Paranoie all'italiana.



le università sono tendenzialmente ok, il mercato del lavoro è quello che è; e vista la tua età (con l'idea di finire a 32-33 anni un ciclo magistrale), l'esperienza universitaria può essere utile, a condizione però che tu abbia idee abbastanza chiare in merito a cosa vuoi fare, e perché (e come) un percorso di studi universitario può servirti.
@apocalypse

Ho intenzione di iscrivermi a lingue e letterature straniere.

Russo e francese o russo e cinese.
Ok, quindi tutti i discorsi sul settore informatico direi che passano in secondo piano

Quel mondo li (lingue e letteratura), purtroppo, non lo conosco bene.


In realtà sto imparando il russo per conto mio, solo che pensandoci alla fine è meglio faccia l'università sicché alla fine possa dimostrare effettivamente che io abbia imparato qualcosa.



Sì, ho lasciato perdere quel mondo che non fa per me.

Ho imparato quello che so da mio fratello che è la sua passione ed anche il suo lavoro, ha aperto poco fa una piccola azienda che offre servici informatici e un po' di tutto. Magari posso fare il commerciale estero! lul


la vuoi far semplice, vedo

sono scelte tue, non so neppure che progetti hai per il "dopo", il caveat in merito al fatto che non è facile far qualcosa con una laurea in lingua e letteratura straniera ci sta, però. Esperienza basata su aneddoti (persone che hanno fatto quel percorso formativo), quindi magari smentita dai fatti. Comunque devi avere una progettualità definita, questa è la base del discorso per poi decidere.


Fai russo e cinese decisamente e poi vattene a lavorare qualche anno a St. Pietroburgo

Se impari quelle, il francese lo assorbi per osmosi,


ha senso confrontare una delle maggiori capitali mondiali con un intero Paese?

Se si parla di Italia as a whole, bisogna confrontarla con l'UK as a whole, non con le sue eccellenze.
Perché l'UK è fatta anche da sheffield e da staminchia upon thames, posti che non sono proprio un meltin pot culturale che levati


Infatti pensavo proprio che sarebbe meglio imparare una lingua "difficile" che spagnolo, francese etc sono lingue relativamente facili per noi.

Forse dovevo metterlo come disclaimer ma io che torno in terra natale è anche (direi un buon 60%) dato dal fatto che divento deddi a Luglio.
Da ignorante in materia, studiare la letteratura e lingua russa+cinese mi sembra una gran figata

Se ci aggiungi l'inglese, che immagino già conoscerai bene, puoi lavorare un po' in tutto il mondo, con una specializzazione non così diffusa, ma potenzialmente con molte opportunità professionali, direi.


Cioè praticamente una laurea per giocare online in lingua e trombarsi le fighe di paesi sperduti

Count me in


sono pienamente d'accordo con te
D'accordo con te su tutto - Anche io vorrei iscrivermi ma, sentendo amici e conoscenti, passa la voglia

Il mio lavoro mi permette di viaggiare toccando vari punti del mondo;

L'ultimo viaggio di lavoro è stato negli Stati Uniti - 3 mesi (intera durata del visto) - Un altro mondo in termini lavorativi, doganali, tasse, mentalità.

Il ritorno in Italia è sempre un trauma ed il più delle volte è inutile parlarne perchè ben pochi ti capiranno (Ma noi abbiamo il Sole più brillante, il Mare più Blu e le Spiagge più pulite )

Personalmente la vivo come una vacanza in attesa del prossimo viaggio


anche io ti asterisco

*
Università in verità penso cambi un po' da ateneo ad ateneo, io facendola a Trento direi che era tutto organizzato molto bene.
Statale o Cattolica a Milano.

Io farei la statale perché costa poco però il timore che sia peggio delle scuole pubbliche americane ce l'ho.

Cattolica mia madre la fece ed ha una buona esperienza ma costa tanto e bisogna fare un esame di teologia all'anno (nel 2017 vabè).
Ho una laurea in informatica e due corsi di cinese alle spalle, ti faccio i miei migliori auguri

My 2 cents:
- imho se vuoi venderti le capacità linguistiche a livello aziendale moooolto meglio interpreti&traduttori invece di lingua&letteratura; da quanto m'hanno detto però è molto più difficile
- russo e cinese, da quanto so (e ne so poco perchè comunque lavoro nell'IT), hanno buona domanda e scarsa offerta. Ti consiglierei però di buttarti su una sola, come quando fai un pg fai una cosa e falla bene, col tempo in cui impareresti la seconda puoi generalizzare uno spagnolo+francese che ti spendi isi; una volta avviato se poi c'hai preso gusto puoi sempre buttarti sulla lingua che avevi tralasciato
- mantieniti le skill informatiche, non sottovalutarle e non lasciarle in secondo piano, perchè in qualunque ambito lavorativo sono utili e penso ben apprezzate


la statale è un buon ateneo, non so quali siano i numeri degli iscritti a lingua e letteratura straniera, l'unico malus della statale era il sovraffollamento, ma anche per facoltà tradizionalmente "inflazionate" le cose sono cambiate.


Vabbè se la unica esperienza lavorativa è stata alla ASL cazzo resetta tutto e dimenticatela.

Il pubblico è cosi', e a volte pure peggio.
Ci lavoro e vedo quotidianamente cose che mi fanno incazzare, ma so benissimo che una volta era pure peggio, i soldi per fare i fancazzisti stanno finendo pure qui, quindi la gente che non aveva un cazzo e/o non faceva un cazzo tutto il giorno quantomeno non viene rimpiazzata da altri che non fanno un cazzo tutto il giorno, se ti puo' consolare.
Mha che dire....fino a 2 anni fa lavoravo nel privato e la gente muoveva il culo a tutta forza, consci del fatto che "oggi ci sei....domani...?",richieste di qualunque cosa ,materiali,etc venivano fatte col bilancino, in maniera assolutamente mirata ed essenziale.

Tempi operativi ristretti e completamente vincolati da necessità commerciali...tutto girava attorno all'aspetto commerciale e alle richieste del cliente.

Adesso sono nel parastatale...robe assurde vedo....a parte la meritocrazia che non vi è quasi per nulla....quasi, perchè dio volendo siamo gestiti da una multinazionale BELGA che ,nonostante grosse difficioltà ,cerca di spingerci nel 21esimo secolo.

Ordini,richieste, fatte con un'approssimazione assurda,quando arriva il materiale manco si controlla a momenti (quando invece dove ero prima si controllava tutto anche le virgole)...1 mese fa ci è arrivata una richiesta di 72mila euro completamente sbagliata....materiale sbolognato in magazzino,smarcato come ricevuto e gia spedita un'altra richiesta identica in via di conferma (e verrà confermata,nessuno fa domande)...per carità 72mila euro non sono NULLA ma se cose del genere in 3 mesi capitano una media di 5-6 volte a fine anno c'è da fare er botto.

sotto certi punti di vista è meglio , finito con orari di lavoro assurdi, per assurdi intendo parecchie giornate anche con 18 ore di lavoro, una volta addirittura in una giornata lavorai 22ore e le rimanenti due ore sbattuto su un divano....adesso arriveranno gli stakanovisti a dirmi "e che sara mai" e sticazzi quando in un mese ti capita 15-16 volte di sforare le 15 ore di lavoro cazzo.

Adesso mi faccio le mie 8 ore,piu 2-3 di straordinario e vai col tango....


cmq se puoi lavora e dai gli esami....alla tua età non metterei in standby llil lavoro per l'università cercherei di fare entrambe le cose se possibile....certo dipende anche dalla facoltà.
Se fai scienze politiche puoi anche andare a lavorare in miniera che gli esami li dai lo stesso.
Madian, prima pensavo fossi uno "un po' eccentrico", ora posso dire che sei pazzo come un cavallo

Tornare dal regno unito per fare l'università secondo me è una follia (ma io sono esagerato), ma anche filtrando la mia personale opinione, rimane comunque un azzardo.

Ovviamente dipende dalla sede, dalla facoltà, e da altre variabili, ma tendenzialmente la preparazione che ti da l'università è tanta teoria, quindi se vuoi studiare qualcosa per avere competenze rapidamente spendibili nel mondo del lavoro, io non sceglierei l'italia.

Diverso è invece se studi lingue per la pura passione per la cultura. Allora ok, probabilmente da questo punto di vista i corsi che ci sono in italia sono di alto livello.