tanti settori che "tirano" molto, innovano e fanno parecchia R&D.
Io posso parlare per esperienza personale e stando a contatto con realtà legate alla refrigerazione professionale\commerciale - sia di sviluppo di prodotti finiti che di componentistica interna -.
Cosa pensate delle università invece? Presumo abbiate esperienza nel campo.
Scusami, ma nei 5 anni a Londra che competenze hai maturato?
Oltre a scaricare film.



Si E1ke concordo, volevo più sottolineare l'atteggiamento medio di chi entra nel pubblico rispetto ad altri. Ma non voglio fare di tutta l'erba un fascio, solo che con la situazione lavorativa che c'é ora ti salta il sangue fuori dagli occhi quando vedi e senti di risorse bruciate etc.



Io noto che in Italia solitamente si parla male di ricerca ed università soprattutto da chi non fa finito corso di studi o da chi ha malapena fatto una tesi in laboratorio e pensa di aver fatto ricerca.

Difficile generalizzare perché le realtà sono diversissime. Il problema nel mio settore (scientifico) é la decadenza di molte infrastrutture e pochi investimenti nel (e.g. rinnovare il parco strumenti). Ma nonostante questo, la ricerca che si fa é di alta qualità. Abbiamo sviluppato una capacità che fuori spesso non hanno fuori: "l'arte di arrangiarsi" e di ottimizzare le risorse.
Le cose che non mi piacciono:
- l'atteggiamento di approcciarsi a dottorati come ulteriori parcheggi pagati per 3 anni
- l'atteggiamento da parte di tanti ricercatori che si aspettano che i soldi piovano dal cielo e non capiscono che oggi come oggi bisogna puntare a scrivere progetti e sviluppare idee.
- Le risorse limitate che finiscono con l'incentivare una sorta di atteggiamento clientelare per spartirsi le posizioni.

Ci sarebbe tanto da dire..
Settore IT, ho lavorato come consulente nel pubblico per 10+ anni, proprio perché c'era una concorrenza spietata tra le varie agenzie si lavorava sodo, per mia fortuna mi sono combinato con manager/capi progetto/team leader che sapevano il fatto loro e anche qualitativamente ho (quasi) sempre lavorato ad alti livelli.
Al momento lavoro nel privato per una piccola sw house, capita che i commerciali vendano la pelle dell'orso prima che l'orso sia stato avvistato... la priorità è vendere. Si faceva proprio questo discorso col collega sistemista la settimana scorsa, la "colpa" è di chi lavora che riesce sempre a mettere una pezza e a fare i lavori in tempo, quando questo non succederà si farà la figura da cioccolatai e amen.
Complessivamente, direi che l'Italia ha una base di lavoratori che hanno voglia di fare e sanno come farlo. Il problema è che, spesso, chi sta al timone non ha la minima idea di quello che fa, vedasi a titolo esemplificativo Luca Luciani di Telecom ed il suo leggendario discorso di come Napoleone a Waterloo fece il suo "capolavoro".

https://www.youtube.com/watch?v=D5FSE_m3OOU

Stamo in mano a sta gente qua. Se esistesse davvero la meritocrazia, probabilmente questo paese avrebbe una classe dirigente degna di tale nome.


si esatto, nel settore pubblico ma anche le aziende che ci girano intorno, tipo le partecipate, o come nel caso del thread starter aziende che lavorano a contatto diretto con parastatali tendono all'immobilismo con bassa crescita professionale tendente anche alla noia, dove appunto l'importante non è rinnovare ma disturbare il meno possibile e correre al ribasso ai costi con conseguenti stipendi da fame per la gente che sa lavorare per davvero.

Uguale per le aziende grosse private, l'immobilismo ed il poggiaculismo si diffondono come un cancro fino a farle crollare, alitalia è solo l'ultima, che ha avuto pure la fortuna di ricevere soldi pubblici.
Io rimango sempre scioccato pensando a come viene gestita la mia azienda e a come viene considerata una delle migliori d'europa ( almeno qualche anno fa ) . Il fatto e che negli anni mi sono reso conto che:

- Tra gli "impiegati" di livello più basso e i dirigenti ci sono tutta una serie di figure mediamente incompetenti ma affidabili che sono state messe in posti di leggero comando per la solo e unica peculiarità di non protestare MAI. Praticamente sono il cuscino con cui la dirigenza rimbalza tutto e tutti. Ovviamente qualcuno un minimo capace c'è ma le figure piu di spicco sono dei totali dementi tutti aziendalisti . Li vedi proprio che sono grati all'azienda che li ha messi in posizione di comando nonostante non abbiano nessuna scintilla di intelletto .
- Il lavoro viene "creato" a tavolino in gran parte . Cioe i nostri processi lavorativi sono diventati sempre piu complessi e pieni di fronzoli a caso per soddisfare clienti che non hanno la più pallida idea di cosa noi dovremmo fare per loro. Misurazioni, quality e decine di altri processi che sono stati violentati ed allargati solo per poter vendere più ore-lavoro. E'deprimente.

- Si parla di quality ma non è un'effettiva qualita del servizio quanto una serie di paletti concordati con un cliente che è totalmente ignorante o accondiscendente quindi il risultato e mediamente una merda. Ma udite udite non importa un cazzo a nessuno perche i clienti raramente durano più di un paio di anni in un giro dell'oca di fornitori andando al ribasso sia che il lavoro svolto per loro sia stato buono o cattivo

Ora lo so potra sembrare una roba infantile ed infatti lo è però giuro che quando cominciai a lavorare seriamente 11 anni fa mi immaginavo il mondo del lavoro in un'azienda come una cosa idilliaca. Persone efficenti che lavorano producendo un qualcosa di significativo.
Invece è l'apoteosi dell'inefficienza umana .
non mi fare parlare

se cercate qualcuno che assume per QUALSIASI cosa a Roma, tranne cosmesi estetica fitness abbigliamento e ristorazione, fatemi sapere


Cosa c'entra?




Per capire in che settore potresti studiare, cercare lavoro, ecc.

O vogliamo ragionare per luoghi comuni su tutto il sistema universitario e lavorativo italiano?


sì, per quel poco che ho conosciuto io dell'inghilterra Londra è un altro mondo rispetto al resto del paese, lui parlava di Londra